[Consumo critico - Milano Social Forum]rossonotizienet n. 29…

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Autore: associazione culturale punto rosso
Data:  
Oggetto: [Consumo critico - Milano Social Forum]rossonotizienet n. 29 - aprile 2003
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ROSSONotizieNet=20
numero 29 - aprile 2003=20


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periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso

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In ricordo di Tiziana Saporito

=20

Nei giorni scorsi =E8 scomparsa Tiziana dopo una lunga malattia. La =
morte l'ha portata via giovane e nel pieno della sua attivit=E0 =
politica. La vogliamo ricordare come compagna e amica attenta, =
partecipe, gioviale, intelligente. Un abbraccio alla sua famiglia e alle =
compagne e ai compagni che l'hanno seguita fino all'ultimo.=20

Le compagne e i compagni di Punto Rosso


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FERMIAMO LA GUERRA - FERMIAMO IL MASSACRO

Fermiamo la mano degli apprendisti stregoni che, pur di mantenere il =
dominio sulle risorse strategiche, di occupare regioni del mondo =
cruciali, di perpetuare un ordine mondiale iniquo, non recedono di un =
passo dallo scatenare l'inferno. Basta con lo scempio dei corpi, =
dell'ambiente, della democrazia, della cultura, della vita. Basta morti, =
basta dolori, basta distruzioni. Basta con la banda di avventurieri che =
pretende di governare il mondo.=20
L'Associazione Culturale Punto Rosso e il Forum Mondiale delle =
Alternative daranno come sempre il loro contributo, assieme al =
movimento, alle forze politiche, agli uomini e alle donne di buona =
volont=E0, di contrinformazione, di controcultura e di mobilitazione per =
affermare la giustizia e la pace.=20

Consultate il sito=20
www.fermiamolaguerra.it
e per Milano
www.fermiamolaguerra.it/milano


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Sommario

Iniziative
Milano: presentazione del libro di Carla Ravaioli, Un mondo diverso =E8 =
necessario (16 aprile 2003)
Milano: Assemblea Nazionale dell'Associazione Culturale Punto Rosso - =
Fma (17 maggio 2003)

Lup - Libera Universit=E0 Popolare - i prossimi corsi
- Il Capitale di Marx
- Il Sistema della Comunicazione
- Immigrazione e globalizzazione

Magenta (MI): dibattito pubblico: L'impero del caos (28 aprile 2003)
Massa: incontro con Rosalina Tuyuc (22 aprile 2003)
Garbagnate (MI): La nuova America Latina (14 aprile 2003)
Fermo: Il cielo sopra Bagdad (10 aprile 2003)

Materiali:
- Samir Amin, L'ambizione criminale e fuor di misura degli Stati Uniti: =
controllare militarmente il pianeta
- Mario Agostinelli, L'antibandiera della pace
=20

- Novit=E0 Edizioni Punto Rosso: uscite imminenti


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IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CARLA RAVAIOLI, UN MONDO =
DIVERSO E' NECESSARIO (EDITORI RIUNITI 2003)=20
=20
=20
PER UN MONDO SENZA PIU' GUERRA
DISCUSSIONE SULLE PROSPETTIVE DELLA PACE E SULLA NECESSIT=C0 DI UNO =
SVILUPPO ALTERNATIVO
=20
=20
MILANO MERCOLED=CC 16 APRILE - ORE 21
CASA DELLA CULTURA - VIA BORGOGNA 3=20
=20
partecipano
CARLA RAVAIOLI (autrice del libro)
GIORGIO LUNGHINI (Universit=E0 di Pavia)
MARCO REVELLI (Universit=E0 di Torino)
KARL SCHIBEL (Alleanza per il clima, Francoforte)
FERRUCCIO CAPELLI (direttore Casa della Cultura)
=20
coordina
MARIO AGOSTINELLI (Ass. Cult. Punto Rosso-Forum Mondiale delle =
Alternative)
=20
=20
organizzano
Associazione Culturale Punto Rosso - Forum Mondiale delle Alternative e =
Casa della Cultura    =20
=20
Informazioni
Tel. 02-874324 e 02-76005383
puntorosso@??? e segreteria@???



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ASSEMBLEA NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO - FORUM =
MONDIALE DELLE ALTERNATIVE=20
MILANO, SABATO 17 MAGGIO 2003, dalle ORE 10.30 ALLE 19.30 presso la SALA =
AEM in via della Signora 10 (MM1 - MM3 Duomo).

Questa assemblea vuole essere, in primo luogo, una occasione di analisi =
e confronto sulla situazione politico-culturale attuale. Con particolare =
riferimento alle condizioni e alle prospettive del movimento dei =
movimenti di cui facciamo parte, nello sforzo di immaginazione e di =
proposizione per i lineamenti fondamentali di una politica e di una =
cultura comune di alternativa. Anche in riferimento alle sorti di una =
possibile rifondazione della sinistra italiana.

In secondo luogo si cercher=E0 di tessere una rete culturale e sociale =
in grado di produrre queste ricerche e di vivificarle nelle =
articolazioni nazionali e internazionali di movimento.

In proposito verr=E0 messo in rete un breve un documento introduttivo, =
che far=E0 da contributo comune e iniziale alla discussione.

Oltre alla relazione introduttiva, all'assemblea daranno un contributo =
con relazioni specifiche Fran=E7ois Houtart, segretario generale del =
Forum Mondiale delle Alternative e Mimmo Porcaro, studioso della =
politica.

Siete tutti invitati........



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LUP- LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE=20
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prossimi corsi

Dipartimento di storia della filosofia e del pensiero umano "Ernst =
Bloch"
=20

Il pensiero occidentale attraverso le sue grandi opere.

=20

A seguito del grande interesse suscitato dai corsi svolti nei due anni =
passati sulla

storia del pensiero occidentale, riprendiamo questo percorso a partire =
dalle grandi opere di questo pensiero, come momenti paradigmatici della =
storia della filosofia.



Undicesimo Corso
=20

IL CAPITALE DI MARX

=20

Durata: 3 lezioni. Luogo: Punto Rosso, Via Morigi 8, Milano. Quota di =
iscrizione: 10 Euro

=20

Marted=EC 1 Aprile 2003, ore 18.30-20-30

Introduzione alla filosofia di Marx

Relatore: Giorgio Giovannetti

=20

Marted=EC 8 Aprile 2003, ore 18.30-20-30

Il Capitale (I)

Relatore: Giorgio Riolo - Roberto Mapelli

=20

Marted=EC 15 Aprile 2003, ore 18.30-20-30

Il Capitale (II)

Relatore: Giorgio Riolo - Roberto Mapelli

=20

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=20

Dipartimento di critica dell'economia politica e della societ=E0 "Rosa =
Luxemburg"

=20

IL SISTEMA DELLA COMUNICAZIONE.

PARTE I: LA STORIA, LA STRUTTURA, LE PROSPETTIVE NELL'ERA DELLA GUERRA =
GLOBALE.

=20

Durata: 4 incontri. Luogo : Punto Rosso, via Morigi 8, Milano. Quota di =
partecipazione: 15 euro

=20

Primo incontro. Mercoled=EC 26 Marzo, ore 18.30

Il sistema dei media: storia e problemi.

Relatore: Giovanni Cesareo (Politecnico di Milano)

=20

Secondo incontro. Mercoled=EC 2 Aprile, ore 18.30.

Il sistema dei media: l'economia della comunicazione, i giganti =
dell'informazione, i rapporti con la politica.

Relatore: Francesco Siliato (Politecnico di Milano)

           =20


Terzo incontro. Mercoled=EC 9 Aprile, ore 18.30

Le nuove tecnologie: sviluppi e previsioni.

Relatore: Roberto Rosso (gruppo comunicazione del Social Forum).

=20

Quarto incontro, mercoled=EC 16 Aprile, ore 18.30

Il sistema dei media e il sistema di guerra: le relazioni, la comune =
struttura di potere, le contraddizioni. =20

Relatore: Giovanni Cesareo (Politecnico di Milano).

=20

IL SISTEMA DELLA COMUNICAZIONE. PARTE II: LA REALTA', L'IDEOLOGIA, LE =
ALTERNATIVE.

=20

Durata: 3 incontri. Luogo: Punto Rosso, via Morigi 8, Milano. Quota di =
partecipazione: 10 euro

=20

Primo incontro. Mercoled=EC 7 Maggio, ore 18.30.

Gli effetti della comunicazione mediatica: strategie, presunzioni, =
ideologia, realt=E0.

Relatore: Francesco Siliato (Politecnico di Milano).

=20

Secondo incontro. Mercoled=EC 14 Maggio, ore 18.30

Il lavoro nel sistema informativo: la forma di apparato, l'impresa, =
l'organizzazione, le alternative.

Relatore: Giovanni Cesareo (Politecnico di Milano)

=20

Terzo incontro. Mercoled=EC 21 Maggio, ore 18.30.

I media alternativi e di movimento.

Relatori: Roberto Savio (Ips, consiglio internazionale FSM), Claudio =
Jampaglia (responsabile comunicazione Attac Italia).=20



=
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Dipartimento di Studi Internazionali "Patrice Lumumba"

=20

IMMIGRAZIONE E GLOBALIZZAZIONE

I MIGRANTI E IL CONFLITTO SOCIALE NELL'ERA DEL NEOLIBERISMO

=20

Le migrazioni d'individui non sono un fenomeno sociale dei nostri =
giorni. Sono piuttosto una pratica storicamente sedimentata nel processo =
evolutivo della societ=E0 umana. Il movimento di popolazioni da un luogo =
ad un altro =E8 fenomeno riscontrabile in tutte le epoche storiche. La =
storia dell'uomo =E8 una storia di umanit=E0 in movimento. La stessa =
storia dell'Europa moderna pu=F2 essere scandita dai tempi delle =
migrazioni interne, dagli spostamenti di lavoratori da un paese =
all'altro, dal continuo esodo dei profughi delle guerre che hanno =
insanguinato il nostro continente negli ultimi cinque secoli.

Le immigrazioni contemporanee si iscrivono in questo continuum storico =
ma differiscono dal passato per le concause che oggi le generano. Gli =
attuali processi migratori vanno contestualizzati all'interno =
dell'attuale situazione socio-economica mondiale nella quale questi =
stessi si dipanano. Si tratta di una riflessione che non pu=F2 non =
essere posta in termini sistemici all'interno di quel macro-fenomeno =
sociale definito globalizzazione.

Tale =E8 il sistema nel quale si inseriscono gli odierni processi =
migratori, non solo per il sottosviluppo generato in alcune zone del =
mondo dai processi di globalizzazione dei mercati, ma anche perch=E9 le =
migrazioni - e soprattutto le politiche di controllo delle stesse, =
attuate dalle "democrazie occidentali" - sono funzionali ai processi di =
precarizzazione e di indebolimento della forza lavoro anche nei paesi a =
sviluppo avanzato.

Gli incontri formativi che proponiamo cercheranno di analizzare i punti =
critici delle attuali politiche migratorie, partendo da una visione =
differente che prender=E0 in considerazione non tanto i risultati =
pratici che queste politiche si propongono, quanto i riflessi sul =
controllo del lavoro migrante che le stesse provocano. Si cercher=E0 =
inoltre di mettere in luce la reale possibilit=E0 di una diversa =
politica migratoria.

=20

Durata: 4 incontri. Luogo: Punto Rosso, via Morigi 8, Milano. Quota di =
partecipazione: 20 Euro

=20

1) Venerd=EC 9 Maggio 2003, 18.30-20.30, relatore Andrea De Bonis=20

Processi migratori e politiche di controllo

I movimenti di popolazione negli ultimi due secoli: la creazione della =
figura giuridica dello straniero - le migrazioni del dopoguerra - il =
controllo del lavoro migrante nella Germania - migrazioni e =
segregazionismo in U.S.A.

=20

2) Gioved=EC 15 Maggio 2003, 18.30-20.30, relatori Marco Ferrero e Anna =
Andrian

La costruzione della fortezza Europa

Diritto diseguale e controllo del lavoro migrante - il modello tedesco =
del lavoratore-ospite (Gastarbeiter) - il modello assimilazionista =
francese - il modello inglese: tra imperialismo e riconoscimento - le =
nuove migrazioni nell'Europa del Sud - le politiche europee di =
immigrazione e asilo.

=20

3) Venerd=EC 23 Maggio 2003, 18.30-20.30, relatrici Flavia Favero e =
Roberta Rossolini

I processi migratori e l'ibridazione culturale

Multicultura, intercultura, transcultura? - diversit=E0/affinit=E0 tra =
esperienze geoculturali differenti - razza, etnia, cultura: i rischi di =
vecchie e nuove etichette - alla scoperta dell'ibridazione culturale.

=20

4) Venerd=EC 30 Maggio 2003, 18.30-20.30, relatori Andrea De Bonis e =
Eleonora Garosi, con la partecipazione del Professor Salvatore Palidda - =


L'immigrazione in Italia: precariet=E0 e criminalizzazione

La criminalizzazione dei migranti - Soft-apartheid e differenza =
giuridica del migrante - Sans-papiers ed economia informale - la =
cittadinanza come diritto esclusivo - il controllo del lavoro migrante =
in Italia - proposte per una possibile nuova politica migratoria.

=20



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L A L U P

LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE



La sede LUP di Magenta in collaborazione con la LUP - Legnano

=20

o r g a n i z z a

Una serata di riflessione e di approfondimento su



L'IMPERO DEL CAOS

Resistenze e alternativa alla guerra e ai terrorismi



Luned=EC 28 Aprile 2003 - alle ore 21

Sala Convegni IDEAL - Viale Piemonte, 10 - Magenta

=20

Introduzione: Prof. Filomena Battipaglia - LUP Magenta

Relazioni:                    =20


Giorgio Riolo - Ass. Culturale Punto Rosso - Milano

Don Alberto Vitali - Pax Christi - Milano

Coordina

Piero Spadaro - LUP - Magenta

Segue dibattito.



La LUP - Libera universit=E0 popolare, inaugura con questa serata =
l'inizio di una serie di attivit=E0 di dibattito, studio, =
approfondimento, su temi di natura politica, economica, culturale.

=20

Per maggiori informazioni Piero Spadaro 02.97299861





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"Le donne sostengono la meta' del cielo"
Antico proverbio cinese

LE DONNE NELLA RESISTENZA DEI POPOLI INDIGENI

MARTEDI 22 APRILE 2003 - ORE 21.00
SALA DELLA RESISTENZA - PALAZZO DUCALE
PIAZZA ARANCI - MASSA

INCONTRO CON

ROSALINA TUYUC
E' una delle testimoni e simboli di lotta contro la violenza e di =
resistenza del popolo indigeno del Guatemala.
E' la fondatrice ed attuale direttrice del Coordinamento nazionale delle =
vedove del Guatemala (Conavigua).
E' stata una delle prime deputate maya nel Congresso della Repubblica

PARTECIPA: ALDO ZANCHETTA - Tavola della Pace della Provincia di Lucca


ORGANIZZA
ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO

CON IL PATROCINIO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA' PROVINCIA DI MASSA =
CARRARA

info: cell. 347-1085533

____________________________________________________________

INFORMAZIONI SU ROSALINA TUYUC=20


Rosalina Tuyuc Velasquez =E8 una donna maya Kakchiquel proveniente da =
San Juan Comalapa, nel Dipartimento di Chimaltenango, un paesino =
nell'altipiano guatemalteco, duramente colpito dalla guerra.=20
Nel suo paese svolgeva la professione di infermiera, ma gi=E0 all'et=E0 =
di 18 anni era Presidentessa della Giovent=F9 Operaia Cattolica =
Femminile di San Juan Comalapa. A vent'anni era presidentessa =
dell'Azione Cattolica del paese. La sua famiglia era impegnata =
nell'ambito sociale e religioso, quando la guerra sconvolse l'altipiano. =
Tutti i dirigenti popolari vennero sistematicamente eliminati e le =
organizzazioni sociali sciolte. Rosalina aveva 26 anni quando suo padre =
fu sequestrato nel luglio 1982. Tre anni dopo (maggio 1985) anche suo =
marito scomparve, cos=EC all'et=E0 di 29 anni rimane vedova e con due =
figli.=20
Nel 1988 fond=F2, assieme ad altre donne vedove, il Coordinamento =
Nazionale delle Vedove del Guatemala (CONAVIGUA), di cui fu eletta =
Presidentessa. Quando ancora i massacri e il genocidio si scatenavano =
contro il suo popolo ebbe il coraggio di lottare contro la repressione e =
la militarizzazione. Assunse anche numerosi ruoli di responsabilit=E0 =
che la rendono una delle dirigenti pi=F9 note e rispettate della =
societ=E0 civile guatemalteca: Presidentessa della Commissione delle =
Vittime della Violenza nel Dialogo Nazionale; membro del Consiglio =
Direttivo dell'Unit=E0 di Azione Sindacale e Popolare; membro del Tavolo =
di Coordinamento dell'Incontro Intercontinentale "500 Anni di Resistenza =
Indigena, Nera e Popolare"; Fondatrice e coordinatrice dell'Istanza di =
Unit=E0 e Consenso Maya; fondatrice e membro del Coordinamento Nazionale =
di Organizzazioni del Popolo Maya del Guatemala (COPMAGUA).=20
Nel dicembre 1994, a 38 anni, viene eletta deputata nel Congresso della =
Repubblica per il Fronte Democratico Nuova Guatemala, che raggruppa le =
organizzazioni sociali e popolari guatemalteche: durante l'esperienza di =
deputata si distingue per il suo impegno a favore dei settori esclusi e =
assume l'incarico di VicePresidente del Congresso, di Capo gruppo =
parlamentare del FDNG e di Presidentessa della Commissione per la Donna, =
i Minori e la Famiglia del Congresso.=20
Dopo cinque anni di esperienza come deputata, nel 1999 =E8 tornata a =
lottare a fianco delle donne vedove ed =E8 stata eletta nuovamente =
Presidentessa di CONAVIGUA.=20
Adesso lavora anche insieme all'equipe della Premio Nobel per la Pace =
Rigoberta Mench=FA Tum nella lotta contro l'impunit=E0, presentando =
denuncie per il genocidio commesso nei confronti dei popoli indigeni =
guatemaltechi.=20







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Luned=EC 14 Aprile 2003 ore 21.00

"La nuova America Latina"

Dopo il fallimento delle politiche del FMI in Argentina e le =
devastazioni del neoliberismo: il continente sudamericano degli =
zapatisti e dei Sem Terra, dei piqueteros e dei cacerolazos dove la =
speranza prende la strada del Brasile di Lula e del Venezuela di Chavez=20

relatori: Giorgio Riolo (Ass.cult.Punto Rosso) e Jos=E8 Luis Tagliaferro =
(Forum Mondiale delle Alternative)

=20

Presso il circolo "Che Guevara" di via Monviso 124, Garbagnate Milanese

=20

=20



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SCEGLIPACE

COORDINAMENTO TERRITORIALE DEL FERMANO

=20

GIOVEDI' 10 APRILE ore 21.15
FERMO SALA MULTIMEDIALE
( v.Mazzini 3, di fronte al Municipio)

=20
INCONTRO - DIBATTITO
=20

IL CIELO SOPRA BAGHDAD

SIGNIFICATI E CONSEGUENZE DELLA GUERRA "PREVENTIVA"


Interviene il Prof. Alberto TAROZZI

(Docente di Sociologia dello sviluppo Univ. Bologna)

=20

All'interno dell'iniziativa verr=E0 illustrata e lanciata anche a =
livello locale la campagna di boicottaggio della Esso, fornitore di =
carburanti e oli all'esercito americano.

=20

SCEGLIPACE aderisce alla Manifestazione nazionale a Roma del 12 aprile =
per un CESSATE ILFUOCO immediato



=20



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Materiali


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Samir AMIN

=20

L'ambizione criminale e fuor di misura degli Stati Uniti: controllare =
militarmente il pianeta

=20

1. Negli anni 80, quando gi=E0 si annunciava il crollo del sistema =
sovietico, si profila un'opzione egemonica che conquista l'insieme =
della classe dirigente degli Stati Uniti, sia democratica che =
repubblicana. Trascinati dalla vertigine della loro potenza armata, =
ormai priva di concorrenti capaci di tenerne a freno i fantasmi, gli =
Stati Uniti scelgono di affermare il loro dominio applicando in primo =
luogo una strategia strettamente militare di "controllo del pianeta.". =
Una prima serie di interventi - Golfo, Jugoslavia, Asia centrale, =
Palestina, Iraq - inaugura negli anni 90 l'attuazione di quel piano di =
guerre "made in Usa", che non avranno fine, pianificate e decise =
unilateralmente da Washington.

