Auteur: Cat Date: Sujet: [Consumo critico - Milano Social Forum]Boicottaggio E$$O -
riflessioni da http://www.malamente.com/campagna/boicottaggio.htm
Giro queste riflessioni - provocazioni...
Buona lettura e pensieri!
Cate
PS le sette sorelle sono cmq state sostituite dalle 3 supersorelle, Esso, =
Bp e
shell. Consiglio anche la lettura del libro "la guerra del petrolio", di
Michele Paolini,editrice berti (che vendiamo pure noi...)
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Metti un tigre di carta nel tuo cervello, o, perch=E9 boicottare (solo) la=
E$$o
non serve a nulla
Ci=F2 che ultimamente ci d=E0 da pensare, e ci preoccupa, non =E8 tanto i=
l calo di
energie che affligge il movimento contro la Guerra Infinita, cosa che ci s=
i
poteva aspettare dopo la conclusione della campagna irachena (a proposito,=
visto il pudore che alcuni sembravano avere nel dichiarare di sperare in u=
na
guerra lunga, dovremmo avere lo stesso pudore nel dichiarare che la conclu=
sione
di questa guerra, con l=92invasione, la guerra civile, e tutti gli annessi=
, ci =E8
sfavorevole, no?), ma la perdita di lucidit=E0 di cui sembrano soffrire ta=
nte
delle sue componenti.
Uno dei modi in cui questa mancanza di lucidit=E0 si esprime =E8 il cosidd=
etto
=93boicottaggio=94 della Esso. A noi, l'idea che concentrandosi sulla Esso=
si
ottenga qualcosa sembra talmente sciocca che crediamo gli agenti d'influen=
za
delle multi USA, volendo depotenziare un vero boicottaggio, non avrebbero
potuto elaborare di meglio.
Premessa: la Esso =E8 uno dei marchi di una megacorporation, che si usa ch=
iamare,
fin dagli anni '50, "le sette sorelle".
Creare delle difficolt=E0 ad un solo marchio di tale immensa lobby sarebbe=
un
risultato certamente misero. Ma in difficolt=E0 la Esso non si trover=E0 m=
ai,
perch=E9:
1. Le =93sette sorelle=94 hanno sempre dimostrato una totale solidariet=E0=
d=92intenti
e d=92azione. Il fatto che la maggioranza degli esponenti del governo Bush=
abbia
interessi nelle varie branche di tale confraternita fa capire che =E8 fuor=
viante
considerare la Exxon avversaria della Unocal, o della Texaco, o della Cono=
co.
Tra l=92altro, in questo frangente storico, non vediamo neppure il motivo =
per cui
si debbano considerare su un diverso piano, sia nell=92ottica di un boicot=
taggio
strategico che di uno etico (ma su questo abbiamo qualcosa da dire pi=F9 s=
otto),
la spagnola Repsol o la britannica BP, oppure la francese Elf =96 che sta
anch=92essa tornando rapidamente in linea insieme al suo governo =96 tra l=
e aziende
del petrolio che ricaveranno vantaggi diretti dalla rapina a mano armata
dell=92Iraq.
2. Boicottare un marchio di benzina ha poco senso in s=E9. Ci=F2 =E8 dovut=
o alla
specificit=E0 del prodotto benzina, che =E8 del tutto fungibile: ossia, no=
n porta
su di s=E9 nessun tipo di marchio, non nasce con caratteristiche peculiari=
legate
ad un brand, e non pu=F2 essere distinto in alcun modo in quanto alla sua
origine. Se io boicotto un marchio come la Coca-Cola, ed ammesso che il
boicottaggio raggiunga i numeri necessari, il danno sar=E0 molto alto, in =
quanto
il marchio, in questo caso, si identifica completamente con il prodotto. L=
a
bevanda Coca-Cola, senza il suo marchio, vale poco pi=F9 di zero; la Coca-=
Cola
corporation, di quell=92acqua colorata e gassata, non sapr=E0 cosa farsene=
, ed =E8 la
stessa esistenza della multinazionale che ne verr=E0 minata.
