[RSF] Palestina-Israele. Una impossibile simmetria

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Author: Radio Città Aperta
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Subject: [RSF] Palestina-Israele. Una impossibile simmetria
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Palestina e Israele nell'epoca della guerra infinita

L'impossibile simmetria

Contropiano ha dato alle stampe un nuovo quaderno dedicato alla =
situazione della Palestina e di Israele nel contesto di un Medio Oriente =
al centro dell'escalation della guerra preventiva. Contro i palestinesi =
Israele attua una politica coloniale spietata.E' una situazione che non =
consente equidistanze n=E8 assurde simmetrie.

Riportiamo qui una sintesi dell'introduzione.


Sui palestinesi grava la minaccia di una "soluzione finale". Con l'Iraq =
occupato e ridotto ad un protettorato americano, sono in molti a pensare =
che il governo Sharon ne approfitter=E0 per regolare i conti con la =
Siria, gli hezbollah e l'Iran ma anche per attuare il transfer e =
realizzare la "Eretz Israel", la Grande Israele che prevede l'espulsione =
di gran parte dei palestinesi in Giordania o altrove e il confinamento =
dei nuclei rimanenti dentro un sistema di bantustan. Nella "Lettera ad =
un amico della Palestina" che Sandro Viola ha scritto recentemente sulla =
Repubblica, viene esplicitata questa possibilit=E0 con parole forti e =
chiare. La solitudine e la minaccia che incombono sui palestinesi =E8 =
speculare alla "scossa violenta al quadro regionale mediorientale" che =
gli Stati Uniti e Israele vogliono imporre nel quadro della guerra =
preventiva (1).


Giorno dopo giorno nelle citt=E0 e nei villaggi palestinesi continua =
inesorabile lo stillicidio e la pulizia etnica. Quotidiani e continui =
rastrellamenti , uccisioni mirate o casuali di persone, demolizioni di =
case, devastazione dei campi, bombardamenti, arresti di massa. Le =
testimonianze su quanto avvenuto nei Balcani, potrebbero impallidire =
davanti a quanto avviene nei territori palestinesi occupati dai soldati =
e dai coloni israeliani. La replica di chi invoca una simmetria di =
dolore e lutti a causa degli attentati dei palestinesi, non regge pi=F9, =
n=E8 sul piano politico n=E8 alla prova dei numeri.

Eppure tutto questo continua ad avvenire nel pi=F9 completo silenzio, il =
silenzio dei colpevoli diretti e quello di chi ha deciso di girare la =
testa altrove perch=E8 la questione palestinese non permette ipocrite =
simmetrie, e soprattutto divide, lacera, costringe a prese di posizioni =
chiare e non consente troppi margini di equidistanza ed ambiguit=E0. =
Sono evidenti in questo silenzio della sinistra, i risultati del =
fortissimo e prevedibile pressing dei gruppi di pressione e opinione =
filo-israeliani. L'obiettivo di tale pressing =E8 proprio quello di =
ridurre al silenzio - usando l'infamante marchio dell'antisemitismo - =
chiunque critichi, ostacoli, denunci la politica coloniale israeliana, =
dei suoi governi e del suo establishment internazionale.


Questa offensiva ha prima messo sulla difensiva i partiti ufficiali =
della sinistra, ed =E8 poi entrata come una lama nel burro offrendo a =
costoro l'occasione per sfilarsi da ogni manifestazione che mettesse al =
centro i diritti del popolo palestinese, la sua resistenza =
all'occupazione e rifiutasse ogni assurda simmetria tra questa e la =
l'occupazione coloniale da parte dello Stato di Israele.=20

Da anni, i partiti della sinistra italiana hanno smesso di confrontarsi =
con le forze della sinistra palestinese che pure dovrebbero =
rappresentare il punto di forza di una alternativa politica e di modello =
sociale nel mondo islamico. I dirigenti del Fronte Popolare e del Fronte =
Democratico per la Liberazione della Palestina, di cui ospitiamo alcune =
interviste in questo libro, parlano un linguaggio che denuncia non solo =
la repressione israeliana ma anche il peso delle ambiguit=E0 della =
sinistra europea.


