Auteur: ale- Date: Sujet: [Forumumbri] incontro su precariato e reddito
giovedi 10 aprile 2003 presso l'aula magna di lettere (3 piano) in piazza=20
morlacchi a Perugia alle
ore 21:00 Seminario-dibattito: "Inchiesta metropolitana sul precariato".=20
Intervengono Nano e Rachele di infoxoa.org
GUERRA PER NESSUNO
REDDITO PER TUTTI
Tra i soldati americani che hanno invaso l=A1=AFIraq molti sono emigrati sud=
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americani costretti alla mattanza della guerra in cambio della cittadinanza=
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americana per loro e la loro famiglia.
Altri, che americani gi? lo sono, hanno dovuto arruolati nell=A1=AFesercito=
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perch? non avevano altra possibilit? per accedere a quei diritti che un=20
sistema democratico dovrebbe considerare inalienabili per tutti i suoi=20
cittadini.
Insieme a quelle dei bombardamenti e dei corpi straziati la televisione ci=
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trasmette le immagini di due ragazze americane felici del fatto che i=20
propri mariti siano al fronte. Una perch? potr? cos? partorire in clinica e=
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l=A1=AFaltra perch? potr? finalmente contare su un reddito annuo di $19.000=
che=20
permetter? di abitare in una casa pi? decente di quella fino ad ora abitata.
La libera circolazione delle persone, l=A1=AFassistenza sanitaria, la casa,=
un=20
reddito per esistere sono solo alcuni dei diritti ormai sempre pi? negati e=
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soggetti alle regole della gobalizzazione voluta dal Capitale.
Anche queste sono notizie di guerra.
Oltre ad essere messa totalmente al lavoro, la vita risulta=20
indifferentemente a disposizione del sistema d=A1=AFimpresa del Capitale per=
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essere impiegata secondo i suoi bisogni.
Quello del soldato diventa solo un lavoro non dissimile a quello di merda=20
che siamo obbligati a svolgere per poterci procurare un salario sempre meno=
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adeguato al soddisfacimento dei primari bisogni.
Marchettari ignavi ci illudono dicendoci che il lavoro restituisce dignit?=
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e rende liberi, ma qual=A1=AF? quel lavoro che ci permette di vivere la=
vita=20
che desideriamo?
Dobbiamo incominciare a diffidare di tutti coloro che anche a sinistra=20
pretendono di farci credere che avere un padrone sia un diritto.
La produzione sinergica e in rete rende oggi sempre pi? difficile=20
distinguere le produzioni militari ma ancor pi? la globalizzazione del=20
Capitale ha definitivamente intrecciato gli interessi delle multinazionali=
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che intervengono ormai in tutti i settori della produzione e dell=A1=AFecono=
mia=20
fino a rendere indistintamente tutto organico alla guerra permanente.
Non si pu? continuare ad eludere la contraddizione che ci portiamo appresso=
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svolgendo nella quotidianit? un lavoro che ci rende comunque organici al=20
Capitale.
Quella che oggi si combatte ? una guerra che sgancia le sue bombe sul=20
territorio iracheno per farle ,esplodere su tutto il pianeta.
Non basta la solidariet? per mettersi apposto la coscienza.
Serve a poco partecipare in milioni alle chiamate in piazza per la pace nel=
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mondo se non pensiamo anche di liberarlo dalla galera del lavoro e proporci=
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come soggetti liberi e disponibili ad uno sviluppo in cui l=A1=AFoperosit?=
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degli uomini sia dedicata a forme sempre pi? diffuse ed evolute di=20
cooperazione sociale.
L=A1=AFintenzione chiara di questa guerra, che non differisce dagli=
interventi=20
di polizia militare che l=A1=AFhanno preceduta, ? proprio quella di impedire=
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che la societ? della moltitudine sviluppi e avanzi ulteriormente progetti=20
che diano forme pi? significative alle attuali esperienze di cooperazione=20
sociale.
Pensare che con la fine dei bombardamenti si sia raggiunta la condizione=20
della pace ? un pericolo da scongiurare ed ? riduttivo lanciare appelli=20
perch? finiscano, senza correlarli di altre parole d=A1=AFordine precise e=
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significative del bisogno d=A1=AFautonomia dal sistema del Capitale nella=20
tasformazione e distribuzione delle risorse.
IL DIRITTO AL REDDITO PER TUTTI E' LA CONDIZIONE NECESSARIA PER LIBERARE=20
TEMPO DI VITA DAL LAVORO PER PARTECIPARE ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI=20
FINALIZZATI ALLO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE PER USCIRE DAL SISTEMA=
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DEL CAPITALE.