Allo stesso modo, se io boicottassi con grande efficacia i personaggi Disn=
ey,
alla Disney corporation non rimarrebbe in mano nulla di vendibile. Tuttavi=
a, in
questo caso, resterebbe una struttura produttiva che potrebbe essere sciss=
a,
fusa con altre, utilizzata in varie maniere, ma con un valore ormai bassis=
simo
rispetto a quello precedente (c=92=E8 per=F2 un altro aspetto: per molti d=
ei clienti
della Disney, i loro prodotti non sono sostituibili con prodotti simili).
Le cose cominciano a cambiare nel caso si boicotti un marchio come la Nike=
.
Certamente il logo costituisce qui una parte maggioritaria del valore del
prodotto consumer, del capo d=92abbigliamento, ma la struttura produttivo-
comunicativa che =E8 alla base dell=92azienda resta suscettibile di una ce=
rta
valorizzazione nel caso i cali di vendita dovuti ad un boicottaggio, o
qualunque altro problema, costringano a snellire gli asset. Infatti, tale
struttura =E8 perfettamente intercambiabile con quelle che producono per a=
ltri
marchi.
Andiamo pi=F9 avanti nella stessa direzione, e facciamo l=92esempio di un =
marchio
di personal computer, come la Dell. La struttura produttiva richiesta =E8 =
molto
leggera: la Dell non fa che assemblare pezzi prodotti da altre aziende, ap=
porre
il proprio logo sulla scatola metallica o in plastica esterna (un prodotto=
generico e a bassa tecnologia) e garantire la qualit=E0 dell=92assemblaggi=
o. Non
esiste un microprocessore Dell, n=E9 esistono un disco rigido oppure una s=
cheda
video Dell. In questo caso, tutto quello che l=92azienda far=E0 nel caso d=
i un calo
delle vendite sar=E0 ridurre gli ordini, e la sua perdita corrisponder=E0 =
ai
mancati guadagni, senza rischi ulteriori. Se proseguiamo in questo percors=
o, il
margine estremo lo raggiungiamo proprio con prodotti come la benzina (o
l=92acciaio, la carta e altri prodotti semilavorati che tuttavia non sono
boicottabili in quanto non arrivano direttamente al consumatore).
La domanda nasce naturale: cos=92=E8 realmente la Esso? Cos=92=E8 realment=
e la benzina
Esso?
La Esso non esiste =96 al di l=E0 del marchio c=92=E8 poco o nulla.
La Esso non sono altro che capitali, che di volta in volta vengono investi=
ti in
affari che riguardano i combustibili. Non esiste una benzina Esso, per la
semplice ragione che la benzina Esso =E8 una qualunque benzina che, nel mo=
mento
in cui arriva ai distributori che portano l=92insegna Esso, diventa =93ben=
zina
Esso=94. La Esso riceve inoltre concessioni per lo sfruttamento di giacime=
nti di
greggio (su questo gli unici in grado di attuare un boicottaggio sarebbero=
i
governi dei paesi in cui tali giacimenti si trovano, e il governo iracheno=
=E8 un
ostacolo in meno, oggi, a questo riguardo) ed appalti per forniture di pro=
dotto
raffinato. Forse boicottando il marchio abbasseremo il valore delle strutt=
ure
estrattive? No, perch=E9 tali strutture sono quasi interamente prese a nol=
eggio.
Ci sono aziende, come la Burlington o la Halliburton (di cui il vicepresid=
ente
USA Cheney =E8 un importante azionista) che si occupano della fornitura di=
tali
strutture a tutte le aziende, e che, ancora, non sono boicottabili, non ce=
rto
dai consumatori.
