[Forumlucca] LETTERA A CHI PENSA CHE LA GUERRA HA VINTO E NO…

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: lombardi@giovanicomunisti.it
Dátum:  
Tárgy: [Forumlucca] LETTERA A CHI PENSA CHE LA GUERRA HA VINTO E NOI ABBIAMO PERSO
This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_031E_01C3069D.50C92EE0
Content-Type: text/plain;
    charset="Windows-1252"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


LETTERA A CHI PENSA CHE LA GUERRA HA VINTO E NOI ABBIAMO PERSO=20
Gilbert Achcar=20

Caro/a amico/a,=20
non mi sembra giustificata la delusione che hai manifestato venendo a =
conoscenza del tracollo del regime iracheno. Naturalmente, posso =
capirla: quel che soprattutto ti rattristava =E8 stato che quel tracollo =
abbiano permesso di esultare ai falchi di Washington e di Londra. =
Cos=EC, si =E8 riusciti a presentare una guerra semicoloniale, condotta =
dal tandem Bush-Blair (chiamiamoli pure "B2", gli si addice: =E8 un nome =
da bombardiere!) contro la chiara volont=E0 della maggioranza =
dell'opinione pubblica mondiale, come una "guerra di liberazione", =
animata da motivazioni democratiche. Effettivamente, fa rabbia!=20
Ricordati, per=F2, delle previsioni che avevamo formulato da mesi e =
mesi, e che erano in sintesi:=20
1) per "B2" la cosa pi=F9 semplice sarebbe stata rovesciare il regime di =
Saddam Hussein, che non avrebbero fatto fatica ad abbattere; le vere =
difficolt=E0 cominciavano dopo;=20
2) si permettono di sfidare l'opinione pubblica di vari paesi perch=E9 =
fanno assegnamento sullo spettacolo delle folle irachene felici di =
essersi liberate di Saddam Hussein, tanto =E8 aborrita (giustamente) la =
dittatura baasista;=20
3) "B2" sono degli avventuristi, giocatori che si impegnano nella guerra =
in base a una scommessa sullo scenario pi=F9 favorevole: puntano sul =
recupero dell'essenziale dell'apparato statale iracheno, in particolare =
l'esercito; puntano sul fatto che si ribelli a Saddam e sulla =
possibilit=E0 di poterlo utilizzare per controllare il paese sotto la =
loro supervisione; ma la cosa pi=F9 probabile =E8 che l'intervento - che =
comincer=E0 con il tentativo di eliminare Saddam Hussein e con =
l'occupazione dei campi petroliferi iracheni - comporter=E0 il crollo =
dell'apparato statale e sfocer=E0 in un caos immane, segnato da =
sanguinosi regolamenti di conti.=20
Queste ipotesi hanno avuto conferma. Nulla di quel che =E8 avvenuto =
avrebbe dovuto, in sostanza, coglierti di sorpresa: era tutto =
prevedibile. Prendiamo in esame gli avvenimenti degli ultimi giorni:=20

1. La vittoria=20
Da un lato, una "coalizione" tra la principale potenza militare del =
mondo, che assorbe da sola il 40% delle spese militari mondiali, e una =
grande potenza vassalla; dall'altro lato, uno Stato del terzo mondo il =
cui esercito =E8 stato per i due terzi distrutto nel 1991, con quel che =
restava che ha subito l'erosione del tempo, sottoposto a un embargo che =
ha impedito la manutenzione del materiale, con in pi=F9 parecchi anni di =
disarmo sotto l'egida dell'Onu. Come stupirsi, allora, della sconfitta =
del regime iracheno?=20
Questo regime aveva gi=E0 subito una schiacciante sconfitta nel 1991, =
con lo sfaldamento del dispositivo iracheno in Kuweit e nel Sud =
dell'Iraq. Vero =E8 che, questa volta, l'obiettivo di Washington era =
prendere le citt=E0 e occupare l'intero territorio: un obiettivo di =
certo difficile da realizzare. Al contempo, per=F2, quello che =
Washington si =E8 assunto l'impegno di conquistare =E8 un paese ormai =
dissanguato, stremato da oltre venti anni di guerre, di bombardamenti e =
di embargo. E, ieri come oggi, al potere, a Bagdad, c'era un regime =
baasista odiato dalla stragrande maggioranza della popolazione irachena: =
perch=E9 aspettarsi la mobilitazione popolare, in condizioni del genere? =

