[Consumo critico - Milano Social Forum]privatizzazioni

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Author: Arianna Facchi
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Subject: [Consumo critico - Milano Social Forum]privatizzazioni
Giro comunicazione dell'incontro di stasera da parte di Mario.

Arianna.


-----Messaggio originale-----=20
Da: marcattac@??? [mailto:marcattac@virgilio.it]=20
Inviato: gioved=EC 17 aprile 2003 16.11=20
A: lista.milano@???=20
Oggetto: [ATTAC-Milano] Riunione Attac su privatizzazioni=20


INVITO PER RIUNIONE=20

Come ATTAC Milano vogliamo promuovere una prima riunione per proporre, a=20
tutti i soggetti interessati, di lavorare insieme sul tema delle
privatizzazioni,=20
con un aspetto pi=F9 generale che riguarda il Wto e l'accordo Gats, e un
aspetto=20
territoriale che riguarda Milano e la Regione Lombardia.=20
Proponiamo di vederci MERCOLEDI 23 APRILE ORE 21 c/o Punto Rosso in Via=20
Morigi 8.=20
Vorremmo anche capire se possiamo mettere in campo iniziative comuni per=20
le GIORNATE NAZIONALI DEI BENI COMUNI E CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI del 17/18=
=20
MAGGIO.=20
Di seguito, un documento nel quale spieghiamo le motivazioni della proposta.=
=20
Un abbraccio.=20
Marco Bersani=20



PERCHE' UNA RETE CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI A MILANO E IN LOMBARDIA ?=20

I servizi pubblici sono un elemento importante della societ=E0, perch=E8
costituiscono=20
uno strumento essenziale per la solidariet=E0 sociale, per la=
redistribuzione=20
della ricchezza sociale, per l'esercizio dei diritti di cittadinanza.=20
Dagli anni Ottanta, con l'affermarsi del modello neoliberista e del
cosiddetto=20
"pensiero unico del mercato", =E8 in atto un'offensiva contro i servizi
pubblici:=20
se l'economia =E8 l'unica chiave di lettura delle relazioni produttive e
sociali,=20
e se l'economia ubbidisce esclusivamente alla logica individuale di mercato,=
=20
allora il mercato diventa l'unico regolatore sociale. Vent'anni di pensiero=
=20
unico liberista hanno trasformato i beni comuni in beni economici e i=
diritti=20
universali in bisogni da comprare: nei fatti, una gigantesca "torta" sulla=
=20
quale le multinazionali, attraverso la complicit=E0 delle grandi istituzioni=
=20
finanziarie -FMI, BM, WTO- cercano di mettere le mani.=20

"Privato =E8 meglio" sembra diventato l'imperativo trasversale alle culture=
=20
politiche e amministrative. Si evita tuttavia di specificare per chi.=20
"La privatizzazione dei servizi garantisce una maggiore efficienza ed un=20
migliore prodotto finale". Niente di pi=F9 falso. La gestione privata dei=20
servizi ha un unico motore: il profitto.Di conseguenza tender=E0 ad=
investire=20
su tutto ci=F2 che riduce i costi e a disinvestire su tutto ci=F2 che altera=
=20
questo principio : diritti dei lavoratori, manutenzione, sicurezza, tutela=
=20
ambientale, finalit=E0 sociali.L'unica cosa che le privatizzazioni hanno=
sinora=20
garantito =E8 la diminuzione dell'occupazione e la precarizzazione dei=
rapporti=20
di lavoro.Inoltre, su un piano di mera efficienza, i servizi pubblici
costituiscono=20
alcuni degli esempi pi=F9 lampanti e pi=F9 noti di "fallimento del mercato"=
=20
: la gestione dei grandi rischi sociali ( il rischio-salute, il
rischio-vecchiaia=20
) =E8 fatta in modo pi=F9 efficiente dallo Stato a livello della=
collettivit=E0=20
che non dal mercato a livello di singoli individui.=20
"La privatizzazione dei servizi garantisce la libera concorrenza e la
conseguente=20
riduzione dei prezzi". Niente di pi=F9 falso. In tutti i settori=
liberalizzati=20
e/o privatizzati, al monopolio pubblico succede un periodo di concorrenza,=
=20
rapidamente seguito dall'eliminazione dei soggetti pi=F9 deboli e dalla
costituzione,=20
attraverso successive fusioni, di monopoli o oligopoli privati. E i prezzi=
=20
a quel punto inevitabilmente lievitano.C'=E8 chi pensa di poter evitare=
questo=20
fenomeno attraverso la regolamentazione dei mercati e affidandosi alle
Autorithies:=20
ma i rapporti di forza tra imprese e stati che caratterizzano questa fase=20
della economia capitalistica rendono illusoria questa prospettiva.=20

