Autore: clochard Data: Oggetto: [Cerchio] muoiono quattro operai
A parte la sviolinata sulla grande considerazione di cui godrebbe la
sicurezza in fabbrica...
La Repubblica
Scoppia un serbatoio di azoto in un'azienda di vernici a Caivano
tra Napoli e Caserta. Il sindaco dichiara lutto cittadino
Esplosione in fabbrica
muoiono quattro operai
Erano un tecnico impegnato in lavori di manutenzione
e tre dipendenti dello stabilimento
NAPOLI - Quattro operai sono morti a causa di uno scoppio, avvenuto verso le
sette di questa mattina in una fabbrica di vernici a Caivano, vicino a
Napoli. Non sono state ancora accertate le cause dell'esplosione di un silos
contenente azoto in una fabbrica di vernici, la Ppg, che ha sede sulla
statale Sannitica, nella frazione Pascarola del comune di Caivano, al
confine tra le province di Napoli e Caserta.
Le vittime sono Francesco De Simone, 55 anni, di Pozzuoli; Francesco Antonio
Muto, 54, di Caivano; Vincenzo Di Costanzo, 53, di Caivano, e Giovanni
Maione, 35, della provincia di Caserta. Tre di loro erano dipendenti della
Ppg vernici, il quarto era un operaio di una ditta esterna, la Air Liquid,
chiamato questa mattina per un intervento al serbatoio. L'esplosione è
avvenuta in un serbatoio di azoto da ventimila litri, mentre il tecnico era
impegnato in lavori di manutenzione. L'esplosione è stata così potente che
ha sparso frammenti a diverse decine di metri di distanza. Le stesse vittime
sono state scaraventate per un raggio di 30 metri.
Al momento in cui è avvenuta la tragedia, accanto al serbatoio c'era solo il
tecnico dell'Air Liquid. Altre due delle vittime stavano all'interno di un
casotto, uno si trovava all'esterno. Una guardia giurata, che si trovava
nella zona, si è salvata perché si è allontanata pochi secondi prima
dell'esplosione. Pare che i dipendenti della Ppg morti avessero finito il
loro turno alle sei e che si fossero trattenuti per aiutare il tecnico della
manutenzione.
"Quando sono uscito dallo stabilimento ho detto a due di loro se venivano a
prendere il caffè con me" ha raccontato un collega. "Mi hanno detto che non
potevano perché dovevano risolvere un problema". Un'altra persona al momento
dell'esplosione si trovava all'interno di un capannone di fronte al
serbatoio. L'onda d'urto lo ha travolto e gettato a terra, senza provocargli
gravi ferite.
Sul luogo del disastro si è recato il sostituto procuratore Luigi Gay che
coordina le indagini, mentre i vigili del fuoco si sono occupati dei rilievi
tecnici. Il serbatoio esploso si trovava nel reparto resine, un semilavorato
che viene utilizzato per la produzione di vernici per auto. Il reparto
resine è l'unico dell'azienda che lavora a ciclo continuo. Il silos esploso,
che conteneva azoto allo stato gassoso, è di proprietà della società Air
Liquid ed era collocato con altri due serbatoi con azoto liquido all'interno
di un'area recintata dentro il perimentro della Ppg. Lo scoppio sarebbe
dovuto a una qualche fuoriuscita di azoto che ha sventrato il serbatoio.
"Stamani si è verificato un problema al serbatoio" ha dichiarato il
responsabile europeo della sicurezza della Ppg Luigi Borriello. "Per questa
ragione i nostri dipendenti hanno chiamato un tecnico della Air Liquid.
L'incidente è avvenuto poco dopo le sette. Impossibile al momento stabilirne
la cause. Può essersi trattato del cedimento di una valvola o di un
cedimento strutturale. L'azoto all'interno del serbatoio era in pressione e
una falla ha provocato lo scoppio. Il gas non è comunque infiammabile e non
è tossico all'aperto".
A Borriello non risulta che ci fossero stati problemi al serbatoio nei
giorni precedenti. Altri dipendenti dell'azienda sono dello stesso avviso:
"Quando c'è un problema di questo tipo" dichiara un operaio, "si interviene
subito". La modernità dell'impianto e la rigida osservanza delle misure di
sicurezza vengono ribadite da molti dei dipendenti che si sono raccolti di
fronte al cancello. "Non ci sono mai stati incidenti mortali in questo
stabilimento in trent'anni", commenta davanti ai cancelli Antonio D'Angelo,
dipendente dall'apertura della fabbrica. "Qui le misure di sicurezza sono
seguite rigidamente" aggiunge Francesco Fiammingo, un altro dipendente
anziano. "Se ti vedono senza casco ti fanno rapporto".
Il sindaco di Caivano Domenico Semplice si è recato subito sul posto. Dopo
l'ispezione è apparso visibilmente scosso: "Conoscevo due delle vittime" ha
dichiarato, "che erano di Caivano. Siamo di fronte a un evento tragico in
un'azienda in cui la sicurezza viene tenuta in grande considerazione e che
le autorità tengono sotto costante controllo". Il sindaco ha annunciato che
dichiarerà il lutto cittadino.
La Ppg di Pascarola è classificata come azienda a rischio secondo la
cosiddetta "direttiva Seveso" a causa delle lavorazioni chimiche che vengono
svolte all'interno. Lo stabilimento è una ex fabbrica del gruppo Fiat,
aperta nel 1973 e successivamente ceduta alla Ppg, una multinazionale
americana. La fabbrica ha 250 dipendenti ed è una delle maggiori del
comprensorio industriale della frazione Pascarola.