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Corriere della Sera
Le rinunce forzate dei militari impegnati in Iraq
Vita da soldato: niente sigarette e pornografia
Vietato spedire alle truppe immagini oscene, carne di maiale
e propaganda. Sì alla Bibbia, mentre il tabacco sta finendo
WASHINGTON - La chiamano «Bibbia da combattimento». Perché viene spedita
alle truppe in speciali «kit di impiego rapido». Tra i soldati impegnati in
Iraq, le Sacre Scritture stanno riscuotendo un notevole successo. Ma se è
permesso ai soldati al fronte di tenere la Bibbia, le rinunce che devono
patire sono molte. Le sigarette,
innanzitutto: tra le truppe, infatti, il tabacco comincia a scarseggiare. E
non è un problema da poco. I marines del 3° Battaglione, impegnato nell'Iraq
centrale, sono disperati. Da due settimane le scorte di tabacco sono andate
rapidamente diminuendo: una stecca di sigarette, adesso, comincia a costare
caro, quando la si trova.
LE TRE «P» - Ma le sigarette non rappresentano l'unica rinuncia forzata per
i marines. I soldati devono fare a meno anche di pornografia, maiale e
propaganda. Sono le tre «P» (pornography, pork e propaganda) bandite
dall'Islam. Per questo il Pentagono ha chiesto ai familiari dei soldati in
azione nel Golfo Persico di non spedire materiale pornografico, carne di
maiale o derivati, e propaganda politica.
RISCHIO CONFISCA - Queste restrizioni dipendono dalle norme in vigore in
molti dei Paesi islamici che ospitano i militari Usa. Il Kuwait, ricorda il
dipartimento della Difesa, «proibisce l'importazione di bevande alcoliche,
droghe, armi, derivati dal maiale, pornografia e materiali contrari alla
religione islamica». Lettere e pacchetti
contenenti materiali di questo tipo rischiano di essere confiscati
dalle autoritá doganali locali.
SACRE SCRITTURE - Diverso il discorso per quanto riguarda la Bibbia. L'Islam
proibisce un certo numero di oggetti d'uso comune in Occidente, come ad
esempio i mazzi di carte, ma il divieto di «introdurre materiale contrario
alla religione islamica» non comprende le Sacre Scritture. I soldati nel
Golfo possono quindi portare con sé la Bibbia. E ogni mese migliaia di copie
del testo religioso vengono inviate nella zona, assieme a vettovaglie e
materiale bellico.