Da un lato =E8 evidente una contraddizione enorme che richiede una =
battaglia politica e culturale nella sinistra, tra le ONG e nei =
movimenti di solidariet=E0 internazionale.

Dall'altro =E8 venuta emergendo tutta l'inadeguatezza di una cultura =
politica che negando l'imperialismo come fase storica e faticando =
parecchio a fare i conti con la storia stessa, non riesce pi=F9 a =
visualizzare in modo coerente le contraddizioni internazionali, le forze =
campo e le categorie di interpretazione. Zvi Schuldiner, in un recente =
articolo non ha esitato a parlare di "guerra imperialista e del ruolo =
centrale che in essa viene svolto da Stati Uniti e Israele (2).

Oggi non =E9 possibile n=E8 accettabile parlare di pace in Medio Oriente =
senza mettere radicalmente in discussione il modello colonialista =
israeliano, tantopi=F9 nel quadro della guerra "preventiva" con cui gli =
Stati Uniti si apprestano a ridisegnare la mappa della regione in =
sintonia con le ambizioni israeliane.

L'asse strategico tra Stati Uniti ed Israele rappresenta oggi il "nemico =
principale" non solo per i popoli del Medio Oriente ma di tutta =
l'umanit=E0. In questo asse convergono interessi strategici, economici e =
religiosi rilevanti .

Questa coincidente sovrastruttura "religiosa" dei due establishment, =
affida alla guerra infinita la missione "messianica" di imporre la =
supremazia definitiva sul resto del mondo attraverso il potere militare. =
E non =E9 casuale che ad ispirare il "Mein Kampf" dell'amministrazione =
Bush (il famoso "Progetto per un Nuovo Secolo Americano") siano gli =
uomini che da anni funzionano da regia congiunta tra Stati Uniti ed =
Israele (3)

Se si comprende questo, non si pu=F2 negare il diritto alla resistenza =
con ogni mezzo nella lotta di liberazione nazionale ingaggiata dal =
popolo palestinese e dalle sue organizzazioni contro l'occupazione =
militare e coloniale israeliana. La "seccatura palestinese" =E8 =
destinata a testimoniare l' immoralit=E0 e la complicit=E0 =
dell'equidistanza.

A Firenze prima e a Roma poi, la presenza di migliaia di ragazzi con la =
kefiah, di bandiere palestinesi, di striscioni sulla Palestina, ha =
confermato che la lotta di liberazione di questo popolo non =E8 affatto =
estranea o lontana dal "popolo della pace" che ha manifestato nelle =
strade contro la guerra.=20

La lettera rancorosa e piuttosto sopra le righe con cui l'ambasciatore =
israeliano in Italia ha attaccato quelle manifestazioni, - insieme alle =
reazioni piuttosto scomposte alla campagna di boicottaggio dell'economia =
israeliana - sono forse il risultato pi=F9 straordinario politico =
ottenuto in Italia dai movimenti di solidariet=E0 con il popolo =
palestinese. (4)

Il "re =E8 nudo" potremmo dire, e soprattutto sta perdendo le staffe =
davanti al frantumarsi della sua propaganda di guerra. Se un =
ambasciatore straniero arriva a parlare di "nemici di Sion" (riferendosi =
a tre milioni di manifestanti per la pace) ed a una Italia ridotta a =
"Sodoma" in cui l'unico giusto =E8 il sindaco di Roma Veltroni, vuol =
dire che l'emancipazione umana dallo stato religioso - come e quanto da =
quello laico - invocata da Karl Marx nel suo scritto giovanile "La =
questione ebraica", torna a rivelare la sua straordinaria attualit=E0 =
come bussola e chiave di lettura per interpretare gli arretramenti =
profondi della storia umana in cui ci vorrebbero sprofondare i dirigenti =
israeliani, statunitensi ed i loro corifei nel nostro paese.

La "seccatura palestinese" =E8 destinata ancora a tormentare molti di =
coloro che, con la violenza o con il silenzio, vorrebbero seppellirla =
nell'oblio o in impossibili simmetrie.



