[Lecce-sf] R: [Lecce-sf]tecnica , politica e democrazia

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Autor: Gaetano Bucci
Data:  
Assunto: [Lecce-sf] R: [Lecce-sf]tecnica , politica e democrazia
Sui rapporti tra "tecnica " e "politica " si potrebbe aprire un complesso
dibattito teorico. La teoria della "neutralità della tecnica" nasce
nell'ambito della dottrina nazionalsocialista degli anni 30 come
mascheramento di una politicità mistificata e, tuttavia , concentrata, a
maggior ragione , nelle mani di coloro che azionano le leve del
potere.Scherzi a parte, con questo , ovviamente , non voglio affermare che
il nostro valido moderatore sia proclive ad aderire ai postulati di questa
teoria . Voglio solo dire che , "tecnica " a parte , occorrerebbe compiere ,
quantomeno , uno sforzo di self-restraint .Se ciò non dovesse bastare
propongo che le e- mail che recano i nominativi di persone(me compreso )
che , per piu' volte, hanno derogato al principio dell' "alterum non
ledere", possano essere bloccate e sottoposte al vaglio del moderatore,
preliminarmente investito della questione.Altrimenti, l'unico modo per
tutelare la propria dignità rimarrebbe, ahimè, quello di ricorrere alla
tanto vituperata "giustizia borghese "(anche se personalmente ritengo che
una delle poche componenti democratiche di questo ordinamento sia proprio la
magistratura).saluti .ninì.
----- Original Message -----
From: Alessandro Presicce <iserpa@???>
To: <forumlecce@???>
Sent: Friday, March 28, 2003 4:05 PM
Subject: Re: [Lecce-sf] unitari ma non subalterni culturalmente


> l'Unità online-Un lungo arcobaleno da nord aVoglio precisare che è stato
> deciso che il ruolo di amministratore di lista sia un ruolo tecnico e non
> politico, né tantomeno "morale".
>
> Preciso che gli amministratori non hanno il potere di leggere
> preventivamente le e-mail che passano sulla lista, quindi non possono (e

non
> dovrebbero mai) "moderare" alcunché.
>
> Personalmente sono per la toale autonomia del movimento da giochi,

logiche,
> convenienze e politiche partitiche.
> Non mi sembra che il Lsf abbia mai scodinzolato verso nessuno e dovrà
> continuare a non farlo, soprattutto rilanciando la propria iniziativa.
>
> Alessandro
>
>
> ----- Original Message -----
> From: Gaetano Bucci
> To: forumlecce@???
> Sent: Friday, March 28, 2003 2:27 PM
> Subject: R: [Lecce-sf] unitari ma non subalterni culturalmente
>
> Vorrei ,davvero , rispondere positivamente all'invito di Mencherini e
> cessare ogni interlocuzione di questo tipo, ma il senso della dignità mio

e
> dei compagni che hanno posto questioni avvertite come reali , mi spinge a
> ribadire la necessità che il moderatore espunga dalla lista le note
> che contengono aggettivazioni negative nei confronti delle posizioni
> altrui.L'Unità post-occhiettiana (oggi impresa del mercato capitalistico

con
> correnziale) non mi sembra l'organo adeguato a far emergere le posizioni
> espresse , a livello nazionale , dalle posizioni di autonomia sociale .
> Nel merito voglio solo dire che nessuno è contrario all' unità nel

movimento
> contro la guerra .La ricerca di unità non deve , pero', tradursi in
> subalternità culturale nei contenuti e nei metodi di lotta.saluti. ninì.
>
> ----- Original Message -----
> From: Silverio Tomeo
> To: social forum
> Sent: Thursday, March 27, 2003 8:33 PM
> Subject: [Lecce-sf] unitari, come si legge...
>
>
>             l'Unità online-Un lungo arcobaleno da nord a ...