La strategia politica che accompagna il progetto ne prepara i pretesti, =
che si tratti del terrorismo, della lotta contro il narcotraffico o =
dell'accusa di produrre armi di distruzione di massa. Solo ed =
evidentemente pretesti, se si conoscono le complicit=E0 che hanno =
permesso alla Cia di fabbricare un avversario "terrorista" su misura (i =
talebani, Bin Laden - non =E8 mai stata fatta piena luce sull'11 =
settembre) o di sviluppare il Piano Colombia diretto di fatto contro il =
Brasile. Quanto alle accuse di eventuale produzione di armi pericolose, =
lanciate contro l'Iraq, la Corea del nord o qualsiasi altro Stato, fanno =
una misera figura di fronte all'uso effettivo di queste armi da parte =
degli Stati Uniti (le bombe di Hiroscima e Nagasaki, l'impiego di armi =
chimiche nel Vietnam, la minaccia di utilizzare armi nucleari nelle =
guerre future.) Si tratta di mezzi che sono di fatto pura propaganda, =
nel senso che Goebbels dava al termine, efficaci forse per convincere =
l'opinione pubblica sprovveduta degli Stati Uniti, ma sempre meno =
credibili altrove.

La "guerra preventiva", formulata ormai come un "diritto" che Washington =
si arroga, abolisce di fatto ogni traccia di diritto internazionale. La =
Carta delle Nazioni Unite vieta il ricorso alla guerra, eccetto i casi =
di legittima difesa; e subordina un proprio eventuale intervento =
militare a condizioni rigorose, dovendo limitarsi a una risposta =
misurata e provvisoria. Tutti i giuristi sanno che le guerre iniziate =
dopo il 1990 sono perfettamente illegittime e che dunque in via di =
principio coloro che se ne sono assunti la responsabilit=E0 sono dei =
criminali di guerra. Gli Stati Uniti - con la complicit=E0 di altri - =
stanno trattando l'Onu esattamente come nel passato gli Stati fascisti =
trattarono la Societ=E0 delle Nazioni.=20

=20

2. L'abolizione del diritto dei popoli, gi=E0 consumata, sostituisce al =
principio della loro uguaglianza quello della distinzione fra un =
"Herrenvolk" (il popolo degli Stati Uniti e in secondo luogo quello di =
Israele) che ha il diritto di conquistare lo "spazio vitale" che giudica =
necessario e gli altri, la cui esistenza =E8 tollerabile solo se non =
costituisce una "minaccia" per i progetti di coloro che sono chiamati a =
essere i "padroni del mondo".

Quali sono dunque gli "interessi nazionali" che la classe dirigente =
degli Stati Uniti si riserva il diritto di invocare quando le pare?

Per dire la verit=E0 tale classe si riconosce in un unico obiettivo - il =
denaro. Lo Stato americano si =E8 messo apertamente al servizio =
prioritario della soddisfazione delle esigenze del segmento dominante =
del capitale, rappresentato dalle transnazionali degli Stati Uniti.

Agli occhi dell'establishment di Washington, siamo diventati tutti =
quanti dei pellirosse, cio=E8 dei popoli che hanno diritto di esistere =
solo nella misura in cui non disturbano l'espansione del capitale =
transnazionale degli Stati Uniti. Ogni resistenza sar=E0 ridotta con =
ogni mezzo, fino allo sterminio se necessario, ci promettono. Quindici =
milioni di dollari di profitti supplementari per le transnazionali =
americane contro trecento milioni di vittime: nessuna esitazione. Lo =
Stato "canaglia" per eccellenza, per riprendere il linguaggio dei =
presidenti Bush padre, Clinton e Bush figlio, =E8 proprio quello degli =
Stati Uniti.

Tale progetto =E8 certamente imperialista nel senso pi=F9 brutale del =
termine, ma non =E8 "imperiale" nel senso che Negri attribuisce a questo =
termine, giacch=E9 non si tratta di gestire l'insieme delle societ=E0 =
del pianeta per integrarle in un piano capitalista coerente, ma soltanto =
di rapinare le loro risorse. La riduzione del pensiero sociale agli =
assiomi di base dell'economia volgare, l'attenzione unilaterale =
focalizzata sulla massimizzazione della redditivit=E0 finanziaria a =
breve termine del capitale dominante, rafforzata dalla presenza a tutela =
di esso dei mezzi militari che si conoscono, sono responsabili di questa =
deriva barbara che il capitalismo porta con s=E9, quando abbandona ogni =
sistema di valori umani per sostituirvi le esigenze esclusive della =
soggezione alle pretese leggi del mercato. Il capitalismo nordamericano =
con la sua storia si prestava a questa riduzione meglio di quello delle =
societ=E0 europee. Di fatto lo Stato americano e la sua concezione =
politica sono stati modellati per servire l'economia e niente altro, =
abolendo il rapporto contraddittorio e dialettico fra economia e =
politica. Il genocidio degli Indiani, la schiavit=F9 dei Neri, la =
successione di ondate migratorie che ha sostituito il confronto fra i =
gruppi che condividevano pretese identit=E0 comunitarie (manipolate =
dalla classe dirigente) alla maturazione di una coscienza di classe, =
hanno prodotto una gestione politica della societ=E0 guidata da un =
partito unico del capitale, i cui due segmenti condividono le stesse =
concezioni strategiche globali, pur con retoriche diverse dirette ad =
ognuna delle "constituencies" della met=E0 della societ=E0 che crede al =
sistema quel tanto che basta per darsi la pena di andare a votare. =
Privata della tradizione con cui i partiti operai socialdemocratici e =
comunisti hanno segnato la formazione della cultura politica europea =
moderna, la societ=E0 americana non dispone di strumenti ideologici che =
le permetterebbero di resistere alla dittatura senza contrappesi del =
capitale. Al contrario, il capitale modella unilateralmente il modo di =
pensare della societ=E0 in tutte le sue dimensioni, e in particolare =
riproduce rafforzandolo il suo razzismo fondamentale che le permette di =
assumersi come "Herrenfolk". "Play boy Clinton, cow-boy Bush, same =
policy": questo slogan ascoltato in India accentua giustamente la natura =
del partito unico che gestisce la pretesa democrazia americana.=20

Il progetto americano non =E8 perci=F2 un progetto egemonico banale che =
condividerebbe con altri che si sono succeduti nella storia moderna e =
antica le virt=F9 di una concezione generale dei problemi che permetta =
di dar loro risposte coerenti e stabilizzanti, ancorch=E9 fondate sullo =
sfruttamento economico e la disuguaglianza politica. Esso =E8 =
infinitamente pi=F9 brutale con la sua concezione unilaterale =
estremamente semplicistica e da questo punto di vista =E8 pi=F9 prossimo =
al progetto nazista, pure fondato sul principio esclusivo dello =
"Herrenvolk". Tale progetto statunitense non ha nulla a che vedere con =
ci=F2 che dicono gli universitari liberali americani, che qualificano =
tale egemonia come "benign", cio=E8 indolore.

Se riuscir=E0 a svilupparsi ancora per un po' di tempo, tale progetto =
potr=E0 generare solo un caos sempre maggiore, con una gestione sempre =
pi=F9 brutale di colpo su colpo, senza alcuna concezione strategica a =
lungo termine. Al limite, Washington non cercher=E0 pi=F9 di rafforzare =
delle vere alleanze, il che implica sempre delle concessioni. Sono pi=F9 =
utili i governi fantocci come quello di Karzai in Afghanistan finch=E9 =
il delirio di potenza militare permette di credere all'invincibilit=E0 =
degli Stati Uniti. Hitler non la pensava diversamente.=20

=20

3. L'analisi dei rapporti fra questo progetto criminale e le realt=E0 =
del capitalismo dominante costituito dall'insieme dei paesi della triade =
(Stati Uniti, Europa, Giappone) permette di misurarne i punti di forza e =
di debolezza.

Secondo l'opinione generale pi=F9 diffusa, veicolata dai media che non =
invitano a riflettere, la potenza militare degli Stati Uniti sarebbe =
solo la punta dell'iceberg che prolunga una superiorit=E0 del paese in =
tutti i settori, in particolare quello economico, nonch=E9 quello =
politico e culturale. Sarebbe quindi inevitabile inchinarsi alla sua =
egemonia, come esso pretende.

L'analisi della realt=E0 economica inficia peraltro questa opinione. Il =
sistema produttivo degli Stati Uniti =E8 ben lontano dall'essere "il =
pi=F9 efficiente del mondo". Al contrario, quasi nessuno dei suoi =
segmenti sarebbe in grado di competere vittoriosamente con i suoi =
concorrenti su un mercato veramente aperto come lo immaginano gli =
economisti liberali. Ne =E8 testimonianza il deficit commerciale degli =
Stati Uniti, che si aggrava di anno in anno, e che =E8 passato da 100 =
miliardi di dollari nel 1989 a 450 miliardi nel 2000. Per di pi=F9 tale =
deficit riguarda praticamente tutti i segmenti del sistema produttivo. =
Anche l'eccedente di cui beneficiavano gli Stati Uniti nel settore dei =
beni di alta tecnologia, che era di 35 miliardi nel 1990, ha ormai =
lasciato il posto a un deficit. La concorrenza fra Ariane e i missili =
della Nasa, fra Airbus e Boeing, testimonia la vulnerabilit=E0 del =
vantaggio americano. Di fronte all'Europa e al Giappone per le =
produzioni di alta tecnologia, alla Cina, la Corea e altri paesi =
industrializzati dell'Asia e dell'America Latina per i prodotti =
manifatturieri pi=F9 banali, all'Europa e all'America Latina per =
l'agricoltura, gli Stati Uniti probabilmente non la vincerebbero senza =
ricorrere a mezzi extra-economici che violano i principi del liberismo =
imposti ai concorrenti.

Di fatto gli Stati Uniti beneficiano di vantaggi comparativi stabili =
solo nel settore degli armamenti, precisamente perch=E9 questo sfugge =
ampiamente alle regole del mercato e gode del sostegno statale. Tale =
vantaggio ha indubbiamente qualche ricaduta per il settore civile =
(Internet ne costituisce l'esempio pi=F9 noto) ma =E8 anche all'origine =
di serie distorsioni che costituiscono un handicap per molti settori =
produttivi. L'economia americana vive da parassita a danno dei suoi =
partner nel sistema mondiale. "Gli Stati Uniti dipendono per il 10% dei =
loro consumi industriali da beni la cui importazione non =E8 coperta da =
esportazioni di prodotti nazionali" (E. Todd, Apr=E8s l'Empire, p. 80)

La crescita del periodo clintoniano, vantata come prodotto del =
"liberismo" cui l'Europa aveva disgraziatamente anche troppo resistito, =
=E8 di fatto ampiamente fittizia e in ogni caso non generalizzabile, =
perch=E9 si basa su trasferimenti di capitali che implicano la =
stagnazione dei partner. Per tutti i segmenti del sistema produttivo =
reale, la crescita degli Stati Uniti non =E8 stata migliore di quella =
europea. Il "miracolo americano" si =E8 alimentato esclusivamente della =
crescita delle spese prodotte dall'aggravarsi delle disuguaglianze =
sociali (servizi finanziari e personali: legioni di avvocati e guardie =
private ecc.). In questo senso, il liberismo di Clinton ha di fatto =
preparato le condizioni che hanno permesso la ripresa reazionaria e la =
vittoria successiva di Bush figlio. Inoltre, come sostiene Todd (p. 84) =
"gonfiato in maniera fraudolenta, il Pil americano comincia a =
somigliare, per l'affidabilit=E0 statistica, a quello dell'Unione =
Sovietica".

Il mondo produce, gli Stati Uniti (con un risparmio nazionale =
praticamente nullo) consumano. Il "vantaggio" degli Stati Uniti =E8 =
quello di un predatore il cui deficit =E8 coperto dall'apporto degli =
altri, consensuale o forzato. I mezzi usati da Washington per compensare =
le sue deficienze sono di natura diversa: violazioni unilaterali e =
ripetute dei principi del liberismo, esportazione di armi (60% del =
mercato mondiale) largamente imposte ad alleati subalternizzati (che per =
di pi=F9 - come i paesi del Golfo - non le useranno mai), ricerca di =
superprofitti petroliferi (che suppongono la regolamentazione dei =
produttori, motivo reale delle guerre in Asia centrale e in Iraq). Ma di =
fatto il deficit americano =E8 coperto essenzialmente dagli apporti di =
capitale proveniente dall'Europa e dal Giappone, dal Sud (paesi =
petroliferi ricchi e classi compradoras di tutti i paesi del terzo =
mondo, compresi i pi=F9 poveri), ai quali va aggiunto il prelievo a =
titolo di servizio del debito imposto alla quasi totalit=E0 dei paesi =
della periferia del sistema mondiale.

La ragioni del persistere del flusso di capitali che alimenta il =
parassitismo dell'economia e della societ=E0 americana e permette alla =
superpotenza di vivere giorno per giorno sono certamente complesse. Ma =
non sono affatto le pretese "leggi del mercato", aventi caratteristiche =
di razionalit=E0 e inevitabilit=E0.

La solidariet=E0 dei segmenti dominanti del capitale transnazionale di =
tutti i partner della triade =E8 reale, e si esprime nella loro adesione =
al neoliberismo globalizzato. In questa prospettiva gli Stati Uniti sono =
visti come i difensori (militari, se necessario) di questi "interessi =
comuni". Ma resta il fatto che Washington non intende condividere =
equamente i profitti della sua leadership. Gli Stati Uniti si sforzano =
invece di trasformare gli alleati in vassalli, e in questo senso sono =
pronti ad accordare agli alleati subalterni della triade solo =
concessioni di poco conto. Questo conflitto di interessi del capitale =
dominante =E8 destinato ad acutizzarsi al punto di portare a una rottura =
nell'alleanza atlantica? Non =E8 impossibile, ma =E8 poco probabile.

Il conflitto pi=F9 promettente si apre su un altro terreno. Quello delle =
culture politiche. In Europa resta sempre possibile un'alternativa di =
sinistra. Essa imporrebbe contemporaneamente una rottura con il =
neoliberismo (e l'abbandono della vana speranza di sottomettere gli =
Stati Uniti alle sue esigenze, permettendo al capitale europeo di =
sferrare battaglia sul terreno non minato della concorrenza economica) e =
con l'allineamento sulle strategie politiche degli Stati Uniti. Il =
surplus di capitali che l'Europa si rassegna a "piazzare" negli Stati =
Uniti potrebbe allora venir investito per un rilancio economico e =
sociale, impossibile senza quello. Ma se l'Europa scegliesse di dare =
priorit=E0 al proprio slancio economico e sociale, minerebbe la salute =
artificiale dell'economia degli Stati Uniti e la classe dirigente =
americana dovrebbe affrontare i propri problemi sociali. Questo =E8 il =
senso che io presto alla mia conclusione "l'Europa o sar=E0 di sinistra =
o non sar=E0".

Per arrivarci bisogna abbandonare l'illusione che tutti giochino =
lealmente la carta del liberismo e che in questo caso tutto andrebbe =
meglio. Gli Stati Uniti non possono rinunciare alla loro opzione in =
favore di una pratica asimmetrica del liberismo perch=E9 essa =E8 il =
solo mezzo per compensare le loro deficienze. La "prosperit=E0" =
americana ha per prezzo la stagnazione degli altri.

Perch=E9 dunque prosegue il flusso di capitali a beneficio degli Stati =
Uniti, malgrado questi fatti evidenti? Indubbiamente per molti il motivo =
=E8 semplicemente che gli Stati Uniti sono "lo Stato dei ricchi", il =
rifugio pi=F9 sicuro. E' questo il caso per le borghesie compradoras del =
terzo mondo. Ma per gli europei? Il virus liberistico - e la convinzione =
ingenua che gli Stati Uniti finiranno per accettare "il gioco del =
mercato" - opera qui con potenza sicura presso grandi opinioni =
pubbliche. In questo spirito, il principio della "libera circolazione =
dei capitali" =E8 stato reso sacro dal Fmi. Di fatto, serve agli Stati =
Uniti per coprire il proprio deficit pompando i surplus finanziari =
generati altrove con le politiche neoliberiste, cui essi peraltro si =
sottopongono in maniera molto selettiva. Tuttavia per il grande capitale =
dominante i vantaggi del sistema superano gli inconvenienti: i tributi =
che bisogna pagare a Washington per assicurarne la permanenza.

Ci sono paesi qualificati come "paesi poveri indebitati" che sono =
costretti a pagare. Ma c'=E8 anche un "paese potente indebitato" di cui =
bisogna sapere che non rimborser=E0 mai i suoi debiti. Questo autentico =
tributo imposto dal ricatto politico degli Stati Uniti ne risulta =
pertanto molto fragile.

=20

4. La scelta militarista dell'establishment degli Stati Uniti si situa =
in questa prospettiva. Non =E8 altro che l'ammissione da parte degli =
Stati Uniti di non avere altri mezzi a disposizione per imporre la loro =
egemonia economica.

Le cause che stanno all'origine dell'indebolimento del sistema =
produttivo statunitense sono complesse. Non sono certo congiunturali, e =
quindi correggibili con l'adozione - per esempio - di un tasso di cambio =
corretto, o con la costruzione di un rapporto pi=F9 favorevole fra =
salari e produttivit=E0. Le cause sono strutturali. La mediocrit=E0 del =
sistema educativo generale e della formazione - prodotto di un =
pregiudizio tenace che favorisce sistematicamente il privato rispetto al =
servizio pubblico - =E8 una delle ragioni principali della crisi =
profonda attraversata dalla societ=E0 degli Stati Uniti.

Ci si dovrebbe stupire quindi che gli europei, invece di trarre le =
conclusioni imposte dalla constatazione dell'insufficienza economica =
degli Stati Uniti, si attivino al contrario a imitarli. Anche qui il =
virus liberistico non spiega tutto, anche se svolge una funzione utile =
per il sistema, paralizzando la sinistra. La privatizzazione a oltranza, =
lo smantellamento dei servizi pubblici non potranno che ridurre i =
vantaggi comparativi di cui beneficia ancora la "vecchia Europa" (come =
la chiama Bush). Ma quali che siano i danni che provocheranno a lungo =
termine, tali misure offrono al capitale dominante - che vive sul breve =
termine - l'occasione di ulteriori profitti.

La scelta militarista degli Stati Uniti minaccia tutti i popoli. Deriva =
dalla stessa logica applicata a suo tempo da Adolf Hitler: usare la =
violenza militare per modificare i rapporti economici e sociali a favore =
dello "Herrenfolk" del momento. Tale scelta, imponendosi in primo piano, =
determina tutte le congiunture politiche, giacch=E9 rende estremamente =
fragile ogni progresso che i popoli potrebbero ottenere con le loro =
lotte sociali e democratiche. Mettere in scacco il progetto militarista =
degli Stati Uniti diventa allora il compito principale, la =
responsabilit=E0 primaria per tutti.

L'aggressione militare non si fermer=E0 ai paesi che ne sono oggi le =
vittime dirette. Il controllo militare del pianeta punta direttamente =
alla Russia, alla Cina, all'India e all'Iran, assoggettando questi paesi =
al ricatto permanente di interventi militari condotti a partire dalle =
basi militari permanenti che gli Stati Uniti installano in Medio Oriente =
e in Asia centrale, mentre l'Europa viene subalternizzata mediante il =
controllo esclusivo che Washington esercita sulle risorse petrolifere =
pi=F9 importanti del pianeta. Nello stesso modo il Piano Colombia =
costituisce una minaccia permanente di intervento diretta principalmente =
contro il Brasile. L'establishment di Washington non cela le sue =
intenzioni: ha orrore dei "paesi grandi" che un giorno o l'altro =
potrebbero resistergli, ed =E8 deciso ad impedire con ogni mezzo - =
inclusi quelli militari - che quelli arrivino a svilupparsi abbastanza =
da sfidarlo.