(1) Sandro Viola "Lettera ad un amico della Palestina", La Repubblica =
del 25 febbraio 2003

(2) Zwi Schuldiner: Con Bush torna la guerra imperialista.E Israele si =
accoda", Manifesto 2 marzo

(3) Utile per capire le strette connessioni del "destino manifesto" di =
Stati Uniti e Israele =E8 anche l'omonimo quaderno curato dal Forum =
Palestina (con interventi di Giacch=E9, Casadio e Halevi) e il =
documentatissimo saggio su "Le guerre in Iraq" di Chalmers Johnston

(4) Ehud Gol "Pace vera e pacifismo": La Repubblica" del 19 febbraio =
2003


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un sistema di bantustan. Nella "Lettera ad un amico della Palestina" che =
Sandro=20
Viola ha scritto recentemente sulla Repubblica, viene esplicitata questa =

possibilit=E0 con parole forti e chiare. La solitudine e la minaccia che =
incombono=20
sui palestinesi =E8 speculare alla "scossa violenta al quadro regionale=20
mediorientale" che gli Stati Uniti e Israele vogliono imporre nel quadro =
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<P align=3Djustify>Giorno dopo giorno nelle citt=E0 e nei villaggi =
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rastrellamenti , uccisioni mirate o casuali di persone, demolizioni di =
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devastazione dei campi, bombardamenti, arresti di massa. Le =
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quanto avvenuto nei Balcani, potrebbero impallidire davanti a quanto =
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di chi invoca una simmetria di dolore e lutti a causa degli attentati =
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non consente troppi margini di equidistanza ed ambiguit=E0. Sono =
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questo silenzio della sinistra, i risultati del fortissimo e prevedibile =

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ufficiali della sinistra, ed =E8 poi entrata come una lama nel burro =
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la Liberazione della Palestina, di cui ospitiamo alcune interviste in =
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parecchio a fare i conti con la storia stessa, non riesce pi=F9 a =
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modo coerente le contraddizioni internazionali, le forze campo e le =
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interpretazione. Zvi Schuldiner, in un recente articolo non ha esitato a =
parlare=20
di "guerra imperialista e del ruolo centrale che in essa viene svolto da =
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Uniti e Israele (2).</P>
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<P align=3Djustify>Questa coincidente sovrastruttura "religiosa" dei due =

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nell'oblio o in impossibili simmetrie.</P></FONT><I><FONT=20
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<P>(1) Sandro Viola "Lettera ad un amico della Palestina", La Repubblica =
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febbraio 2003</P>
<P>(2) Zwi Schuldiner: Con Bush torna la guerra imperialista.E Israele =
si=20
accoda", Manifesto 2 marzo</P>
<P>(3) Utile per capire le strette connessioni del "destino manifesto" =
di Stati=20
Uniti e Israele =E8 anche l'omonimo quaderno curato dal Forum Palestina =
(con=20
interventi di Giacch=E9, Casadio e Halevi) e il documentatissimo saggio =
su "Le=20
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<P>(4) Ehud Gol "Pace vera e pacifismo": La Repubblica" del 19 febbraio=20
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Palestina e Israele nell'epoca della guerra infinita
L'impossibile simmetria
Contropiano ha dato alle stampe un nuovo quaderno dedicato alla =
situazione della Palestina e di Israele nel contesto di un Medio Oriente =
al centro dell'escalation della guerra preventiva. Contro i palestinesi =
Israele attua una politica coloniale spietata.E' una situazione che non =
consente equidistanze n=8A assurde simmetrie.
Riportiamo qui una sintesi dell'introduzione.

