Caro Fabio,
apprezzo la tua sensibilita' e soprattutto sottoscrivo "l'oggetto" della tua
mail.
Circa un anno fa, scrissi questa lettera a Liberazione...ricordi Bernardo
Romano...LSU in provincia di Napoli che si diede fuoco davanti al Comune del
suo paese...? Hai proprio ragione: "la guerra è infinita!"..."Resistere
localmente" è NECESSARIO!
Carlo
"QUANTI BERNARDO ROMANO...", lettera a "Liberazione" del 31.08.02
Carissimo Sandro, chi ti scrive è un lavoratore di una cooperativa sociale
di tipo B.
Ho sentito una sincera indignazione da parte tua(come poteva non essere
così)aprendo l'editoriale di giovedì scorso "Bernardo
Romano", nel sottolineare che: "...forse non erano nemmeno 750 ma, pare, 450
gli euro che Bernardo Romano temeva di perdere...".
Ebbene, Sandro, quanti Bernardo Romano "tirano a campare" con salari come
questo in nome di quello che pomposamente viene definito "Outsourcing",
ossia "Esternalizzazione", ossia...sfruttamento tout-court di mano d'opera a
basso costo nei servizi pubblici?
Salari da fame, precarietà, flessibilità selvaggia, ricorso a tutte le forme
possibili di "atipicità" nei contratti: questo è quanto
contraddistingue il mondo degli appalti e delle convenzioni che gli enti
pubblici stipulano, ad esempio, con le cooperative sociali.
E non è nemmeno sufficiente garantire il rispetto dei contratti per
impedire, grazie ad un "regolare" ed altrettanto "criminale" uso del
part-time, delle collaborazioni coordinate e quant'alto, di ridurre ad una
vita al di sotto della soglia di povertà molte migliaia di
lavoratori. Tutto questo avviene spesso in nome dell'attenzione per "il
sociale"!
Lo smantellamento dello stato sociale passa sulla pelle di questi
lavoratori, producendo grandi profitti per quei gruppi
dirigenti di organizzazioni "no profit" che tali ormai non sono piu' e che
anzi si sono da tempo candidate ad essere le imprese che
gestiranno questo processo, con buona pace dei principi di mutualità e
solidarietà sui quali si sono fondate.
Vorrei rivolgere un appello a tutti quei compagni eletti nei Consigli e
nelle Giunte di tante nostre realtà locali affinchè
considerino prioritario intervenire nel sistema degli appalti pubblici e
pongano davvero in essere ogni possible forma di controllo e denuncia
sistematica di questo ignobile stato di cose.
Bernardo vivrà in questo impegno e nella nostra lotta quotidiana contro la
brutalità di questo sistema.
Carlo G. - Genova
----- Original Message -----
From: <joe.condor@???>
To: <forumgenova@???>
Sent: Friday, April 18, 2003 11:48 AM
Subject: [NuovoLaboratorio] Pensare globalmente - agire localmente
Quando la vita è una guerra continua....
Fabio Caocci
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Foggia, 18 apr 2003 - 11:28
Morto il disoccupato che si era dato fuoco
E' morto durante la notte il quarantasettenne di Foggia che due giorni fa
si era dato fuoco nei pressi della sua abitazione nel centro storico di
Foggia (leggi sotto). L'uomo, da quanto si è appreso, avrebbe tentato di
suicidarsi, dandosi fuoco dopo essersi cosparso il corpo di benzina, perché
da anni senza lavoro e con la moglie affetta da una malattia incurabile.
Dopo le prime cure ricevute agli ospedali Riuniti di Foggia era stato
trasferito
e ricoverato al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli, dove le
sue condizioni erano state giudicate estremamente critiche. (A)
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Foggia, 15 apr 2003 - 15:11
Disoccupato con moglie malata si dà fuoco, grave
Un uomo di 47 anni, disoccupato da alcuni anni e con la moglie gravemente
malata, stamane ha tentato il suicidio dandosi fuoco per strada, a Foggia.
E' ora ricoverato in gravi condizioni nel Centro grandi ustionati di Napoli.
Uscito di casa, nel centro storico, l'uomo si è cosparso il corpo di benzina
e si è dato fuoco. E' stato soccorso da vicini e da agenti della polizia,
chiamati da passanti, ed è stato accompagnato nel Policlinico di Foggia;
di lì è stato poi trasferito nel nosocomio campano.
L'uomo ha riportato ustioni del terzo e quarto grado sul 70% del corpo.
I medici dell' ospedale di Napoli - a quanto si è saputo - si sono riservati
la prognosi. (red)
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