Auteur: smencherini@libero.it Date: Sujet: [Lecce-sf] zio menchero, the day after
Mi dispiace aver scomodato amici e non a dissertare, senza capirne granch=
=E8, delle uscite del sottoscritto. Ma sono contento di aver scomodato qu=
alche penna e qualche chiacchiera nel "Mare nostrum" (qualcuno impaurito =
perdoni l'autocitazione) dell'inefficenza e delle teorizzazioni asociali =
di alcuni aderenti al Lsf. Per ci=F2 che riguarda Mencherini, d'ora in po=
i, e solo se la maggioranza del Movimento leccese sar=E0 d'accordo, si fi=
rmer=E0 i comunicati con nome cognome e "gruppo di appartenenza sociale",=
cio=E8 Lsf. Spero per=F2 che per fare un comunicato non si debbano utili=
zzare i segnali di fumo o i piccioni viaggiatori, come per dare delle ris=
poste politiche sull'ultimo esposto da presentare, risposte che il sottos=
critto ha pi=F9 volte sollecitato. E visto che del regina pacis, a parte =
Rosanna e pochi altri, i pi=F9 se ne sono dimenticati, auguro ai costrutt=
ori di pace, me compreso, di rimettere insieme i pezzetti del vaso di via=
Idomedeo, con un buon collante per=F2. In quanto ad una possibile autoca=
ndidatura per le prossime provinciali, chi azzarda l'ipotesi fa il conto =
senza l'oste. Che in questo caso sulla propria dignit=E0 e coerenza non h=
a mai, mi pare di ricordare a mente, derogato.=0D=0ABuon tutto e a presto=
=0D=0As.m. =0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=0A=0D=
=0AIn quanto amico di Stefano ed esperto di eresie storiche e non. Stefan=
o ha rapprersentato a modo suo un punto di vista sulla necessit=E0 di non=
mollare la questione migranti e Regina Pacis (dove, mi pare, si =E8 spes=
o con abbastanza passione). Come cerca di ricordarci anche Rosanna da un =
altro punto di vista. Ha "spiccato" un paio di comunicati-stampa quasi in=
solitudine per ricordarci di non scomparire su questa e su altre questi=
oni.=0D=0APoi, quando propone un "salto di paradigma", cio=E8 il salto ve=
rso il cielo della politica, dice una cosa solo sua: ad esempio il "nuovo=
Ulivo", oppure una lista trasversale alle elezioni provinciali prossime =
venture.=0D=0AE' quando si fa il salto verso la politica in senso di rapp=
resentanza e di governo, anche solo locale, che si prospettano cose alqua=
nto eretiche e soggettive. Ma per il semplice fatto che nessuno pu=F2 pen=
sare a un corto circuito tra movimenti sociali collettivi e forum sociali=
e rappresentanza politico-istituzionale: in nessun senso, n=E8 nuovo Uli=
vo, n=E8 partito-guida rivoluzionario, n=E8 ritorno al proporzionalismo e=
fine del bipolarismo, n=E8 di ricostruzione di una sinistra dai caratter=
i univoci. E' proprio la questione che non =E8 attingibile dai movimenti,=
credo io. Semmai, visto la situazione italiana, =E8 certo che il movimen=
to di Porto Alegre si =E8 legato (ma non dissolvendosi) alla crescente op=
posizione sociale a questo allarmante governo della destra. Il rappororto=
movimenti-politica =E8 complesso, non riducibile. Non solo rispetto a pa=
rtiti, coalizioni, candidati, liste, sbocchi istituzionali, ma proprio al=
la radice: cio=E8 l'agenda e il linguaggio che mette in campo un moviment=
o reale e le culture dei partiti (anche di sinistra), tra conflitto e cat=
egorie del politico. Perch=E8 quando parliamo di politica a volte parliam=
o di vecchie rappresentazioni e categorie del politico, mentre la realt=E0=
e i bisogni vanno ben oltre.=0D=0ANon penso che nel social forum di Lecc=
e vi siano problemi di differenziazione "strategica" o "ideologica": non =
siamo e non dobbiamo essere un collettivo politico, a me, ad esempio, non=
interessa stare a discutere di massimi sistemi, visioni ideologiche comp=
lessive. Possiamo solo vivere come forum, altrimenti ognuno faccia quello=
che gli suggerisce la testa e vada dove lo porta il cuore. E' singolare,=
ad esempio, come il linguggio e le analisi del movimento di Porto Alegre=
siano quasi diventati senso comune per ragazzi e persone di altre associ=
azaioni, e al nostro interno rispuntino invece le corna della diatriba po=
litico-ideologica. La riunione complessiva la possiamo pure fare, per mil=
le motivi politici e organizzativi, per riverificare se possiamo contare =
su noi stessi, se si pu=F2 ricostruire un clima di fiducia e di rispetto =
che non guasterebbe. Ma non intendo perdere il mio tempo in riunioni dove=
discutere "se il mio marxismo lava pi=F9 bianco", se ci sono componenti =
pseudouliviste o pseudorivoluzionarie, se bisogna fare seminari fantasmag=
orici, se il Gramsci che ho studiato io =E8 diverso da quello che ha stud=
iato un altro, se l'idea di un altro mondo possibile possa corrispondere =
a ideologie ottocentesche reinterpretate da uno studioso di Forl=EC noto =
soprattuto nelle bettole della sua zona, sul mistero glorioso della convi=
venza di filosofie buddiste con il radicalismo cattolico con il pensiero =
della complessit=E0 e degli ecosistemi con il neo o postmarxismo. Siamo p=
lurali e diversi, dobbiamo solo decidere se e come continuare, senza inve=
ntarci dinamiche involutive e autodistruttive di scontro ideologico, di i=
mmaginarie componenti che spesso non hanno niente alle spalle e nel radic=
amento sociale. =0D=0A=0D=0ASilverio Tomeo=0D=0A=0D=0A