Auteur: Pkrainer Date: Sujet: [Cerchio] Re: [libertari] tra il caos e il potere scelgo l'anarchia
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From: "malega" <cutigae@???> > Cio' che mi fa paura non sono questo momenti di rivolta,ma l'instaurarsi
> di un potere che prendera' il sopravvento.
> Le ronde che si stanno formando nascono dalla paura di perdere qualcosa:
> i beni,la proprieta' privata,la propria vita.
anche le ronde, in astratto (in concreto dovremmo esssere lì, e anche se ci
fossimo potrenno dire la nostra solo sull'angolino dove ci troviamo, ammesso
di essere capaci di padroneggiare situazioni così complesse - non vi siete
mai trovati in una situazione, magari in piccolo, del genere?
un'occupazione, una rivolta, etc?) sono qualcosa di positivo, sono il
tentativo della medesima popolazione che devasta, di darsi un criterio.
Chiaro che come il vandalko rischia l'eccesso e il delirio, così la ronda
rischia di essere soggetto di prevaricazione e di potere separato. E' dalla
dialettica fra questi poli, entro i quali ciascuno esercita le proprie
scelte (o più spesso, purtroppo, rinuncia ad esercitarle), che la sommossa
diviene rivoluzione, se ha lòa forza per divenirlo. In tutte le rivoluzioni
parigine giù giù fino alla Comune, a Milano, a Vienna, a Roma nel 1848, la
rivoluzione prende forma intorno alla sintesi della guardia nazionale. E,
con caratteristiche diverse, il medesimo fenomeno lo ritroviamo dappertutto,
a Kronstadt, a Budapest...evidente che il disastro del tessuto sociale della
capitale irachena fa sì che questa sintesi sia difficile e lenta, così
difificle elenta che faiclmente gli Usa la recideranno anzi tempo. Ma chi ha
vissuto queste gionrate ne ricaverà e ne diffonderà un'esperienza e un
esempio, e la prossima volta si partirà da un poco più in là