[Cerchio] NON/LUOGHI DELLA REPRESSIONE

Delete this message

Reply to this message
Autor: Tuula Haapiainen
Data:  
Assunto: [Cerchio] NON/LUOGHI DELLA REPRESSIONE
Caro Enrico, ti confesso che ogni volta che leggo messaggi di questo genere
che tu (e Paolo PK) e altri spesso mandate sulle liste, mi sento
terribilmente a disagio, perchè non vedo alternative. E temo che la pura
abolizione di questi luoghi lasci le cose come stanno, e in più, scarichi
tutto il lavoro sulle famiglie, aumentando il lavoro delle donne in primo
luogo.

Ma vi sono sono infinitamente grata che mi/ci costringete a
pensare..(perché non basta pronunciare la parola libertà, bensì crearle
anche i supporti materiali per farla funzionare..)
tuula

----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacok@???>
To: <movimento@???>; <cerchio@???>;
<libertari@???>
Sent: Monday, April 21, 2003 11:44 AM
Subject: [Cerchio] NON/LUOGHI DELLA REPRESSIONE


> NON/LUOGHI DELLA REPRESSIONE
> " ...di respirare la stessa aria dei secondini non ci va..."
> VENERDì 8 NOVEMBRE ORE 14:00
> facoltà di scienze dell'educazione via del parione 7
>
> Diffusione capillare sul territorio , crescita esponenziale del controllo
> sociale " a misura d'uomo ": questo e' il meccanismo con cui le

istituzioni
> totali continuano , oggi, ad esercitare il loro potere invasivo che non
> ammette repliche.Le riforme e le leggi che si sono susseguite negli anni ,
> per tentare di rendere piu' umane strutture detentive come il carcere e il
> manicomio , non hanno minimamente scalfito il loro carattere repressivo e
> totalitario .
>
> Sia la legge 180 (legge Basaglia ) relativa alla chiusura dei manicomi ,

che
> la legge Gozzini del 86 sul carcere, solo in un primo momento sono

sembrate
> capaci di apportare mutamenti significativi in senso democratico e di
> estensione dei diritti .In relta' entrambe hanno aperto la strada alla
> creazione di luoghi alternativi in cui la coercizione e il sopruso si si
> mascherano dietro termini piu' rassicuranti come trattamenti e terapie. La
> creazione di servizi territoriali decisa dalla 180 (centri di salute
> mentale, case famiglie ecc..) e i vari regimi di detenzione attenuata come
> la semiliberta' e l ' affidamento ai servizi sociali, non sono in realta'
> una vera e propria alternativa all' istituzione totale ( carcere e

manicomi)
> Al contrario tali innovazioni non servono ad altro che a potenziare e ad
> allargare , aldila' delle mura di questi ghetti , le funzioni punitive e
> detentive dell' istituzione stessa.
>
> Il principio di esclusione arriva ovunque , in ogni ambito della
> quotidianita' ed e' affidato a strutture sociali il cui compito si riduce
> sempre piu' al controllo e al contenimento.
> Ma la continuita' tra psichiatria e carcere non si esaurisce qui.Entrambe
> fondano i loro giudizi e le loro decisioni sull' imperativo Sorvegliare_
> punire_ premiare e sulla piu' completa arbitrarieta' con cui si stabilisce
> chi e' conforme e quindi" libero" e chi , invece , si rifiuta di "
> normalizzarsi" e , dunque , va rinchiuso.
> Ma non e' tutto !
>
> Con le nuove proposte di legge dell' attuale governo di centro_ destra la
> situazione si avvia verso un sostanziale peggioramento:
> per quanto riguarda i T.S.O.( trattamento sanitario obbligatorio) si
> eliminano le , seppur formali, garanzie che permettevano di limitare , per
> quanto possibile, lo strapotere degli psichiatri.
> Si torna a parlare di CRONICITA' della malattia per giustificare l'
> inevitabilita' di trattamenti e cure che durano tutta la vita .
> Ma soprattutto si riaprono i manicomi attraverso nuove strutture , dette
> S.R.A.(strutture residenziali a assistenza continuata), che ripropongono i
> modi e i criteri dei vecchi istituti di contenzione .
>
> Queste nuove istituzioni , inoltre , " ospiteranno" non solo pazienti
> psichiatrizzati, ma anche ex detenuti degli O.P.G, oltre che alcolisti e
> tossicodipendenti ai quali si applichera' la famosa "doppia diagnosi".
> Tossici e alcolisti si drogano e bevono semplicemente perche' "malati di
> mente": ogni motivazione sociale o interpersonale viene completamente
> cancellata. E questa colpa individuale giustifica sempre piu' il fatto che
> essi vengano considerati non solo malati ma anche criminali, la cui presa

in
> carico non viene piu' gestita dal sociale ma dalle forze dell' ordine.
>
> Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e
> reclusione indirizzate a tutti quelli che non accetttano il sistema di
> valori imposto dalla societa' capitalistica.
> Ci sembra necessario rompere il silenzio che permette il perpetuarsi della
> brutalita' di tutte le istituzioni totali.
> NE' MANICOMI NE' GALERE
>
> Collettivo antipsichiatrico Violetta Van Gogh
> in collaborazione con:
> Telefono Viola di Milano
> Coll. autonomo di Scienze politiche di Pisa
> Spazio antagonista Newroz Pisa
>
>
>
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su

https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
>