Sui palestinesi grava la minaccia di una "soluzione finale". Con l'Iraq =
occupato e ridotto ad un protettorato americano, sono in molti a pensare =
che il governo Sharon ne approfitter=85 per regolare i conti con la =
Siria, gli hezbollah e l'Iran ma anche per attuare il transfer e =
realizzare la "Eretz Israel", la Grande Israele che prevede l'espulsione =
di gran parte dei palestinesi in Giordania o altrove e il confinamento =
dei nuclei rimanenti dentro un sistema di bantustan. Nella "Lettera ad =
un amico della Palestina" che Sandro Viola ha scritto recentemente sulla =
Repubblica, viene esplicitata questa possibilit=85 con parole forti e =
chiare. La solitudine e la minaccia che incombono sui palestinesi =8A =
speculare alla "scossa violenta al quadro regionale mediorientale" che =
gli Stati Uniti e Israele vogliono imporre nel quadro della guerra =
preventiva (1).

Giorno dopo giorno nelle citt=85 e nei villaggi palestinesi continua =
inesorabile lo stillicidio e la pulizia etnica. Quotidiani e continui =
rastrellamenti , uccisioni mirate o casuali di persone, demolizioni di =
case, devastazione dei campi, bombardamenti, arresti di massa. Le =
testimonianze su quanto avvenuto nei Balcani, potrebbero impallidire =
davanti a quanto avviene nei territori palestinesi occupati dai soldati =
e dai coloni israeliani. La replica di chi invoca una simmetria di =
dolore e lutti a causa degli attentati dei palestinesi, non regge pi=97, =
n=8A sul piano politico n=8A alla prova dei numeri.
Eppure tutto questo continua ad avvenire nel pi=97 completo silenzio, il =
silenzio dei colpevoli diretti e quello di chi ha deciso di girare la =
testa altrove perch=8A la questione palestinese non permette ipocrite =
simmetrie, e soprattutto divide, lacera, costringe a prese di posizioni =
chiare e non consente troppi margini di equidistanza ed ambiguit=85. =
Sono evidenti in questo silenzio della sinistra, i risultati del =
fortissimo e prevedibile pressing dei gruppi di pressione e opinione =
filo-israeliani. L'obiettivo di tale pressing =8A proprio quello di =
ridurre al silenzio - usando l'infamante marchio dell'antisemitismo - =
chiunque critichi, ostacoli, denunci la politica coloniale israeliana, =
dei suoi governi e del suo establishment internazionale.

Questa offensiva ha prima messo sulla difensiva i partiti ufficiali =
della sinistra, ed =8A poi entrata come una lama nel burro offrendo a =
costoro l'occasione per sfilarsi da ogni manifestazione che mettesse al =
centro i diritti del popolo palestinese, la sua resistenza =
all'occupazione e rifiutasse ogni assurda simmetria tra questa e la =
l'occupazione coloniale da parte dello Stato di Israele.=20
Da anni, i partiti della sinistra italiana hanno smesso di confrontarsi =
con le forze della sinistra palestinese che pure dovrebbero =
rappresentare il punto di forza di una alternativa politica e di modello =
sociale nel mondo islamico. I dirigenti del Fronte Popolare e del Fronte =
Democratico per la Liberazione della Palestina, di cui ospitiamo alcune =
interviste in questo libro, parlano un linguaggio che denuncia non solo =
la repressione israeliana ma anche il peso delle ambiguit=85 della =
sinistra europea.