A sorprendere, in realt=E0, non =E8 stata la rapida vittoria delle =
truppe anglo-statunitensi, bens=EC la resistenza opposta dalle truppe =
del regime nei primi giorni dell'offensiva. Ricordalo: in quei giorni =
tutti i commenti convergevano nel prendersi gioco delle promesse di una =
rapida vittoria. Molti erano convinti che l'impantanamento preannunciato =
nel 1991 alla fine si sarebbe realizzato. Ma questo significava =
ingannarsi sulle ragioni della resistenza dei primi giorni. Essa =
dipendeva dal fatto che l'offensiva terrestre =E8 stata lanciata =
contemporaneamente alla massiccia campagna aerea, mentre nel 1991 =
Washington aveva sottoposto l'esercito iracheno a pi=F9 di cinque =
settimane di pazzeschi bombardamenti prima di impegnare le truppe di =
terra. Per questo, le forze del regime erano ancora disposte a =
combattere quando =E8 cominciata l'offensiva di terra - ben pi=F9 che =
non nel 1991, quando coloro che erano scampati ai bombardamenti erano =
stanchi e inebetiti, e si erano quindi arresi in massa ai soldati della =
coalizione.=20
Questo, tra l'altro, ha riguardato le sole forze del regime. Confondere =
quel che =E8 avvenuto in Iraq con una vera resistenza popolare, =
confondere la difesa di Bagdad da parte delle forze del regime con la =
difesa popolare di Beirut assediata dall'esercito israeliano nel 1982, =
significava ingannarsi pesantemente sia sulle prospettive della guerra =
sia sulla natura del rapporto della popolazione irachena con il regime =
di Saddam Hussein. La principale falla nel piano del Pentagono, del =
resto, =E8 stato il fatto che i bombardamenti "opportunistici" del primo =
giorno dell'offensiva hanno mancato il bersaglio: Saddam Hussein. Ed =E8 =
probabile che il celere sfaldamento della difesa di Bagdad sia stato =
direttamente suscitato dalla fine del comando di Saddam Hussein, sia =
stato questi ucciso dalle bombe o si sia volutamente eclissato. In una =
dittatura cos=EC accentrata e personalizzata, basta eliminare il =
dittatore perch=E9 crolli il regime, se sottoposto a una forte =
pressione.=20

2. La reazione della popolazione=20

Perch=E9 stupirsi del respiro di sollievo e della gioia della =
popolazione irachena all'annuncio del crollo della dittatura? Io stesso, =
pur non avendo mai condiviso la sorte della popolazione irachena, ho =
provato un vero e proprio sollievo all'annuncio della fine del regime. =
La dittatura baasista irachena =E8 giunta al potere nel luglio del 1968, =
mentre io ero in piena fase di radicalizzazione, come buona parte della =
mia generazione in varie zone del mondo. La principale priorit=E0 del =
nuovo regime fu quella di schiacciare l'espressione irachena di quella =
radicalizzazione, il cui catalizzatore era stata la sconfitta dei regimi =
arabi, di fronte all'aggressione israeliana del giugno 1967.=20
Il focolaio di guerriglia inaugurato nel Sud iracheno dal guevarista =
Khaled Ahmed Zaki, nonch=E9 la scissione di sinistra del partito =
comunista iracheno, furono spietatamente schiacciati dal regime di =
terrore instaurato a Bagdad. Ben presto i nuovi golpisti si sono =
guadagnati la fama di dirigenti del pi=F9 feroce dei regimi dell'area: i =
militanti iracheni sapevano che era meglio morire affrontando armi in =
pugno i soldati del regime che farsi arrestare e morire sotto una =
tortura insuperabile per atrocit=E0. Il regime basista ha schiacciato, =
nel sangue e nell'orrore, la sinistra irachena, la principale componente =
della sinistra araba. Esso ha contribuito cos=EC, a suo modo, a =
predisporre il terreno per l'egemonia dell'integralismo islamico nella =
contestazione popolare regionale. Di tutte le dittature che sono state =
paragonate a Hitler da mezzo secolo a questa parte, chi somiglia di =
pi=F9 all'originale =E8 sicuramente Saddam Hussein: non solo dal punto =
di vista delle caratteristiche interne del regime, ma anche da quello =
della volont=E0 espansionistica, sorretta da un maniacale accecamento =
megalomane.=20
Erano trentacinque anni che aspettavo e auspicavo la caduta di questo =
regime esecrando! Per cui ho provato sollievo quando ho saputo che era =
crollato. Come milioni di iracheni e di irachene. Detto questo, neanche =
il sollievo della popolazione irachena =E8 stato sorprendente; era del =
resto del tutto prevedibile. Quel che =E8 stato sorprendente, perlomeno =
per Washington e Londra, =E8 l'accoglienza tiepida, spesso intrisa di =
ostilit=E0, riservata ai loro soldati dalla popolazione araba irachena, =
incluso in quel Sud sciita che pensavano fosse dalla loro parte.=20
Neppure questo =E8 difficile da capire. Quel che non avevano colto =
Washington e Londra =E8 che questa popolazione, che ha tanti motivi per =
odiare Saddam Hussein, ne ha ancora di pi=F9 per odiare loro: gli =
iracheni ricordano come la coalizione li abbia consegnati a Saddam =
Hussein nel 1991; subiscono ancora le conseguenze di dodici anni di =
embargo genocida imposto da Washington e Londra, con la complicit=E0 dei =
loro partner al Consiglio di Sicurezza dell'Onu; e non potrebbero mai =
accogliere da liberatori gli Stati Uniti, il principale oppressore della =
regione nonch=E9 sponsor dello Stato di Israele, in compagnia del =
colonizzatore britannico della vigilia, che ha lasciato di s=E9 un =
esecrabile ricordo.=20
Questo ha notevolmente contenuto le manifestazioni di gioia della =
popolazione irachena, e Washington =E8 stato costretto a ricorrere agli =
artifici della propaganda per dare l'impressione che le truppe della =
coalizione anglo-statunitense fossero accolte dalla popolazione come =
"liberatrici". Se sono state tali, lo sono state per i predatori, quelli =
che avevano maggiori motivi per trovare "Bush very good" con il loro =
bottino sottobraccio, quei ladri di cui i soldati americani hanno =
volutamente "liberato" gli istinti, per ordine di un comando che credeva =
di premunirsi in quel modo dall'ostilit=E0 popolare, finendo cos=EC per =
accrescerla ulteriormente (l'unico edificio pubblico saldamente =
custodito a Bagdad =E8 stato il ministero del Petrolio, cos=EC come le =
uniche zone dell'Irak "messe in sicurezza" sono stati i campi =
petroliferi). La nuova invasione si =E8 resa responsabile del saccheggio =
di Bagdad, che rimarr=E0 nella memoria storica come l'equivalente =
moderno del sacco di questa citt=E0 nel XIII secolo, al momento =
dell'invasione mongola.=20
L'unica frangia della popolazione irachena che si sia alleata con le =
truppe di occupazione e che abbia manifestato in massa la propria gioia =
per la loro presenza =E8 la popolazione kurda; eterna miopia delle =
direzioni del Kurdistan iracheno che, una dopo l'altra, hanno tanto =
spesso puntato su pessimi alleati: Israele, lo sci=E0 di Persia, il =
potere turco, i mullah iraniani ed anche Saddam Hussein! Non sono state =
tanto furbe da evitare di compromettersi con una forza di occupazione =
destinata a diventare oggetto del risentimento della popolazione araba =
irachena, l'unica alleata che conti veramente per il futuro del =
kurdistan iracheno. Sarebbe catastrofico per il futuro che le direzioni =
kurde confermassero la propria immagine di devoti partner delle potenze =
occupanti, che non hanno la minima intenzione di difendere il diritto =
del popolo kurdo all'autodecisione, n=E9 esiterebbero a sacrificare i =
kurdi iracheni, se ne avessero bisogno, per imporre il loro controllo =
sul paese.=20

