[RSF] RE: [RSF] Nè..nè? Meglio un NO chiaro e tondo. editor…

Poista viesti

Vastaa
Lähettäjä: forumroma@inventati.org
Päiväys:  
Aihe: [RSF] RE: [RSF] Nè..nè? Meglio un NO chiaro e tondo. editoriale del 27 marzo
La distinzione non =E8 ideologica, fra democrazia e dittatura, ma tra agg=
ressori
ed aggrediti. Mi pare chiaro che la sinistra comunque aggettivata non pu=F2=

che essere con gli aggrediti. Cordialmente Vittorio Parola

>-- Messaggio originale --
>From: Radio Citt=E0 Aperta <segreteria@???>
>To: <aa-info@???>, "Movimento" <movimento@???>,
>    <forumroma@???>
>Subject: [RSF]  N=E8..n=E8? Meglio un NO chiaro e tondo. editoriale del
>  27 marzo
>Reply-To: forumroma@???
>Date: Thu, 27 Mar 2003 13:45:04 +0100

>
>
>
>
>
>
>
> N=E8..n=E8? Meglio un NO chiaro e tondo
>
> Editoriale del 27 marzo
>
> Tra le polemiche e le contumelie con cui in questi giorni i guerrafond=

ai
>di casa nostra stanno mettendo sotto accusa le forze che si battono cont=

ro
>la guerra, merita di essere segnalata la capziosa campagna condotta dal

Corriere
>della Sera e dal quotidiano filo-Ulivo "Il riformista" contro il segreta=

rio
>della CGIL Epifani. I due giornali, sono espressione di quella corrente

liberale
>e riformista che non gradisce affatto l'ampia opposizione di massa alla

guerra
>e manifesta in modo meno volgare di altri il proprio filo-americanismo.

La
>colpa di Epifani =E8 quella di aver dichiarato di essere schierato contr=

o
la
>guerra ma di non riconoscersi nelle ragioni n=E8 di Bush n=E8 di Saddam =

Hussein.
>Questa posizione, sintetizzata da tempo come quella dei n=E8 n=E8, viene=

considerata
>un tradimento dei valori occidentali anche quando si macchiano di sangue=


>e bombardamenti. La sostanza della polemica =E8 che si pu=F2 anche esser=

e contro
>la guerra ma non si possono mettere sullo stesso piano una democrazia co=

me
>gli Stati Uniti e una dittatura come quella irachena.
>
> Ammettiamo che assioma ci fa venire i brividi. Anche noi vogliamo tira=

re
>per la giacca il segretario della CGIL e i molti pacifisti che ne condiv=

idono
>le posizioni, ma per ragioni diametralmente opposte a quelle del Corrier=

e
>della Sera e del Riformista.
>
> Vogliamo infatti affermare che non c'=E8 equidistanza possibile tra gl=

i
Stati
>Uniti di Bush e l'Iraq di Saddam Hussein. Gli Stati Uniti, per ambizione=

,
>potenza militare e interessi strategici in gioco sono enormemente pi=F9 =

pericolosi
>per l'umanit=E0 di quanto lo sia Saddam Hussein.
>
> L'Iraq ha cessato di essere un pericolo dodici anni fa, dopo la sconfi=

tta
>subita in Kuwait. Da allora non rappresenta pi=F9 un problema per nessun=

o
dei
>paesi della regione e tantomeno per il resto del mondo. I servizi segret=

i
>israeliani, cio=E8 dell'unico paese per il quale l'Iraq ha rappresentato=


un
>problema, hanno detto pi=F9 volte e chiaramente che l'Iraq non lo =E8 pi=

=F9 perch=E8
>=E8 troppo indebolito, al contrario gli israeliani continuano a fare pre=

ssione
>sugli Stati Uniti affinch=E8 venga attaccato l'Iran che viene ritenuto m=

olto
>pi=F9 potente e influente nella regione mediorientale e pericoloso per l=

a
sicurezza
>di Israele e gli interessi statunitensi.
>
> Dunque, nella guera scatenata da Stati Uniti e Gran Bretagna contro l'=

Iraq,
>c'=E8 poco da essere equidistante. Esiste ed =E8 ben visibile un nemico =

principale
>rappresentato dal clan di fondamentalisti religiosi, affaristi e guerraf=

ondai
>che costituisce e guida l'amministrazione Bush. E' questo il nemico da

battere
>e da costringere al rispetto dei residui della legalit=E0 internazionale=


ed
>a relazioni internazionali corrispondenti ad un mondo multipolare e non

schiacciato
>dalla supremazia militare americana.
>
> Se Saddam Hussein verr=E0 sostituito e deposto, vogliamo augurarci che=


a
>farlo sia il popolo iracheno sulla base di una propria indipendente aspi=

razione
>nazionale e democratica e non i marines americani. Sostituire Saddam Hus=

sein
>con un fantoccio obbediente agli interessi di Washington non sar=E0 n=E8=

una
>conquista della democrazia n=E8 la rimozione del pericolo principale per=


questa
>umanit=E0. Tra difesa della sovranit=E0 nazionale e imposizione neocolon=

ialista
>non siamo e non saremo mai equidistanti.
>
>
> Roma, 27 marzo
>
>