[Cm-crew] OT: "CRITICAL WINE" a vr

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Szerző: toni_i
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Régi témák: [Cm-crew] la merda che sta dietro il semaforo
Tárgy: [Cm-crew] OT: "CRITICAL WINE" a vr
da: http://www.altremappe.org/news/view.php?id=3D282


TERRA E LIBERTA' / CRITICAL WINE
Sensibilit=E0 planetarie/ribelli e agricoltura contadina.

Verona, 11-12-13 aprile 2003, CSOA La Chimica

Il vino frutto della terra e del lavoro dell=82uomo; compagno dialettico che
ci riporta alla terra e ci invita alla comunanza e ad altri modi percettivi;
intercessore privilegiato uomo/terra.

Il vino dei contadini, il vino di Omar Kaayam, di Baudelaire, di Neruda, di
Pavese.

Il vino: compagno di tante serate passate a discutere di massimi sistemi; a
filosofeggiare, talvolta un po=82 ebbri; a ridere, piangere, amare. Quante
bottiglie, fiaschi, caraffe vuotati, qualche volta, un po=82 pi=F9=
consapevoli,
annusando profumi di fiori, di frutta, improvvisandoci degustatori per
individuare quel tannino un po=82 troppo aggressivo, o apprezzare il giusto
equilibrio di legni.
Il vino: un piacere da praticare, che appaga i sensi. La vista, che ne
coglie il colore; l'olfatto, che ne apprezza gli aromi; il gusto, che ne
assume l'essenza; l'udito, rallegrato da due bicchieri che s'incontrano in
un brindisi; il tatto, la mano che accarezza il bicchiere, lo porta alla
bocca, con una gestualit=E0 rituale.
Il vino, che in giusta quantit=E0 induce alla meditazione, alla riflessione,
all=82eloquio; che abbassa i freni inibitori quel tanto che basta per=
indurre
alla socialit=E0, per rivelare quello che siamo, per favorire lo scambio: di
idee, emozioni, sentimenti.

Il vino, la terra. Il vino quale intercessore. Dal vino vogliamo partire,
dalla bottiglia che ci arriva sulla tavola, dal bicchiere che beviamo, per
fare un percorso a ritroso: che ci porti a chi il vino lo vende, a chi lo
produce, a chi coltiva le viti. Vogliamo farne uno strumento di conoscenza,
che dal piacere, dal gusto, da un approccio personale e soggettivo, ci porti
ad affrontare temi che riguardano tutte e tutti, a ragionare di contadini e
di lavoro contadino, di terra e di ambiente, di come e cosa produce
l'agricoltura. E, seguendo un filo del discorso che si dipana sempre pi=F9,
discutere insieme di prodotti dei campi, di tutela della biodiversit=E0, di
variet=E0 ormai rare sacrificate sull'altare del Mercato, dell=82omologazion=
e
del gusto, di un=82agricoltura in armonia con l'ambiente e di un'agricoltura
industriale che divora l'ambiente. E, ancora, ragionare su quello che
consumiamo, sulla qualit=E0, sul prezzo dei prodotti che mangiamo e beviamo,
sul tempo che dedichiamo al loro acquisto e alla loro preparazione.

Ed =E8 cos=EC che un piacere quotidiano pu=F2 trasformarsi nell=82inizio di=
un
percorso politico; che la compagnia di un buon bicchiere di vino pu=F2
portarci a ragionare e discutere di brevetti e di manipolazioni genetiche,
di politiche agricole, di multinazionali del settore agro-alimentare, di
squilibri tra Paesi ricchi e Paesi impoveriti, di sovranit=E0 alimentare, di
una politica planetaria di dominio che perpetua, e anzi incrementa,
l'ingiustizia.