3. Controllo dell'Irak e dominio mondiale=20

I ladruncoli delle citt=E0 irachene hanno ormai straordinariamente =
complicato il compito dei grandi ladroni delle potenze occupanti. Ogni =
giorno che passa prova quanto sar=E0 difficile per "B2" controllare =
l'Iraq, di fronte a una popolazione che li odia cordialmente. E non =
saranno quel truffatore di Ahmed Chalabi e i pochi suoi mercenari che =
l'esercito statunitense si =E8 portato dietro nei camion a modificare =
l'andazzo.=20
Il problema degli Stati Uniti =E8 che - ben pi=F9 che nella Germania e =
nel Giappone del dopo-1945, in cui hanno riutilizzato interi pezzi =
dell'apparato statale del vecchio regime (vedi l'imperatore giapponese) =
- troveranno in Irak come strumenti, deboli, solo i superstiti =
dell'apparato di Saddam Hussein. Solo i responsabili del vecchio regime =
possono avere - in parecchi - la bassezza morale richiesta per mettersi =
devotamente al servizio dell'occupazione. Solo loro saranno disposti a =
servire i nuovi padroni del paese con un ardore tanto maggiore in quanto =
potranno cos=EC salvarsi la pelle, pur mitigando la propria sete di =
potere. E questo render=E0 ancora pi=F9 detestabile l'occupazione agli =
occhi della stragrande maggioranza del popolo iracheno.=20
Espandendo sempre pi=F9 la propria presenza nella regione araba, gli =
Stati Uniti "sovraespongono" i propri soldati. L'odio da essi suscitato =
nell'insieme dei paesi del Medio Oriente e, ben oltre, nell'insieme del =
mondo musulmano, =E8 gi=E0 scoppiato loro in mano a pi=F9 riprese, con =
l'11 settembre 2001 che ne =E8 solo la manifestazione pi=F9 spettacolare =
e micidiale, finora. L'occupazione dell'Iraq avr=E0 l'effetto di =
esacerbare al massimo il generale risentimento: accelerer=E0 la =
putrescenza dell'ordine regionale mantenuto da Washinton. Non vi sar=E0 =
pax americana, ma un passo in pi=F9 nella china verso la barbarie, =
quella di fondo degli Stati Uniti e dei suoi alleati, che alimenta la =
controbarbarie del fondamentalismo religioso (e, questo, finch=E9 non =
emergeranno nuove forze progressiste in quella parte del mondo).=20
Il progetto di costruire un impero mondiale dominato dagli Stati Uniti =
tramite la forza bruta =E8 inesorabilmente destinato a fallire. Per =
questo aspetto, Washington ha gi=E0 subito pesanti rovesci politici, =
contrariamente all'impressione che pu=F2 per il momento suscitare la sua =
vittoria militare in Iraq. Mai, dalla fine della "guerra fredda", =
l'egemonia statunitense =E8 stata tanto contestata nel mondo, mai =E8 =
mancato cos=EC tanto il consenso intorno a questa egemonia. =C8 quanto =
=E8 avvenuto al livello delle relazioni interstatuali: mai sono stati =
cos=EC grandi il brontolio e la fronda di Stati considerati da =
Washington alleati affidabili. Lo stesso potere turco si =E8 rifiutato =
di concedere il transito di divisioni statunitensi sul proprio =
territorio. Washington non =E8 riuscito a comprarlo, cos=EC come non =E8 =
riuscito a comprare un sufficiente numero di membri del Consiglio di =
Sicurezza dell'Onu per ottenere nove voti per la sua guerra all'Iraq!=20
Certo, gli Stati esistenti non sono alleati affidabili del movimento =
antiguerra, e neppure suoi alleati tout-court (specie quando, come la =
Francia e la Russia, si comportano anch'essi, nell'ambito del proprio =
dominio imperiale, in maniera altrettanto brutale e detestabile degli =
Stati Uniti). Tuttavia, questa cacofonia nel sistema degli Stati =
associati al grande impero dominato da Washington ha rappresentato a suo =
modo il riflesso dell'altro grande rovescio subito dal progetto =
imperiale. Si tratta, naturalmente, dell'emergere di quell'altra =
superpotenza che =E8 l'opinione pubblica mondiale, come ha ben rilevato =
il New York Times all'indomani delle manifestazione del 15 febbrai 2003, =
la principale giornata mondiale di mobilitazione popolare che la storia =
ricordi. L'opinione pubblica mondiale (o meglio il movimento concreto, =
il movimento contro la guerra, visto che i sondaggi non manifestano).=20
Negli anni Novanta si =E8 potuto pensare che questo movimento fosse =
condannato a non superare pi=F9 la soglia della sua grande debolezza. Si =
=E8 potuto pensare che le conquiste degli anni del Vietnam fossero ormai =
sostanzialmente sepolte, soprattutto perch=E9 Washington ne aveva tratto =
gli insegnamenti principali e li applicava nelle sue nuove guerre, a =
partire da quella di Panama (1989). Ora, dall'autunno 2002, abbiamo =
assistito all'ascesa impetuosa di un nuovo movimento contro la guerra, =
che ha superato ben presto i record storici in vari paesi e ha coinvolto =
gli stessi Stati Uniti. Si tratta di un dato assolutamente fondamentale, =
perch=E9 la mobilitazione pi=F9 decisiva =E8, naturalmente, quella che =
si svolge proprio negli Stati Uniti: qui, il movimento contro la guerra =
non ha ancora raggiunto il livello del suo apogeo degli anni del =
Vietnam, ma ha gi=E0 il considerevole merito di avere raggiunto un =
livello di massa, nonostante l'effetto traumatico dell'11 settembre e il =
modo in cui l'amministrazione Bush ha sfruttato quell'evento.=20
Le ben selezionate immagini della sedicente "liberazione" dell'Iraq, le =
messe in scena del Pentagono, hanno impressionato molti/e =
oppositori/oppositrici alla guerra. Ogni giorno che passa, per=F2, =
dimostra quanto avesse ragione il movimento antiguerra. Gli innumerevoli =
morti, le massicce distruzioni, il saccheggio delle ricchezze nazionali, =
sono l'enorme tributo imposto al popolo iracheno da una "liberazione" =
che sfocia nell'occupazione straniera. L'impantanamento di Washington - =
in un paese che non si pu=F2 celare agli sguardi del mondo, come oggi si =
nasconde l'Afghanistan, pi=F9 che mai in preda al caos - consentir=E0 al =
movimento contro la guerra di rilanciarsi verso nuove vette.=20
La stessa spettacolare crescita di questo movimento =E8 stata possibile =
solo perch=E9 si basava su tre anni di crescita del movimento mondiale =
contro la globalizzazione neoliberista, nato a Seattle. Le due =
dimensioni del movimento continueranno ad alimentarsi scambievolmente e =
a consolidare la consapevolezza che il neoliberismo e la guerra sono le =
due facce di uno stesso sistema di dominio - da rovesciare. [Traduzione =
di Titti Pierini]=20

www.liberazione.it

-------------------------------------------------------------------------=
--------------
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro =
che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al =
loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai =
disertori rappresentano anche i caduti in guerra perch=E8 ognuno di loro =
=E8 morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. =
La resistenza nasce dalla diserzione"=20
(Partigiano antifascista, Venezia 1943)=20
-------------------------------------------------------------------------=
-------------