Da tempo i servizi pubblici sono sotto triplice attacco :=20
a) A livello globale, attraverso il Gats (Accordo Generale sul Commercio=20
dei Servizi), sottoscritto dai paesi membri del WTO (Organizzazione Mondiale=
=20
del Commercio). L'accordo prevede la completa liberalizzazione dei servizi,=
=20
con l'apertura agli investimenti privati e alla "concorrenza" di 160=
settori,=20
fra i quali l'acqua, l'energia, i trasporti, l'istruzione, la sanit=E0.=20
b) A livello europeo e nazionale, attraverso le politiche di deregulation=20
dei settori di pubblica utilit=E0 promosse dai vari Trattati ( Maastricht,=
=20
Amsterdam, Cardiff) e le normative in direzione della liberalizzazione e=20
privatizzazione dei servizi pubblici. In particolare, l'art.35 della Legge=
=20
Finanziaria 2002 (ancorch=E8 inapplicabile perch=E8 soggetto a ricorso per=
vizio=20
di incostituzionalit=E0 e perch=E8 sprovvisto del regolamento attuativo)=
prevede=20
l' obbligo alla privatizzazione dei servizi pubblici.=20
c) A livello locale attraverso l'avanzamento dei processi di privatizzazione=
=20
portati avanti dalle Regioni e dai Comuni -con una trasversalit=E0=
bipartizan=20
degna di miglior causa- insieme al deterioramento dei servizi pubblici,=20
privati di fondi e sottoposti ad orchestrate campagne di stampa, tese ad=20
evidenziarne le inefficienze e le incapacit=E0.=20

La Regione Lombardia e il Comune di Milano costituiscono da tempo un
laboratorio=20
avanzato delle politiche neoliberiste, tese a smantellare i servizi pubblici=
=20
e a consegnarli in mano ai privati. Attraverso la cortina fumogena della=20
"libert=E0 di scelta" -libert=E0 che nell'ambito dei servizi pubblici=
essenziali=20
sarebbe impossibile da esercitare, vista la quantit=E0 e la qualit=E0 di
informazione=20
che i cittadini dovrebbero possedere per poter scegliere in modo
effettivamente=20
consapevole- si stanno ponendo nelle mani delle lobbies private beni comuni=
=20
come la sanit=E0, l'istruzione, l'acqua, il territorio, l'ambiente e tutti=
=20
i servizi, da quelli cosiddetti a rilevanza industriale a quelli rivolti=20
alla persona.=20
Da tempo il territorio ha prodotto esperienze di resistenza ai processi=20
di privatizzazione e di difesa dei servizi pubblici: dal mondo sindacale,=20
ai movimenti,ai diversi comitati che su specifici punti hanno saputo
promuovere=20
lotte e percorsi collettivi in direzione di un altro modello di citt=E0 e=20
di relazioni sociali.=20

Come Attac, a partire dalla chiave di lettura della critica all'economia=20
liberista e alla finanziarizzazione dell'economia, riteniamo che intorno=20
al nodo del "pubblico/privato" si giochi una delle partite pi=F9 importanti=
=20
per contrastare il modello neoliberista e per costruire percorsi di
rifondazione=20
di un nuovo concetto di economia pubblica partecipata, ovvero verso una=20
gestione dei servizi pubblici che coinvolga insieme lavoratori, utenti e=20
cittadini, tanto sulle condizioni e garanzie di lavoro, quanto sulla qualit=
=E0=20
e le finalit=E0 sociali dei servizi erogati.=20
Per questo proponiamo a tutti i soggetti a vario titolo interessati di
costruire=20
una RETE CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI che sappia mettere insieme le diverse=20
esperienze e costruire percorsi di mobilitazione in difesa dei beni comuni=
=20
e dei servizi pubblici, che in quanto diritti collettivi non devono essere=
=20
sottoposti alle leggi di mercato, bens=EC garantiti a tutti senza
discriminazioni,=20
e partecipati da tutti in termini di accesso e di finalit=E0 sociali.=20
ATTAC MILANO=20

Per informazioni e/o contatti:=20
Marco Bersani 3294740620 marcattac@???=20
Eliana Scaravaggi 3405749635=20