VERDI - FEDERAZIONE PROVINCIALE DI LECCE
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COMUNICATO STAMPA
CENTRALI EOLICHE NEL COMUNE DI LECCE:
IGNORANZA E IMPROVVISAZIONE AL POTERE !
Mentre la tecnologia eolica si sta imponendo in tutto il mondo con ritmi di
crescita record del 30-40% lanno, in Italia (788 Megawatt alla fine del
2002), esiste il rischio di una brusca frenata nelle installazioni a causa
della superficialità e dellimprovvisazione di alcune amministrazioni
comunali nellapprovazione degli insediamenti. Fa scuola in questo senso
lesempio del Comune di Lecce, che annuncia trionfalmente la realizzazione
di un campo eolico da 140 Megawatt (il 18% del totale installato in Italia)
senza aver risposto ad una serie di questioni serie ed importanti, e
mostrando di ignorare totalmente il concetto stesso di paesaggio.
1. Il ricorso a fonti pulite come quella eolica, sicuramente interessanti e
di pubblica utilità, non può comportare la deroga ad ogni tipo di regola;
anche le tecnologie rinnovabili, se impiegate in modo scorretto, possono
arrecare grandi danni al territorio.
2. Il Comune di Lecce è inadempiente dal 1991 per non aver approvato il
Piano Energetico Comunale, previsto dallart.5 della Legge n.10/91; ha senso
prevedere nuovi impianti di produzione elettrica senza neanche avere uno
strumento fondamentale di programmazione energetica? O forse fa comodo la
mancanza di programmi e di regole per poter compiere impunemente scelte
demagogiche e scriteriate? Ricordiamo che Il Piano Territoriale di
Coordinamento prevede un potenza eolica di 100 Megawatt in tutta la
Provincia.
3. Abbiamo veramente bisogno di questa energia? No, se è vero che la Puglia
ha prodotto nel 2000 il 36% di energia in più rispetto ai propri fabbisogni,
e si avvia a produrre quantità di energia almeno doppie rispetto ai propri
consumi. Grazie anche al Comune di Lecce, la nostra Regione sta diventando
una sorta di centrale elettrica al servizio del Meridione: una forma
moderna di colonizzazione, a danno di altre vocazioni e potenzialità del
territorio.
4. Il Comune fornisce informazioni fuorvianti e non dice tutta la verità.
Mentre si fa riferimento ad una lunghezza della pala (che è solo un
componente del rotore) di 55 metri, non si dice dellaltezza complessiva
delle macchine (torre più rotore), che secondo le nostre stime raggiunge i
100 metri circa; un impatto paesaggistico rilevante, considerando che la
costruzione più alta della Provincia, il Campanile del Duomo, supera di poco
gli 80 metri. Se si conosce il concetto di paesaggio, perché dare lassenso
al progetto prima ancora di aver valutato limpatto ambientale?
5. La scelta di installare campi eolici così pesanti ha ripercussioni per
tutto il territorio provinciale, sia sotto laspetto energetico che per
quello socio-economico e paesaggistico. Si pensi, per esempio, al biglietto
da visita invasivo e di stampo industriale costituito dalla selva di torri
per chi giunge a Lecce in vacanza. Ma il Comune di Lecce si è guardato bene
dal coinvolgere la Provincia e gli altri comuni interessati, in unottica
miope e di campanile, incomprensibile per unamministrazione che pure ha la
pretesa, grazie ai propri rappresentanti, di muoversi in ambito europeo.
I Verdi credono nella fonte eolica, come una delle opzioni più competitive
per produrre energia elettrica in modo pulito. Le scelte di questi
insediamenti, prese in modo così affrettato e superficiale e destinate a
destare giustificate reazioni, costituiscono i pericoli più gravi per la
diffusione di questa tecnologia
Lecce, 4 aprile 2003
IL PRESIDENTE
(Mauro PASCARIELLO)
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