------=_NextPart_000_031E_01C3069D.50C92EE0
Content-Type: text/html;
    charset="Windows-1252"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content=3D"text/html; charset=3Dwindows-1252" =
http-equiv=3DContent-Type>
<META content=3D"MSHTML 5.00.2919.6307" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><FONT face=3D"verdana, arial, =
helvetica"=20
size=3D2><B>LETTERA A CHI PENSA CHE LA GUERRA HA VINTO E NOI ABBIAMO =
PERSO=20
<BR>Gilbert Achcar</B> <BR><BR>Caro/a amico/a, <BR>non mi sembra =
giustificata la=20
delusione che hai manifestato venendo a conoscenza del tracollo del =
regime=20
iracheno. Naturalmente, posso capirla: quel che soprattutto ti =
rattristava =E8=20
stato che quel tracollo abbiano permesso di esultare ai falchi di =
Washington e=20
di Londra. Cos=EC, si =E8 riusciti a presentare una guerra =
semicoloniale, condotta=20
dal tandem Bush-Blair (chiamiamoli pure "B2", gli si addice: =E8 un nome =
da=20
bombardiere!) contro la chiara volont=E0 della maggioranza dell'opinione =
pubblica=20
mondiale, come una "guerra di liberazione", animata da motivazioni =
democratiche.=20
Effettivamente, fa rabbia! <BR>Ricordati, per=F2, delle previsioni che =
avevamo=20
formulato da mesi e mesi, e che erano in sintesi: <BR>1) per "B2" la =
cosa pi=F9=20
semplice sarebbe stata rovesciare il regime di Saddam Hussein, che non =
avrebbero=20
fatto fatica ad abbattere; le vere difficolt=E0 cominciavano dopo; =
<BR>2) si=20
permettono di sfidare l'opinione pubblica di vari paesi perch=E9 fanno=20
assegnamento sullo spettacolo delle folle irachene felici di essersi =
liberate di=20
Saddam Hussein, tanto =E8 aborrita (giustamente) la dittatura baasista; =
<BR>3)=20
"B2" sono degli avventuristi, giocatori che si impegnano nella guerra in =
base a=20
una scommessa sullo scenario pi=F9 favorevole: puntano sul recupero=20
dell'essenziale dell'apparato statale iracheno, in particolare =
l'esercito;=20
puntano sul fatto che si ribelli a Saddam e sulla possibilit=E0 di =
poterlo=20
utilizzare per controllare il paese sotto la loro supervisione; ma la =
cosa pi=F9=20
probabile =E8 che l'intervento - che comincer=E0 con il tentativo di =
eliminare=20
Saddam Hussein e con l'occupazione dei campi petroliferi iracheni - =
comporter=E0=20
il crollo dell'apparato statale e sfocer=E0 in un caos immane, segnato =
da=20
sanguinosi regolamenti di conti. <BR>Queste ipotesi hanno avuto =
conferma. Nulla=20
di quel che =E8 avvenuto avrebbe dovuto, in sostanza, coglierti di =
sorpresa: era=20
tutto prevedibile. Prendiamo in esame gli avvenimenti degli ultimi =
giorni:=20
<BR><BR><B>1. La vittoria</B> <BR>Da un lato, una "coalizione" tra la =
principale=20
potenza militare del mondo, che assorbe da sola il 40% delle spese =
militari=20
mondiali, e una grande potenza vassalla; dall'altro lato, uno Stato del =
terzo=20
mondo il cui esercito =E8 stato per i due terzi distrutto nel 1991, con =
quel che=20
restava che ha subito l'erosione del tempo, sottoposto a un embargo che =
ha=20
impedito la manutenzione del materiale, con in pi=F9 parecchi anni di =
disarmo=20
sotto l'egida dell'Onu. Come stupirsi, allora, della sconfitta del =
regime=20
iracheno? <BR>Questo regime aveva gi=E0 subito una schiacciante =
sconfitta nel=20
1991, con lo sfaldamento del dispositivo iracheno in Kuweit e nel Sud =
dell'Iraq.=20
Vero =E8 che, questa volta, l'obiettivo di Washington era prendere le =
citt=E0 e=20
