Auteur: Carlo Mileti Date: Sujet: [Lecce-sf] Fw: Un messaggio attuale dal V secolo avanti Cristo
> La storia dell'umanita' per molti versi tragicamente si ripete, ho letto
> questo racconto e ho voluto condividerlo.
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> E' un vecchio racconto cinese di Mo Tse, vissuto intoro al quinto secolo
> avanti cristo e fondatore di una religione che ormai non ha piu' seguaci e
> fedeli. Leggetelo e se vi piace fatelo leggere.
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> Contro le guerre d'aggressione
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> Se un uomo si introduce di soppiatto in un giardino privato e ruba pesche e > prugne, e poi viene scoperto, la gente lo condanna per cio' che ha fatto: e > le autorita', se riescono a mettergli le mani addosso, lo puniscono.
> Perche'? Perche' reca danno agli altri.
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> Se un uomo deruba il suo vicino di polli, porci e cani la sua colpa appare
> piu' grave. Perche'? Perche' e' piu' grave il danno arrecato ad altri; e
> piu' grave e' il danno, maggiore la condanna morale in cui l'uomo incorre,
> e maggiore la punizione.
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> Continuando di questo passo, chi uccide un uomo innocente e gli ruba le
> vesti, la lancia e la spada commette una colpa piu' grave ancora. Perche'?
> Perche' quanto piu' grave e' il male fatto ad altri tanto maggiore e' la
> condanna morale in cui il colpevole incorre e tanto piu' grave il suo delitto. >
> Tutti gli uomini educati e colti condannano azioni di questo genere. Ma poi > tutti questi uomini non si rendono conto che una guerra di aggressione
> contro un altro paese e' altrettanto condannabile, e al contrario parlano
> in favore di essa e le danno il loro appoggio. Comportarsi cosi', a loro
> par giusto. Si puo' dire che questa gente conosca la differenza fra bene e
> male?
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> Si considera male uccidere una sola persona, e si punisce il delitto di chi > ha commesso un solo assassinio.
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> Ma allora, il delitto di chi uccide dieci persone e' dieci volte piu' grave > del delitto di colui che ne ha uccisa una sola, e ucciderne cento sarebbe
> piu' grave, il delitto sarebbe moltiplicato per cento.
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> Tutti gli uomini colti ed educati condannano l'assassinio.
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> Ma poi questi stessi uomini non si rendono conto che una guerra di
> aggressione contro un altro paese e' altrettanto condannabile, e al
> contrario parlano in favore di essa e le danno il loro appoggio.
> Comportarsi cosi', a loro par giusto; davvero non si rendono conto che e'
> male, perche' parlano di tali guerre d'aggressione nei loro libri di
> storia: cosa che certamente non farebbero, se capissero che tali guerre
> sono altamente condannabili.
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> Se un uomo chiama "nera" una cosa che e' un po' nera, ma chiama "bianca"
> una cosa tutta nera, si puo' ben dire che non conosce la differenza fra
> bianco e nero. Se un altro assaggia una cosa leggermente amara e dice che
> e' "amara", ma quando ne assaggia una amarissima dice che e' "dolce",
> possiamo ben dirgli che non conosce la differenza fra dolce ed amaro.
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> Ebbene, se un uomo condanna come "male" un piccolo male, ma non gli passa
> neppure per la testa di poter condannare come un grande male la guerra
> d'aggressione contro un paese straniero, si puo' forse affermare che un tal > uomo conosca la differenza fra bene e male?
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> Vedete dunque come molti uomini educati e colti di questo modo non
> conoscono la differenza fra bene e male.
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