[Cpt] PROFUGHI: SENZACONFINE: CINICO E ILLEGALE IL "CONTENIM…

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Szerző: anna brambilla
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PROFUGHI: SENZACONFINE: CINICO E ILLEGALE IL "CONTENIMENTO"



DECISIONE ODIERNA DEL GOVERNO INEFFICACE SENZA NORMA AD-HOC



Dino Frisullo, segretario di Senzaconfine, ha dichiarato:



"La strategia del "contenimento" dei profughi nell'area di guerra, di cui il ministro Castelli ha parlato oggi con i suoi colleghi europei in Grecia, è cinica e illegale, perché in realtà delega alle armi turche, iraniane e siriane o ai campi minati greco-turchi una deterrenza di esseri umani che hanno diritto di decidere, anche in base al diritto

internazionale, dove fuggire e chiedere protezione e asilo. Non l'Ue e neppure l'Onu possono legittimare campi di concentramento predisposti dai militari in zone a rischio di ritorsioni, bombe e fall-out.



Quanto alla direttiva europea recepita oggi dal governo, atto dovuto da tre mesi (come la Direttiva sul razzismo bloccata dallo stesso Castelli), non cambia in nulla lo status del profugo kurdo o irakeno che giunga domani a Bari o Pantelleria. E' solo la premessa per un provvedimento ad-hoc che va assunto dal governo italiano, e che dovrà tener conto, senza stolte rigidità, sia dei tempi della guerra e del dopoguerra e delle vie lente dell'esodo, sia dell'entità dell'esodo stesso, che investirà gli irakeni ma anche, con effetto domino, i kurdi di tutte le nazionalità ed i renitenti alla leva di tutti i paesi variamente mobilitati. Per questo non occorre sospendere ma attuare l'articolo 20 della legge Bossi-Fini. Quelle che vanno immediatamente sospese sono le attuali disposizioni che consentono il respingimento facile dei profughi dai porti

italiani".



Roma, 28.3.03



Da Liberazione di sabato 29 marzo 2003



Il governo recepisce la direttive Ue sulla protezione temporanea dei profughi

Italia, la falsa accoglienza

Battuto Bossi, ma i respingimenti facili sono ancora possibili

Di Graziarosa Villani



Frisullo, portavoce di Azad, replica a Castelli:

“No ai campi di concentramento predisposti dai militari in zone a rischio”.

Russo Spena ( Rifondazione) scuote la testa:” Il vero problema – dice – è sbloccare il diritto d’asilo”,



Fumo negli occhi. Palliativi per darsi una parvenza d’umanità, senza trovare una vera soluzione al dramma di tanti esseri umani che fuggono da guerra, violenze e violazioni dei diritti umani. Se il recepimento, in cronico ritardo, della direttiva europea 2001/55 sulla concessione della protezione temporanea in caso di afflusso di sfollati approvato ieri dal Consiglio dei ministri, ha messo a nudo un’altra frattura nelle forze della Casa delle Libertà (da un lato la Lega, con il Senatur Bossi che fa il muso duro, dall’altro l’Udc, col Ministro per le Politiche Umanitarie Rocco Buttiglione che parla dell’Italia come un “Paese di antica tradizione d’umanità”), il provvedimento non ha nessuna efficacia immediata sui profughi che si affacciano ai confini della penisola. Del resto, e lo ha detto anche Buttiglione, è un “atto dovuto”. Nessun effetto immediato così del provvedimento sui tanti cittadini che continuano ad arrivare in Italia, nemmeno per quelli sui due natanti, il primo con 73


persone a bordo e l’altro con un centinaio di profughi, ai quali si è dato soccorso ieri al largo di Lampedusa.

