[RSF] ingrao e cuba

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Author: dp
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Subject: [RSF] ingrao e cuba
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Il compagno Pietro Ingrao che per tanti come me è stato un riferimento
politico importante nel Partito Comunista Italiano ha realizzato un
meraviglioso editoriale sul quotidiano comunista "il manifesto".
Meraviglioso perchè dettato dal cuore o come quando si scrive una poesia
facendosi trascinare da emozioni e sentimenti oltre misura pur non
distaccandosi completamente dalla realtà. Siamo e saremo sempre contro la
pena di morte, ovunque, senza se e senza ma. Ma neppure possiamo condividere
inesattezze che ci allontanano dalla verità soprattutto dinanzi a chi
vivendo nel cortile di casa degli USA continua a subire un embargo assassino
che si aggiunge ad oltre seicento attentati che hanno comportato 3200 morti
e 3800 mutilati. Senza dimenticare infiltrazioni mafiose destabilizzanti per
introdurre droga nel paese e realizzare piani torbidi. Non è casuale la
scelta del Dipartimento di Stato nordamericano di nominare una figura dubbia
come Otto Reich responsabile dei rapporti con il latinoamerica e non è
casuale il lavoro "non diplomatico" del signor Cason (SINA: Sezione
Interessi degli USA a La Habana) di intrommetersi negli affari interni di
una nazione sovrana fino ad organizzare un "partito unico antigovernativo" e
inventando finanziamenti "leciti" per lo stesso (1674426 dollari nel solo
2002). Chi sono i mandanti negli ultimi sei mesi di sette sequestri di aerei
e imbarcazioni cubane? Quali sono i rapporti tra l'attuale amministrazione
Bush (le passate elezioni incluse) e la comunità cubana a Miami? Perchè non
vengono rispettati i Trattati Internazionali, sottoscritti anche dagli USA,
che prevedono il perseguire "azioni" terroristiche mentre al contrario
"sovvertitori" dichiarati godono negli USA di ogni impunità se sono
anticubani? Abbiamo ancora nella memoria gli accadimenti della "Baia dei
Porci" e sappiamo che nulla è stato lasciato d'intentato per piegare Cuba e
la sua rivoluzione (contro il dittatore Batista sostenuto dal governo
nordamericano dell'epoca) trasgredendo anche decisioni ONU e decine di
risoluzioni internazionali. Per tornare al presente: il processo contro i
cosidetti "dissidenti" è stato legale ed è avvenuto nel rispetto della
Costituzione di una nazione sovrana. Ribadiamo: siamo contrari a condanne a
morte e siamo convinti che altre possono essere le strade dinanzi al
terrorismo internazionale. Anche per questo non abbiamo condiviso
l'aggressione all'Iraq e il neo-colonialismo in genere, anche per questo
siamo per la libertà di Mumia Abu Jamal e Leonard Peltier come lo eravamo
per Silvia Baraldini e come ci appare assurda la richiesta di decine di anni
di carcere per due suore nordamericane pacifiste o la repressione contro i
"no-global" o contro 5 cubani violentati dall'ingiustizia a Miami. Siamo
contrari agli squadroni della morte addestrati da esperti USA e che hanno
(ieri ed ancora oggi) le mani sporche di sangue innocente quanto coloro che
hanno fomentato, protetto e finanziato golpe in Cile (un altro 11
settembre), Argentina, Guatemala ecc. ecc. o assassinato milioni di uomini e
donne in Vietnam e in altre parrti del globo. Siamo per la pace e per il
disarmo e per la condanna di chi al Cermis ha ucciso quasi per gioco senza
pagare nessun prezzo. Siamo per un "altro mondo", non abbiamo modelli e
tuttavia, mentre dobbiamo precisare in quale direzione avanzare, non deve
appartenerci un giudicare sommario ed esclusivamente morale meno che mai
dinanzi all'attuale organizzazione mondiale delle disuguaglianze e
all'acutizzarsi dei grandi drammi sociali che non hanno colpevoli generici
ed invisibili. Le parole di Saramago riguardo Cuba pronunciate in questi
giorni sono un misto di dolore e di amore, indagano la realtà e cercano di
capire cosa è giusto o cosa è semplicemente dannoso per un popolo che ha
tenuto sempre acceso il faro della speranza verso una vita migliore nel
cortile di casa dello zio Sam. Le parole di Pietro Ingrao, non ce ne voglia
per l'onestà intellettuale, coscienti che non abbiamo verità assolute in
tasca, ci sembrano "spontanee" e appunto più morali che politiche con quel
tanto di misticismo che non guasta: "Dio sa quanto abbiamo bisogno della
verità dinanzi alle prove aperte nel mondo" e Dio sa di quanto coraggio
necessitiamo per fermare chi intende sostituirlo o si sente tale e intanto
impone le sue leggi come uniche e il fondamentalismo di mercato come
religione indiscutibile... Fra pochi giorni è il 25 aprile: un giornata in
memoria di una lotta cruenta per la libertà. Ancora non si è compiuta una
tappa della rivoluzione democratica ed antifascista che da quella data
doveva prendere l'avvio insieme al rispetto della nostra Carta
Costituzionale continuamente vilipesa e calpestata. In questi anni migliaia
di lavoratori, di democratici e di comunisti sono stati assassinati mentre
lottavano in nome di quei valori da una repressione mai doma e ricordano
Portella della Ginestra o Reggio Emilia, le tanti stragi impunite, la
violenza di questi giorni verso ogni contestazione. Qelle pagine di storia
ci hanno educato a non condividere alcune scelte come sta accadendo oggi a
Cuba ma soprattutto ad indagare, a capire il presente e i motivi che le
stesse determinano per non confondere mai il boia con la vittima e
l'esasperazione di quest'ultima per continuare a vivere...
Segretaria nazionale Democrazia Popolare
Michele Capuano
Julio Schwarsberg
Elio Lamari

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