Da un lato =8A evidente una contraddizione enorme che richiede una =
battaglia politica e culturale nella sinistra, tra le ONG e nei =
movimenti di solidariet=85 internazionale.
Dall'altro =8A venuta emergendo tutta l'inadeguatezza di una cultura =
politica che negando l'imperialismo come fase storica e faticando =
parecchio a fare i conti con la storia stessa, non riesce pi=97 a =
visualizzare in modo coerente le contraddizioni internazionali, le forze =
campo e le categorie di interpretazione. Zvi Schuldiner, in un recente =
articolo non ha esitato a parlare di "guerra imperialista e del ruolo =
centrale che in essa viene svolto da Stati Uniti e Israele (2).
Oggi non =82 possibile n=8A accettabile parlare di pace in Medio Oriente =
senza mettere radicalmente in discussione il modello colonialista =
israeliano, tantopi=97 nel quadro della guerra "preventiva" con cui gli =
Stati Uniti si apprestano a ridisegnare la mappa della regione in =
sintonia con le ambizioni israeliane.
L'asse strategico tra Stati Uniti ed Israele rappresenta oggi il "nemico =
principale" non solo per i popoli del Medio Oriente ma di tutta =
l'umanit=85. In questo asse convergono interessi strategici, economici e =
religiosi rilevanti .
Questa coincidente sovrastruttura "religiosa" dei due establishment, =
affida alla guerra infinita la missione "messianica" di imporre la =
supremazia definitiva sul resto del mondo attraverso il potere militare. =
E non =82 casuale che ad ispirare il "Mein Kampf" dell'amministrazione =
Bush (il famoso "Progetto per un Nuovo Secolo Americano") siano gli =
uomini che da anni funzionano da regia congiunta tra Stati Uniti ed =
Israele (3)
Se si comprende questo, non si pu=95 negare il diritto alla resistenza =
con ogni mezzo nella lotta di liberazione nazionale ingaggiata dal =
popolo palestinese e dalle sue organizzazioni contro l'occupazione =
militare e coloniale israeliana. La "seccatura palestinese" =8A =
destinata a testimoniare l' immoralit=85 e la complicit=85 =
dell'equidistanza.
A Firenze prima e a Roma poi, la presenza di migliaia di ragazzi con la =
kefiah, di bandiere palestinesi, di striscioni sulla Palestina, ha =
confermato che la lotta di liberazione di questo popolo non =8A affatto =
estranea o lontana dal "popolo della pace" che ha manifestato nelle =
strade contro la guerra.=20
La lettera rancorosa e piuttosto sopra le righe con cui l'ambasciatore =
israeliano in Italia ha attaccato quelle manifestazioni, - insieme alle =
reazioni piuttosto scomposte alla campagna di boicottaggio dell'economia =
israeliana - sono forse il risultato pi=97 straordinario politico =
ottenuto in Italia dai movimenti di solidariet=85 con il popolo =
palestinese. (4)
Il "re =8A nudo" potremmo dire, e soprattutto sta perdendo le staffe =
davanti al frantumarsi della sua propaganda di guerra. Se un =
ambasciatore straniero arriva a parlare di "nemici di Sion" (riferendosi =
a tre milioni di manifestanti per la pace) ed a una Italia ridotta a =
"Sodoma" in cui l'unico giusto =8A il sindaco di Roma Veltroni, vuol =
dire che l'emancipazione umana dallo stato religioso - come e quanto da =
quello laico - invocata da Karl Marx nel suo scritto giovanile "La =
questione ebraica", torna a rivelare la sua straordinaria attualit=85 =
come bussola e chiave di lettura per interpretare gli arretramenti =
profondi della storia umana in cui ci vorrebbero sprofondare i dirigenti =
israeliani, statunitensi ed i loro corifei nel nostro paese.
La "seccatura palestinese" =8A destinata ancora a tormentare molti di =
coloro che, con la violenza o con il silenzio, vorrebbero seppellirla =
nell'oblio o in impossibili simmetrie.


(1) Sandro Viola "Lettera ad un amico della Palestina", La Repubblica =
del 25 febbraio 2003
(2) Zwi Schuldiner: Con Bush torna la guerra imperialista.E Israele si =
accoda", Manifesto 2 marzo
(3) Utile per capire le strette connessioni del "destino manifesto" di =
Stati Uniti e Israele =8A anche l'omonimo quaderno curato dal Forum =
Palestina (con interventi di Giacch=82, Casadio e Halevi) e il =
documentatissimo saggio su "Le guerre in Iraq" di Chalmers Johnston
(4) Ehud Gol "Pace vera e pacifismo": La Repubblica" del 19 febbraio =
2003

(1) Sandro Viola su "La Repubblica" del 25 febbraio 2003
(2) Utile per capire le strette connessioni del "destino manifesto" di =
Stati Uniti e Israele =8A anche l'omonimo quaderno curato dal Forum =
Palestina (con interventi di Giacch=82, Casadio e Halevi) e il =
documentatissimo saggio su "Le guerre in Iraq" di Chalmers Johnston
(2) Ehud Gol su "La Repubblica" del 19 febbraio 2003



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