“La direttiva europea recepita dal governo atto dovuto da tre mesi,come la Direttiva sul razzismo bloccata dallo stesso

Castelli, - spiega Dino Frisullo, portavoce dell’associazioe Azad - non cambia in nulla lo status del profugo kurdo o irakeno che giunga domani a Bari o Pantelleria. E' solo la premessa per un provvedimento ad-hoc che va assunto dal governo italiano, e che dovrà tener conto, senza stolte rigidità – sottolinea ancora Frisullo - sia dei tempi della guerra e del dopoguerra e delle vie lente dell'esodo, sia dell'entità dell'esodo stesso, che investirà gli irakeni ma anche, con effetto domino, i kurdi di tutte le nazionalità ed i renitenti alla leva di tutti i paesi variamente mobilitati”.

Tutte ragioni per le quali, secondo l’esponente di Azad, “non occorre sospendere ma attuare l'articolo 20 della legge Bossi-Fini. Quelle che vanno immediatamente sospese sono le attuali disposizioni che consentono il respingimento facile dei profughi dai porti italiani".

Ma la Lega batte i piedi e lo ha fatto ieri anche in Grecia dove ilMinistro Castelli, in un incontro con i suoi colleghi europei, ha invocato “la strategia del contenimento” auspicando che il problema profughi della guerra all’Irak resti solo una questione regionale.



"La strategia del "contenimento" di Castelli – commenta ancora il portavoce di Azad - è cinica e illegale, perché in realtà delega alle armi turche, iraniane e siriane o ai campi minati greco-turchi una deterrenza di esseri umani che hanno diritto di decidere, anche in base al diritto internazionale, dove fuggire e chiedere protezione e asilo. Non l'Ue e

neppure l'Onu possono legittimare campi di concentramento predisposti dai militari in zone a rischio di ritorsioni, bombe e fall-out”.



Che il decreto di recepimento della direttiva europea, approvato ieri, non sia la panacea di tutti i mali, lo ribadisce anche Giovanni Russo Spena. “Il vero problema – rimarca il deputato di Rifondazione Comunista – è sbloccare la legge sul diritto d’asilo. E’ una legge che in quattordici giorni si può fare, importante sarebbe stato, in attesa dello sblocco della legge, l’adozione di un provvedimento “ad hoc” per regolare le conseguenze dei tanti profughi che questo conflitto determinerà. La Lega – dice ancora Russo Spena – anche per i piccoli passi come il recepimento di una direttiva europea che dovrebbe far fronte ad un’emergemza che si annuncia gravissima, sta dimostrando la sua inciviltà e resta una forza che condiziona molto la coalizione di governo”.

I devastanti effetti della guerra sono ancora di là da venire. “Al momento – ha detto infatti il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano presente ieri a Palermo – non ci sono segnalazioni di spostamenti di profughi legati al conflitto in Irak”. Per Mantovano i profughi irakeni e kurdi arrivati in questi giorni “sono partiti mesi fa e forse non hanno nulla a che fare con la guerra.
In base ai dati in possesso dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, la cui rappresentante italiana Augustine Mahiga ha salutato comunque con favore il recepimento della direttiva europea augurandosi “di discutere nel dettaglio le modalità di attuazione del provvedimento”, nel 2002 le domande d’asilo presentate dai cittadini iracheni sono state 1.170, nel 2001 erano state 1.985 mentre nel decennio 1990 – 2000 ammontavano a 12.132. Per la prima emergenza di tre mesi poi l’Alto Commissario ha previsto una spesa di 6


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'Times New Roman'">"La strategia del "contenimento" dei profughi nell'area di guerra, di cui il ministro Castelli ha parlato oggi con i suoi colleghi europei in Grecia, è cinica e illegale, perché in realtà delega alle armi turche, iraniane e siriane o ai campi minati greco-turchi una deterrenza di esseri umani che hanno diritto di decidere, anche in base al diritto <o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">internazionale, dove fuggire e chiedere protezione e asilo. Non l'Ue e neppure l'Onu possono legittimare campi di concentramento predisposti dai militari in zone a rischio di ritorsioni, bombe e fall-out.<o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"> <o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">Quanto alla direttiva europea recepita oggi dal governo, atto dovuto da tre mesi (come la D