occupare l'intero territorio: un obiettivo di certo difficile da =
realizzare. Al=20
contempo, per=F2, quello che Washington si =E8 assunto l'impegno di =
conquistare =E8 un=20
paese ormai dissanguato, stremato da oltre venti anni di guerre, di=20
bombardamenti e di embargo. E, ieri come oggi, al potere, a Bagdad, =
c'era un=20
regime baasista odiato dalla stragrande maggioranza della popolazione =
irachena:=20
perch=E9 aspettarsi la mobilitazione popolare, in condizioni del genere? =
<BR>A=20
sorprendere, in realt=E0, non =E8 stata la rapida vittoria delle truppe=20
anglo-statunitensi, bens=EC la resistenza opposta dalle truppe del =
regime nei=20
primi giorni dell'offensiva. Ricordalo: in quei giorni tutti i commenti=20
convergevano nel prendersi gioco delle promesse di una rapida vittoria. =
Molti=20
erano convinti che l'impantanamento preannunciato nel 1991 alla fine si =
sarebbe=20
realizzato. Ma questo significava ingannarsi sulle ragioni della =
resistenza dei=20
primi giorni. Essa dipendeva dal fatto che l'offensiva terrestre =E8 =
stata=20
lanciata contemporaneamente alla massiccia campagna aerea, mentre nel =
1991=20
Washington aveva sottoposto l'esercito iracheno a pi=F9 di cinque =
settimane di=20
pazzeschi bombardamenti prima di impegnare le truppe di terra. Per =
questo, le=20
forze del regime erano ancora disposte a combattere quando =E8 =
cominciata=20
l'offensiva di terra - ben pi=F9 che non nel 1991, quando coloro che =
erano=20
scampati ai bombardamenti erano stanchi e inebetiti, e si erano quindi =
arresi in=20
massa ai soldati della coalizione. <BR>Questo, tra l'altro, ha =
riguardato le=20
sole forze del regime. Confondere quel che =E8 avvenuto in Iraq con una =
vera=20
resistenza popolare, confondere la difesa di Bagdad da parte delle forze =
del=20
regime con la difesa popolare di Beirut assediata dall'esercito =
israeliano nel=20
1982, significava ingannarsi pesantemente sia sulle prospettive della =
guerra sia=20
sulla natura del rapporto della popolazione irachena con il regime di =
Saddam=20
Hussein. La principale falla nel piano del Pentagono, del resto, =E8 =
stato il=20
fatto che i bombardamenti "opportunistici" del primo giorno =
dell'offensiva hanno=20
mancato il bersaglio: Saddam Hussein. Ed =E8 probabile che il celere =
sfaldamento=20
della difesa di Bagdad sia stato direttamente suscitato dalla fine del =
comando=20
di Saddam Hussein, sia stato questi ucciso dalle bombe o si sia =
volutamente=20
eclissato. In una dittatura cos=EC accentrata e personalizzata, basta =
eliminare il=20
dittatore perch=E9 crolli il regime, se sottoposto a una forte =
pressione.=20
<BR><BR><B>2. La reazione della popolazione</B> <BR><BR>Perch=E9 =
stupirsi del=20
respiro di sollievo e della gioia della popolazione irachena =
all'annuncio del=20
crollo della dittatura? Io stesso, pur non avendo mai condiviso la sorte =
della=20
popolazione irachena, ho provato un vero e proprio sollievo all'annuncio =
della=20
fine del regime. La dittatura baasista irachena =E8 giunta al potere nel =
luglio=20
del 1968, mentre io ero in piena fase di radicalizzazione, come buona =
parte=20
della mia generazione in varie zone del mondo. La principale priorit=E0 =
del nuovo=20
regime fu quella di schiacciare l'espressione irachena di quella=20
radicalizzazione, il cui catalizzatore era stata la sconfitta dei regimi =
arabi,=20
di fronte all'aggressione israeliana del giugno 1967. <BR>Il focolaio di =

