[Cerchio] Torino 24 aprile: presidio antifascista

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Autore: Umanità Nova redazione torinese
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Oggetto: [Cerchio] Torino 24 aprile: presidio antifascista
GIOVEDI 24 APRILE ORE 17,30 PRESIDIO ANTIFASCISTA
IN RICORDO DI ILIO BARONI,
PARTIGIANO ANARCHICO CADUTO COMBATTENDO IL NAZIFASCISMO

Giovedì 24 aprile presidio antifascista e deposizione di fiori presso la lapide commemorativa del partigiano anarchico "Ilio Baroni", morto combattendo i nazifascisti il 26 aprile 1945. L’appuntamento è in corso Giulio Cesare angolo corso Novara alle ore 17,30. Ora e sempre Resistenza!

"Baroni sa di rischiare tutto, ma come nel passato mette a repentaglio la sua vita per proteggere quella degli altri.
Ecco Baritono che cerca di recuperare l’automezzo del suo distaccamento; Baroni è ora completamente allo scoperto e lo protegge, ma una raffica colpisce in pieno Baritono; Baroni continua a sparare, poi, d’un tratto, tutto tace; la sua arma non canta più; Baroni è morto; si è accasciato sulla sua arma; è caduto da eroe." (Fabbri)

Ilio Baroni (1902-1945), nome di battaglia "il Moro", era un anarchico di Massa Marittima (Gr) che come tanti era giunto a Torino per trovare lavoro come operaio alla Fiat Ferriere. Diviene subito un personaggio di spicco negli ambienti sovversivi e antifascisti ed organizza attorno a sé un nutrito gruppo di compagni. Sfumato il tentativo di raggiungere la Spagna rivoluzionaria nel ’36, si dedica in tutto e per tutto alla resistenza antifascista a Torino. Condannato per attività antifascista e propaganda anarchica e trascorsi alcuni anni di carcere e confino, diventa il comandante della VII brigata Sap delle Ferriere. Il compito delle Squadre di Azione Patriottica (Sap), che vedevano affiancati partigiani provenienti da diverse realtà politiche, era di difendere industrie e macchinari, sabotare la produzione, rafforzare la coscienza antifascista con la propaganda e prepararsi militarmente all’insurrezione. Il Moro, al comando della squadra di manovra Sap, sarà protagonista d!
i vere
e proprie azioni di guerra in stile gappista, fino a quando, nel fatidico aprile del ’45, troverà la morte in battaglia. Il 25 aprile a Torino la città è paralizzata dallo sciopero generale, scoppia l’insurrezione, e la città diventa a breve un campo di battaglia. Baroni e i suoi attaccano la stazione Dora e si guadagnano un successo, ma giunge una richiesta d’aiuto dalla Grandi Motori. Il Moro non esita ad aiutare i compagni nel mezzo di una battaglia furiosa, e cade sotto il fuoco tedesco. È il 26 aprile. Il giorno dopo la città sarà completamente liberata dai fascisti, senza dover nemmeno aspettare l’arrivo delle formazioni esterne. Il 28 aprile i Volontari della libertà di tutte le formazioni percorrono le vie di Torino cantando le loro canzoni. Ilio Baroni non potrà vedere il momento per cui ha lottato duramente tutta la vita…

