[NuovoLaboratorio] Fw: CHIEDIAMO SOLIDARIETA' per le Denunce

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Autor: luca
Datum:  
Betreff: [NuovoLaboratorio] Fw: CHIEDIAMO SOLIDARIETA' per le Denunce
----- Original Message -----
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<messinasocialforum@???>; <modenasf@???>; <info@???>;
<comunicazione@???>; <fabriano-socialforum@???>;
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<barattolo@???>; <info@???>; <redazione@???>;
<ed.baraldi@???>; <comunicazione@???>;
<tamtamlacaverna@???>; <pinsf@???>
Sent: Wednesday, April 09, 2003 2:31 PM
Subject: CHIEDIAMO SOLIDARIETA' per le Denunce


> Vi mandiamo il comunicato.
> Se potete scriveteci qualcosa.
> Un abbraccio
>
> per info 3385324584
> CDA Babylon
> Via XXIV Maggio 37 BRA
> www.ecn.org/babylon
> babylon@???
>
>
> Sabato, a Cuneo, ha avuto luogo una dimostrazione contro la guerra. La
> manifestazione comprendeva, oltre alla distribuzione di cibo e volantini
> davanti al McDonald's di cuneo, lo svuotamento dei bancali dei prodotti
> delle multinazionali che finanziano la guerra all'interno dell' ipercoop
> (nello stesso edificio), una biciclettata per la pace in cuneo e
> l'esposizione di due striscioni, uno all'interno e uno all'esterno
> dell'ipercoop.
> Alla fine della manifestazione, i "tutori dell'ordine" avevano trattenuto
> per ultimi alcuni membri del cda babylon di bra, al fine di verbalizzare
> loro il sequestro del coltello usato per tagliare il salame, il formaggio
> e le torte che erano stati distribuiti insieme a del buon vino davanti al
> McDonald's.
> Dimostrando come al solito di non saper gestire le situazione (presenti 6
> carabinieri, 10 vigili, 4 poliziotti, 4 questurini ed altri in borghese),
> alcuni carabinieri e poliziotti arrivavano addirittura a malmenare alcuni
> dei dimostranti rimasti, congedando tuttavia i compagni senza
> rilasciargli alcun verbale.
>
> Poi, oggi giovedì 3 aprile tre compagni di Bra sono stati convocati in
> questura a cuneo. lì sono stati denunciati per concorso in porto
> ingiustificato di coltello (art. 4 l. 110/75) e per concorso in
> partecipazione a manifestazione non autorizzata (art.18 TULPS, regio
> decreto del 1931)!!!!!.
> A parte la storia del coltello, che fa ridere solo a parlarne (era ancora
> sporco di torta di mele), è sconcertante la seconda imputazione...
> Probabilmente queste sono tra le poche denunce del genere in tutt'Italia,
> considerando tutta l'immensa mobilitazione contro la guerra (blocchi di
> stazioni, scuole, città metropolitane, scioperi .).
> Ora, speriamo che tutti ci rendiamo conto di cosa voglia dire
> quest'incriminazione.
> Sul documento rilasciato ai compagni viene specificato che questo reato
> "- come da denuncia digos-" è stato commesso "unitamente ad altri
> ventisette maggiorenni" che "prendevano parte ad una manifestazione
> contro la guerra in Iraq non autorizzata".
>
> L'apparato investigativo e decisionale della questura di cuneo dimostra
> una volta ancora la sua volontà di reprimere e "direzionare" la protesta
> in città ed in provincia, prova ne sia anche il tentativo di "delazione"
> della vice-questore, che informava i tre denunciati che alcuni componenti
> di Rifondazione Comunista si erano dissociati dagli eventi di sabato
> presso il suo ufficio (sono bastate poche ore per verificare tramite un
> comunicato che non c'era stata nessuna dissociazione)... Tutto ciò è
> inaccettabile. L'intenzione trapelata di inviare altri numerosi
> provvedimenti simili a tutti i partecipanti (accuratamente filmati e
> riconosciuti) è indice di una fascistizzazione preoccupante, è un
> tentativo di dare un "giro di vite". Noi comunque facciamo un'ammissione
> di reato, del reato di aver
> autorganizzato una protesta, quella di sabato, concreta e simbolica allo
> stesso tempo, e che ha avuto un buon riscontro tra la gente coinvolta.
> Colpevoli di aver steso striscioni fuori e dentro l'immenso centro
> commerciale (la coop sei tu?), di aver regalato da mangiare e da bere, di
> voler dimostrare le nostre idee con una partecipazione attiva,
> antimilitarista e creativa.
> Mentre un imperatore decide di fare una guerra per interessi chiaramente
> economici, distruggendo un'intera popolazione e creando nuove sacche di
> povertà, in Italia non viene concesso di protestare contro questo
> massacro premeditato.
>
> La protesta è libertà. Aspettiamo le vostre idee e reazioni.
>
> Kollettivo autonomo Bra
> Centro di documentazione autogestito Babylon
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