>
>
>
>              27.03.2003
>             Un lungo arcobaleno da nord a sud: sabato tutti insieme per la
> paces
>             di red

>
>              Sarà il week end della pace. Sarà un week end di proteste in
> tutta
>             Italia. E ancora di più di fronte ai morti dei primi otto

giorni
> di
>             bombardamenti. Il grido «no alla guerra» fa il giro del mondo

e
>             impazza dal nord al sud della penisola. Drappi neri in segno

di
>             lutto si mescolano ai colori dell'arcobaleno delle migliaia di
>             bandiere della pace che sventolano dai balconi delle case
> italiane.
>             Il comitato "Fermiamo la guerra", insieme al Social Forum e a
> Cgil,
>             Cisl e Uil, dopo due settimane di cortei e sit-in, fissa per
> sabato
>             29 la giornata nazionale della pace e chiama a gran voce le
> piazze
>             di tutta Italia per «fermare la macchina della guerra». Una
>             mobilitazione "diffusa" che avrà il sostegno dei sindacati
> locali e
>             delle organizzazioni che si stanno battendo per i diritti

delle
>             popolazioni colpite dal conflitto. «Chi fa la guerra non va
> lasciato
>             in pace - affermano gli organizzatori - sono cadute le

illusioni
> di
>             chi confidava in un conflitto lampo e "pulito". Questa è una
> guerra
>             lunga, cruenta, devastatrice, che già oggi produce nuovi
> conflitti
>             nell'area, in tutto il Medio Oriente, nelle società con la
> crescita
>             dell'intolleranza, dell'odio etnico e religioso, del razzismo

e
>             dell'insicurezza».
>             È così che il comitato "Fermiamo la guerra" partecipa alla
> campagna
>             internazionale per la convocazione straordinaria

dell'assemblea
>             generale delle Nazioni Unite affinché condanni l'aggressione

di
> Bush
>             e dei suoi alleati.« Il governo ogni giorno aumenta l'impegno
>             italiano in guerra con atti concreti, come l'espulsione dei
>             diplomatici iracheni su richiesta americana. E mentre

partecipa
> di
>             fatto alla guerra, il governo si rifiuta di ottemperare ai

suoi
>             doveri di accoglienza verso i profughi di guerra». Sono amare

le
>             parole dei portavoce di uno dei movimenti che più si sta
> battendo
>             contro questo conflitto a cui, nelle ultime settimane, stanno
>             facendo eco gli studenti delle scuole e degli atenei.
>             Blocco della didattica, workshop con i docenti, assemblee,
> azioni di
>             controinformazione, concerti, cortei, cineforum: sono

diventati
>             "meeting point for peace". L'unione degli universitari si
> mobilita:
>             sabato a Messina partirà un corteo di universitari, a Teramo

una
>             fiaccolata dal Campus alla città. Anche l'Umbria sarà
> attraversata
>             da fiaccolate in tutta la regione. Venerdì l'Uds scenderà in
> piazza
>             a Siracusa, con concentramento in piazza Pantheon alle 9,30 ed
>             arrivo in piazza Duomo, e a Brindisi, con partenza da viale
> Palmiro
>             Togliatti alle 9 e arrivo sul lungomare in piazza Santa

Teresa.
>             Anche piccole città come Ostuni e Francavilla, in Puglia,
>             manifesteranno per la pace con cortei e iniziative di vario
> genere.
>             E Palermo e Bari ci saranno a dare il loro contributo. Nel
> capoluogo
>             pugliese, il corteo si concluderà di fronte alla sede Rai di
> piazza
>             Diaz per contestare la disinformazione della tv di Stato sul
> tema
>             della guerra. E da Bologna la sinistra giovanile annuncia che
> sabato
>             tutta la città sarà in piazza. Domenica sarà la volta del
> Veneto. Il
>             cosiddetto "Tavolo per la pace" trevigiano organizzerà una

lunga
>             catena umana che si snoderà per 12 km lungo la statale
> Terraglio, da
>             Mogliano Veneto (Treviso) a Treviso città. La catena della

pace
> si
>             formerà, a partire dalle 10, in Piazza dei caduti a Mogliano e
> si
>             unirà alla parte trevigiana che farà capo dalla rotonda di San
>             Lazzaro. I partecipanti percorreranno la pista ciclabile della
>             statale da Mogliano a Treviso, quindi torneranno indietro

lungo
> la
>             stessa traiettoria. A Modena il circolo «vivere insieme» ha
>             organizzato una fiaccolata che partirà dalla chiesa della

Sacra
>             Famiglia e a Soliera i bambini faranno volare messaggi di pace
>             (lettere e disegni che hanno creato in queste settimane)
> nell'aria.
>             Dieci, cento, mille assemblee. E a Palermo una pedalata di

Marco
>             Fiorletta

>
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