ma il fascismo non è morto quel giorno…

Il 17 marzo di quest’anno il compagno Davide muore accoltellato da esponenti dell’ultradestra milanese, successivamente polizia e carabinieri caricano i suoi compagni lungo le corsie dell’ospedale S.Paolo. Nei giorni seguenti si susseguono accoltellamenti, minacce, intimidazioni, attentati colpevolmente messi sotto silenzio dalla propaganda di regime. Una ragazza di Torino si vede bloccata per strada e le viene incisa una svastica sulla mano col coltello, in pieno pomeriggio, solo uno dei tanti fatti degli ultimi giorni. Il 29 marzo un partito dichiaratamente neofascista come Forza Nuova si permette di manifestare tranquillamente per la città nello stesso giorno in cui Piazza Castello è teatro di una dura repressione poliziesca, senza alcun apparente motivo se non quello di manifestare pacificamente un’opposizione, fra l’altro, maggioritaria, alla guerra in Iraq. La neonata legge sull’immigrazione Bossi-Fini impone un regime razzista che impedisce l’entrata legale in Italia !
alla f
accia della tanto sventolata libertà delle democrazie, aumenta la clandestinità, riduce a mera forza lavoro sfruttabile e ricattabile la vita dei migranti, li emargina, li umilia, li segrega nei Centri di Permanenza Temporanea (cpt), veri e propri lager come quello di Corso Brunelleschi a cui passiamo tutti i giorni davanti con fare indifferente. I media intanto proseguono la criminalizzazione del mondo arabo con l’identità islamico = terrorista, il popolo palestinese si vede sottratti i territori e le più elementari necessità giorno dopo giorno, e il popolo iracheno viene sterminato e affamato sotto le bombe "intelligenti" della coalizione anglo-americana, alla quale il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi concede le basi e aiuti "logistici", nonché l’invio dei Carabinieri per continuare l’occupazione del paese dopo i bombardamenti. Ieri erano gli Alpini in Afganistan, l’altro ieri l’intervento "umanitario" in Kosovo sotto un governo di centrosinistra. Le stesse polit!
iche d
ella destra non sono che la regolare continuazione delle politiche della sinistra: dall’interventismo alla militarizzazione dei territori, dalla incosciente privatizzazione del pubblico alla precarizzazione del lavoro, dalla brutale repressione della contestazione alla falsificazione mediatica della realtà, dalla graduale perdita delle libertà alla deriva conservatrice e nazionalistica. E mentre la gente ne prende lentamente coscienza, le destre politiche prendono sempre più piede, e i vari settori nostalgici del fascismo, notoriamente collegati ai partiti al governo, danno una mano alla repressione istituzionale seminando il terrore per le strade e l’ignoranza nelle scuole. La memoria è sempre più gettata nel dimenticatoio della storia, triste presupposto per un ritorno del mostro fascista.
Cos’è il fascismo? Militarismo, gerarchizzazione sociale, discriminazione razzista e sessista, politiche guerrafondaie, pensiero unico, repressione, idiozia fatta valore.
Cos’è la democrazia? Militarismo, gerarchizzazione sociale, discriminazione razzista e sessista, politiche guerrafondaie, pensiero unico, repressione, idiozia fatta valore… sotto l’ipocrita bandiera della libertà, di destra o di sinistra.
Ad una società come questa, noi anarchici opponiamo una pratica libertaria in vista di una comunità di liberi ed eguali, smilitarizzata, senza stati, gerarchie, capitalismo e ogni forma di dominio dell’uomo sull’uomo, ed invitiamo ogni uomo libero alla vigilanza antifascista.

CONTRO IL FASCISMO, CONTRO LO STATO, CONTRO LA GUERRA
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Federazione Anarchica Torinese - FAI www.federazioneanarchica.org
Corso Palermo 46 e-mail fat@??? telefono 011 857850 oppure 338 6594361
La sede è aperta ogni giovedì dopo le 21,30

Prossimi appuntamenti:
Primo maggio
Spezzone anarchico in piazza Vittorio ore 9 del mattino; pranzo collettivo e festa alle ore 13 dal compagno Aldo a Caselle (chi desidera partecipare prenoti telefonando o passando in sede giovedì).

Un nuovo secolo americano?
Venerdì 9 maggio ore 21,15 in corso Palermo 46 conferenza/dibattito
"Un nuovo secolo americano? Cow boys planetari, vassalli, mercanti e petrolieri dal Kosovo all’Iraq".
Interverrà Stefano Capello, autore del saggio "Oltre il giardino. Guerra infinita ed egemonia americana sull’economia mondo capitalista" appena uscito per le edizioni "Zero in Condotta".

Venerdì 16 maggio ore 21,15 in corso Palermo 46 conferenza/dibattito
"Guerra interna e guerra esterna: strategie di dominazione per il XXI secolo"
Interverrà Massimo Varengo del segretariato dell’IFA - Internazionale di Federazioni Anarchiche

Convegno nazionale della FAI a Torino
Sabato 24 e domenica 25 maggio il prossimo Convegno nazionale della Federazione Anarchica.
Il convegno si terrà nella sala di via S. Giulia 64.