[Lecce-sf] Richiesta riunione plenaria

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Autore: Silverio Tomeo
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Oggetto: [Lecce-sf] Richiesta riunione plenaria
L'urgenza di una riunione plenaria proposta in tutta fretta da Cinzia vien
motivata dalla necessità di rapportarsi al Tavolo migranti a Roma per il 4
maggio. Bene, sentivo in coda al convegno del 26 che solo Francesca si
diceva disponibile a recarvicisi, anche perchè si ferma a Roma per suoi
motivi di lavoro. Immagino che anche Cinzia andrebbe a Roma, ora che
partecipa al Tavolo come referente. Se ogni volta ci va una persona diversa,
però, diventa solo una staffetta di collegamento. Comunque. In quanto agli
impegni informali e parziali presi con Stefano Galieni: non mi sembra ci sia
stata una decisione, ma ci si è "sentiti". Mi sembra, ed è altamente
positivo, che si voglia non rimuovere ma superare le passate polemiche. Che
il Tavolo migranti non è una sede di direzione, ma un serio gruppo di lavoro
e collegamento sulla questione migrante: legislazione, CPT, lavoro migrante.
Che i fori sociali pugliesi accolgono la organizzazione del campeggio
antirazzista (forse a Ostuni), si rendono conto che la questione del Regina
Pacis non scompare dall'agenda regionale e nazionale, e in continuità con il
convegno del 26 vedono se regge l'ipotesi di organizzare un convegno
nazionale di due giorni più una manifestazione regionale con delegazioni
nazionali tra un mese a Lecce.
Allora: c'è la questione della sostenibilità organizzativa e finanziaria
della cosa. Si è chiesto: può il Tavolo nazionale supportare la cosa? Noi
siamo dissanguati finanziariamente, questo per le incombenze che abbiamo
avuto e abbiamo. Tra un poco abbiamo anche il problema di rifinanziare la
bella sede, poi proporrò una nuova modalità di cena e festa sociale. Come
siamo messi a disponibilità e livello di mobilitazione? Abbastanza giù, mi
sembra. Molte delle ragazze che han lavorato a questo convegno regionale si
dicono esauste e disponibili pochissimo. Molti dei ragazzi pure, per vari
motivi di lavoro e impegni. Antonella e Cinzia abbastanza convinte.
Qualchedun'altro possibilista. Io tra i neutrali. In questi casi non si
bleffa. Non mi sembra che ci siano riserve mentali o retropensieri per non
fare la cosa, almeno non me ne sono accorto. Stanchezza ce n'è, questa si.
Non si bleffa perchè se si decide di lanciare e assumere iniziativa poi non
si scompare. Quindi ognuno deve dire quanto si può impegnare. Se al 10 per
cento, se al trenta, se al cinquanta, se all'ottanta. Patti chiari amicizia
lunga, si dice. La posizione neutrale è: se è possibile si realizzi, e bene,
se non regge la cosa si eviti di farla. Ma in ogni caso evitando di
prendersi in giro da soli.

Silverio Tomeo