La lotta per mettere in scacco il progetto degli Stati Uniti =E8 =
certamente multiforme. Assume aspetti diplomatici (difendere il diritto =
internazionale), militari (si impone il riarmo di tutti i paesi del =
mondo per fronteggiare le aggressioni di Washington - senza dimenticare =
che gli Stati Uniti hanno utilizzato le armi nucleari quando ne avevano =
il monopolio e vi hanno rinunciato solo quando non lo avevano pi=F9) e =
politici (in particolare per quanto riguarda la costruzione dell'Europa =
e la ricostruzione di un fronte di paesi non allineati).

Il successo di questa lotta dipender=E0 dalla capacit=E0 di liberarsi =
delle illusioni liberistiche. Non ci sar=E0 mai un'economia globalizzata =
autenticamente liberistica. Eppure si tenta e si continuer=E0 a tentare =
con ogni mezzo di farlo credere. I discorsi della Banca mondiale operano =
come una specie di Ministero della propaganda di Washington, parlano di =
"democrazia" e di "buona governance" o di "riduzione della povert=E0", e =
non hanno altra funzione che il rumore mediatico, come quello =
organizzato intorno a Joseph Stiglitz, che ha detto qualche verit=E0 =
elementare, affermandola con arrogante autorit=E0, senza peraltro trarne =
la minima conclusione che rimetta in discussione i tenaci pregiudizi =
dell'economia volgare. La ricostruzione di un fronte del Sud, capace di =
dare alla solidariet=E0 dei popoli d'Asia, d'Africa e della =
Tricontinentale una capacit=E0 di agire sul piano mondiale, passa =
anch'essa per la liberazione dalle illusioni di un sistema liberistico =
mondializzato "non asimmetrico", che permetterebbe alle nazioni del =
terzo mondo di superare i loro "ritardi". Non =E8 ridicolo vedere alcuni =
paesi del Sud che reclamano "l'attuazione dei principi del liberismo, ma =
senza discriminazioni", meritandosi gli applausi della Banca mondiale? =
Da quando la Banca mondiale difende il terzo mondo contro gli Stati =
Uniti?

La lotta contro l'imperialismo e la scelta militare degli Stati Uniti =
=E8 compito di tutti i popoli, delle sue vittime principali in Asia, =
Africa e America Latina, dei popoli europei e giapponesi condannati alla =
subordinazione, ma anche del popolo statunitense. Rendiamo omaggio qui =
al coraggio di tutti coloro che "nel cuore della bestia" rifiutano di =
abbassare la testa, come i loro predecessori hanno rifiutato di =
arrendersi al maccartismo degli anni cinquanta. Come coloro che hanno =
osato resistere a Hitler, essi hanno conquistato tutti i titoli di =
nobilt=E0 che la storia pu=F2 accordare. La classe dirigente degli Stati =
Uniti sar=E0 capace di abbandonare il progetto criminale cui si =E8 =
alleata? Una domanda cui non =E8 facile rispondere. Poco o niente nella =
formazione storica della societ=E0 degli Stati Uniti lo favorisce. Il =
partito unico del capitale, di cui nessuno negli Usa contesta il potere, =
non ha rinunciato all'avventura militare. In questo senso la =
responsabilit=E0 di tale classe nel suo insieme non ne =E8 certo =
attenuata. Il potere di Bush junior non =E8 quello di una "cricca" - i =
petrolieri e l'industria bellica. Come in tutta la storia moderna degli =
Usa il potere dominante non =E8 mai stato altro che quello in =
particolare di una coalizione di interessi di segmenti del capitale (mal =
definiti come "lobbies"). Ma questa coalizione pu=F2 governare solo se =
gli altri segmenti lo accettano. In mancanza di tale consenso pu=F2 =
succedere tutto in questo paese cos=EC poco rispettoso del diritto. =
Evidentemente, qualche insuccesso sul piano politico, diplomatico e =
forse anche militare potrebbe incoraggiare le minoranze che entro =
l'establishment degli Stati Uniti accetterebbero di rinunciare alle =
avventure militari in cui il loro paese =E8 impegnato. Sperare di pi=F9 =
mi sembra ingenuo, come lo erano a suo tempo le speranze che Hitler =
finisse per moderarsi.

Se avessero reagito nel 1935 o nel 1937, gli europei sarebbero riusciti =
a fermare il delirio hitleriano. Reagendo soltanto nel settembre del =
1939, si sono inflitti le decine di milioni di vittime della seconda =
guerra mondiale. Facciamo in modo che di fronte ai neo-nazisti di =
Washington la risposta sia pi=F9 tempestiva.





-------------------------------------------------------------------------=
-------


Mario Agostinelli

L'ANTIBANDIERA DELLA PACE

=20

1. La semina =E8 pi=F9 forte della tempesta

=20

Sospendere l'angosciosa attesa di eventi tremendi e l'impegno ostinato =
per fermarli, e concedersi una riflessione che abbia l'ambizione di =
definire, sistematizzare le novit=E0 che emergono in un movimento per la =
pace maggioritario in tutti i paesi (tranne, per ora, negli Usa dove =
tuttavia combatte da tempo una sua fondamentale battaglia di presenza e =
di opinione), che ha superato quel tratto profetico ed elitario che lo =
confinava in un ruolo testimoniale non appena la partita passava al =
livello statuale o intergovernativo, =E8 un azzardo che si pu=F2 =
prendere soltanto per definire sin d'ora, nei giorni dell'ultimatum a =
Saddam Hussein e sulla soglia di una guerra, ci=F2 che resister=E0 oltre =
il fragore dei bombardamenti e della propaganda che occuper=E0 gli spazi =
pubblici. Un modo di guardare nella guerra, contro e oltre la guerra con =
un senso esattamente opposto a quello - ormai dominante nei media - che =
si prepara compiaciuto o attonito allo spettacolo della guerra e ne =
affida l'esito soltanto alla punta della spada.

=20

Ho maturato da tempo la convinzione che il 'movimento dei movimenti' sia =
in grado di darsi un'autonarrazione degli eventi in corso e delle =
prospettive entro cui spendere la propria mobilitazione: questa =
raggiunta autonomia lo porta, da una parte, a mettere in relazione il =
ricorso preventivo alla guerra con il fondamentalismo del mercato e =
quindi a tagliarne ogni radice di legittimazione, e, dall'altra, a =
tracciare un contesto unificante un continuum che fa da filo conduttore =
tanto all'azione locale per la pace, non meramente propagandistica e =
territorialmente riconoscibile, quanto all'iniziativa incessante, che =
impatta con le agende dei governi, delle istituzioni, delle diplomazie. =
Questa pressione locale-globale ha impedito che la politica e l'etica =
stessero su un piano distinto dal sociale, in una sorta di sfera =
separata, fornendo un terreno di efficacia diretta all'intervento delle =
chiese e un punto di tenuta all'autonomia di alcuni Stati nazionali =
rispetto agli Stati Uniti. Il ritardo e l'isolamento con cui Bush ha =
sferrato l'attacco =E8 in gran parte l'effetto di questa formidabile =
iniziativa. Grazie alla pratica, alla maturit=E0 e alle intuizioni del =
movimento ha preso forma e cittadinanza stabile, a livello di massa, una =
nozione di pace come diritto sociale, primario, che =E8 rafforzato dal =
diritto individuale di matrice liberale di rifiutare la guerra. =
Movimenti e persone 'non si perdono di vista'. Questi pacifisti non sono =
anime belle o sognatori; non si rimpiccioliscono in granelli di sabbia =
nell'ingranaggio del sistema: fanno cultura, senso comune, sono un seme =
che ha gi=E0 dato frutti.

Si sta sedimentando un tale distacco dall'ideologia della guerra =
preventiva e permanente e dalla convinzione aberrante che l'identit=E0 =
dell'Occidente sia di volta in volta formulata specularmente =
all'identit=E0 di un imprecisabile nemico, da far credere che l'avvio =
dell'invasione dell'Iraq, in s=E9, non chiuda affatto la partita, ma che =
l'isolamento dei signori della guerra crescer=E0 indipendentemente dal =
'successo' militare ed economico della loro avventura.

Sono i caratteri di questa 'durata' (nel lessico delle emozioni si =
potrebbe chiamare 'ottimismo') che provo di seguito ad analizzare nel =
movimento della pace, costitutivo del cosiddetto 'movimento dei =
movimenti' di Porto Alegre, sottolineandone gli aspetti permanenti, =
creativi, inclusivi, che rimarranno vivi e operanti nonostante le =
distruzioni e le morti che conteremo in Iraq e presenteranno i conti ai =
governanti che si sono mossi in solitudine ignorando valori diffusi e =
infrangendo patti costituzionali irrinunciabili per un governo e uno =
sviluppo unitari del pianeta.

L'asse locale-globale =E8 quello che il movimento pratica con crescente =
successo e uniformit=E0. Una metodologia di dislocazione anche =
organizzativa delle proprie forze, che ha fatto le sue prove prima sui =
temi ambientali e dello sviluppo e che ha tratto in seguito impulsi da =
contenuti sempre pi=F9 vasti, con le esperienze dei Forum regionali =
(Belem, Firenze, Dakkar, Buenos Aires), che hanno preceduto Porto Alegre =
2003. La modalit=E0 a rete con cui viene costruita l'azione diffusa e =
coordinata per campagne e temi, non cancella identit=E0 e diversit=E0, =
ma le fa confluire come nodi interdipendenti dentro una pratica unitaria =
in continua circolazione dalla periferia al centro. Per questa via si =
realizza un'efficacia nell'orientare sul piano generale sia =
l'opposizione alle pratiche liberiste che le proposte alternative, =
mentre non si perde la presa e la lotta nei territori dove il problema =
delle risorse, della giustizia sociale, dei diritti, si presenta in modo =
articolato, ma pur sempre riconducibile alle scelte obbligate nel =
confronto con la globalizzazione. Secondo lo schema locale-globale, =
strutturato da forme di comunicazione e di relazione sociale a rete, il =
movimento adegua in velocit=E0 la propria azione alla simultaneit=E0 dei =
contesti spazio-temporali imposti dall'economia liberista e alla =
rapidit=E0 delle decisioni assunte dalle istituzioni autoritarie che =
hanno fatto dell'esclusione di ogni forma di partecipazione la =
condizione dogmatica della loro efficacia.

Le caratteristiche formali-esistenziali che si riflettono =
sull'organizzazione del movimento provengono da fattori pi=F9 complessi =
di quanto si possa approfondire in queste note: si pu=F2 tuttavia =
affermare che l'irrompere della tematica pace-guerra ha potenziato, =
anche se in circostanze straordinariamente drammatiche, il ricorso a =
schemi innovativi, fino a dar vita alla pi=F9 grande manifestazione =
planetaria della storia - quella del 15 Febbraio - che ha raggiunto la =
sua straordinaria dimensione nonostante la debolezza delle sedi formali =
di decisione, la poca visibilit=E0 dei leader, il ricorso pressoch=E9 =
esclusivo all'autofinanziamento, la diffidenza e l'avaro impegno della =
comunicazione tradizionale. Locale-globale come canale sempre aperto, =
come flusso circolare: una prospettiva oggi decisiva nella lotta senza =
se e senza ma contro la guerra. Ed =E8 la coscienza di fare parte di una =
societ=E0 aperta che stimola ed riutilizza i processi in seguito =
considerati, che rafforza l'autonomia e il sentimento non minoritario di =
questo movimento e che metter=E0 al fine in crisi Bush e i suoi alleati.

La cultura neoliberista, invece, sembra incapace di tenere aperto lo =
stesso flusso in entrambe le direzioni: essa ormai comunica solo =
dall'alto, dal centro, e quando deve calarsi nel territorio, lo tiene =
separato dal resto del mondo secondo un approccio localista, xenofobo - =
che isola geograficamente e culturalmente i suoi abitanti - oppure lo =
trasforma in un 'non luogo' dove si incontrano i 'capitrib=F9' senza =
popolo, come nelle Azzorre o a Davos o nelle Montagne Rocciose o sulla =
nave ormeggiata nel porto di Genova. Le piazze sono perdenti per i =
leader della globalizzazione e un luogo di crescita per i loro =
oppositori. Nonostante l'enormit=E0 dei mezzi a disposizione, lo stesso =
difetto di 'egemonia comunicativa' si riflette nell'uso dei media, che =
non riesce ad andare oltre l'esclusione o la manipolazione: i 'no =
global' si invitano al pi=F9 negli studi di Porta a Porta o si contano =
(al ribasso) a spanne nelle manifestazioni che sono per=F2 presentate di =
sfuggita e sempre oscurate dai faccioni degli 'esperti' di Berlusconi, =
di Bossi, di Fini, che ne fanno un commento esorcizzante.

=20

L'appropriazione del territorio da parte di un movimento antagonista, =
radicale, unitario =E8 un fatto politicamente rilevantissimo, tanto =
pi=F9 se lo si considera dopo i fasti della Lega e del localismo =
xenofobo fattosi partito in tutta Europa.

Credo che la modalit=E0 locale-globale di presentarsi come soggetto =
sociale unitario dischiuda importanti prospettive anche alla =
rappresentanza politica. Pur non essendo in discussione l'autonomia =
reciproca delle sfere sociale e politica, non c'=E8 dubbio che il =
superamento della delega una tantum prevista in modo ancora pi=F9 =
riduttivo dal sistema elettorale maggioritario e l'opportunit=E0 di =
creare, a partire dal territorio, strumenti di democrazia diretta, dove =
si esercita il diritto di proposta e non solo di ratifica, siano =
presupposti indispensabili per rimettere in comunicazione politica, =
istituzioni, movimenti sociali.

Tutto ci=F2 =E8 gi=E0 venuto alla luce nella grande mobilitazione per la =
pace, i cui tratti, ancorch=E9 oscurati dallo scatenamento dell'attacco =
all'Iraq, rimarranno a lungo presenti nella ricostruzione di un legame =
sociale che la fase attuale ha spinto ben oltre i confini =
dell'affinit=E0 tra i soggetti politici tradizionali. Per fare due =
esempi degli sconvolgimenti in corso, si pensi all'unit=E0 dei =
lavoratori europei nello sciopero generale proclamato il 14 marzo a =
fronte della divisione dei governi nazionali; o alla crisi non si sa =
quanto e quando rimediabile del G8 - L'Arca del patto economico-politico =
liberista fondato sulla 'non negoziabilit=E0' dell'american way of life' =
e sul sequestro del futuro del pianeta nei caveaux delle banche =
metropolitane.

Questo percorso locale-gobale non solo ha gi=E0 alle spalle le sue =
stazioni che hanno prodotto effetti ancora da decifrare fino in fondo, =
ma parla gi=E0 con i suoi simboli universalmente eloquenti.

=20

=20

2. L''antibandiera' della pace.

=20

Da sempre la bandiera rappresenta un simbolo territoriale: la si espone, =
la si innalza, talvolta si pianta, per riconoscere uno spazio di terra =
in cui si identificano valori comuni, patti sociali, assetti di potere, =
in nome del quale ci si arma e si esercita l'uso della forza. Il =
'viaggio' di una bandiera corrisponde all'estensione del suo spazio =
originario di riferimento: perci=F2 ai drappi colorati indicanti =
territori e nazioni si sono spesso associati i concetti di conquista o =
di battaglia militare.

I grandi moti di solidariet=E0 dell'Ottocento e del Novecento avevano =
esposto altre bandiere, legate a un programma sociale e politico e =
polemicamente slegate dalle identit=E0 territoriali: in certo senso, la =
loro simbologia richiamava pi=F9 la croce e un'appartenenza per =
elezione, non per nascita. Il movimento in Italia ha attuato al riguardo =
un rivoluzionamento spettacolare: ha scelto di radicare nelle differenze =
territoriali la forza evocativa di un simbolo unitario, l'ha spogliato =
di appartenenze politiche in senso tradizionale, l'ha imposto ai =
balconi, agli uffici, nei quartieri, nei Comuni e nelle chiese proprio =
in chiave comunitario-territoriale. L'intuizione =E8 stata quella che, =
esponendo il drappo arcobaleno, si contrassegnava il proprio territorio =
con un simbolo antagonistico rispetto a quelli di identit=E0 escludenti, =
espressivo di unificazioni anzich=E9 di distinzioni, di abbattimento dei =
confini fisici per ricongiungere le case, le vie, il luogo di lavoro al =
destino comune di pace delle altre case, vie, luoghi di lavoro =
illegittimamente arruolati sotto le bandiere nazionali sventolate in =
guerra.

=C8 stato elaborato un mezzo di comunicazione potentissimo: =E8 come se =
si svolgessero assemblee permanenti di caseggiato o di quartiere dove si =
comunica che per nascita, al di l=E0 delle decisioni di un governo, si =
=E8 membri ormai di un mondo unito, interdipendente, la cui sicurezza =
non =E8 fornita dalle armi. Se questi drappi arcobaleno, esplosi nel =
nostro paese, si diffondessero in tutto il mondo - anche nei paesi di =
Bush, Blair, Aznar, - saremmo paradossalmente all''ultima bandiera', =
quella in cui ci si pu=F2 riconoscere anche quando i governi nazionali =
disconoscono la Carta dell'Onu e le Costituzioni, quella che sola d=E0 =
legittimit=E0 a tutte le altre. Occorre riflettere su come il processo =
delle bandiere si sia diffuso e sia andato in profondo fino ad un =
livello di coscienza difficilmente reversibile. Alcuni Comuni, =
addirittura i centri di ricerca dell'Unione europea, alcune stazioni =
ferroviarie hanno preteso un riconoscimento pubblico della loro =
'dichiarazione di appartenenza' con risvolti giuridici tutt'altro che =
irrilevanti. Perfino Camp Darby, per la sua vocazione di guerra, =E8 =
stata resa straniera in Toscana dal lancio della bandiera della pace =
oltre il recinto. I 'flag conservatives' americani, citati da Norman =
Mailer, sono invasati dall'idea che lo Stato con l'esercito pi=F9 =
potente possa fare qualunque cosa, travolgendo gli ostacoli con la =
tecnologia e la pura potenza. Ma non si erano imbattuti in queste =
disarmate e resistentissime 'antiflags'.

=20

3. I luoghi di lavoro

=20

I diritti sociali e la loro 'universalizzazione' sono diventati, ormai =
da oltre un anno, patrimonio del movimento di Porto Alegre. =C8 un =
merito in gran parte degli italiani che vi si sono impegnati e del =
risalto internazionale della battaglia condotta in particolare dalla =
Cgil.

C'=E8 continuit=E0 tra modelli sociali e scelte planetarie e i =
lavoratori lo stanno sperimentando. Questa, al fine, =E8 la loro =
esperienza sui luoghi di lavoro dove hanno compagna quotidiana e =
spietata la competizione globale. La lotta contro la precarizzazione e =
per l'estensione dei diritti oltre i ridotti sempre pi=F9 assediati =
delle antiche sudate conquiste ha chiarito che, se andasse a compimento =
l'attacco all'Iraq in una prospettiva di dominio mondiale delle armi, la =
crescente ingiustizia dell'ordine mondiale sarebbe inevitabilmente =
aggravata. Da tempo ormai c'=E8 coscienza che la pace =E8 il fondamento =
che rende possibili i diritti e che una guerra permanente li ridurrebbe =
e li subordinerebbe per un tempo indefinito all'obiettivo principale =
della sconfitta del nemico: li eliminerebbe cio=E8 come priorit=E0 dalla =
dialettica sociale e dalla pratica politica. Se l'umanit=E0 investe il =
meglio delle sue risorse intellettuali, scientifiche, economiche nella =
distruzione di vite e di risorse in campo 'avverso', allora =
l'universalit=E0 dei diritti =E8 impensabile e impraticabile, e cos=EC =
l'unit=E0 del mondo, la solidariet=E0 di tutto il mondo del lavoro.=20

In effetti, di fronte alla sequenza della catena produttiva che si =E8 =
fatta globale e che connette direttamente postazioni di lavoro in paesi =
diversi, risulta visibile la rottura che la guerra produce tra =
lavoratori impegnati per il riconoscimento di diritti comuni, che =
derivano dall'essere al lavoro, e che sono invece collocati come =
"nemici" su fronti opposti dalle posizioni dei rispettivi governi. In =
questo quadro modificato rispetto al passato proprio dalle =
caratteristiche strutturali della globalizzazione in atto, assume un =
senso nuovo lo stesso sciopero generale contro la guerra, che, esteso a =
livello sovranazionale, ricompone il fronte del lavoro nella sfera di un =
interesse sociale comune, che non ha bisogno di essere mediato =
necessariamente dalla politica. =20

Siamo sulla strada della elaborazione di una percezione nuova dei =
lavoratori a livello planetario: una maturazione faticosa, ma =
importante, che rimargina sul piano internazionale la rottura tra i =
movimenti operai arruolati sotto opposte bandiere nazionali alla soglia =
della Prima Guerra mondiale, divisi lungo i confini e le ideologie dei =
blocchi contrapposti lungo tutta la guerra fredda e che, purtroppo non =
era ancora giunta al compimento durante la vicenda della guerra del =
Kosovo.

