>Date: Tue, 01 Apr 2003 09:31:43 +0200
>From: Vincenza Ferrara <vincenza.ferrara@???>
>Subject: mobilitazione 5 aprile
>X-Sender: vincenza ferrara@???
>To: vincenza.ferrara@???
>Si invia il documento relativo all'iniziativa del 5 aprile a Firenze=
su
>Scuola Universita' e Ricerca
>la giornata, inizier=E0 alle ore 10,00 per concludersi intorno alle =
18,00 e
>sar=E0 organizzata con la suddivisione dei compagni in gruppi di lav=
oro
>tematici indicati nel documento allegato
>vi chiedo cortesemente di indicarmi nei prossimi giorni (gioved=
=EC o venerd=EC)
>in quale gruppi di lavoro partecipate ci serve per snellire l'avvio =
della
>giornata di sabato
>
>
>per il Comitato contro la privatizzazione dell'universita' e degli e=
nti di
>ricerca
>
>Vincenza Ferrara
PER UNA SCUOLA PUBBLICA, STATALE, LAICA,
DEMOCRATICA E PLURALISTA
IN DIFESA DELL'UNIVERSIT=C0 E DELLA RICERCA PUBBLICA
La tragedia del conflitto militare in Iraq, con il suo carico di mort=
e, di
violenza e di terrore, pone il mondo intero di fronte alla prospettiv=
a
angosciante della guerra preventiva e permanente quale elemento
sovraordinatore per la ridefinizione dei modelli di convivenza tra i
popoli. Questa prospettiva, che sta gi=E0 producendo un imbarbariment=
o delle
relazioni ed il restringimento degli spazi di agibilit=E0 democratic=
a,
investe con forza anche il mondo della scuola pubblica che, da sempre=
, =E8
presidio di pace. La scuola pubblica, infatti, =E8 luogo della formaz=
ione
della capacit=E0 critica e della coscienza collettiva, ma =E8 anche l=
uogo del
confronto democratico tra culture diverse, irriducibili alla
semplificazione dello schema "o con noi, o contro di noi" che la guer=
ra
impone. Per queste ragioni la scuola pubblica, laica e democratica =
=E8
un'istituzione "naturalmente" in prima fila nelle mobilitazioni contr=
o una
guerra che rappresenta l'altra faccia di quei processi di mercificazi=
one
del sapere che, a livello internazionale, conoscono un'ulteriore
accelerazione.
Mentre si sostiene che nell'era della conoscenza le principali risors=
e per
competere sono saperi, informazione, comunicazione, logistica, nello =
stesso
tempo si vuole smantellare il sistema di formazione e la ricerca pubb=
lica,
dimenticando che =E8 compito di uno stato democratico favorire la con=
oscenza
come patrimonio collettivo e dunque i vantaggi che ne derivano sono p=
er la
societ=E0 e anche per il sistema produttivo di un paese.
Il processo di globalizzazione, che limita pesantemente la sovranit=
=E0 degli
stati e condiziona con scelte neoliberiste la gestione dell'economia
mondiale attraverso gli organismi che la governano nell'interesse del=
le
multinazionali e dei governi del G8, sta investendo la sfera dei serv=
izi
sociali, tra i quali viene annoverata anche l'istruzione.
Il protocollo del Gats, che i governi europei sono chiamati ad applic=
are,
prevede la generalizzazione della privatizzazione dei servizi e l'avv=
io di
processi di privatizzazione che investono settori dell'istruzione. La
prospettiva =E8 di affidare al mercato il compito, che la nostra Cost=
ituzione
attribuisce alla Repubblica, di soddisfare il diritto allo studio del=
le
nuove generazioni e alle agenzie formative confessionali, ideologiche=
e
speculative la facolt=E0 di condizionarne gli orientamenti etici e cu=
lturali.
In tal modo l'istruzione pubblica, che nella nostra Costituzione =
=E8 una
funzione istituzionale dello Stato, diventerebbe un servizio pubblic=
o
gestito dai privati .
L'approvazione di tale protocollo, rafforzerebbe la politica del gove=
rno
italiano, nel suo obiettivo di destrutturare la scuola, l'universit=
=E0 e la
ricerca pubblica attraverso la duplice spinta alla privatizzazione e =
alla
regionalizzazione, confermandone il valore di attacco alla democrazia=
.
