[Lecce-sf] Fw: Missili e menzogne su Baghdad

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著者: Carlo Mileti
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題目: [Lecce-sf] Fw: Missili e menzogne su Baghdad
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From: "francesco iannuzzelli (by way of francesco iannuzzelli
<francesco@???>)" <francesco@???>
To: <news@???>
Sent: Thursday, April 03, 2003 6:11 AM
Subject: Missili e menzogne su Baghdad


> Mercoledi' 26 marzo un missile ha colpito il mercato del quartiere di Al
> Shaab, uccidendo almeno 14 civili.
> Venerdi' 28 marzo un altro missile ha colpito il mercato del quartiere di
> Shuale, massacrando almeno 62 persone.
>
> Per ambedue le stragi, esponenti militari e politici degli Stati Uniti e

del
> Regno Unito hanno ipotizzato che si trattasse di missili iracheni, e non

di
> missili statunitensi. Ecco alcune dichiarazioni:
>
> "E' altamente probabile che la prima esplosione al mercato sia stata
> provocata da un missile iracheno"
> Jack Straw, segretario di stato britannico [1]
>
> "C'e' sufficiente evidenza che si sia trattato di un missile iracheno,

anche
> per il secondo attacco. Ma siccome non eravamo la', non siamo sicuri al

100%.
> Comunque Mr. Straw non avrebbe fatto quelle affermazioni senza la dovuta
> considerazione"
> Portavoce del primo ministro britannico [2]
>
> "Le forze della coalizione non avevano come obiettivo il mercato, ne' sono
> state lanciate bombe o missili nell'area blu di questa mappa [3], nota col
> nome di Shaab. [...] Continueremo a investigare per scoprire se abbiamo

fatto
> errori, ma un'altra spiegazione potrebbero essere i missili terra-aria

(ndr.
> iracheni) che hanno mancato il bersaglio e sono ricaduti sul mercato."
> General McChrystal, portavoce del Pentagono [4]
>
> "Stiamo investigando. Pero' gli iracheni stanno lanciando un sacco di roba

in
> aria e questi cascano da qualche parte. Non stanno colpendo i nostri.

Questo
> lo sappiamo. Non abbiamo perso aerei. Per cui i loro missili cascano da
> qualche parte. E io non ho la risposta a questa domanda"
> Donald Rumsfeld, segretario alla difesa [5]
>
>
> LA PROVA
> (pubblicata dal Guardian [6] e dall'Indepent [7])
>
> Una scheggia del missile e' stata raccolta subito dopo l'esplosione e
> consegnata al giornalista Robert Fisk da un anziano iracheno che viveva
> vicino al cratere dell'esplosione di venerdi' scorso.
> Sul frammento sono visibili due numeri di serie
> 30003-704ASB7492 (ma la B e' poco chiara, potrebbe essere una H)
> e
> MFR 96214 09
>
> MFR sta per Manufacturer (produttore) e il codice 96214 identifica lo
> stabilimento di produzione: chiunque puo' verificarlo dal database online

dei
> fornitori del ministero della difesa statunitense
>
> http://gidm.dlis.dla.mil/bincs/begin_search.asp
> Mettete il codice 96214 nel campo "Cage" e troverete
>
> "Raytheon Company"
> seguono i dati dello stabilimento di McKinney (Texas)
>
> La Raytheon e' il maggior fornitore del Pentagono, col quale l'hanno

scorso
> ha fatto affari per 16 miliardi di dollari. Produce, tra le altre cose, i
> missili Tomahawk, le bombe a guida laser Paveway e i missili Harm.
> E proprio un Harm sembra aver provocato la strage di Baghdad; e' un

missile
> che avrebbe lo scopo di distruggere i radar e che esplode in migliaia di
> frammenti di alluminio, come testimoniano le terribili ferite rivelate dai
> medici dell'ospedale di Baghdad.
>
> Nonostante quello che sostiene la Raytheon sul suo sito
>
> "Un missile progettato per alte prestazioni e qualita'. Nell'uso attuale

sul
> campo, l'Harm dimostra un'affidabilita' quattro volte superiore alle
> specifiche. Nessun arsenale moderno e' completo senza un Harm." [8]
>
> questi missili, del costo di circa 300.000 dollari ognuno, sono noti per
> perdere di vista l'obiettivo e finire chissa' dove, a causa anche di
> interferenze "amiche" (cioe' da parte delle proprie truppe).
>
> I missili Harm sono generalmente lanciati dagli aerei Prowler. La marina
> militare statunitense ha confermato [9] che un Prowler era in missione la
> notte del 28 marzo, e che ha sparato un missile Harm, il primo dopo tanti
> anni (dal 1997). I piloti pero' non hanno potuto vedere dove il missile

sia
> andato a finire.
>
>
>
> Francesco Iannuzzelli
> Associazione PeaceLink
>
>
>
> Riferimenti:
>
> [1]
> Dichiarazione alla Newspaper Society, Londra, 30/3/2003
> http://www.newspapersoc.org.uk/news-reports/pr2003/Jack-Straw-speech.html
>
> [2]
> Conferenza stampa a Downing Street, Londra, 1/4/2003
> http://www.number-10.gov.uk/output/Page3396.asp
>
> [3]
> http://www.defenselink.mil/news/Mar2003/030326-D-6570C-012.jpg
>
> [4]
> Conferenza stampa del Pentagono, 26/3/2003
> http://www.defenselink.mil/news/Mar2003/t03272003_t0326asd.html
>
> [5]
> Intervista del 30/3/2003 al Washington File, bollettino ufficiale del
> dipartimento di stato, non piu' disponibile sul sito originale, ma
> sull'archivio dell'ambasciata USA in Australia
> http://usembassy-australia.state.gov/hyper/2003/0330/epf703.htm
>
> [6]
> Articolo di Brian Whitaker, 1/4/2003
> http://www.guardian.co.uk/Iraq/dailybriefing/story/0,12965,927233,00.html
>
> [7]
> Articolo di Cahal Milmo, 2/4/2003
> http://news.independent.co.uk/world/middle_east/story.jsp?story=393066
>
> [8]
> http://www.raytheon.com/products/harm/index.html
>
> [9]
> Rohan Sullivan, Associated Press, 30/3/2003
>

http://quickstart.clari.net/qs_se/webnews/wed/ca/Airaq-prowlers.RpGX_DMU.htm
l
>
>
>
> --
> francesco iannuzzelli    francesco@???
> associazione peacelink   http://www.peacelink.it

>
>