[Lecce-sf] MARE NOSTRUM DI S. MENCHERINI

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Autore: Dino De Pascalis
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] MARE NOSTRUM DI S. MENCHERINI

    La S.V. è invitata alla presentazione in prima Nazionale
del video “Mare Nostrum” di Stefano Mencherini. La proiezione
avverrà presso l’Ateneo, sede Codacci-Pisanelli Viale degli Studenti
(nei pressi di Porta Napoli)
venerdì 28 marzo, ore 18:00.


Seguirà un dibattito alla presenza dell’autore.

Il Responsabile di Progetto
per le Fasce deboli e lo Spettacolo
Prof. L. A. Santoro

Allegato: Scheda del Video

SCHEDA DEL VIDEO
“Mare nostrum” e’ un film inchiesta che mette a nudo l’anticostituzionalita’
della legge sull’immigrazione: la Bossi-Fini-Mantovano. La durata della
versione nazionale e’ di 55 minuti. Si tratta di un progetto completamente
autoprodotto, realizzato con diverse tecnologie digitali nell’arco di oltre
cinque anni. La distribuzione internazionale del film e’ curata da Dario
Barone per Gp Camera.

La sola produzione del film e’ costata poco meno di 25 mila euro.

Realizzato e prodotto da Stefano Mencherini che firma dopo Dante D’Aurelio
anche la fotografia (il montaggio e’ di Leida Napoles) il documentario e’ un
viaggio in presa diretta, nell’Italia dei diritti negati agli stranieri.

Tutto ha inizio nel “Centro di Permanenza temporanea” Fondazione Regina
pacis, San Foca, Lecce. Una specie di Guantanamo nostrana dove le immagini
di questo film, insieme ad un esposto dell’autore e di altri cittadini
leccesi, hanno dato il via a 4 inchieste aperte dalla Procura salentina che
fara’ luce su sevizie e torture che sarebbero state inflitte da 7 operatori
e 11 carabinieri agli internati “clandestini”. I primi ad essere iscritti
nel registro degli indagati sono stati l’arcivescovo e presidente della Cei
pugliese, Cosmo Francesco Ruppi, e il suo segretario don Cesare Lodeserto,
direttore del Cpt di San Foca. I due sono accusati anche di peculato per la
presunta distrazione ad uso privato di fondi pubblici.

Il viaggio continua tra il calpestio del diritto alla difesa e di quello
alla salute.

A Cagliari una ragazza nigeriana di 24 anni viene violentata da tre
italiani, li denuncia e sul letto d’ospedale si vede arrivare il “decreto di
espulsione”. Nell’Unita’ spinale dell’ospedale pubblico di Careggi
(Firenze), un reparto modello nel mondo, alcuni lavoratori stranieri colpiti
da gravi paralisi durante incidenti stradali o sul lavoro, rischiano l’
espulsione e quindi la morte, perche’ nei loro Paesi non potrebbero avere le
cure necessarie.

Ma c’e’ anche un affresco della quotidianita’ dei “regolari”, quelli che il
permesso di soggiorno possono averlo, ma che di fatto vivono come
clandestini a causa dell’iniquita’ della legge.

Le musiche originali di “Mare nostrum” sono di Alessandro Coppola, leader
dei Nidi d’Arac (realworld, etnopizzica…).

Il testo “Cicuta”, firmato da Mencherini, in uscita col prossimo Cd dei
Nidi, e’ la storia di don Cesare Lodeserto e la “sua” fondazione.

Ad accompagnare diverse fasi del film c’e’ anche una versione inedita dell’
Inno di Mameli (versione fascista), riscritta da Lucia Poli, Francesco di
Giacomo, Alessandro Coppola e Stefano Mencherini e interpretata per “Mare
nostrum” da Poli e Di Giacomo e Coppola.

Stefano Mencherini, giornalista indipendente, collabora con diverse testate
di carta stampata ed e’ stato per nove anni inviato e coautore Rai di
programmi di informazione.

“Mare nostrum” e’ la sua opera prima