Vogliamo provare a iniziare la costruzione di questo percorso a Verona, nei
giorni di Vinitaly, che rappresenta la pi=F9 importante rassegna nazionale=
sul
vino. Migliaia di espositori, italiani ed esteri, presentano durante
Vinitaly i loro prodotti al pubblico e agli operatori del settore, agli
appassionati di enogastronomia e agli organi d=82informazione. La stampa,
specializzata e non, e le reti televisive contribuiscono a dare ampio
risalto a un evento, che negli ultimi anni =E8 diventato espressione di un
fenomeno sociale e di costume, e che alimenta un mercato in continua
espansione. Un buon momento per dire la nostra

Nei giorni del Vinitaly - sfruttando, perch=E9 no, la presenza mediatica -
intendiamo costruire quest'anno una serie di eventi ed iniziative che si
rivolgano alle decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia e
dall'estero - che ogni anno partecipano alla rassegna ed ai cittadini, per
stimolare il passaggio dal gusto del bere al gusto di ragionare su ci=F2 che
beviamo e che mangiamo, e su come un mondo diverso si possa costruire anche
partendo dai gesti quotidiani.

Per questo, nei giorni di venerd=EC 11, sabato 12 e domenica 13 aprile,
pensiamo di organizzare "Terra e libert=E0 / Critical wine": tre giorni di
dibattiti, azioni dirette, degustazioni, incontri con produttori agricoli di
vino ma non solo, concerti, momenti di relazione e socialit=E0. Questo
ventaglio di iniziative, che vogliono coniugare la dimensione conviviale a
quella conflittuale, diventeranno per le realt=E0 di movimento un=82occasion=
e di
incontro, confronto e iniziativa pubblica su temi che nel passato non sono
stati centrali nelle nostre analisi e percorsi politici, pur riguardando il
quotidiano di noi tutte e tutti, e pur essendo strettamente correlati alle
ragioni della nostra lotta contro il nuovo ordine mondiale.

L=82economia neoliberista si basa su un modello di produzione volto alla
massimizzazione dei profitti, fondato sullo sfruttamento globale delle
risorse, umane e naturali, che pu=F2 realizzarsi solo imponendo anche un
modello di consumo esasperato, poco consapevole, forgiato dai messaggi
mediatici e dalla pubblicit=E0. E se le nostre analisi e iniziative=
politiche
fino a oggi si sono centrate pi=F9 sul versante della produzione e del=
lavoro,
in un contesto mutato rispetto a quello della fabbrica fordista, determinato
da delocalizzazioni, decentramento produttivo, decostruzione del senso di
appartenenza alla classe lavoratrice attraverso la disarticolazione del
rapporto di lavoro in molteplici figure deprivate di tutele e diritti, =E8
oggi forse necessario un ampliamento della prospettiva, che faccia anche
dell'analisi e dell'intervento politico sulle modalit=E0 del consumo gli
strumenti per mettere in crisi il modello neoliberista.

La costruzione di una sensibilit=E0 ribelle planetaria e la sovversione di
questo modello possono, forse, partire anche da una bottiglia di vino.

Dell'iniziativa "Terra e libert=E0 / Critical wine" si stanno facendo
promotori il C.S.O.A. La Chimica di Verona, il C.S.A. Magazzino 47 di
Brescia, Foro Contadino e Altragricoltura, con la collaborazione e il
contributo di idee di Luigi Veronelli. Gli eventi si svolgeranno al C.S.O.A.
La Chimica, in via Lung=82Adige Attiraglio, attraversando anche la citt=E0=
di
Verona.
L=82idea =E8 di articolare l=82iniziativa nelle giornate di sabato 12 e=
domenica
13 aprile, con dibattiti, spazi che ospitino prodotti dell=82agricoltura
contadina, editoria ribelle, incontri con produttori, assaggi enoici e
degustazioni, momenti di musica e di socialit=E0, azioni dimostrative. Oltre=
a
diversi workshop e seminari, si pensa a due importanti momenti di
discussione, l=82uno il sabato e l=82altro la domenica, centrati il primo=
sulla
sovranit=E0 alimentare e sulle politiche agricole industriali dettate dalle
multinazionali, e il secondo sul lavoro della terra, i braccianti, i
migranti.

Contatti: per le realt=E0 e le aziende che volessero partecipare o avere
informazioni / iscrizioni per interventi ai work shop-dibattiti: Marc,
339/3667470, 035/260402, enopsichedelica@???; Muro, 335/7002047,
urtobs@???; Vera (Foro Contadino Brescia) 349/2986423,
veraveggie@???; Filippo, 349/1476050, csoachimica@???; Manlio,
348/7931854, cybermv@???


"La bicicletta =E8 il veicolo pi=F9 rapido nella via della delinquenza;=
perch=E8
la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla grassazione!"

-Cesare Lombroso-