Autor: magius Data: Assumpte: [Cerchio] siamo tutti clochard
Non conosco "clochard" e confesso di non aver seguito molto attentamente
le sue riflessioni precedenti, eppure voglio aggiungere la mia, spinto
solo dal flusso delle emozioni. Quello che scrive clochard nel messaggio
che aggiungo qui di seguito, mi colpisce e pure profondamente. Quello che
"io" leggo nelle sue parole e' il dolore del sentirsi "persi" e
l'intollerabilita' di una quotidianita' di merda, di cui "vergognarsi"
perche e' intollerabile anche il renderla pubblica. Bella riflessione fa
il caro clochard, sul dolore "pubblico" e "privato"...Forse quello che scrivo e' solo un mio trip personale (hahahha),
probabilmente sto facendo una trasposizione su clochard del dolore che
"io" credo mi accomuni a lui :-) Mi accomuna con lui, credo, solo il
dolore. Quell'ODIO di cui lui parla invece di rivolgerlo all'esterno come
mi sembra lui abbia fatto, io l'ho rivolto all'interno: ottimo strumento
per innescare un bel meccanismo autodistruttivo, eh? Per mesi sono stato
rinchiuso dentro casa, ostaggio del mio dolore. Una "paura fottuta di
essere rifiutato, abbandonato, lasciato morire", tanta voglia di essere
amato ed amare che invece di uscire all'aperto e mostrarsi si rinchiude
sempre piu all'interno e strozza qualsiasi speranza, qualsiasi futuro.
Solo ora riemergo lentamente da un'afasia distruttiva. Anch'io, "vivo (?)
la mancanza di scopo, di senso, di desiderabilità dell'esistenza" e mi
meraviglio che riesca qui a parlarne pubblicamente, appena dopo aver
scritto un messaggio "politico".... Ahahahha
magius
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Gentile Tuula,
hai colto (xdonami, nn era così difficile!) 1 mio tratto ke nn considero
astorico, ma ke da' fastidio in primo luogo a me stesso :-))
L'ho già scritto, ma è passato inosservato (in questo oceano di notizie,
poi...), oppure ci si è glissato (cristianamente, ahi!), ke ho inviato
messaggi... "sconvolto".
Ora, lo "sconvolgimento" nn CREA, ma eventualmente RIVELA sentimenti,
emozioni, vissuti.
Dopo 1 vita di mansueto militante (militonto), mi è sfuggito di mano l'ODIO,
forse precedentemente razionalizzato come "odio di classe", ecc.
1 odio totale, devastante, pronto a investire gli stessi compagni: in fondo,
nn hanno partecipato tutti alla mia rovina, rifiuto, abbandono, fin da
bambino?
Le compagne nn sono state generose solo a partire dalle mie performance di
leaderino liceale?
Xké nn dovrei odiare tutto questo e tutti questi/e?
Poi mi rimangio tutto...hai ragione.
Ho ancora 1 paura fottuta di essere rifiutato, abbandonato, lasciato morire,
preso a calci il cadavere...
Ho fatto figure di merda inenarrabili, ho postato msg illeggibili.
Ma...figure di merda xké?
Il Movimento nn è stato sempre contiguo allo "sballo"???
Dalle avanguardie storike alla beat generation. Lo sanno tutte le polizie
del mondo!
Nn voglio nobilitare i miei deliri, ma mi è accaduto di vivere attaccato
alla tastiera sballi ed abissi ke si conviene, oggi, vivere in privato.
Se c'è nelle liste della considerazione x me, voglio ke ci sia anke - se nn
principalmente - x i miei abissi e NON malgrado loro.
Vivo la mancanza di scopo, di senso, di desiderabilità dell'esistenza. Da
tale piattaforma nikilistika soltanto potrò fare qualcosa di "creativo"...