La rivalutazione della propria autonomia come produttori e del valore =
sociale del lavoro si =E8 fatta strada nel dibattito di questi mesi. La =
soggettivit=E0 dei lavoratori ha preso corpo di nuovo come 'classe', =
anche se con modalit=E0 diverse dal passato. Anche per questa ragione e =
della dinamica dei processi in corso sarebbe bene che la sinistra intera =
e la Cgil si spendessero per il s=EC al referendum sull'Articolo 18, =
muovendosi a considerazioni che stabiliscono una gerarchia indiscutibile =
fra la persona e le compatibilit=E0 macro- e microeconomiche.

Ma anche nel mondo del lavoro ci troviamo di fronte alla riscoperta di =
una dimensione locale, oltre che di quella pi=F9 generale. Qui in =
Italia, ma non solo, si =E8 ricominciato a valutare la funzione sociale =
nello specifico della propria prestazione, andando anche oltre la =
questione dello scambio salariale attraverso cui =E8 stata pattuita. Si =
=E8 cos=EC ricominciato a discutere la finalizzazione del lavoro per uno =
sviluppo alternativo e pacifico, a cominciare dalla riconversione di =
settori e dalla crisi di fabbriche. L'accordo sul futuro dell'Alfa =
Romeo, firmato il mese scorso dai sindacati metalmeccanici milanesi, =
merita molta attenzione in quanto cerca di andare realisticamente oltre =
l'auto e il petrolio come priorit=E0 del modo di vita che stiamo =
subendo.

Pi=F9 in particolare, in queste ultime settimane =E8 ricomparso a =
livello diffuso quel diritto all'obiezione di coscienza - che i pi=F9 =
coraggiosi avevano professato con grandi drammi personali nelle =
fabbriche d'armi in tempo di pace - e che non =E8 stato mai ammesso nei =
recinti della produzione, per essere riservato solo ai casi che =
riguardano la sfera etica (i medici contrari all'aborto, ad esempio).

Lo sciopero dei portuali di Livorno, il rifiuto dei macchinisti dei =
treni che trasportavano armi, la riapparizione degli 'scienziati contro =
la guerra', il documento dei 100 sindacalisti Usa, sono tutti segnali =
che si va diffondendo la consapevolezza che la posta in palio =E8 =
cruciale e che la centralit=E0 dei diritti del lavoro =E8 pensabile, =E8 =
esigibile, solo nel pieno contesto di una Costituzione che ripudia la =
guerra. La continuit=E0 tra le azioni di lotta del mondo del lavoro e le =
iniziative di disobbedienza civile della societ=E0 mostrano la trama di =
una legalit=E0 pi=F9 ricca e pi=F9 attiva: quella che nella scelta dei =
metodi non violenti fonda il diritto di sciopero e il diritto di =
impedire infrazioni del patto costituzionale, e unisce la Repubblica =
=ABfondata sul lavoro=BB alla Repubblica che =ABripudia la guerra=BB in =
uno 'spirito repubblicano' che ha imposto rispetto e moderazione a =
quegli stessi apparati repressivi che avevano dato a Genova prova di una =
vocazione violenta ed eversiva.

=20

=20

4. L'ambiente in cui vivremo

=20

Il carico di distruzione ambientale delle guerre moderne =E8 stato =
considerato appieno solo nel caso delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. =
In seguito, l'effetto delle nuove armi =E8 stato volutamente =
circoscritto solo alla loro precisione, all'uso specifico o =
specialistico cui erano destinate, al terrore che il loro possesso =
avrebbe potuto procurare al nemico. Eppure le guerre del Kosovo e =
nell'Afghanistan hanno comportato effetti ambientali di lunghissimo =
periodo, di cui si parla raramente, proporzionali all'intensit=E0 =
energetica concentrata nelle azioni di bombardamento attuate con =
proiettili a uranio impoverito, se non addirittura con piccole bombe =
nucleari tattiche. Se, come non =E8 stato escluso, in Iraq, verranno =
usati ordigni nucleari, i territori saranno resi inagibili alla vita per =
un lungo periodo, assai superiore a quello che si prende in =
considerazione dal punto di vista politico e militare, cosicch=E9 ad =
esempio in Iraq l'equilibrio ambientale non sar=E0 certo recuperato nel =
tempo in cui si pretenderebbe di ottenere l'eliminazione di Saddam e del =
suo regime. Per una semplice considerazione legata all'entropia dei =
processi energetici connessi con le armi moderne, gli effetti mortali e =
distruttivi ricadranno proprio su quei soggetti che si dice di voler =
liberare: quindi, incredibilmente ed a dispetto della loro conclamata =
intangibilit=E0, i diritti delle future generazioni sono travolti dai =
progetti odierni di potenza militare e predati dagli interessi che oggi =
stringono il loro controllo sulle risorse di quel territorio e se ne =
impadroniscono in nome della libert=E0. Il bilancio territoriale delle =
guerre dal 1991 in poi si continua a calcolare senza considerare questa =
sfasatura temporale e questo livello di estensione spaziale ed i potenti =
preferiscono (come hanno fatto i grandi bancarottieri delle =
corporations) confonderli e farli svanire nelle pretese di ridisegno =
della geopolitica a livello mondiale e nelle previsioni di abbattimento =
dei prezzi delle risorse per cui tali guerre sono combattute. Al =
contrario, c'=E8 una crescente sensibilit=E0 delle popolazioni attaccate =
a mettere a valore l'ambiente di cui vengono deprivate ed a non =
considerare come risarcimento accettabile una artificiale oltre che =
ipocrita ricostruzione, al punto di voler rimanere ostinatamente a =
vivere negli stessi territori violati dalle armi.

Sul territorio =E8 la biosfera il metro di giudizio, non la geopolitica. =
Spacciare la 'missione' della 'democratizzazione' dell'Iraq per una =
restituzione del paese al popolo che ne =E8 il legittimo sovrano =E8 il =
trasparente velo propagandistico di un progetto di interdizione di un =
eventuale processo di autonomia sociale, politica e, direi, ambientale, =
che - in Iraq come in tutto il Medio Oriente - potrebbe dar vita ad una =
realt=E0 alternativa tanto alla dittatura che a un'=E9lite fantoccia o =
compradora.

Nel cuore dell'impero, allo scoccare dell'ora delle armi, purtroppo, =
n=E9 locale e globale e nemmeno il mondo del lavoro hanno ancora =
prodotto quella fusione e quella autonomia che si sono espanse in tutto =
il mondo fino a lambire le soglie del potere degli Stati. Ed il =
fondamentalismo moralistico di cui si ammanta la retorica di Bush =E8 =
anche volto a impedire la formazione a livello territoriale o nei =
sindacati di quella autonomia sociale che pu=F2 essere il laboratorio di =
una visione alternativa e di una pratica vincente per la pace.=20

Eppure, proprio nel momento pi=F9 difficile, si guardi con attenzione a =
quello che nel vecchio lessico dei conflitti chiamavamo il 'fronte =
interno': qualcosa =E8 in movimento anche negli Stati Uniti, oltre che, =
da tempo, nella stessa Inghilterra. Ci sono pi=F9 segnali che anche l=E0 =
un nuovo immaginario, nuove pratiche nuovi linguaggi comunichino in =
spazi non pi=F9 separati, eliminando gli steccati e i confini di una =
divisione permanente del mondo segnata dalle armi.

=20

Un'ultima considerazione: la speranza di evitare la guerra di Bush =
contro l'Iraq stava anche nel ritenere senza futuro la dottrina della =
guerra preventiva e permanente in un mondo interconnesso dove la =
sicurezza di ciascuno dipende da quella di tutti gli altri. =
L'irragionevolezza, fino alla natura criminale delle decisioni che =
avrebbe dovuto adottare il Governo degli USA, facevano sperare che le =
ragioni del movimento della pace mettessero a nudo la contraddizione =
spaventosa di lanciare guerre per la libert=E0 solo nei territori ricchi =
di petrolio. La guerra non =E8 stata evitata; ma chi la conduce deve =
chiarire come l'ampliamento delle opportunit=E0 commerciali e del =
proprio dominio militare siano compatibili con l'idea ormai prevalente =
che la terra funzioni come un organismo vivente entro i cui confini =
vivere individualmente e nelle rispettive comunit=E0 =E8 possibile solo =
se si promuove il benessere generale della pi=F9 ampia biosfera in cui =
prosperiamo. Il movimento =E8 cresciuto e sta individuando anche un =
nuovo modo di informare che =E8 in grado di narrare gli eventi della =
guerra, cos=EC come le tappe del confronto aspro che si =E8 aperto tra =
diverse visioni del mondo, con occhi propri, immagini dirette, tecniche =
di comunicazione interattive che depotenziano l'unidirezionalit=E0 =
autoritaria delle televisioni militarizzate. In questo contesto agire =
localmente e pensare globalmente corrisponde al nuovo concetto di =
sicurezza che va oltre il sistema fondato sul carbone e sul petrolio su =
cui si sono sviluppati il modello industriale e lo stato nazionale che =
Bush porta alle estreme conseguenze non firmando il protocollo di Kyoto, =
combattendo la Corte Penale Internazionale, Affossando l'ONU.=20

Per di pi=F9, il movimento per la pace ha forse ormai gi=E0 individuato =
il percorso futuro per mettere fuori gioco la guerra, non solo sulla =
base di diritti affermati e formalmente riconosciuti, ma anche con =
comportamenti individuali e collettivi e pratiche che, mentre producono =
nell'immediato sul territorio pi=F9 solidariet=E0 e pi=F9 giustizia =
sociale, impongono al conflitto per il cambiamento a dimensione globale =
una sua autentica dimensione democratica.





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Novit=E0 Edizioni Punto Rosso: Uscite Imminenti



Atilio Boron
Impero & Imperialismo



Quaderni di Alternatives Sud
Il potere delle transnazionali.
Il punto di vista del Sud



Fran=E7ois Houtart
La tirannia del mercato e le alternative



F. Houtart, S. Amin (a cura di)
La globalizzazione delle resistenze.=20
Lo stato delle lotte 2003


=20



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ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso@???
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma@???
LUP - LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup@???
EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni@???
VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - ITALIA
TEL. 02-874324/72016642
FAX 02-875045
www.puntorosso.it



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color=3D#ff0000 size=3D6><STRONG>Net <BR></STRONG></FONT></STRONG><FONT=20
size=3D5><STRONG><STRONG>numero&nbsp;<FONT size=3D6>2<SPAN=20
class=3D310260611-10042003>9</SPAN><SPAN class=3D624202012-18032003> =
-&nbsp;<SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT size=3D5>aprile=20
</FONT></SPAN></SPAN></FONT></STRONG></STRONG><STRONG><STRONG>2003</STRON=
G><STRONG>=20
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<DIV>
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<DIV>periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso</DIV>
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<HR>
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<DIV align=3Dleft><FONT face=3DArial>
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face=3D"Times New Roman"></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
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<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-ansi-language: IT"><STRONG>In ricordo di Tiziana=20
Saporito<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-ansi-language: IT">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<DIV></FONT><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt; =
mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT; =
mso-bidi-language: AR-SA"><FONT=20
face=3DArial size=3D3>Nei giorni scorsi =E8 scomparsa Tiziana dopo una =
lunga malattia.=20
La morte l'ha&nbsp;portata via giovane e nel pieno della sua attivit=E0 =
politica.=20
La vogliamo ricordare come compagna e amica attenta, partecipe, =
gioviale,=20
intelligente. Un abbraccio alla sua famiglia e alle compagne e ai =
compagni che=20
l=92hanno seguita fino all=92ultimo. </FONT></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
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mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT; =
mso-bidi-language: AR-SA"><FONT=20
face=3DArial size=3D3></FONT></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: 12.0pt; =
mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; mso-fareast-language: IT; =
mso-bidi-language: AR-SA"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial size=3D3>Le compagne e i =
compagni di=20
Punto Rosso</FONT></SPAN></SPAN></DIV>
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<DIV align=3Dleft><STRONG>
<HR>
</STRONG></DIV>
<DIV align=3Dleft><STRONG></STRONG>&nbsp;</DIV>
<DIV align=3Dleft><STRONG>FERMIAMO LA GUERRA - FERMIAMO IL =
MASSACRO</STRONG></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>Fermiamo la mano degli apprendisti stregoni che, pur di mantenere =
il=20
dominio sulle risorse strategiche, di occupare regioni del mondo =
cruciali, di=20
perpetuare un ordine mondiale iniquo, non recedono di un passo dallo =
scatenare=20
l'inferno. Basta con lo scempio dei corpi, dell'ambiente, della =
democrazia,=20
della cultura, della vita. Basta morti, basta dolori, basta distruzioni. =
Basta=20
con la banda di avventurieri che pretende di governare il mondo. </DIV>
<DIV>L'Associazione Culturale Punto Rosso e il Forum Mondiale delle =
Alternative=20
daranno come sempre il loro contributo, assieme al movimento, alle forze =

politiche, agli uomini e alle donne di buona volont=E0, di =
contrinformazione, di=20
controcultura e di mobilitazione per affermare la giustizia e la=20
pace.&nbsp;</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>Consultate il =
sito</SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><A=20
href=3D"http://www.fermiamolaguerra.it/">www.fermiamolaguerra.it</A></SPA=
N></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>e per Milano</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><A=20
href=3D"http://www.fermiamolaguerra.it/milano">www.fermiamolaguerra.it/mi=
lano</A></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN=20
class=3D247495609-01042003>----------------------------------------------=
-------------------------------------------------------------------------=
-----------</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN =
class=3D247495609-01042003><STRONG>Sommario</STRONG></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN =
class=3D247495609-01042003><STRONG>Iniziative</STRONG></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D310260611-10042003>Milano:=20
presentazione del libro di Carla Ravaioli, Un mondo diverso =E8=20
necessario&nbsp;(16 aprile 2003)</SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>Milano: Assemblea Nazionale=20
dell'Associazione Culturale Punto Rosso - Fma (17 maggio =
2003)</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>Lup - Libera Universit=E0 Popolare =
- i=20
prossimi corsi</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>- Il Capitale di Marx</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>- Il Sistema della=20
Comunicazione</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>- Immigrazione e=20
globalizzazione</SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D310260611-10042003>Magenta=20
(MI)</SPAN>:&nbsp;<SPAN class=3D310260611-10042003>dibattito pubblico: =
L'impero=20
del caos (28 aprile 2003)</SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D310260611-10042003></SPAN></SPAN><SPAN =
class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D310260611-10042003>Massa: incontro con Rosalina Tuyuc (22 aprile =

2003)</SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D310260611-10042003>Garbagnate=20
(MI): La nuova America Latina (14 aprile 2003)</SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN =
class=3D310260611-10042003>Fermo: Il=20
cielo sopra Bagdad (10 aprile 2003)</SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D310260611-10042003></SPAN></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>Materiali<SPAN=20
class=3D310260611-10042003>:</SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN =
class=3D310260611-10042003>-=20
Samir Amin, <SPAN>L=92ambizione criminale e fuor di misura degli Stati =
Uniti:<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN>controllare militarmente il=20
pianeta</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><SPAN>- Mario Agostinelli, L'antibandiera =
della=20
pace<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: =
13.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P></SPAN></SPAN></SPAN>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">- Novit=E0 Edizioni =
Punto=20
Rosso<SPAN class=3D310260611-10042003>: uscite=20
imminenti</SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003></SPAN>
<HR>
</DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"></SPAN>&nbsp;</DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">IN OCCASIONE DELLA =
PRESENTAZIONE=20
DEL LIBRO DI CARLA RAVAIOLI, <EM>UN MONDO DIVERSO E' NECESSARIO</EM> =
(EDITORI=20
RIUNITI 2003) <o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><FONT =
size=3D5><SPAN=20
lang=3DPT-BR style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">PER UN MONDO =

</SPAN><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">SENZA=20
PIU<SPAN class=3D609564912-07042003>'</SPAN>=20
GUERRA<o:p></o:p></SPAN></FONT></STRONG></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">DISCUSSIONE SULLE =
PROSPETTIVE DELLA=20
PACE E SULLA NECESSIT=C0 DI UNO SVILUPPO =
ALTERNATIVO<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
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style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><STRONG>MILANO =
MERCOLED=CC 16 APRILE=20
- ORE 21<o:p></o:p></STRONG></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'"><STRONG>CASA DELLA =
CULTURA - VIA=20
BORGOGNA 3 <o:p></o:p></STRONG></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">partecipano<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">CARLA RAVAIOLI (autrice =
del=20
libro)<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">GIORGIO LUNGHINI =
(Universit=E0 di=20
Pavia)<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">MARCO REVELLI =
(Universit=E0 di=20
Torino)<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">KARL SCHIBEL (Alleanza =
per il=20
clima, Francoforte)<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">FERRUCCIO CAPELLI =
(direttore Casa=20
della Cultura)<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">coordina<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">MARIO AGOSTINELLI (Ass. =
Cult. Punto=20
Rosso-Forum Mondiale delle Alternative)<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">organizzano<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">Associazione Culturale =
Punto Rosso=20
- Forum Mondiale delle Alternative e Casa della Cultura<SPAN=20
style=3D"mso-tab-count: 1">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS =
Mincho'">Informazioni<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">Tel. 02-874324 e=20
02-76005383<o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV class=3DMsoPlainText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'">puntorosso@??? =
e <A=20
href=3D"mailto:segreteria@casadellacultura.it">segreteria@casadellacultur=
a.it</A><o:p></o:p></SPAN></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV></SPAN></DIV>
<DIV><SPAN class=3D247495609-01042003><STRONG><FONT size=3D4>ASSEMBLEA =
NAZIONALE=20
</FONT></STRONG></SPAN><SPAN class=3D247495609-01042003><STRONG><FONT=20
size=3D4>DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO - FORUM MONDIALE DELLE=20
ALTERNATIVE</FONT></STRONG> </DIV>
<P>MILANO, SABATO 17 MAGGIO 2003, dalle ORE 10.30 ALLE 19.30 presso la =
SALA AEM=20
in via della Signora 10 (MM1 - MM3 Duomo).</P>
<P>Questa assemblea vuole essere, in primo luogo, una occasione di =
analisi e=20
confronto sulla situazione politico-culturale attuale. Con particolare=20
riferimento alle condizioni e alle prospettive del movimento dei =
movimenti di=20
cui facciamo parte, nello sforzo di immaginazione e di proposizione per =
i=20
lineamenti fondamentali di una politica e di una cultura comune di =
alternativa.=20
Anche in riferimento alle sorti di una possibile rifondazione della =
sinistra=20
italiana.</P>
<P>In secondo luogo si cercher=E0 di tessere una rete culturale e =
sociale in grado=20
di produrre queste ricerche e di vivificarle nelle articolazioni =
nazionali e=20
internazionali di movimento.</P>
<P>In proposito&nbsp;<SPAN class=3D247495609-01042003>verr=E0 messo in =
rete un=20
</SPAN>&nbsp;breve un documento introduttivo, che far=E0 da contributo =
comune e=20
iniziale alla discussione.</P>
<P>Oltre alla relazione introduttiva, all'assemblea daranno un =
contributo con=20
relazioni specifiche Fran=E7ois Houtart, segretario generale del Forum =
Mondiale=20
delle Alternative e Mimmo Porcaro, studioso della politica.</P>
<P><SPAN class=3D247495609-01042003>Siete tutti i<SPAN=20
class=3D089260819-02042003>n</SPAN>vitati........</SPAN></P>
<P></SPAN><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-bidi-font-style: =
italic"><SPAN=20
class=3D624202012-18032003>
<HR>
</SPAN></SPAN></SPAN><SPAN class=3D247495609-01042003><FONT =
face=3DArial><FONT=20
face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><STRONG>LUP-=20
</STRONG><STRONG>LIBERA UNIVERSITA'=20
POPOLARE</STRONG></FONT></FONT></FONT></FONT></SPAN><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT=20
face=3DArial><FONT face=3DArial><SPAN class=3D624202012-18032003>=20
<HR>