Per fermare questo "progetto" =E8 necessaria una grande mobilitazione=
di
tutte le categorie di queste istituzioni, lavoratori, studenti, docen=
ti,
ricercatori, precari in collegamento con la societ=E0 civile per la d=
ifesa
del diritto al sapere, della formazione, della libera ricerca che pa=
ssa
attraverso una rinnovata centralit=E0 pubblica di questi settori in u=
n paese
democratico e civile. Una battaglia che ha al primo posto l'opposizio=
ne
alle "riforme" Moratti.
In questo contesto e' promossa una giornata di mobilitazione il 5 apr=
ile a
Firenze che ha come obiettivo prioritario l'opposizione alla firma d=
el
protocollo del Gats e quindi all' insieme alle politiche di privatizz=
azione
della scuola, dell'universit=E0 e della ricerca.
Ribadiamo la netta opposizione alle "Riforme" Moratti con i NO alle s=
celte
politiche di questa maggioranza e proponiamo i nostri SI per la scuol=
a e
per l'universit=E0
Per la scuola
1 - SI ad una scuola statale che garantisca in tutto il territorio
nazionale una formazione culturale omogenea a tutte le nuove generazi=
oni;
NO ad una scuola privatizzata e/o regionalizzata, che compromett=
erebbe
una formazione culturale nazionale.
2 - SI ad una scuola con insegnanti qualificati ed adeguatamente retr=
ibuiti.
NO alla precarizzazione del personale della scuola, che il Govern=
o
attuale ha scelto, omettendo le nomine in ruolo sui posti vacanti e
prevedendo la privatizzazione e l'esternalizzazione di molte attivit=
=E0
didatticamente rilevanti e di quelle oggi svolte dal personale ATA.
3 - SI ad una scuola statale che sia effettivamente autonoma dal pote=
re
esecutivo (Ministri e
Assessori) e con la garanzia di un'effettiva libert=E0 di insegnament=
o.
NO al potere del Ministro (o gli assessori) di intervenire sugli
indirizzi culturali e didattici, condizionando i contenuti culturali =
e le
scelte didattiche (come la preannunciata censura sui libri di testo).
4 - SI ad una scuola governata democraticamente a garanzia della libe=
rt=E0 di
insegnamento e del pluralismo culturale e quindi alla valorizzazione =
del
ruolo degli organi collegiali di scuola e territoriali con spazi gara=
ntiti
di partecipazione autonoma di tutte le componenti della realt=E0
scolastica.
NO ad una scuola gerarchizzata con al vertice un dirigente manage=
r e
con un forte
ridimensionamento del ruolo degli organi collegiali e degli spazi di
democrazia.
5 -SI ad una formazione culturale omogenea per tutti i giovani fino a=
18
anni con conseguente elevazione dell'obbligo scolastico.
NO (anche perch=E9 incostituzionale) alla riproposizione di un =
sistema
duale tra istruzione
scolastica e formazione professionale con conseguente limitazione
dell'obbligo scolastico.
6 - SI ad una riforma dell'ordinamento scolastico che garantisca a tu=
tti,
pur nell'opportuna
articolazione degli indirizzi culturali nel triennio del ciclo second=
ario,
un'adeguata formazione culturale, necessaria anche per l'accesso al m=
ondo
del lavoro.
NO ad un sistema dualistico che, come il ddl Moratti, propone una
precoce distinzione tra
istruzione scolastica e formazione professionale con conseguente
prefigurazione di una
gerarchizzazione di ruoli professionali e sociali.
7 - SI alla garanzia della libert=E0 di coscienza per tutti e del pri=
ncipio
della laicit=E0 dello Stato, per una scuola pubblica statale aperta a=
l
confronto senza alcuna caratterizzazione confessionale.
NO alle interferenze confessionali nell'attivit=E0 scolastica ed =
ai
privilegi previsti per gli insegnanti di religione cattolica, assunti=
senza
un regolare concorso pubblico, ma per scelta delle autorit=E0 religio=
se.
8 - SI ad un adeguato incremento delle risorse finanziarie per la scu=
ola
statale, a cui devono
essere destinate tutte le risorse pubbliche disponibili.