guerriglia inaugurato nel Sud iracheno dal guevarista Khaled Ahmed Zaki, =
nonch=E9=20
la scissione di sinistra del partito comunista iracheno, furono =
spietatamente=20
schiacciati dal regime di terrore instaurato a Bagdad. Ben presto i =
nuovi=20
golpisti si sono guadagnati la fama di dirigenti del pi=F9 feroce dei =
regimi=20
dell'area: i militanti iracheni sapevano che era meglio morire =
affrontando armi=20
in pugno i soldati del regime che farsi arrestare e morire sotto una =
tortura=20
insuperabile per atrocit=E0. Il regime basista ha schiacciato, nel =
sangue e=20
nell'orrore, la sinistra irachena, la principale componente della =
sinistra=20
araba. Esso ha contribuito cos=EC, a suo modo, a predisporre il terreno =
per=20
l'egemonia dell'integralismo islamico nella contestazione popolare =
regionale. Di=20
tutte le dittature che sono state paragonate a Hitler da mezzo secolo a =
questa=20
parte, chi somiglia di pi=F9 all'originale =E8 sicuramente Saddam =
Hussein: non solo=20
dal punto di vista delle caratteristiche interne del regime, ma anche da =
quello=20
della volont=E0 espansionistica, sorretta da un maniacale accecamento =
megalomane.=20
<BR>Erano trentacinque anni che aspettavo e auspicavo la caduta di =
questo regime=20
esecrando! Per cui ho provato sollievo quando ho saputo che era =
crollato. Come=20
milioni di iracheni e di irachene. Detto questo, neanche il sollievo =
della=20
popolazione irachena =E8 stato sorprendente; era del resto del tutto =
prevedibile.=20
Quel che =E8 stato sorprendente, perlomeno per Washington e Londra, =E8=20
l'accoglienza tiepida, spesso intrisa di ostilit=E0, riservata ai loro =
soldati=20
dalla popolazione araba irachena, incluso in quel Sud sciita che =
pensavano fosse=20
dalla loro parte. <BR>Neppure questo =E8 difficile da capire. Quel che =
non avevano=20
colto Washington e Londra =E8 che questa popolazione, che ha tanti =
motivi per=20
odiare Saddam Hussein, ne ha ancora di pi=F9 per odiare loro: gli =
iracheni=20
ricordano come la coalizione li abbia consegnati a Saddam Hussein nel =
1991;=20
subiscono ancora le conseguenze di dodici anni di embargo genocida =
imposto da=20
Washington e Londra, con la complicit=E0 dei loro partner al Consiglio =
di=20
Sicurezza dell'Onu; e non potrebbero mai accogliere da liberatori gli =
Stati=20
Uniti, il principale oppressore della regione nonch=E9 sponsor dello =
Stato di=20
Israele, in compagnia del colonizzatore britannico della vigilia, che ha =