<P></P>
<P></P></DIV>
<DIV></SPAN>
<DIV>
<DIV>
<DIV>
<DIV><STRONG>prossimi corsi</STRONG></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV></DIV><FONT face=3DArial>
<H3 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>Dipartimento di storia della filosofia =
e del=20
pensiero umano =93Ernst Bloch=94</STRONG></H3>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><EM>Il pensiero =
occidentale=20
attraverso le sue grandi opere.</EM></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">A seguito del grande =
interesse=20
suscitato dai corsi svolti nei due anni passati sulla</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">storia del pensiero =
occidentale,=20
riprendiamo questo percorso a partire dalle grandi opere di questo =
pensiero,=20
come momenti paradigmatici della storia della filosofia.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<H1 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN style=3D"mso-bidi-font-weight: =
bold"><FONT=20
size=3D3>Undicesimo Corso<o:p></o:p></FONT></SPAN></H1>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DStile1 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">IL CAPITALE DI MARX</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Durata: 3 lezioni. =
Luogo: Punto=20
Rosso, Via Morigi 8, Milano. Quota di iscrizione: 10 Euro</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Marted=EC 1 Aprile =
2003, ore=20
18.30-20-30</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Introduzione alla =
filosofia di=20
Marx</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Relatore:&nbsp;<SPAN=20
class=3D247495609-01042003>Giorgio Giovannetti</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Marted=EC 8 Aprile =
2003, ore=20
18.30-20-30</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Il Capitale (I)</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Relatore:&nbsp;<SPAN=20
class=3D247495609-01042003>Giorgio Riolo - Roberto Mapelli</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Marted=EC 15 Aprile =
2003, ore=20
18.30-20-30</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Il Capitale (II)</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Relatore:&nbsp;<SPAN=20
class=3D247495609-01042003>Giorgio Riolo - Roberto Mapelli</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D624202012-18032003><FONT=20
face=3DArial>------------------------------------------------------------=
----------------------------------------------</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D624202012-18032003></SPAN>&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Dipartimento =
di critica=20
dell=92economia politica e della societ=E0 =93Rosa =
Luxemburg=94</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">IL=20
SISTEMA DELLA COMUNICAZIONE.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">PARTE=20
I: LA STORIA, LA STRUTTURA, </SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">LE=20
PROSPETTIVE NELL=92ERA DELLA GUERRA GLOBALE.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Durata:=20
4 incontri. Luogo : Punto Rosso, via Morigi 8, Milano. Quota di =
partecipazione:=20
15 euro<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Primo=20
incontro. Mercoled=EC 26 Marzo, ore 18.30<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Il=20
sistema dei media: storia e problemi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatore:=20
Giovanni Cesareo (Politecnico di Milano)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Secondo=20
incontro. Mercoled=EC 2 Aprile, ore 18.30.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Il=20
sistema dei media: l=92economia della comunicazione, i giganti =
dell=92informazione,=20
i rapporti con la politica.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatore:=20
Francesco Siliato (Politecnico di Milano)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-tab-count: =
1">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Terzo=20
incontro. Mercoled=EC 9 Aprile, ore 18.30<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Le=20
nuove tecnologie: sviluppi e previsioni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatore:=20
Roberto Rosso (gruppo comunicazione del Social =
Forum).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Quarto=20
incontro, mercoled=EC 16 Aprile, ore 18.30<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Il=20
sistema dei media e il sistema di guerra: le relazioni, la comune =
struttura di=20
potere, le contraddizioni.<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; =

</SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatore:=20
Giovanni Cesareo (Politecnico di Milano).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">IL=20
SISTEMA DELLA COMUNICAZIONE.<SPAN class=3D247495609-01042003> =
</SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">PARTE=20
II: LA REALTA=92, L=92IDEOLOGIA, LE ALTERNATIVE.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Durata:=20
3 incontri. Luogo: Punto Rosso, via Morigi 8, Milano. Quota di =
partecipazione:=20
10 euro<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Primo=20
incontro. Mercoled=EC 7 Maggio, ore 18.30.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Gli=20
effetti della comunicazione mediatica: strategie, presunzioni, =
ideologia,=20
realt=E0.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatore:=20
Francesco Siliato (Politecnico di Milano).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Secondo=20
incontro. Mercoled=EC 14 Maggio, ore 18.30<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Il=20
lavoro nel sistema informativo: la forma di apparato, l=92impresa,=20
l=92organizzazione, le alternative.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatore:=20
Giovanni Cesareo (Politecnico di Milano)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Terzo=20
incontro. Mercoled=EC 21 Maggio, ore 18.30.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">I=20
media alternativi e di movimento.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt">Relatori:=20
Roberto Savio (Ips, consiglio internazionale FSM), Claudio Jampaglia=20
(responsabile comunicazione Attac Italia). <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<SPAN=20
class=3D624202012-18032003><FONT=20
face=3DArial>------------------------------------------------------------=
----------------------------------------</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D624202012-18032003><FONT face=3DArial></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Dipartimento =
di Studi=20
Internazionali =93Patrice Lumumba=94</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoTitle style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">IMMIGRAZIONE E =
GLOBALIZZAZIONE<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">I MIGRANTI E IL CONFLITTO =
SOCIALE=20
NELL=92ERA DEL NEOLIBERISMO<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Le =
migrazioni=20
d=92individui non sono un fenomeno sociale dei nostri giorni. Sono =
piuttosto una=20
pratica storicamente sedimentata nel processo evolutivo della societ=E0 =
umana. Il=20
movimento di popolazioni da un luogo ad un altro =E8 fenomeno =
riscontrabile in=20
tutte le epoche storiche. La storia dell=92uomo =E8 una storia di =
umanit=E0 in=20
movimento. La stessa storia dell=92Europa moderna pu=F2 essere scandita =
dai tempi=20
delle migrazioni interne, dagli spostamenti di lavoratori da un paese =
all=92altro,=20
dal continuo esodo dei profughi delle guerre che hanno insanguinato il =
nostro=20
continente negli ultimi cinque secoli.<o:p></o:p></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Le =

immigrazioni contemporanee si iscrivono in questo continuum storico ma=20
differiscono dal passato per le concause che oggi le generano. Gli =
attuali=20
processi migratori vanno contestualizzati all=92interno dell=92attuale =
situazione=20
socio-economica mondiale nella quale questi stessi si dipanano. Si =
tratta di una=20
riflessione che non pu=F2 non essere posta in termini sistemici =
all=92interno di=20
quel macro-fenomeno sociale definito =
globalizzazione.<o:p></o:p></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">Tale =E8 il=20
sistema nel quale si inseriscono gli odierni processi migratori, non =
solo per il=20
sottosviluppo generato in alcune zone del mondo dai processi di =
globalizzazione=20
dei mercati, ma anche perch=E9 le migrazioni =96 e soprattutto le =
politiche di=20
controllo delle stesse, attuate dalle =93democrazie occidentali=94 =96 =
sono funzionali=20
ai processi di precarizzazione e di indebolimento della forza lavoro =
anche nei=20
paesi a sviluppo avanzato.<o:p></o:p></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">Gli incontri=20
formativi che proponiamo cercheranno di analizzare i punti critici delle =
attuali=20
politiche migratorie, partendo da una visione differente che prender=E0 =
in=20
considerazione non tanto i risultati pratici che queste politiche si =
propongono,=20
quanto i riflessi sul controllo del lavoro migrante che le stesse =
provocano. Si=20
cercher=E0 inoltre di mettere in luce la reale possibilit=E0 di una =
diversa politica=20
migratoria.<o:p></o:p></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Durata: 4 incontri<SPAN=20
class=3D247495609-01042003>. </SPAN></SPAN><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">Luogo:=20
Punto Rosso, via Morigi 8, Milano<SPAN class=3D247495609-01042003>.=20
</SPAN></SPAN><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Quota di partecipazione: =
20=20
Euro<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>1) Venerd=EC 9 =
Maggio 2003,=20
18.30-20.30, relatore Andrea De Bonis <o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>Processi migratori =
e politiche=20
di controllo<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">I movimenti di popolazione =
negli ultimi=20
due secoli: la creazione della figura giuridica dello straniero =96 le =
migrazioni=20
del dopoguerra =96 il controllo del lavoro migrante nella Germania =96 =
migrazioni e=20
segregazionismo in U.S.A.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>2) <SPAN=20
style=3D"BACKGROUND: yellow; mso-highlight: yellow">Gioved=EC 15 Maggio =
2003</SPAN>,=20
18.30-20.30, relatori Marco Ferrero e Anna=20
Andrian<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>La costruzione =
della fortezza=20
Europa<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-weight: =
bold">Diritto=20
diseguale e controllo del lavoro migrante </SPAN><SPAN =
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">=96=20
il modello tedesco del lavoratore-ospite <I>(G</I><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">astarbeiter) =96</I> il modello=20
assimilazionista francese =96 il modello inglese: tra imperialismo e=20
riconoscimento =96 le nuove migrazioni nell=92Europa del Sud =96 le =
politiche europee=20
di immigrazione e asilo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>3) Venerd=EC 23 =
Maggio 2003,=20
18.30-20.30, relatrici Flavia Favero e Roberta=20
Rossolini<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>I processi =
migratori e=20
l=92ibridazione culturale<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Multicultura, intercultura, =

transcultura? =96 diversit=E0/affinit=E0 tra esperienze geoculturali =
differenti =96=20
razza, etnia, cultura: i rischi di vecchie e nuove etichette =96 alla =
scoperta=20
dell=92ibridazione culturale.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>4) Venerd=EC =
30 Maggio=20
2003, 18.30-20.30, relatori Andrea De Bonis e Eleonora Garosi, con la=20
partecipazione del Professor Salvatore Palidda - =
<o:p></o:p></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt"><STRONG>L=92immigrazione in Italia:=20
precariet=E0 e criminalizzazione</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-style: italic">La criminalizzazione dei migranti =
=96=20
</SPAN><I style=3D"mso-bidi-font-style: normal">Soft-apartheid </I>e =
differenza=20
giuridica del migrante =96 <I style=3D"mso-bidi-font-style: =
normal">Sans-papiers=20
ed economia informale =96 la cittadinanza come diritto esclusivo =96 =
il=20
controllo del lavoro migrante in Italia =96 proposte per una possibile =
nuova=20
politica migratoria.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT face=3DArial>
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV><FONT=20
face=3D"Times New =
Roman"></FONT>&nbsp;</DIV></FONT></SPAN></SPAN></FONT></FONT></FONT></FON=
T></FONT></FONT></SPAN></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV><FONT=20
face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT face=3D"Times New Roman">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">L A<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; </SPAN>L U P</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">LIBERA UNIVERSITA=92 =
POPOLARE</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes"><FONT face=3DArial></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">La sede LUP di =
Magenta in=20
collaborazione con la LUP - Legnano</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">o&nbsp;r g a n i z z =
a</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Una serata di =
riflessione e di=20
approfondimento su</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt"><STRONG></STRONG>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>L=92IMPERO =
DEL=20
CAOS</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Resistenze e =
alternativa=20
alla guerra e ai terrorismi</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt"><STRONG></STRONG>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Luned=EC 28 =
Aprile 2003 -=20
alle ore 21</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Sala Convegni =
IDEAL<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> - </SPAN></STRONG><STRONG>Viale Piemonte, 10 =
=96=20
Magenta</STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>&nbsp;<o:p></o:p></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Introduzione:<SPAN=20
style=3D"mso-tab-count: 1">&nbsp;</SPAN>Prof. Filomena Battipaglia =96 =
LUP=20
Magenta</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Relazioni:&nbsp;<SPAN =

style=3D"mso-tab-count: =
1">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;</SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-tab-count: =
1">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Giorgio =
Riolo</STRONG> =96=20
Ass. Culturale Punto Rosso =96 Milano</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Don Alberto=20
Vitali</STRONG> =96 Pax Christi =96 Milano</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Coordina</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG>Piero =
Spadaro</STRONG> =96=20
LUP =96 Magenta</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Segue =
dibattito.</P><o:p></o:p>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">La LUP =96 Libera =
universit=E0=20
popolare, inaugura con questa serata l=92inizio di una serie di =
attivit=E0 di=20
dibattito, studio, approfondimento, su temi di natura politica, =
economica,=20
culturale.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">Per maggiori =
informazioni Piero=20
Spadaro 02.97299861</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3D5>"Le =
donne sostengono=20
la meta' del cielo"<BR></FONT><FONT size=3D2>Antico proverbio=20
cinese<BR><BR></FONT><FONT size=3D5>LE DONNE NELLA RESISTENZA<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN>DEI POPOLI=20
INDIGENI<BR></FONT><BR><STRONG>MARTEDI 22 APRILE 2003<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> - </SPAN>ORE 21.00<BR>SALA DELLA =
RESISTENZA&nbsp;<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> - </SPAN>PALAZZO DUCALE<BR>PIAZZA ARANCI -=20
MASSA</STRONG><BR><BR>INCONTRO CON<BR><BR><FONT size=3D5>ROSALINA=20
TUYUC<BR></FONT>E' una delle testimoni e simboli di lotta<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN>contro la violenza e di resistenza =
del<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN>popolo indigeno del Guatemala.<BR>E' =
la=20
fondatrice ed attuale direttrice del Coordinamento nazionale delle<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN>vedove del Guatemala (Conavigua)<SPAN =

class=3D310260611-10042003>.</SPAN><BR>E' stata una delle prime deputate =
maya<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN>nel Congresso della=20
Repubblica<BR><BR>PARTECIPA<SPAN class=3D310260611-10042003>: =
</SPAN>ALDO=20
ZANCHETTA<SPAN class=3D310260611-10042003> - </SPAN>Tavola della Pace =
della=20
Provincia di Lucca<BR></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt">ORGANIZZA<BR>ASSOCIAZIONE=20
CULTURALE PUNTO ROSSO<BR><BR>CON IL PATROCINIO<SPAN =
class=3D310260611-10042003>=20
</SPAN>COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA'<SPAN class=3D310260611-10042003>=20
</SPAN>PROVINCIA DI MASSA CARRARA<BR><BR>info: cell.=20
347-1085533<BR><BR>______________________________________________________=
______<BR><BR><FONT=20
size=3D2>INFORMAZIONI SU ROSALINA TUYUC <BR></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D2>Rosalina Tuyuc=20
Velasquez =E8 una donna maya Kakchiquel proveniente da San Juan =
Comalapa, nel=20
Dipartimento di Chimaltenango, un paesino nell=92altipiano guatemalteco, =
duramente=20
colpito dalla guerra. <BR>Nel suo paese svolgeva la professione di =
infermiera,=20
ma gi=E0 all=92et=E0 di 18 anni era Presidentessa della Giovent=F9 =
Operaia Cattolica=20
Femminile di San Juan Comalapa. A vent=92anni era presidentessa =
dell=92Azione=20
Cattolica del paese. La sua famiglia era impegnata nell=92ambito sociale =
e=20
religioso, quando la guerra sconvolse l=92altipiano. Tutti i dirigenti =
popolari=20
vennero sistematicamente eliminati e le organizzazioni sociali sciolte. =
Rosalina=20
aveva 26 anni quando suo padre fu sequestrato nel luglio 1982. Tre anni =
dopo=20
(maggio 1985) anche suo marito scomparve, cos=EC all=92et=E0 di 29 anni =
rimane vedova=20
e con due figli. <BR>Nel 1988 fond=F2, assieme ad altre donne vedove, il =

Coordinamento Nazionale delle Vedove del Guatemala (CONAVIGUA), di cui =
fu eletta=20
Presidentessa. Quando ancora i massacri e il genocidio si scatenavano =
contro il=20
suo popolo ebbe il coraggio di lottare contro la repressione e la=20
militarizzazione. Assunse anche numerosi ruoli di responsabilit=E0 che =
la rendono=20
una delle dirigenti pi=F9 note e rispettate della societ=E0 civile =
guatemalteca:=20
Presidentessa della Commissione delle Vittime della Violenza nel Dialogo =

Nazionale; membro del Consiglio Direttivo dell=92Unit=E0 di Azione =
Sindacale e=20
Popolare; membro del Tavolo di Coordinamento dell=92Incontro =
Intercontinentale=20
=93500 Anni di Resistenza Indigena, Nera e Popolare=94; Fondatrice e =
coordinatrice=20
dell=92Istanza di Unit=E0 e Consenso Maya; fondatrice e membro del =
Coordinamento=20
Nazionale di Organizzazioni del Popolo Maya del Guatemala (COPMAGUA). =
<BR>Nel=20
dicembre 1994, a 38 anni, viene eletta deputata nel Congresso della =
Repubblica=20
per il Fronte Democratico Nuova Guatemala, che raggruppa le =
organizzazioni=20
sociali e popolari guatemalteche: durante l=92esperienza di deputata si =
distingue=20
per il suo impegno a favore dei settori esclusi e assume l=92incarico di =

VicePresidente del Congresso, di Capo gruppo parlamentare del FDNG e di=20
Presidentessa della Commissione per la Donna, i Minori e la Famiglia del =

Congresso. <BR>Dopo cinque anni di esperienza come deputata, nel 1999 =
=E8 tornata=20
a lottare a fianco delle donne vedove ed =E8 stata eletta nuovamente =
Presidentessa=20
di CONAVIGUA. <BR>Adesso lavora anche insieme all=92equipe della Premio =
Nobel per=20
la Pace Rigoberta Mench=FA Tum nella lotta contro l=92impunit=E0, =
presentando denuncie=20
per il genocidio commesso nei confronti dei popoli indigeni =
guatemaltechi.=20
</FONT></P><FONT size=3D2><FONT face=3DArial=20
size=3D3></FONT></FONT></FONT></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FONT><FONT=20
face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT face=3D"Times New Roman"><FONT=20
size=3D2></FONT></FONT></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><FONT size=3D+0><FONT=20
face=3DArial></FONT></FONT></FONT></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FONT></FO=
NT>&nbsp;</DIV><FONT=20
face=3DArial><FONT face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT face=3D"Times New Roman"><FONT =
size=3D+0>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><BR></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<DIV>
<HR>
</DIV>
<P></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3DArial></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 14.0pt">Luned=EC 14 Aprile =
2003 ore=20
21.00</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt">=93La nuova =
America=20
Latina=94<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt">Dopo il fallimento =
delle=20
politiche del FMI in Argentina e le devastazioni del neoliberismo: il =
continente=20
sudamericano degli zapatisti e dei Sem Terra, dei piqueteros e dei=20
cacerolazos<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>dove la =
speranza prende=20
la strada del Brasile di Lula e del Venezuela di Chavez</SPAN><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 18.0pt"> =
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 14.0pt">relatori: Giorgio =
Riolo=20
(Ass.cult.Punto Rosso)<SPAN class=3D310260611-10042003> e =
</SPAN></SPAN><SPAN=20
lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">Jos=E8 Luis=20
Tagliaferro (Forum Mondiale delle Alternative)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 14.0pt"><STRONG>Presso il =
circolo=20
=93Che Guevara=94 di via Monviso 124, Garbagnate=20
Milanese<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P><FONT =
face=3DArial></FONT>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<DIV>
<HR>
</DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><BR></P>
<P class=3DMsoTitle style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: =
10.0pt"><STRONG>SCEGLIPACE<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoTitle style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 10.0pt"><STRONG>COORDINAMENTO=20
TERRITORIALE DEL FERMANO<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; tab-stops: 241.0pt"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<H2 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">GIOVEDI=92 10 APRILE<SPAN =
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN>ore 21.15<o:p></o:p></SPAN></H2>
<H3 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">FERMO <I>SALA =
MULTIMEDIALE<o:p></o:p></I></SPAN></H3>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">( v.Mazzini 3, =
di fronte al=20
Municipio)<o:p></o:p></SPAN></P>
<H4 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><I><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></I></H4>
<H4 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><I><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">INCONTRO - =
DIBATTITO<o:p></o:p></SPAN></I></H4>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText2 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">IL CIELO SOPRA BAGHDAD<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><I><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">SIGNIFICATI E=20
CONSEGUENZE DELLA GUERRA =93PREVENTIVA=94<o:p></o:p></SPAN></I></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><BR><SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>Interviene il Prof. Alberto=20
TAROZZI<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">(Docente di =
Sociologia dello=20
sviluppo Univ. Bologna)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><I><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 7.5pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></I></B></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><I><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 7.5pt">All=92interno=20
dell=92iniziativa verr=E0 illustrata e lanciata anche a livello locale =
la campagna=20
di boicottaggio della Esso, fornitore di carburanti e oli all=92esercito =

americano.<o:p></o:p></SPAN></I></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><B><I><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></I></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><B><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">SCEGLIPACE</SPAN></B><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> <B>aderisce alla</B> </SPAN><B><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: black; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Manifestazione=20
nazionale a Roma del 12 aprile per un CESSATE ILFUOCO =
immediato</SPAN></B><SPAN=20
lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: =
black"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'"></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><FONT=20
face=3DArial></FONT><o:p></o:p></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV></SPAN></FONT></FONT><FONT face=3DArial size=3D5><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><STRONG>Materiali</STRONG></SPAN></FONT></SPAN=
><SPAN=20

class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; =
mso-bidi-font-weight: bold"></DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm -0.05pt 0pt 0cm">
<DIV>
<HR>
</DIV>
<P></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm -0.05pt 0pt 0cm"><B><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Samir =
AMIN<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><B><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN><STRONG>L=92ambizione=20
criminale e fuor di misura degli Stati Uniti:<SPAN =
class=3D310260611-10042003>=20
</SPAN>controllare militarmente il =
pianeta<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: =
13.0pt"><STRONG>&nbsp;<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">1. Negli anni 80, quando gi=E0 si =
annunciava il=20
crollo del sistema sovietico,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>si=20
profila un=92opzione egemonica che conquista l=92insieme della classe =
dirigente=20
degli Stati Uniti<B>, </B>sia democratica che repubblicana. Trascinati =
dalla=20
vertigine della loro potenza armata, ormai priva di concorrenti capaci =
di=20
tenerne a freno i fantasmi, gli Stati Uniti scelgono di affermare il =
loro=20
dominio applicando in primo luogo una strategia strettamente militare di =