Ancora: non esiste solo un prezzo all=92ingrosso per il greggio, ma anche =
per la
benzina, quotata al NYMEX (New York Mercantile Exchange). Ma sarebbe scioc=
co
credere che, in circostanze come quelle legate ad un boicottaggio,
potenzialmente pericolose per tutta la confraternita del petrolio, questa =
non
solidarizzi condividendo con Exxon le eventuali perdite. Per fare questo,
potrebbe semplicemente comprare da essa la benzina ad un prezzo leggerment=
e
superiore a quello di mercato, per compensarla del perduto valore aggiunto=
che
sarebbe derivato dalla vendita alla pompa. In cambio, la Esso potrebbe
permettersi di vendere il prodotto ai propri benzinai (che, ricordiamo,
lavorano con il sistema del franchising, motivo per cui nemmeno la struttu=
ra
finale di vendita costituisce un rischio per l=92azienda) ad un prezzo inf=
eriore,
con la condizione che essi non abbassino il prezzo sotto una certa soglia,=
essendo comunque compensati del calo quantitativo delle vendite. In questa=
maniera si otterr=E0 un risultato fondamentale: i benzinai non cambieranno=
concessionario, e non abbasseranno i prezzi. Di conseguenza, non si dar=E0=
nessuno spazio all=92idea che il boicottaggio funzioni, cosa che potrebbe,=
in
prospettiva (ma solo nel caso di un boicottaggio pi=F9 ampio, realmente ef=
ficace)
costituire l=92unico vero problema, e non solo per la lobby del petrolio.
E infatti: qualcuno, dopo mesi di attivismo e di copertura mediatica del
boicottaggio contro la Esso, ha notato un apprezzabile calo dei prezzi pre=
sso i
distributori di questa marca? Noi no.
Invece abbiamo trovato tracce, ma solo tramite amicizie, del summenzionato=
accordo tra la Esso ed i benzinai. Ci =E8 stato detto che l=92azienda ha c=
ominciato
a garantire condizioni di favore.
A questo punto, dobbiamo chiederci: qual =E8 il senso di questo boicottagg=
io? Se
si vuole eliminare il marchio Esso dalle nostre citt=E0, tale scopo potreb=
be
persino essere raggiunto. Pu=F2 anche darsi che alla lunga la lobby del pe=
trolio
decida che non conviene pi=F9 salvaguardarlo, e pian piano il marchio comi=
nci a
sparire (e nessuno ci avr=E0 perso granch=E9, dato anche che i capitali po=
ssono
essere investiti non solo sul mercato consumer, ma in molti altri modi). M=
a
questo, verosimilmente, per i motivi sopra esposti, e considerando i numer=
i che
il movimento per il boicottaggio pu=F2 mettere in campo (che tuttavia, per=
un
obiettivo diverso, potrebbero essere pi=F9 che sufficienti per raggiungere=
la
soglia del tre per cento in meno nelle vendite, ritenuta in genere quella
necessaria per colpire in modo efficace e che ha costretto in passato
corporations come la Nike ad esporre la bandiera bianca), richieder=E0 mol=
to
tempo.
Tuttavia, esistono persone che credono che questo tipo di boicottaggio pos=
sa
frenare l=92aggressivit=E0 della politica estera americana. Sarebbe meglio=
levarsi
una tale idea dalla testa, e al pi=F9 presto possibile. Una considerazione=
spicciola: i soli giacimenti di cui la megacorporation del petrolio, nel s=
uo
complesso, va ad impadronirsi, sono di valore di gran lunga maggiore di
qualunque perdita che possa essere verosimilmente inflitta ad uno dei
componenti di tale lobby, e persino a tutta la lobby, da consumatori adira=
ti.
Ma oltre a questo, gli interessi legati a questa guerra, e i vantaggi che =
ne
verranno all=92industria americana, sono molto pi=F9 ampi, e giganteschi. =
Questa
non =E8 una =93war for oil=94, =E8 una guerra per il dominio mondiale, e c=
ertamente di
tale dominio non si avvantaggiano solo le corporation del petrolio.