NO a qualsiasi forma di sistema integrato tra pubblico e privato =
e/o di
sussidiariet=E0 che confonda il ruolo privatistico della scuola priva=
ta con
quello istituzionale della scuola statale ed a qualsiasi forma di
finanziamenti pubblici alle scuole private.
Per l'universit=E0
1 - SI al libero accesso alla formazione universitaria che garantisc=
a in
tutto il territorio nazionale una adeguata formazione culturale e
scientifica
NO alla competitivit=E0 tra gli atenei che mira a costituire for=
mazione
di serie A e di serie B.
2 - SI al diritto allo studio che garantisca il valido supporto
all'accesso al sapere
NO alla privatizzazione degli Enti per il diritto allo studio
3 - SI alla stabilit=E0 del rapporto di lavoro per il personale
NO alla precarizzazione dei rapporti di lavoro per il personale,=
i
docenti, i ricercatori
4 - SI alla libert=E0 di insegnamento e di ricerca
NO alla dipendenza dell'insegnamento e della ricerca dal mercat=
o e
dal potere politico
5 - SI alla democrazia con spazi garantiti di partecipazione autonoma=
di
tutte le componenti delle realt=E0 universitarie e di ricerca
NO alla gerarchizzazione, alla aziendalizzazione con un forte
ridimensionamento degli spazi di democrazia.
6 - SI ad un adeguato incremento delle risorse finanziarie per l'univ=
ersit=E0
e la ricerca pubblica
NO all'esternalizzazione dei servizi e all'introduzione delle
fondazioni di diritto privato nelle universit=E0 e alla trasformazion=
e in
societ=E0 per azioni o soppressione di enti pubblici di ricerca
7 - SI alla centralit=E0 del ruolo pubblico dell'universit=E0 e della=
ricerca
NO allo svilimento del sapere a "merce", alla trasformazione del=
la
formazione da quella scolastica a quella universitaria in servizi
commercializzabili come previsto dagli accordi GATS
Promuovono
Gruppo Saperi Social Forum Firenze, Coordinamento genitori e insegnan=
ti,
Collettivi studenteschi, PRC, Cobas, Cub, Comitato Nazionale contro l=
a
privatizzazione delle Universit=E0 e degli Enti di Ricerca, Albero de=
i Ricci,
ANDU -Roma 1, Giovani Comunisti, Coordinamento collettivi universitar=
i,
Cgil-scuola Cambiare rotta lavoro e societ=E0, Associazione Per la Sc=
uola
della Repubblica, Legambiente, Verdi, Ecole, Comitato nazionale Genit=
ori
democratici, Arci nazionale
Aderiscono
Associazione Aprile, Associazione Lavoro e Libert=E0, CIDI, MCE,
"Universit=E0:correggere la rotta"(Roma), Coordinamento Docenti Unive=
rsitari,
Comitato Universit=E0 e Ricerca Pubblica - Napoli, Laboratorio per la
democrazia - Firenze, Snur-CGIL Firenze, SNUR- CGIL Siena
Firenze 5 aprile
Giornata di mobilitazione e riflessione
Facolt=E0 di lettere dell'Universit=E0
Programma
La giornata inizier=E0 con la costituzione di sette gruppi di lavoro =
sui
seguenti temi i cui risultati saranno discussi nell'assemblea general=
e
pomeridiana
1) Accordi internazionali: processi di mercificazione del sapere
2) Autonomie: processi di privatizzazione e precarizzazione dell'istr=
uzione
3) Democrazia scolastica: libert=E0 d'insegnamento e di ricerca, laic=
it=E0
della scuola
4) Saperi - sapere
5) Titolo V della Costituzione, sussidiariet=E0 e devolution
6) Diritto allo studio, handicap, educazione permanente, tempo pieno,=
servizi
7) Funzione istituzionale della scuola statale - obbligo scolastico
Paola Manduca, Prof.
Dipartimento di Oncologia,Biologia e Genetica
Universit=E0 di Genova
4=B0piano, Palazzo delle Scienze
26, C.Europa
16132, Genova
Tel.& Fax 0039-010-353 8240
Email man-via@???=20