UNA SEGNALAZIONE che credo IMPORTANTE.
paolo Kh
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From: <report@???>
To: <ugomoi@???>
Sent: Thursday, April 03, 2003 12:31 PM
Subject: Report: puntata del 6 aprile
> Gentili telespettatori Vi informiamo che Report andrà in onda domenica 6
> aprile alle 23,10 sempre su Raitre, con una nuova puntata dal titolo:
>
> "PERCHE' CI ODIANO"
> di PAOLO BARNARD
> www.report.rai.it
>
> A pochi giorni dall'11 di Settembre 2001 il presidente Bush chiese alla
> nazione: "Perché ci odiano?", e in effetti sempre più l'occidente va
> convincendosi dell'esistenza di un'insanabile scontro fra la nostra
> civiltà e quella islamica. Ma allora l'odio anti occidentale è solo di Bin
> Laden o coinvolge tutto il mondo arabo? Paolo Barnard ce lo racconta
> attraverso il suo viaggio in Israele, in Palestina in Egitto e negli Stati
> Uniti, e con un'esclusiva assoluta sul mondo di Al Qaeda. Il suo reportage
> dà voce sia alla cosiddetta strada araba che ad intellettuali di opposta
> tendenza, incluso un partigiano della guerra del '48 sfuggito
> all'Olocausto nazista che ricorda tutto ciò che ha visto in Palestina, e
> che per questo oggi è schierato col mondo arabo. Barnard scopre che la
> critica al mondo occidentale affonda le sue radici molto lontano nel
> tempo. Almeno dalla Dichiarazione di Balfour del 1917 (l'atto con cui
> l'Inghilterra - potenza coloniale in Palestina - avviò la nascita di uno
> stato ebraico rinnegando le promesse fatte agli arabi). Ma quello
> musulmano non è odio verso l'occidente, è risentimento politico, questo
> sì, per le loro ragioni sempre negate. Paolo Barnard, quindi, ci mostra
> documenti riservati scovati negli archivi di Washington dove si dimostra
> che già Eisenhower era a conoscenza della frustrazione che lo sfruttamento
> petrolifero americano stava causando del mondo arabo. Siamo negli anni '50
> e quel sentimento non ha mai avuto una battuta di arresto, anzi è
> cresciuto. Perché? Ma perché, come dimostrano altri documenti riservati,
> un'intera classe politica laica e nazionalista del mondo arabo è stata
> distrutta con entusiastica partecipazione occidentale, lasciando un vuoto
> riempito solo dall'estremismo religioso. A frustrazione si aggiunge rabbia
> per come i media occidentali travisano gli accadimenti più cruciali in
> Medioriente, come nel caso dei falliti accordi di Camp David del luglio
> 2000.
> Paolo Barnard entra di nascosto in una moschea del Cairo a registrare gli
> umori della gente che prega e scopre che non c'è l'odio antioccidentale di
> cui si favoleggia ma si dice anche "Bush sta conducendo una battaglia
> contro Dio e contro Dio non vincerà mai". Nelle moschee americane invece
> c'è un clima diverso: paura per il ritorno di fiamma dell'opinione
> pubblica contro i musulmani, ma anche critica ai leader arabi chiamati
> "scimmie" per le loro incapacità. Il reportage dà voce anche a quegli
> intellettuali che addossano all'Islam tutte le colpe per il suo declino
> sia politico che sociale. In conclusione del suo viaggio Paolo Barnard ci
> offre un'esclusiva assoluta. Conosce in una capitale asiatica un religioso
> che per 14 anni ha vissuto ai vertici di Al Qaeda e della Jihad
> internazionale, vedendole nascere, crescere ed esplodere. Egli ci racconta
> come si è costruito il pensiero deviante di Al Qaeda, perché Osama Bin
> Laden ritiene legittimo sterminare i civili americani e perché sicuramente
> oggi é ancora vivo.
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