lasciato di s=E9 un esecrabile ricordo. <BR>Questo ha notevolmente =
contenuto le=20
manifestazioni di gioia della popolazione irachena, e Washington =E8 =
stato=20
costretto a ricorrere agli artifici della propaganda per dare =
l'impressione che=20
le truppe della coalizione anglo-statunitense fossero accolte dalla =
popolazione=20
come "liberatrici". Se sono state tali, lo sono state per i predatori, =
quelli=20
che avevano maggiori motivi per trovare "Bush very good" con il loro =
bottino=20
sottobraccio, quei ladri di cui i soldati americani hanno volutamente =
"liberato"=20
gli istinti, per ordine di un comando che credeva di premunirsi in quel =
modo=20
dall'ostilit=E0 popolare, finendo cos=EC per accrescerla ulteriormente =
(l'unico=20
edificio pubblico saldamente custodito a Bagdad =E8 stato il ministero =
del=20
Petrolio, cos=EC come le uniche zone dell'Irak "messe in sicurezza" sono =
stati i=20
campi petroliferi). La nuova invasione si =E8 resa responsabile del =
saccheggio di=20
Bagdad, che rimarr=E0 nella memoria storica come l'equivalente moderno =
del sacco=20
di questa citt=E0 nel XIII secolo, al momento dell'invasione mongola. =
<BR>L'unica=20
frangia della popolazione irachena che si sia alleata con le truppe di=20
occupazione e che abbia manifestato in massa la propria gioia per la =
loro=20
presenza =E8 la popolazione kurda; eterna miopia delle direzioni del =
Kurdistan=20
iracheno che, una dopo l'altra, hanno tanto spesso puntato su pessimi =
alleati:=20
Israele, lo sci=E0 di Persia, il potere turco, i mullah iraniani ed =
anche Saddam=20
Hussein! Non sono state tanto furbe da evitare di compromettersi con una =
forza=20
di occupazione destinata a diventare oggetto del risentimento della =
popolazione=20
araba irachena, l'unica alleata che conti veramente per il futuro del =
kurdistan=20
iracheno. Sarebbe catastrofico per il futuro che le direzioni kurde=20
confermassero la propria immagine di devoti partner delle potenze =
occupanti, che=20
non hanno la minima intenzione di difendere il diritto del popolo kurdo=20
all'autodecisione, n=E9 esiterebbero a sacrificare i kurdi iracheni, se =
ne=20
avessero bisogno, per imporre il loro controllo sul paese. <BR><BR><B>3. =

Controllo dell'Irak e dominio mondiale</B> <BR><BR>I ladruncoli delle =
citt=E0=20
irachene hanno ormai straordinariamente complicato il compito dei grandi =
ladroni=20
delle potenze occupanti. Ogni giorno che passa prova quanto sar=E0 =
difficile per=20
"B2" controllare l'Iraq, di fronte a una popolazione che li odia =
cordialmente. E=20
non saranno quel truffatore di Ahmed Chalabi e i pochi suoi mercenari =
che=20
l'esercito statunitense si =E8 portato dietro nei camion a modificare =
l'andazzo.=20
<BR>Il problema degli Stati Uniti =E8 che - ben pi=F9 che nella Germania =
e nel=20
Giappone del dopo-1945, in cui hanno riutilizzato interi pezzi =
dell'apparato=20
statale del vecchio regime (vedi l'imperatore giapponese) - troveranno =
in Irak=20
come strumenti, deboli, solo i superstiti dell'apparato di Saddam =
Hussein. Solo=20
i responsabili del vecchio regime possono avere - in parecchi - la =
bassezza=20
morale richiesta per mettersi devotamente al servizio dell'occupazione. =
Solo=20
loro saranno disposti a servire i nuovi padroni del paese con un ardore =
tanto=20
maggiore in quanto potranno cos=EC salvarsi la pelle, pur mitigando la =
propria=20
sete di potere. E questo render=E0 ancora pi=F9 detestabile =
l'occupazione agli occhi=20
della stragrande maggioranza del popolo iracheno. <BR>Espandendo sempre =
pi=F9 la=20
propria presenza nella regione araba, gli Stati Uniti "sovraespongono" i =
propri=20
soldati. L'odio da essi suscitato nell'insieme dei paesi del Medio =
Oriente e,=20
ben oltre, nell'insieme del mondo musulmano, =E8 gi=E0 scoppiato loro in =
mano a pi=F9=20
riprese, con l'11 settembre 2001 che ne =E8 solo la manifestazione pi=F9 =

