ieri sabato ventinove-tre-tre, un drappello di 26 unità cicliche si è
mosso, armato di campanelli, bandiere della pace, bambini e bambine,
genitori e genitore, cicli a una o più selle, dipartendosi con canonico
ritardo da corso italia alle 16.10, e prendendo le strade ciclopedonali e
non ancora ciclopedonali di saronno, applicando con coerenza la regola
"le rotonde si fanno almeno due volte"
questo evento è stato il risultato di una felice ibridazione tra una
biciclettata per la pace ed un embrione di criticalmassa, che casualmente
si erano dati appuntamento nello stesso luogo alla stessa ora, armati
delle stesse bandiere arcobalene
inaspettatamente modesto il traffico incontrato, e quindi discretamente
tranquilla la navigazione per le usualmente intransitabili arterie
saronnesi, anche se su via frua alcuni autosauri hanno dato sfogo alla
loro alienazione da traffico, esibendosi in improbabili sorpassi con
palese invasione della corsia opposta, e relativi rischi di impatto tra
autosauri (ogni specie ha il suo modo per esprimere l'affetto per i propri
simili)
la reazione degli indigeni non automuniti, soprattutto nelle zone
pedonali, è stata spesso solidale e divertita, e concorde con il rifiuto
della guerra; altre volte, soprattutto in quel buco nero esistenziale che
passa sotto il nome di corso italia, semplicemtente attonita o
inespressiva, incapace di concepire un qualsiasi turbamento al proprio
struscio
anche per questo, quando il giro è terminato con una spirale in piazza
volontari del sangue, pochi hanno avuto la forza di sollevare i cicli al
cielo
il circolo culturale "movimento centrale" considera questa iniziativa un
pur anomalo battesimo della criticalmassa saronnese, e gioisce per il
nuovo nato
da voci di corridio, pare che si vogliano ancora prendere le strade il
dieci-quattro-tre, in ora settima postmeridiana.