=93controllo del pianeta.=94. Una prima serie di interventi =96 Golfo, =
Jugoslavia,=20
Asia centrale, Palestina, Iraq =96 inaugura negli anni 90 l=92attuazione =
di quel=20
piano di guerre =93<I>made in Usa</I>=94, che non avranno fine, =
pianificate e decise=20
unilateralmente da Washington.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La strategia politica che =
accompagna il=20
progetto ne prepara i pretesti, che si tratti del terrorismo, della =
lotta contro=20
il narcotraffico o dell=92accusa di produrre armi di distruzione di =
massa. Solo ed=20
evidentemente pretesti, se si conoscono le complicit=E0 che hanno =
permesso alla=20
Cia di fabbricare un avversario =93terrorista=94 su misura (i talebani, =
Bin Laden =96=20
non =E8 mai stata fatta piena luce sull=9211 settembre) o di sviluppare =
il Piano=20
Colombia diretto di fatto contro il Brasile. Quanto alle accuse di =
eventuale=20
produzione di armi pericolose, lanciate contro l=92Iraq, la Corea del =
nord o=20
qualsiasi altro Stato, fanno una misera figura di fronte all=92uso =
effettivo di=20
queste armi da parte degli Stati Uniti (le bombe di Hiroscima e =
Nagasaki,=20
l=92impiego di armi chimiche nel Vietnam, la minaccia di utilizzare armi =
nucleari=20
nelle guerre future=85) Si tratta di mezzi che sono di fatto pura =
propaganda, nel=20
senso che Goebbels dava al termine, efficaci forse per convincere =
l=92opinione=20
pubblica sprovveduta degli Stati Uniti, ma sempre meno credibili=20
altrove.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La =93guerra preventiva=94, =
formulata ormai come=20
un =93diritto=94 che Washington si arroga, abolisce di fatto ogni =
traccia di diritto=20
internazionale. La Carta delle Nazioni Unite vieta il ricorso alla =
guerra,=20
eccetto i casi di legittima difesa; e subordina un proprio eventuale =
intervento=20
militare a condizioni rigorose, dovendo limitarsi a una risposta =
misurata e=20
provvisoria. Tutti i giuristi sanno che le guerre iniziate dopo il 1990 =
sono=20
perfettamente illegittime e che dunque in via di principio coloro che se =
ne sono=20
assunti la responsabilit=E0 sono dei criminali di guerra. Gli Stati =
Uniti -<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>con la complicit=E0 di altri =
=96 stanno=20
trattando l=92Onu esattamente come nel passato gli Stati fascisti =
trattarono la=20
Societ=E0 delle Nazioni. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">2. L=92abolizione del diritto dei =
popoli, gi=E0=20
consumata, sostituisce al principio della loro uguaglianza quello della=20
distinzione fra un =93Herrenvolk=94 (il popolo degli Stati Uniti e in =
secondo luogo=20
quello di Israele) che ha il diritto di conquistare lo =93spazio =
vitale=94 che=20
giudica necessario e gli altri, la cui esistenza =E8 tollerabile solo se =
non=20
costituisce una =93minaccia=94 per i progetti di coloro che sono =
chiamati a essere i=20
=93padroni del mondo=94.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Quali sono dunque gli =93interessi =
nazionali=94=20
che la classe dirigente degli Stati Uniti si riserva il diritto di =
invocare=20
quando le pare?<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Per dire la verit=E0 tale classe si =
riconosce=20
in un unico obiettivo =96 il denaro. Lo Stato americano si =E8 messo =
apertamente al=20
servizio prioritario della soddisfazione delle esigenze del segmento =
dominante=20
del capitale, rappresentato dalle transnazionali degli Stati=20
Uniti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Agli occhi =
dell=92<I>establishment</I> di=20
Washington, siamo diventati tutti quanti dei pellirosse, cio=E8 dei =
popoli che=20
hanno diritto di esistere solo nella misura in cui non disturbano =
l=92espansione=20
del capitale transnazionale degli Stati Uniti. Ogni resistenza sar=E0 =
ridotta con=20
ogni mezzo, fino allo sterminio se necessario, ci promettono. Quindici =
milioni=20
di dollari di profitti supplementari per le transnazionali americane =
contro=20
trecento milioni di vittime: nessuna esitazione. Lo Stato =93canaglia=94 =
per=20
eccellenza, per riprendere il linguaggio dei presidenti Bush padre, =
Clinton e=20
Bush figlio, =E8 proprio quello degli Stati Uniti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Tale progetto =E8 certamente =
imperialista nel=20
senso pi=F9 brutale del termine, ma non =E8 =93imperiale=94 nel senso =
che Negri=20
attribuisce a questo termine, giacch=E9 non si tratta di gestire =
l=92insieme delle=20
societ=E0 del pianeta per integrarle in un piano capitalista coerente, =
ma soltanto=20
di rapinare le loro risorse. La riduzione del pensiero sociale agli =
assiomi di=20
base dell=92economia volgare, l=92attenzione unilaterale focalizzata =
sulla=20
massimizzazione della redditivit=E0 finanziaria a breve termine del =
capitale=20
dominante, rafforzata dalla presenza a tutela di esso dei mezzi militari =
che si=20
conoscono, sono responsabili di questa deriva barbara che il capitalismo =
porta=20
con s=E9, quando abbandona ogni sistema di valori umani per sostituirvi =
le=20
esigenze esclusive della soggezione alle pretese leggi del mercato. Il=20
capitalismo nordamericano con la sua storia si prestava a questa =
riduzione=20
meglio di quello delle societ=E0 europee. Di fatto lo Stato americano e =
la sua=20
concezione politica sono stati modellati per servire l=92economia e =
niente altro,=20
abolendo il rapporto contraddittorio e dialettico fra economia e =
politica. Il=20
genocidio degli Indiani, la schiavit=F9 dei Neri, la successione di =
ondate=20
migratorie che ha sostituito il confronto fra i gruppi che condividevano =
pretese=20
identit=E0 comunitarie (manipolate dalla classe dirigente) alla =
maturazione di una=20
coscienza di classe, hanno prodotto una gestione politica della =
societ=E0 guidata=20
da un partito unico del capitale, i cui due segmenti condividono le =
stesse=20
concezioni strategiche globali, pur con retoriche diverse dirette ad =
ognuna=20
delle =93<I>constituencies</I>=94 della met=E0 della societ=E0 che crede =
al sistema quel=20
tanto che basta per darsi la pena di andare a votare. Privata della =
tradizione=20
con cui i partiti operai socialdemocratici e comunisti hanno segnato la=20
formazione della cultura politica europea moderna, la societ=E0 =
americana non=20
dispone di strumenti ideologici che le permetterebbero di resistere alla =

dittatura senza contrappesi del capitale. Al contrario, il capitale =
modella=20
unilateralmente il modo di pensare della societ=E0 in tutte le sue =
dimensioni, e=20
in particolare riproduce rafforzandolo il suo razzismo fondamentale che =
le=20
permette di assumersi come =93Herrenfolk=94. =93Play boy Clinton, =
cow-boy Bush, same=20
policy=94: questo slogan ascoltato in India accentua giustamente la =
natura del=20
partito unico che gestisce la pretesa democrazia americana.=20
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Il progetto americano non =E8 =
perci=F2 un=20
progetto egemonico banale che condividerebbe con altri che si sono =
succeduti=20
nella storia moderna e antica le virt=F9 di una concezione generale dei =
problemi=20
che permetta di dar loro risposte coerenti e stabilizzanti, ancorch=E9 =
fondate=20
sullo sfruttamento economico e la disuguaglianza politica. Esso =E8 =
infinitamente=20
pi=F9 brutale con la sua concezione unilaterale estremamente =
semplicistica e da=20
questo punto di vista =E8 pi=F9 prossimo al progetto nazista, pure =
fondato sul=20
principio esclusivo dello =93Herrenvolk=94. Tale progetto statunitense =
non ha nulla=20
a che vedere con ci=F2 che dicono gli universitari liberali americani, =
che=20
qualificano tale egemonia come =93<I>benign</I>=94, cio=E8=20
indolore.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Se riuscir=E0 a svilupparsi ancora =
per un po=92=20
di tempo, tale progetto potr=E0 generare solo un caos sempre maggiore, =
con una=20
gestione sempre pi=F9 brutale di colpo su colpo, senza alcuna concezione =

strategica a lungo termine. Al limite, Washington non cercher=E0 pi=F9 =
di rafforzare=20
delle vere alleanze, il che implica sempre delle concessioni. Sono pi=F9 =
utili i=20
governi fantocci come quello di Karzai in Afghanistan finch=E9 il =
delirio di=20
potenza militare permette di credere all=92invincibilit=E0 degli Stati =
Uniti. Hitler=20
non la pensava diversamente. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">3. L=92analisi dei rapporti fra =
questo progetto=20
criminale e le realt=E0 del capitalismo dominante costituito =
dall=92insieme dei=20
paesi della triade (Stati Uniti, Europa, Giappone) permette di misurarne =
i punti=20
di forza e di debolezza.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Secondo l=92opinione generale pi=F9 =
diffusa,=20
veicolata dai media che non invitano a riflettere, la potenza militare =
degli=20
Stati Uniti sarebbe solo la punta dell=92iceberg che prolunga una =
superiorit=E0 del=20
paese in tutti i settori, in particolare quello economico, nonch=E9 =
quello=20
politico e culturale. Sarebbe quindi inevitabile inchinarsi alla sua =
egemonia,=20
come esso pretende.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">L=92analisi della realt=E0 =
economica inficia=20
peraltro questa opinione. Il sistema produttivo degli Stati Uniti =E8 =
ben lontano=20
dall=92essere =93il pi=F9 efficiente del mondo=94. Al contrario, quasi =
nessuno dei suoi=20
segmenti sarebbe in grado di competere vittoriosamente con i suoi =
concorrenti su=20
un mercato veramente aperto come lo immaginano gli economisti liberali. =
Ne =E8=20
testimonianza il deficit commerciale degli Stati Uniti, che si aggrava =
di anno=20
in anno, e che =E8 passato da 100 miliardi di dollari nel 1989 a 450 =
miliardi nel=20
2000. Per di pi=F9 tale deficit riguarda praticamente tutti i segmenti =
del sistema=20
produttivo. Anche l=92eccedente di cui beneficiavano gli Stati Uniti nel =
settore=20
dei beni di alta tecnologia, che era di 35 miliardi nel 1990, ha ormai =
lasciato=20
il posto a un deficit. La concorrenza fra Ariane e i missili della Nasa, =
fra=20
Airbus e Boeing, testimonia la vulnerabilit=E0 del vantaggio americano. =
Di fronte=20
all=92Europa e al Giappone per le produzioni di alta tecnologia, alla =
Cina, la=20
Corea e altri paesi industrializzati dell=92Asia e dell=92America Latina =
per i=20
prodotti manifatturieri pi=F9 banali, all=92Europa e all=92America =
Latina per=20
l=92agricoltura, gli Stati Uniti probabilmente non la vincerebbero senza =
ricorrere=20
a mezzi extra-economici che violano i principi del liberismo imposti ai=20
concorrenti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Di fatto gli Stati Uniti =
beneficiano di=20
vantaggi comparativi stabili solo nel settore degli armamenti, =
precisamente=20
perch=E9 questo sfugge ampiamente alle regole del mercato e gode del =
sostegno=20
statale. Tale vantaggio ha indubbiamente qualche ricaduta per il settore =
civile=20
(Internet ne costituisce l=92esempio pi=F9 noto) ma =E8 anche =
all=92origine di serie=20
distorsioni che costituiscono un handicap per molti settori produttivi.=20
L=92economia americana vive da parassita a danno dei suoi partner nel =
sistema=20
mondiale. =93Gli Stati Uniti dipendono per il 10% dei loro consumi =
industriali da=20
beni la cui importazione non =E8 coperta da esportazioni di prodotti =
nazionali=94=20
(E. Todd, <I>Apr=E8s l=92Empire</I>, p. 80)<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La crescita del periodo =
clintoniano, vantata=20
come prodotto del =93liberismo=94 cui l=92Europa aveva disgraziatamente =
anche troppo=20
resistito, =E8 di fatto ampiamente fittizia e in ogni caso non =
generalizzabile,=20
perch=E9 si basa su trasferimenti di capitali che implicano la =
stagnazione dei=20
partner. Per tutti i segmenti del sistema produttivo reale, la crescita =
degli=20
Stati Uniti non =E8 stata migliore di quella europea. Il =93miracolo =
americano=94 si =E8=20
alimentato esclusivamente della crescita delle spese prodotte =
dall=92aggravarsi=20
delle disuguaglianze sociali (servizi finanziari e personali: legioni di =

avvocati e guardie private ecc.). In questo senso, il liberismo di =
Clinton ha di=20
fatto preparato le condizioni che hanno permesso la ripresa reazionaria =
e la=20
vittoria successiva di Bush figlio. Inoltre, come sostiene Todd (p. 84)=20
=93gonfiato in maniera fraudolenta, il Pil americano comincia a =
somigliare, per=20
l=92affidabilit=E0 statistica, a quello dell=92Unione=20
Sovietica=94.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Il mondo produce, gli Stati Uniti =
(con un=20
risparmio nazionale praticamente nullo) consumano. Il =93vantaggio=94 =
degli Stati=20
Uniti =E8 quello di un predatore il cui deficit =E8 coperto =
dall=92apporto degli=20
altri, consensuale o forzato. I mezzi usati da Washington per compensare =
le sue=20
deficienze sono di natura diversa: violazioni unilaterali e ripetute dei =

principi del liberismo, esportazione di armi (60% del mercato mondiale)=20
largamente imposte ad alleati subalternizzati (che per di pi=F9 =96 come =
i paesi del=20
Golfo =96 non le useranno mai), ricerca di superprofitti petroliferi =
(che=20
suppongono la regolamentazione dei produttori, motivo reale delle guerre =
in Asia=20
centrale e in Iraq). Ma di fatto il deficit americano =E8 coperto =
essenzialmente=20
dagli apporti di capitale proveniente dall=92Europa e dal Giappone, dal =
Sud (paesi=20
petroliferi ricchi e classi <I>compradoras</I> di tutti i paesi del =
terzo mondo,=20
compresi i pi=F9 poveri), ai quali va aggiunto il prelievo a titolo di =
servizio=20
del debito imposto alla quasi totalit=E0 dei paesi della periferia del =
sistema=20
mondiale.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La ragioni del persistere del =
flusso di=20
capitali che alimenta il parassitismo dell=92economia e della societ=E0 =
americana e=20
permette alla superpotenza di vivere giorno per giorno sono certamente=20
complesse. Ma non sono affatto le pretese =93leggi del mercato=94, =
aventi=20
caratteristiche di razionalit=E0 e =
inevitabilit=E0.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La solidariet=E0 dei segmenti =
dominanti del=20
capitale transnazionale di tutti i partner della triade =E8 reale, e si =
esprime=20
nella loro adesione al neoliberismo globalizzato. In questa prospettiva =
gli=20
Stati Uniti sono visti come i difensori (militari, se necessario) di =
questi=20
=93interessi comuni=94. Ma resta il fatto che Washington non intende =
condividere=20
equamente i profitti della sua leadership. Gli Stati Uniti si sforzano =
invece di=20
trasformare gli alleati in vassalli, e in questo senso sono pronti ad =
accordare=20
agli alleati subalterni della triade solo concessioni di poco conto. =
Questo=20
conflitto di interessi del capitale dominante =E8 destinato ad =
acutizzarsi al=20
punto di portare a una rottura nell=92alleanza atlantica? Non =E8 =
impossibile, ma =E8=20
poco probabile.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Il conflitto pi=F9 promettente si =
apre su un=20
altro terreno. Quello delle culture politiche. In Europa resta sempre =
possibile=20
un=92alternativa di sinistra. Essa imporrebbe contemporaneamente una =
rottura con=20
il neoliberismo (e l=92abbandono della vana speranza di sottomettere gli =
Stati=20
Uniti alle sue esigenze, permettendo al capitale europeo di sferrare =
battaglia=20
sul terreno non minato della concorrenza economica) e con =
l=92allineamento sulle=20
strategie politiche degli Stati Uniti. Il surplus di capitali che =
l=92Europa si=20
rassegna a =93piazzare=94 negli Stati Uniti potrebbe allora venir =
investito per un=20
rilancio economico e sociale, impossibile senza quello. Ma se l=92Europa =