Se vogliamo far s=EC che l=92impero americano (e non solo quello americano=
) si
fermi un attimo a pensare, abbiamo una sola strada: dobbiamo boicottare il=
Brand America, tutte le corporations USA insieme alla loro immagine, e con=
un=92efficacia tale che possa fare da contrappeso ai vantaggi geopolitici =
che la
linea del governo Bush =E8 in grado di garantire loro (e inoltre tenere pr=
esente
che sull=92altro piatto della bilancia ci saranno comunque lobby come quel=
la
delle armi, che ricavano un vantaggio diretto dall=92aggressione imperiale=
, e che
non =E8 possibile boicottare).
Cos=92hanno fatto gli americani contro (i governi di) Francia e Germania,
colpevoli di non sottomettersi alle scelte dell=92impero? Hanno preso di m=
ira dei
prodotti a caso? No, da uomini del congresso sono arrivate indicazioni sul=
la
necessit=E0 di boicottare la totalit=E0 dell=92import proveniente da tali =
paesi.
Infatti, =E8 questo il modo migliore per spingere alla =93ragione=94 i gov=
erni
europei recalcitranti dal compiere nuove stragi ad oriente: metterli di fr=
onte
alle pi=F9 potenti lobby economiche dei loro paesi, infuriate all=92unison=
o.
Dunque, =E8 assurdo prendere di mira dei =93bersagli privilegiati=94.
Per la verit=E0, gi=E0 da un po=92 di tempo, abbiamo dei dubbi sul fatto c=
he esista
una qualunque logica nelle strategie =93alternative=94 (alle solite manife=
stazioni
ed altre forme di protesta anche spettacolari che, spesso, sono solo
dimostrazioni di debolezza) del movimento. Il fatto che si boicotti la Ess=
o, e
si lasci stare il marchio fratello Mobil, =E8 senz=92altro un sintomo in t=
ale
senso.
Un altro sintomo =E8 che ci si preoccupi ogni volta, per giustificare i
boicottaggi o qualunque presa di posizione, di trovare un motivo =93etico=94=
. Per
il caso in questione, si sente dire che la Esso =93ha l=92appalto per la f=
ornitura
dei carburanti ai mezzi dell=92esercito americano che hanno invaso l=92Ira=
q=94. Tutto
questo =E8 demenziale.
Per forza la Esso fornisce la benzina e il kerosene ai mezzi USA in Iraq: =
=E8 ci=F2
che produce (o meglio, che vende)! La Boeing fornisce i missili, la Chrysl=
er le
Jeep, la Goodyear i pneumatici per le suddette, la UPS si occupa della
corrispondenza delle truppe e la Procter & Gamble degli assorbenti per i
soldati di sesso femminile, e cos=EC via. (naturalmente, a rotazione, per =
la
prossima guerra la Chevron fornir=E0 i carburanti e la Johnson & Johnson g=
li
assorbenti).
=C8 triste, ma sembra non ci si renda ancora conto che abbiamo a che fare =
con una
guerra combattuta da un conglomerato di interessi che si chiama,
convenzionalmente, complesso militare-industriale. Se la Esso, birichina, =
si
rende =93complice della guerra=94, lo fa in quanto =E8 parte di tale compl=
esso, e non
c=92entrano nulla le =93scelte=94 dell=92azienda, a meno che non si voglia=
no intendere
come azienda gli Stati Uniti d=92America, cosa che noi, da tempo, invitiam=
o a
fare. Ma anche in tale caso, parlare di etica =E8 fuori luogo, dato che il=
dominio mondiale, e il mercato mondiale, sono al di fuori di qualunque sfe=
ra
etica. Non c=92=E8 nessuno cui insegnare le regole della morale, c=92=E8 u=
n meccanismo
di potere da arrestare =96 e non sappiamo se siamo ancora in tempo per far=
lo. Per
questo, il boicottaggio =E8 e deve essere un=92azione strategica. Non ci s=
entiremo
pi=F9 giusti nell=92attuarlo, ma cercheremo di ottenere delle conseguenze =
reali,
tangibili. Nel caos, nella guerra globale, non c=92=E8 spazio per l=92etic=
a =96 ce ne
sar=E0, forse, quando avremo ripreso almeno una parte del potere che ci sp=
etta,
che desideriamo.
--
Caterina
cat@???
"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Ghandi)