spettacolare e micidiale, finora. L'occupazione dell'Iraq avr=E0 =
l'effetto di=20
esacerbare al massimo il generale risentimento: accelerer=E0 la =
putrescenza=20
dell'ordine regionale mantenuto da Washinton. Non vi sar=E0 pax =
americana, ma un=20
passo in pi=F9 nella china verso la barbarie, quella di fondo degli =
Stati Uniti e=20
dei suoi alleati, che alimenta la controbarbarie del fondamentalismo =
religioso=20
(e, questo, finch=E9 non emergeranno nuove forze progressiste in quella =
parte del=20
mondo). <BR>Il progetto di costruire un impero mondiale dominato dagli =
Stati=20
Uniti tramite la forza bruta =E8 inesorabilmente destinato a fallire. =
Per questo=20
aspetto, Washington ha gi=E0 subito pesanti rovesci politici, =
contrariamente=20
all'impressione che pu=F2 per il momento suscitare la sua vittoria =
militare in=20
Iraq. Mai, dalla fine della "guerra fredda", l'egemonia statunitense =E8 =
stata=20
tanto contestata nel mondo, mai =E8 mancato cos=EC tanto il consenso =
intorno a=20
questa egemonia. =C8 quanto =E8 avvenuto al livello delle relazioni =
interstatuali:=20
mai sono stati cos=EC grandi il brontolio e la fronda di Stati =
considerati da=20
Washington alleati affidabili. Lo stesso potere turco si =E8 rifiutato =
di=20
concedere il transito di divisioni statunitensi sul proprio territorio.=20
Washington non =E8 riuscito a comprarlo, cos=EC come non =E8 riuscito a =
comprare un=20
sufficiente numero di membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per =
ottenere=20
nove voti per la sua guerra all'Iraq! <BR>Certo, gli Stati esistenti non =
sono=20
alleati affidabili del movimento antiguerra, e neppure suoi alleati =
tout-court=20
(specie quando, come la Francia e la Russia, si comportano anch'essi,=20
nell'ambito del proprio dominio imperiale, in maniera altrettanto =
brutale e=20
detestabile degli Stati Uniti). Tuttavia, questa cacofonia nel sistema =
degli=20
Stati associati al grande impero dominato da Washington ha rappresentato =
a suo=20
modo il riflesso dell'altro grande rovescio subito dal progetto =
imperiale. Si=20
tratta, naturalmente, dell'emergere di quell'altra superpotenza che =E8 =
l'opinione=20
pubblica mondiale, come ha ben rilevato il New York Times all'indomani =
delle=20
manifestazione del 15 febbrai 2003, la principale giornata mondiale di=20
mobilitazione popolare che la storia ricordi. L'opinione pubblica =
mondiale (o=20
meglio il movimento concreto, il movimento contro la guerra, visto che i =

sondaggi non manifestano). <BR>Negli anni Novanta si =E8 potuto pensare =
che questo=20
movimento fosse condannato a non superare pi=F9 la soglia della sua =
grande=20
debolezza. Si =E8 potuto pensare che le conquiste degli anni del Vietnam =
fossero=20
ormai sostanzialmente sepolte, soprattutto perch=E9 Washington ne aveva =
tratto gli=20
insegnamenti principali e li applicava nelle sue nuove guerre, a partire =
da=20
quella di Panama (1989). Ora, dall'autunno 2002, abbiamo assistito =
all'ascesa=20
impetuosa di un nuovo movimento contro la guerra, che ha superato ben =
presto i=20
record storici in vari paesi e ha coinvolto gli stessi Stati Uniti. Si =
tratta di=20
un dato assolutamente fondamentale, perch=E9 la mobilitazione pi=F9 =
decisiva =E8,=20
naturalmente, quella che si svolge proprio negli Stati Uniti: qui, il =
movimento=20
contro la guerra non ha ancora raggiunto il livello del suo apogeo degli =
anni=20
del Vietnam, ma ha gi=E0 il considerevole merito di avere raggiunto un =
livello di=20
massa, nonostante l'effetto traumatico dell'11 settembre e il modo in =
cui=20
l'amministrazione Bush ha sfruttato quell'evento. <BR>Le ben selezionate =

immagini della sedicente "liberazione" dell'Iraq, le messe in scena del=20
Pentagono, hanno impressionato molti/e oppositori/oppositrici alla =
guerra. Ogni=20
giorno che passa, per=F2, dimostra quanto avesse ragione il movimento =
antiguerra.=20
Gli innumerevoli morti, le massicce distruzioni, il saccheggio delle =
ricchezze=20
nazionali, sono l'enorme tributo imposto al popolo iracheno da una =
"liberazione"=20
che sfocia nell'occupazione straniera. L'impantanamento di Washington - =
in un=20
paese che non si pu=F2 celare agli sguardi del mondo, come oggi si =
nasconde=20
l'Afghanistan, pi=F9 che mai in preda al caos - consentir=E0 al =
movimento contro la=20
guerra di rilanciarsi verso nuove vette. <BR>La stessa spettacolare =
crescita di=20
questo movimento =E8 stata possibile solo perch=E9 si basava su tre anni =
di crescita=20
del movimento mondiale contro la globalizzazione neoliberista, nato a =
Seattle.=20
Le due dimensioni del movimento continueranno ad alimentarsi =
scambievolmente e a=20
consolidare la consapevolezza che il neoliberismo e la guerra sono le =
due facce=20
di uno stesso sistema di dominio - da rovesciare. [Traduzione di Titti =
Pierini]=20
<BR><BR><A href=3D"http://www.liberazione.it"=20
target=3D_blank>www.liberazione.it</A></FONT></FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial=20
size=3D2>----------------------------------------------------------------=
-----------------------<BR><FONT=20
size=3D1>"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a =
coloro=20
che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al =
loro=20
posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori=20
rappresentano anche i caduti in guerra perch=E8 ognuno di loro =E8 morto =
malidicendo=20
la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce =
dalla=20
diserzione" <BR>(Partigiano antifascista, Venezia 1943)=20
</FONT><BR>--------------------------------------------------------------=
------------------------</FONT></DIV></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_031E_01C3069D.50C92EE0--