scegliesse di dare priorit=E0 al proprio slancio economico e sociale, =
minerebbe la=20
salute artificiale dell=92economia degli Stati Uniti e la classe =
dirigente=20
americana dovrebbe affrontare i propri problemi sociali. Questo =E8 il =
senso che=20
io presto alla mia conclusione =93l=92Europa o sar=E0 di sinistra o non=20
sar=E0=94.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Per arrivarci bisogna abbandonare =
l=92illusione=20
che tutti giochino lealmente la carta del liberismo e che in questo caso =
tutto=20
andrebbe meglio. Gli Stati Uniti non possono rinunciare alla loro =
opzione in=20
favore di una pratica asimmetrica del liberismo perch=E9 essa =E8 il =
solo mezzo per=20
compensare le loro deficienze. La =93prosperit=E0=94 americana ha per =
prezzo la=20
stagnazione degli altri.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Perch=E9 dunque prosegue il flusso =
di capitali=20
a beneficio degli Stati Uniti, malgrado questi fatti evidenti? =
Indubbiamente per=20
molti il motivo =E8 semplicemente che gli Stati Uniti sono =93lo Stato =
dei ricchi=94,=20
il rifugio pi=F9 sicuro. E=92 questo il caso per le borghesie =
<I>compradoras </I>del=20
terzo mondo. Ma per gli europei? Il virus liberistico =96 e la =
convinzione ingenua=20
che gli Stati Uniti finiranno per accettare =93il gioco del mercato=94 - =
opera qui=20
con potenza sicura presso grandi opinioni pubbliche. In questo spirito, =
il=20
principio della =93libera circolazione dei capitali=94 =E8 stato reso =
sacro dal Fmi.=20
Di fatto, serve agli Stati Uniti per coprire il proprio deficit pompando =
i=20
surplus finanziari generati altrove con le politiche neoliberiste, cui =
essi=20
peraltro si sottopongono in maniera molto selettiva. Tuttavia per il =
grande=20
capitale dominante i vantaggi del sistema superano gli inconvenienti: i =
tributi=20
che bisogna pagare a Washington per assicurarne la=20
permanenza.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Ci sono paesi qualificati come =
=93paesi poveri=20
indebitati=94 che sono costretti a pagare. Ma c=92=E8 anche un =93paese =
potente=20
indebitato=94 di cui bisogna sapere che non rimborser=E0 mai i suoi =
debiti. Questo=20
autentico tributo imposto dal ricatto politico degli Stati Uniti ne =
risulta=20
pertanto molto fragile.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">4. La scelta militarista=20
dell=92<I>establishment</I> degli Stati Uniti si situa in questa =
prospettiva. Non=20
=E8 altro che l=92ammissione da parte degli Stati Uniti di non avere =
altri mezzi a=20
disposizione per imporre la loro egemonia =
economica.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Le cause che stanno all=92origine=20
dell=92indebolimento del sistema produttivo statunitense sono complesse. =
Non sono=20
certo congiunturali, e quindi correggibili con l=92adozione =96 per =
esempio =96 di un=20
tasso di cambio corretto, o con la costruzione di un rapporto pi=F9 =
favorevole fra=20
salari e produttivit=E0. Le cause sono strutturali. La mediocrit=E0 del =
sistema=20
educativo generale e della formazione =96 prodotto di un pregiudizio =
tenace che=20
favorisce sistematicamente il privato rispetto al servizio pubblico =96 =
=E8 una=20
delle ragioni principali della crisi profonda attraversata dalla =
societ=E0 degli=20
Stati Uniti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Ci si dovrebbe stupire quindi che =
gli=20
europei, invece di trarre le conclusioni imposte dalla constatazione=20
dell=92insufficienza economica degli Stati Uniti, si attivino al =
contrario a=20
imitarli. Anche qui il virus liberistico non spiega tutto, anche se =
svolge una=20
funzione utile per il sistema, paralizzando la sinistra. La =
privatizzazione a=20
oltranza, lo smantellamento dei servizi pubblici non potranno che =
ridurre i=20
vantaggi comparativi di cui beneficia ancora la =93vecchia Europa=94 =
(come la chiama=20
Bush). Ma quali che siano i danni che provocheranno a lungo termine, =
tali misure=20
offrono al capitale dominante =96 che vive sul breve termine =96 =
l=92occasione di=20
ulteriori profitti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La scelta militarista degli Stati =
Uniti=20
minaccia tutti i popoli. Deriva dalla stessa logica applicata a suo =
tempo da=20
Adolf Hitler: usare la violenza militare per modificare i rapporti =
economici e=20
sociali a favore dello =93Herrenfolk=94 del momento. Tale scelta, =
imponendosi in=20
primo piano, determina tutte le congiunture politiche, giacch=E9 rende=20
estremamente fragile ogni progresso che i popoli potrebbero ottenere con =
le loro=20
lotte sociali e democratiche. Mettere in scacco il progetto militarista =
degli=20
Stati Uniti diventa allora il compito principale, la responsabilit=E0 =
primaria per=20
tutti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">L=92aggressione militare non si =
fermer=E0 ai=20
paesi che ne sono oggi le vittime dirette. Il controllo militare del =
pianeta=20
punta direttamente alla Russia, alla Cina, all=92India e all=92Iran, =
assoggettando=20
questi paesi al ricatto permanente di interventi militari condotti a =
partire=20
dalle basi militari permanenti che gli Stati Uniti installano in Medio =
Oriente e=20
in Asia centrale, mentre l=92Europa viene subalternizzata mediante il =
controllo=20
esclusivo che Washington esercita sulle risorse petrolifere pi=F9 =
importanti del=20
pianeta. Nello stesso modo il Piano Colombia costituisce una minaccia =
permanente=20
di intervento diretta principalmente contro il Brasile. =
L=92<I>establishment</I>=20
di Washington non cela le sue intenzioni: ha orrore dei =93paesi =
grandi=94 che un=20
giorno o l=92altro potrebbero resistergli, ed =E8 deciso ad impedire con =
ogni mezzo=20
=96 inclusi quelli militari =96 che quelli arrivino a svilupparsi =
abbastanza da=20
sfidarlo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La lotta per mettere in scacco il =
progetto=20
degli Stati Uniti =E8 certamente multiforme. Assume aspetti diplomatici =
(difendere=20
il diritto internazionale), militari (si impone il riarmo di tutti i =
paesi del=20
mondo per fronteggiare le aggressioni di Washington<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>- senza dimenticare che gli =
Stati Uniti=20
hanno utilizzato le armi nucleari quando ne avevano il monopolio e vi =
hanno=20
rinunciato solo quando non lo avevano pi=F9) e politici (in particolare =
per quanto=20
riguarda la costruzione dell=92Europa e la ricostruzione di un fronte di =
paesi non=20
allineati).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Il successo di questa lotta =
dipender=E0 dalla=20
capacit=E0 di liberarsi delle illusioni liberistiche. Non ci sar=E0 mai =
un=92economia=20
globalizzata autenticamente liberistica. Eppure si tenta e si =
continuer=E0 a=20
tentare con ogni mezzo di farlo credere. I discorsi della Banca mondiale =
operano=20
come una specie di Ministero della propaganda di Washington, parlano di=20
=93democrazia=94 e di =93buona <I>governance=94</I> o di =93riduzione =
della povert=E0=94, e=20
non hanno altra funzione che il rumore mediatico, come quello =
organizzato=20
intorno a Joseph Stiglitz, che ha detto qualche verit=E0 elementare, =
affermandola=20
con arrogante autorit=E0, senza peraltro trarne la minima conclusione =
che rimetta=20
in discussione i tenaci pregiudizi dell=92economia volgare. La =
ricostruzione di un=20
fronte del Sud, capace di dare alla solidariet=E0 dei popoli d=92Asia, =
d=92Africa e=20
della Tricontinentale una capacit=E0 di agire sul piano mondiale, passa =
anch=92essa=20
per la liberazione dalle illusioni di un sistema liberistico =
mondializzato =93non=20
asimmetrico=94, che permetterebbe alle nazioni del terzo mondo di =
superare i loro=20
=93ritardi=94. Non =E8 ridicolo vedere alcuni paesi del Sud che =
reclamano=20
=93l=92attuazione dei principi del liberismo, ma senza =
discriminazioni=94, meritandosi=20
gli applausi della Banca mondiale? Da quando la Banca mondiale difende =
il terzo=20
mondo contro gli Stati Uniti?<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">La lotta contro l=92imperialismo e =
la scelta=20
militare degli Stati Uniti =E8 compito di tutti i popoli, delle sue =
vittime=20
principali in Asia, Africa e America Latina, dei popoli europei e =
giapponesi=20
condannati alla subordinazione, ma anche del popolo statunitense. =
Rendiamo=20
omaggio qui al coraggio di tutti coloro che =93nel cuore della bestia=94 =
rifiutano=20
di abbassare la testa, come i loro predecessori hanno rifiutato di =
arrendersi al=20
maccartismo degli anni cinquanta. Come coloro che hanno osato resistere =
a=20
Hitler, essi hanno conquistato tutti i titoli di nobilt=E0 che la storia =
pu=F2=20
accordare. La classe dirigente degli Stati Uniti sar=E0 capace di =
abbandonare il=20
progetto criminale cui si =E8 alleata? Una domanda cui non =E8 facile =
rispondere.=20
Poco o niente nella formazione storica della societ=E0 degli Stati Uniti =
lo=20
favorisce. Il partito unico del capitale, di cui nessuno negli Usa =
contesta il=20
potere, non ha rinunciato all=92avventura militare. In questo senso la=20
responsabilit=E0 di tale classe nel suo insieme non ne =E8 certo =
attenuata. Il=20
potere di Bush junior non =E8 quello di una =93cricca=94 =96 i =
petrolieri e l=92industria=20
bellica. Come in tutta la storia moderna degli Usa il potere dominante =
non =E8 mai=20
stato altro che quello in particolare di una coalizione di interessi di =
segmenti=20
del capitale (mal definiti come =93lobbies=94). Ma questa coalizione =
pu=F2 governare=20
solo se gli altri segmenti lo accettano. In mancanza di tale consenso =
pu=F2=20
succedere tutto in questo paese cos=EC poco rispettoso del diritto. =
Evidentemente,=20
qualche insuccesso sul piano politico, diplomatico e forse anche =
militare=20
potrebbe incoraggiare le minoranze che entro l=92<I>establishment</I> =
degli Stati=20
Uniti accetterebbero di rinunciare alle avventure militari in cui il =
loro paese=20
=E8 impegnato. Sperare di pi=F9 mi sembra ingenuo, come lo erano a suo =
tempo le=20
speranze che Hitler finisse per moderarsi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt">Se avessero reagito nel 1935 o nel =
1937, gli=20
europei sarebbero riusciti a fermare il delirio hitleriano. Reagendo =
soltanto=20
nel settembre del 1939, si sono inflitti le decine di milioni di vittime =
della=20
seconda guerra mondiale. Facciamo in modo che di fronte ai neo-nazisti =
di=20
Washington la risposta sia pi=F9 tempestiva.</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt"></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 13.0pt"><FONT face=3DArial></FONT><o:p>
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV></o:p></SPAN><o:p>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Mario=20
Agostinelli<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">L=92ANTIBANDIERA<SPAN=20
class=3D310260611-10042003> </SPAN></SPAN></B><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">DELLA=20
PACE</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">1. La=20
semina =E8 pi=F9 forte della tempesta<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Sospendere=20
l=92angosciosa attesa di eventi tremendi e l=92impegno ostinato per =
fermarli, e=20
concedersi una riflessione che abbia l=92ambizione di definire, =
sistematizzare le=20
novit=E0 che emergono in un movimento per la pace maggioritario in tutti =
i paesi=20
(tranne, per ora, negli Usa dove tuttavia combatte da tempo una sua =
fondamentale=20
battaglia di presenza e di opinione), che ha superato quel tratto =
profetico ed=20
elitario che lo confinava in un ruolo testimoniale non appena la partita =
passava=20
al livello statuale o intergovernativo, =E8 un azzardo che si pu=F2 =
prendere=20
soltanto per definire sin d=92ora, nei giorni dell=92ultimatum a Saddam =
Hussein e=20
sulla soglia di una guerra, ci=F2 che resister=E0 oltre il fragore dei =
bombardamenti=20
e della propaganda che occuper=E0 gli spazi pubblici. Un modo di =
guardare nella=20
guerra, contro e oltre la guerra con un senso esattamente opposto a =
quello =96=20
ormai dominante nei media =96 che si prepara compiaciuto o attonito allo =

spettacolo della guerra e ne affida l=92esito soltanto alla punta della=20
spada.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Ho=20
maturato da tempo la convinzione che il =91movimento dei movimenti=92 =
sia in grado=20
di darsi un=92autonarrazione degli eventi in corso e delle prospettive =
entro cui=20
spendere la propria mobilitazione: questa raggiunta autonomia lo porta, =
da una=20
parte, a mettere in relazione il ricorso preventivo alla guerra con il=20
fondamentalismo del mercato e quindi a tagliarne ogni radice di =
legittimazione,=20
e, dall=92altra, a tracciare un contesto unificante un continuum che fa =
da filo=20
conduttore tanto all=92azione locale per la pace, non meramente =
propagandistica e=20
territorialmente riconoscibile, quanto all=92iniziativa incessante, che =
impatta=20
con le agende dei governi, delle istituzioni, delle diplomazie. Questa =
pressione=20
locale-globale ha impedito che la politica e l=92etica stessero su un =
piano=20
distinto dal sociale, in una sorta di sfera separata, fornendo un =
terreno di=20
efficacia diretta all=92intervento delle chiese e un punto di tenuta =
all=92autonomia=20
di alcuni Stati nazionali rispetto agli Stati Uniti. Il ritardo e =
l=92isolamento=20
con cui Bush ha sferrato l=92attacco =E8 in gran parte l=92effetto di =
questa=20
formidabile iniziativa. Grazie alla pratica, alla maturit=E0 e alle =
intuizioni del=20
movimento ha preso forma e cittadinanza stabile, a livello di massa, una =
nozione=20
di pace come diritto sociale, primario, che =E8 rafforzato dal diritto =
individuale=20
di matrice liberale di rifiutare la guerra. Movimenti e persone =91non =
si perdono=20
di vista=92. Questi pacifisti non sono anime belle o sognatori; non si=20
rimpiccioliscono in granelli di sabbia nell=92ingranaggio del sistema: =
fanno=20
cultura, senso comune, sono un seme che ha gi=E0 dato=20
frutti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Si=20
sta sedimentando un tale distacco dall=92ideologia della guerra =
preventiva e=20
permanente e dalla convinzione aberrante che l=92identit=E0 =
dell=92Occidente sia di=20
volta in volta formulata specularmente all=92identit=E0 di un =
imprecisabile nemico,=20
da far credere che l=92avvio dell=92invasione dell=92Iraq, in s=E9, non =
chiuda affatto=20
la partita, ma che l=92isolamento dei signori della guerra crescer=E0=20
indipendentemente dal =91successo=92 militare ed economico della loro=20
avventura.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Sono=20
i caratteri di questa =91durata=92 (nel lessico delle emozioni si =
potrebbe chiamare=20
=91ottimismo=92) che provo di seguito ad analizzare nel movimento della =
pace,=20
costitutivo del cosiddetto =91movimento dei movimenti=92 di Porto =
Alegre,=20
sottolineandone gli aspetti permanenti, creativi, inclusivi, che =
rimarranno vivi=20
e operanti nonostante le distruzioni e le morti che conteremo in Iraq e=20
presenteranno i conti ai governanti che si sono mossi in solitudine =
ignorando=20
valori diffusi e infrangendo patti costituzionali irrinunciabili per un =
governo=20
e uno sviluppo unitari del pianeta.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">L=92asse=20
<B style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">locale-globale</B> =E8 quello =
che il=20
movimento pratica con crescente successo e uniformit=E0. Una metodologia =
di=20
dislocazione anche organizzativa delle proprie forze, che ha fatto le =
sue prove=20
prima sui temi ambientali e dello sviluppo e che ha tratto in seguito =
impulsi da=20
contenuti sempre pi=F9 vasti, con le esperienze dei Forum regionali =
(Belem,=20
Firenze, Dakkar, Buenos Aires), che hanno preceduto Porto Alegre 2003. =
La=20
modalit=E0 a rete con cui viene costruita l=92azione diffusa e =
coordinata per=20
campagne e temi, non cancella identit=E0 e diversit=E0, ma le fa =
confluire come nodi=20
interdipendenti dentro una pratica unitaria in continua circolazione =
dalla=20
periferia al centro. Per questa via si realizza un=92efficacia =
nell=92orientare sul=20
piano generale sia l=92opposizione alle pratiche liberiste che le =
proposte=20
alternative, mentre non si perde la presa e la lotta nei territori dove =
il=20
problema delle risorse, della giustizia sociale, dei diritti, si =
presenta in=20
modo articolato, ma pur sempre riconducibile alle scelte obbligate nel =
confronto=20
con la globalizzazione. Secondo lo schema locale-globale, strutturato da =
forme=20
di comunicazione e di relazione sociale a rete, il movimento adegua in =
velocit=E0=20
la propria azione alla simultaneit=E0 dei contesti spazio-temporali =
imposti=20
dall=92economia liberista e alla rapidit=E0 delle decisioni assunte =
dalle=20
istituzioni autoritarie che hanno fatto dell=92esclusione di ogni forma =
di=20
partecipazione la condizione dogmatica della loro=20
efficacia.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Le=20
caratteristiche formali-esistenziali che si riflettono =
sull=92organizzazione del=20
movimento provengono da fattori pi=F9 complessi di quanto si possa =
approfondire in=20
queste note: si pu=F2 tuttavia affermare che l=92irrompere della =
tematica=20
pace-guerra ha potenziato, anche se in circostanze straordinariamente=20
drammatiche, il ricorso a schemi innovativi, fino a dar vita alla pi=F9 =
grande=20
manifestazione planetaria della storia =96 quella del 15 Febbraio =96 =
che ha=20
raggiunto la sua straordinaria dimensione nonostante la debolezza delle =
sedi=20
formali di decisione, la poca visibilit=E0 dei leader, il ricorso =
pressoch=E9=20
esclusivo all=92autofinanziamento, la diffidenza e l=92avaro impegno =
della=20
comunicazione tradizionale. Locale-globale come canale sempre aperto, =
come=20
flusso circolare: una prospettiva oggi decisiva nella lotta senza se e =
senza ma=20
contro la guerra. Ed =E8 la coscienza di fare parte di una societ=E0 =
aperta che=20
stimola ed riutilizza i processi in seguito considerati, che rafforza=20
l=92autonomia e il sentimento non minoritario di questo movimento e che =
metter=E0 al=20
fine in crisi Bush e i suoi alleati.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">La=20
cultura neoliberista, invece, sembra incapace di tenere aperto lo stesso =
flusso=20
in entrambe le <SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>direzioni: =
essa=20
ormai comunica solo dall=92alto, dal centro, e quando deve calarsi nel =
territorio,=20
lo tiene separato dal resto del mondo secondo un approccio localista, =
xenofobo =96=20
che isola geograficamente e culturalmente i suoi abitanti =96 oppure lo =
trasforma=20
in un =91non luogo=92 dove si incontrano i =91capitrib=F9=92 senza =
popolo, come nelle=20
Azzorre o a Davos o nelle Montagne Rocciose o sulla nave ormeggiata nel =
porto di=20
Genova. Le piazze sono perdenti per i leader della globalizzazione e un =
luogo di=20
crescita per i loro oppositori. Nonostante l=92enormit=E0 dei mezzi a =
disposizione,=20
lo stesso difetto di =91egemonia comunicativa=92 si riflette nell=92uso =
dei media, che=20
non riesce ad andare oltre l=92esclusione o la manipolazione: i =91no =
global=92 si=20
invitano al pi=F9 negli studi di Porta a Porta o si contano (al ribasso) =
a spanne=20
nelle manifestazioni che sono per=F2 presentate di sfuggita e sempre =
oscurate dai=20
faccioni degli =91esperti=92 di Berlusconi, di Bossi, di Fini, che ne =
fanno un=20
commento esorcizzante.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">L=92appropriazione=20
del territorio da parte di un movimento antagonista, radicale, unitario =
=E8 un=20
fatto politicamente rilevantissimo, tanto pi=F9 se lo si considera dopo =
i fasti=20
della Lega e del localismo xenofobo fattosi partito in tutta=20
Europa.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Credo=20
che la modalit=E0 locale-globale di presentarsi come soggetto sociale =
unitario=20
dischiuda importanti prospettive anche alla rappresentanza politica. Pur =
non=20
essendo in discussione l=92autonomia reciproca delle sfere sociale e =
politica, non=20
c=92=E8 dubbio che il superamento della delega una tantum prevista in =
modo ancora=20
pi=F9 riduttivo dal sistema elettorale maggioritario e l=92opportunit=E0 =
di creare, a=20
partire dal territorio, strumenti di democrazia diretta, dove si =
esercita il=20
diritto di proposta e non solo di ratifica, siano presupposti =
indispensabili per=20
rimettere in comunicazione politica, istituzioni, movimenti=20
sociali.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Tutto=20
ci=F2 =E8 gi=E0 venuto alla luce nella grande mobilitazione per la pace, =
i cui tratti,=20
ancorch=E9 oscurati dallo scatenamento dell=92attacco all=92Iraq, =
rimarranno a lungo=20
presenti nella ricostruzione di un legame sociale che la fase attuale ha =
spinto=20
ben oltre i confini dell=92affinit=E0 tra i soggetti politici =
tradizionali. Per fare=20
due esempi degli sconvolgimenti in corso, si pensi all=92unit=E0 dei =
lavoratori=20
europei nello sciopero generale proclamato il 14 marzo a fronte della =
divisione=20
dei governi nazionali; o alla crisi non si sa quanto e quando =
rimediabile del G8=20
=96 L=92Arca del patto economico-politico liberista fondato sulla =91non =

negoziabilit=E0=92 dell=92american way of life=92 e sul sequestro del =
futuro del pianeta=20
nei caveaux delle banche metropolitane.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Questo=20
percorso locale-gobale non solo ha gi=E0 alle spalle le sue stazioni che =
hanno=20
prodotto effetti ancora da decifrare fino in fondo, ma parla gi=E0 con i =
suoi=20
simboli universalmente eloquenti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">2.=20
L=92=92antibandiera=92 della pace.<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Da=20
sempre la bandiera rappresenta un simbolo territoriale: la si espone, la =
si=20
innalza, talvolta si pianta, per riconoscere uno spazio di terra in cui =
si=20
identificano valori comuni, patti sociali, assetti di potere, in nome =
del quale=20
ci si arma e si esercita l=92uso della forza. Il =91viaggio=92 di una =
bandiera=20
corrisponde all=92estensione del suo spazio originario di riferimento: =
perci=F2 ai=20
drappi colorati indicanti territori e nazioni si sono spesso associati i =