irettiva sul razzismo bloccata dallo stesso Castelli), non cambia in nulla lo status del profugo kurdo o irakeno che giunga domani a Bari o Pantelleria. E' solo la premessa per un provvedimento ad-hoc che va assunto dal governo italiano, e che dovrà tener conto, senza stolte rigidità, sia dei tempi della guerra e del dopoguerra e delle vie lente dell'esodo, sia dell'entità dell'esodo stesso, che investirà gli irakeni ma anche, con effetto domino, i kurdi di tutte le nazionalità ed i renitenti alla leva di tutti i paesi variamente mobilitati. Per questo non occorre sospendere ma attuare l'articolo 20 della legge Bossi-Fini. Quelle che vanno immediatamente sospese sono le attuali disposizioni che consentono il respingimento facile dei profughi dai porti <o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">italiani".<o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><o:p


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meno per quelli sui due natanti, il primo con 73 persone a bordo e l’altro con un centinaio di profughi, ai quali si è dato soccorso ieri al largo di Lampedusa. </P><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><SPAN style="mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; </SPAN>“La direttiva europea recepita dal governo<TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"> atto dovuto da tre mesi,come la Direttiva sul razzismo bloccata dallo stesso <o:p></o:p></SPAN></TT></SPAN></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">Castelli, - spiega Dino Frisullo, portavoce dell’associazioe Azad - non cambia in nulla lo status del profugo kurdo o irakeno che giunga domani a Bari o Pantelleria. E' solo la premessa per un provvedimento ad-hoc che va assunto dal governo italiano, e che dovrà tener conto, senza stolte rigidità – sottolinea ancora Frisullo -<SPAN style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>sia dei tempi della guerra e del dopoguerr


a e delle vie lente dell'esodo, sia dell'entità dell'esodo stesso, che investirà gli irakeni ma anche, con effetto domino, i kurdi di tutte le nazionalità ed i renitenti alla leva di tutti i paesi variamente mobilitati”.<o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">Tutte ragioni per le quali, secondo l’esponente di Azad, “non occorre sospendere ma attuare l'articolo 20 della legge Bossi-Fini. Quelle che vanno immediatamente sospese sono le attuali disposizioni che consentono il respingimento facile dei profughi dai porti italiani".<o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><SPAN style="mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; </SPAN>Ma la Lega batte i piedi e lo ha fatto ieri anche in Grecia dove ilMinistro Castelli, in un incontro con i suoi colleghi europei, ha invocato “la strategia del contenimento” auspicando che il problema profughi della guerra all’Irak r


esti solo una questione regionale. <o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'"><o:p>&nbsp;</o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">"La strategia del "contenimento" di Castelli – commenta ancora il portavoce di Azad -<SPAN style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>è cinica e illegale, perché in realtà delega alle armi turche, iraniane e siriane o ai campi minati greco-turchi una deterrenza di esseri umani che hanno diritto di decidere, anche in base al diritto internazionale, dove fuggire e chiedere protezione e asilo. Non l'Ue e <o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'">neppure l'Onu possono legittimare campi di concentramento predisposti dai militari in zone a rischio di ritorsioni, bombe e fall-out”.<o:p></o:p></SPAN></TT></PRE><PRE style="TEXT-ALIGN: justify"><TT><SPAN style="FONT-FAMI


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esentate dai cittadini iracheni sono state 1.170, nel 2001 erano state 1.985 mentre nel decennio 1990 – 2000 ammontavano a 12.132. Per la prima emergenza di tre mesi poi l’Alto Commissario ha previsto una spesa di 6</SPAN></TT><p><br><hr size=1><A HREF="http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mobile.yahoo.com/index2002.html"><b>Yahoo! Cellulari</a></b>: loghi, suonerie, picture message per il tuo telefonino
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