concetti di conquista o di battaglia militare.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">I=20
grandi moti di solidariet=E0 dell=92Ottocento e del Novecento avevano =
esposto altre=20
bandiere, legate a un programma sociale e politico e polemicamente =
slegate dalle=20
identit=E0 territoriali: in certo senso, la loro simbologia richiamava =
pi=F9 la=20
croce e un=92appartenenza per elezione, non per nascita. Il movimento in =
Italia ha=20
attuato al riguardo un rivoluzionamento spettacolare: ha scelto di =
radicare=20
nelle differenze territoriali la forza evocativa di un simbolo unitario, =
l=92ha=20
spogliato di appartenenze politiche in senso tradizionale, l=92ha =
imposto ai=20
balconi, agli uffici, nei quartieri, nei Comuni e nelle chiese proprio =
in chiave=20
comunitario-territoriale. L=92intuizione =E8 stata quella che, esponendo =
il drappo=20
arcobaleno, si contrassegnava il proprio territorio con un simbolo =
antagonistico=20
rispetto a quelli di identit=E0 escludenti, espressivo di unificazioni =
anzich=E9 di=20
distinzioni, di abbattimento dei confini fisici per ricongiungere le =
case, le=20
vie, il luogo di lavoro al destino comune di pace delle altre case, vie, =
luoghi=20
di lavoro illegittimamente arruolati sotto le bandiere nazionali =
sventolate in=20
guerra.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">=C8=20
stato elaborato un mezzo di comunicazione potentissimo: =E8 come se si =
svolgessero=20
assemblee permanenti di caseggiato o di quartiere dove si comunica che =
per=20
nascita, al di l=E0 delle decisioni di un governo, si =E8 membri ormai =
di un mondo=20
unito, interdipendente, la cui sicurezza non =E8 fornita dalle armi. Se =
questi=20
drappi arcobaleno, esplosi nel nostro paese, si diffondessero in tutto =
il mondo=20
=96 anche nei paesi di Bush, Blair, Aznar, =96 saremmo paradossalmente =
all=92=91ultima=20
bandiera=92, quella in cui ci si pu=F2 riconoscere anche quando i =
governi nazionali=20
disconoscono la Carta dell=92O<SPAN style=3D"FONT-VARIANT: =
small-caps">nu</SPAN> e=20
le Costituzioni, quella che sola d=E0 legittimit=E0 a tutte le altre. =
Occorre=20
riflettere su come il processo delle bandiere si sia diffuso e sia =
andato in=20
profondo fino ad un livello di coscienza difficilmente reversibile. =
Alcuni=20
Comuni, addirittura i centri di ricerca dell=92Unione europea, alcune =
stazioni=20
ferroviarie hanno preteso un riconoscimento pubblico della loro =
=91dichiarazione=20
di appartenenza=92 con risvolti giuridici tutt=92altro che irrilevanti. =
Perfino Camp=20
Darby, per la sua vocazione di guerra, =E8 stata resa straniera in =
Toscana dal=20
lancio della bandiera della pace oltre il recinto. I =91flag =
conservatives=92=20
americani, citati da Norman Mailer, sono invasati dall=92idea che lo =
Stato con=20
l=92esercito pi=F9 potente possa fare qualunque cosa, travolgendo gli =
ostacoli con=20
la tecnologia e la pura potenza. Ma non si erano imbattuti in queste =
disarmate e=20
resistentissime =91antiflags=92=85<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">3. I=20
luoghi di lavoro<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">I=20
diritti sociali e la loro =91universalizzazione=92 sono diventati, ormai =
da oltre un=20
anno, patrimonio del movimento di Porto Alegre. =C8 un merito in gran =
parte degli=20
italiani che vi si sono impegnati e del risalto internazionale della =
battaglia=20
condotta in particolare dalla <SPAN=20
style=3D"FONT-VARIANT: small-caps">Cgil</SPAN>.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">C=92=E8 =
continuit=E0 tra modelli=20
sociali e scelte planetarie e i lavoratori lo stanno sperimentando. =
Questa, al=20
fine, =E8 la loro esperienza sui luoghi di lavoro dove hanno compagna =
quotidiana e=20
spietata la competizione globale. La lotta contro la precarizzazione e =
per=20
l=92estensione dei diritti oltre i ridotti sempre pi=F9 assediati delle =
antiche=20
sudate conquiste ha chiarito che, se andasse a compimento l=92attacco =
all=92Iraq in=20
una prospettiva di dominio mondiale delle armi, la crescente ingiustizia =

dell=92ordine mondiale sarebbe inevitabilmente aggravata. Da tempo ormai =
c=92=E8=20
coscienza che la pace =E8 il fondamento che rende possibili i diritti e =
che una=20
guerra permanente li ridurrebbe e li subordinerebbe per un tempo =
indefinito=20
all=92obiettivo principale della sconfitta del nemico: li eliminerebbe =
cio=E8 come=20
priorit=E0 dalla dialettica sociale e dalla pratica politica. Se =
l=92umanit=E0 investe=20
il meglio delle sue risorse intellettuali, scientifiche, economiche =
nella=20
distruzione di vite e di risorse in campo =91avverso=92, allora =
l=92universalit=E0 dei=20
diritti =E8 impensabile e impraticabile, e cos=EC l=92unit=E0 del mondo, =
la solidariet=E0=20
di tutto il mondo del lavoro. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">In effetti, di =
fronte alla=20
sequenza della catena produttiva che si =E8 fatta globale e che connette =

direttamente postazioni di lavoro in paesi diversi, risulta visibile la =
rottura=20
che la guerra produce tra lavoratori impegnati per il riconoscimento di =
diritti=20
comuni, che derivano dall=92essere al lavoro, e che sono invece =
collocati come=20
=93nemici=94 su fronti opposti dalle posizioni dei rispettivi governi. =
In questo=20
quadro modificato rispetto al passato proprio dalle caratteristiche =
strutturali=20
della globalizzazione in atto, assume un senso nuovo lo stesso sciopero =
generale=20
contro la guerra, che, esteso a livello sovranazionale, ricompone il =
fronte del=20
lavoro nella sfera di un interesse sociale comune, che non ha bisogno di =
essere=20
mediato necessariamente dalla politica. <SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp;</SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Siamo sulla strada =
della=20
elaborazione di una percezione nuova dei lavoratori a livello =
planetario: una=20
maturazione faticosa, ma importante, che rimargina sul piano =
internazionale la=20
rottura tra i movimenti operai arruolati sotto opposte bandiere =
nazionali alla=20
soglia della Prima Guerra mondiale, divisi lungo i confini e le =
ideologie dei=20
blocchi contrapposti lungo tutta la guerra fredda e che, purtroppo non =
era=20
ancora giunta al compimento durante la vicenda della guerra del=20
Kosovo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">La=20
rivalutazione della propria autonomia come produttori e del valore =
sociale del=20
lavoro si =E8 fatta strada nel dibattito di questi mesi. La =
soggettivit=E0 dei=20
lavoratori ha preso corpo di nuovo come =91classe=92, anche se con =
modalit=E0 diverse=20
dal passato. Anche per questa ragione e della dinamica dei processi in =
corso=20
sarebbe bene che la sinistra intera e la C<SPAN=20
style=3D"FONT-VARIANT: small-caps">gil</SPAN> si spendessero per il s=EC =
al=20
referendum sull=92Articolo 18, muovendosi a considerazioni che =
stabiliscono una=20
gerarchia indiscutibile fra la persona e le compatibilit=E0 macro- e=20
microeconomiche.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Ma=20
anche nel mondo del lavoro ci troviamo di fronte alla riscoperta di una=20
dimensione locale, oltre che di quella pi=F9 generale. Qui in Italia, ma =
non solo,=20
si =E8 ricominciato a valutare la funzione sociale nello specifico della =
propria=20
prestazione, andando anche oltre la questione dello scambio salariale =
attraverso=20
cui =E8 stata pattuita. Si =E8 cos=EC ricominciato a discutere la =
finalizzazione del=20
lavoro per uno sviluppo alternativo e pacifico, a cominciare dalla =
riconversione=20
di settori e dalla crisi di fabbriche. L=92accordo sul futuro =
dell=92Alfa Romeo,=20
firmato il mese scorso dai sindacati metalmeccanici milanesi, merita =
molta=20
attenzione in quanto cerca di andare realisticamente oltre l=92auto e il =
petrolio=20
come priorit=E0 del modo di vita che stiamo =
subendo.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Pi=F9=20
in particolare, in queste ultime settimane =E8 ricomparso a livello =
diffuso quel=20
diritto all=92obiezione di coscienza =96 che i pi=F9 coraggiosi avevano =
professato con=20
grandi drammi personali nelle fabbriche d=92armi in tempo di pace =96 e =
che non =E8=20
stato mai ammesso nei recinti della produzione, per essere <SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>riservato solo ai casi che =
riguardano la=20
sfera etica (i medici contrari all=92aborto, ad =
esempio).<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Lo=20
sciopero dei portuali di Livorno, il rifiuto dei macchinisti dei treni =
che=20
trasportavano armi, la riapparizione degli =91scienziati contro la =
guerra=92, il=20
documento dei 100 sindacalisti U<SPAN=20
style=3D"FONT-VARIANT: small-caps">sa</SPAN>, sono tutti segnali che si =
va=20
diffondendo la consapevolezza che la posta in palio =E8 cruciale e che =
la=20
centralit=E0 dei diritti del lavoro =E8 pensabile, =E8 esigibile, solo =
nel pieno=20
contesto di una Costituzione che ripudia la guerra. La continuit=E0 tra =
le azioni=20
di lotta del mondo del lavoro e le iniziative di disobbedienza civile =
della=20
societ=E0 mostrano la trama di una legalit=E0 pi=F9 ricca e pi=F9 =
attiva: quella che=20
nella scelta dei metodi non violenti fonda il diritto di sciopero e il =
diritto=20
di impedire infrazioni del patto costituzionale, e unisce la Repubblica =
=ABfondata=20
sul lavoro=BB alla Repubblica che =ABripudia la guerra=BB in uno =
=91spirito=20
repubblicano=92 che ha imposto rispetto e moderazione a quegli stessi =
apparati=20
repressivi che avevano dato a Genova prova di una vocazione violenta ed=20
eversiva.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">4.=20
L=92ambiente in cui vivremo<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Il=20
carico di distruzione ambientale delle guerre moderne =E8 stato =
considerato=20
appieno solo nel caso delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. In seguito, =
l=92effetto=20
delle nuove armi =E8 stato volutamente circoscritto solo alla loro =
precisione,=20
all=92uso specifico o specialistico cui erano destinate, al terrore che =
il loro=20
possesso avrebbe potuto procurare al nemico. Eppure le guerre del Kosovo =
e=20
nell=92Afghanistan hanno comportato effetti ambientali di lunghissimo =
periodo, di=20
cui si parla raramente, proporzionali all=92intensit=E0 energetica =
concentrata nelle=20
azioni di bombardamento attuate con proiettili a uranio impoverito, se =
non=20
addirittura con piccole bombe nucleari tattiche. Se, come non =E8 stato =
escluso,=20
in Iraq, verranno usati ordigni nucleari, i territori saranno resi =
inagibili=20
alla vita per un lungo periodo, assai superiore a quello che si prende =
in=20
considerazione dal punto di vista politico e militare, cosicch=E9 ad =
esempio in=20
Iraq l=92equilibrio ambientale non sar=E0 certo recuperato nel tempo in =
cui si=20
pretenderebbe di ottenere l=92eliminazione di Saddam e del suo regime. =
Per una=20
semplice considerazione legata all=92entropia dei processi energetici =
connessi con=20
le armi moderne, gli effetti mortali e distruttivi ricadranno proprio su =
quei=20
soggetti che si dice di voler liberare: quindi, incredibilmente ed a =
dispetto=20
della loro conclamata intangibilit=E0, i diritti delle future =
generazioni sono=20
travolti dai progetti odierni di potenza militare e predati dagli =
interessi che=20
oggi stringono il loro controllo sulle risorse di quel territorio e se =
ne=20
impadroniscono in nome della libert=E0. Il bilancio territoriale delle =
guerre dal=20
1991 in poi si continua a calcolare senza considerare questa sfasatura =
temporale=20
e questo livello di estensione spaziale ed i potenti preferiscono (come =
hanno=20
fatto i grandi bancarottieri delle corporations) confonderli e farli =
svanire=20
nelle pretese di ridisegno della geopolitica a livello mondiale e nelle=20
previsioni di abbattimento dei prezzi delle risorse per cui tali guerre =
sono=20
combattute. Al contrario, c=92=E8 una crescente sensibilit=E0 delle =
popolazioni=20
attaccate a mettere a valore l=92ambiente di cui vengono deprivate ed a =
non=20
considerare come risarcimento accettabile una artificiale oltre che =
ipocrita=20
<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>ricostruzione, al punto =
di voler=20
rimanere ostinatamente a vivere negli stessi territori violati dalle=20
armi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Sul=20
territorio =E8 la biosfera il metro di giudizio, non la geopolitica. =
Spacciare la=20
=91missione=92 della =91democratizzazione=92 dell=92Iraq per una =
restituzione del paese al=20
popolo che ne =E8 il legittimo sovrano =E8 il trasparente velo =
propagandistico di un=20
progetto di interdizione di un eventuale processo di autonomia sociale, =
politica=20
e, direi, ambientale, che =96 in Iraq come in tutto il Medio Oriente =96 =
potrebbe=20
dar vita ad una realt=E0 alternativa tanto alla dittatura che a =
un=92=E9lite fantoccia=20
o compradora.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Nel=20
cuore dell=92impero, allo scoccare dell=92ora delle armi, purtroppo, =
n=E9 locale e=20
globale e nemmeno il mondo del lavoro hanno ancora prodotto quella =
fusione e=20
quella autonomia che si sono espanse in tutto il mondo fino a lambire le =
soglie=20
del potere degli Stati. Ed il fondamentalismo moralistico di cui si =
ammanta la=20
retorica di Bush =E8 anche volto a impedire la formazione a livello =
territoriale o=20
nei sindacati di quella autonomia sociale che pu=F2 essere il =
laboratorio di una=20
visione alternativa e di una pratica vincente per la pace.=20
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Eppure,=20
proprio nel momento pi=F9 difficile, si guardi con attenzione a quello =
che nel=20
vecchio lessico dei conflitti chiamavamo il =91fronte interno=92: =
qualcosa =E8 in=20
movimento anche negli Stati Uniti, oltre che, da tempo, nella stessa=20
Inghilterra. Ci sono pi=F9 segnali che anche l=E0 un nuovo immaginario, =
nuove=20
pratiche nuovi linguaggi comunichino in spazi non pi=F9 separati, =
eliminando gli=20
steccati e i confini di una divisione permanente del mondo segnata dalle =

armi.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Un=92ultima=20
considerazione: la speranza di evitare la guerra di Bush contro l'Iraq =
stava=20
anche nel ritenere senza futuro la dottrina della guerra preventiva e =
permanente=20
in un mondo interconnesso dove la sicurezza di ciascuno dipende da =
quella di=20
tutti gli altri. L'irragionevolezza, fino alla natura criminale delle =
decisioni=20
che avrebbe dovuto adottare il Governo degli USA, facevano sperare che =
le=20
ragioni del movimento della pace mettessero a nudo la contraddizione =
spaventosa=20
di lanciare guerre per la libert=E0 solo nei territori ricchi di =
petrolio. La=20
guerra non =E8 stata evitata; ma chi la conduce deve chiarire come =
l'ampliamento=20
delle opportunit=E0 commerciali e del proprio dominio militare siano =
compatibili=20
con l'idea ormai prevalente che la terra funzioni come un organismo =
vivente=20
entro i cui confini vivere individualmente e nelle rispettive comunit=E0 =
=E8=20
possibile solo se si promuove il benessere generale della pi=F9 ampia =
biosfera in=20
cui prosperiamo. <SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>Il =
movimento =E8=20
cresciuto e sta individuando anche un nuovo modo di informare che =E8 in =
grado di=20
narrare gli eventi della guerra, cos=EC come le tappe del confronto =
aspro che si =E8=20
aperto tra diverse visioni del mondo, con occhi propri, immagini =
dirette,=20
tecniche di comunicazione interattive che depotenziano =
l=92unidirezionalit=E0=20
autoritaria delle televisioni militarizzate. In questo contesto agire =
localmente=20
e pensare globalmente corrisponde al nuovo concetto di sicurezza che va =
oltre il=20
sistema fondato sul carbone e sul petrolio su cui si sono sviluppati il =
modello=20
industriale e lo stato nazionale che Bush porta alle estreme conseguenze =
non=20
firmando il protocollo di Kyoto, combattendo la Corte Penale =
Internazionale,=20
Affossando l'ONU. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">Per=20
di pi=F9, il movimento per la pace ha forse ormai gi=E0 individuato il =
percorso=20
futuro per mettere fuori gioco la guerra, non solo sulla base di diritti =

affermati e formalmente riconosciuti, ma anche con comportamenti =
individuali e=20
collettivi e pratiche che, mentre producono nell=92immediato sul =
territorio pi=F9=20
solidariet=E0 e pi=F9 giustizia sociale, impongono al conflitto per il =
cambiamento a=20
dimensione globale una <SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;</SPAN>sua=20
autentica dimensione democratica.</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt"></SPAN>&nbsp;</P><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<DIV>
<HR>
</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial></FONT>&nbsp;</DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT size=3D4>Novit=E0 Edizioni Punto Rosso: =
Uscite=20
</FONT></SPAN><FONT size=3D4>Imminenti</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D4></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3D4>Atilio =

Boron<BR><STRONG>Impero &&nbsp;Imperialismo</STRONG></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D4></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D4>Quaderni di=20
Alternatives Sud<BR><STRONG>Il potere delle transnazionali.<BR>Il punto =
di vista=20
del Sud</STRONG></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D4></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D4>Fran=E7ois=20
Houtart<BR><STRONG>La tirannia del mercato e le =
alternative</STRONG></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
size=3D4></FONT>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT size=3D4>F. =
Houtart, S. Amin=20
(a cura di)<BR><STRONG>La globalizzazione delle resistenze. <BR>Lo stato =
delle=20
lotte 2003<BR></STRONG></P></FONT><o:p></o:p></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm -0.05pt 0pt 0cm"><FONT=20
face=3DArial></FONT></o:p></SPAN>&nbsp;</P></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></=
FONT></FONT></FONT></DIV></FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT=20
face=3DArial><BR>--------------------------------------------------------=
--------------------<BR>ASSOCIAZIONE=20
CULTURALE PUNTO ROSSO <A=20
href=3D"mailto:puntorosso@puntorosso.it">puntorosso@???</A><BR>=
FORUM=20
MONDIALE DELLE ALTERNATIVE <A=20
href=3D"mailto:fma@puntorosso.it">fma@???</A><BR>LUP - LIBERA=20
UNIVERSITA' POPOLARE <A=20
href=3D"mailto:lup@puntorosso.it">lup@???</A><BR>EDIZIONI =
PUNTO ROSSO <A=20
href=3D"mailto:edizioni@puntorosso.it">edizioni@???</A><BR>VIA =
MORIGI 8=20
- 20123 MILANO - ITALIA<BR>TEL. 02-874324/72016642<BR>FAX =
02-875045<BR><A=20
href=3D"http://www.puntorosso.it">www.puntorosso.it</A></FONT></DIV></FON=
T></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT=20
face=3DArial><BR>--------------------------------------------------------=
--------------------<BR>ASSOCIAZIONE=20
CULTURALE PUNTO ROSSO <A=20
href=3D"mailto:puntorosso@puntorosso.it">puntorosso@???</A><BR>=
FORUM=20
MONDIALE DELLE ALTERNATIVE <A=20
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UNIVERSITA' POPOLARE <A=20
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PUNTO ROSSO <A=20
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MORIGI 8=20
- 20123 MILANO - ITALIA<BR>TEL. 02-874324/72016642<BR>FAX =
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