[Lecce-sf] OCCUPATA PROPRIETA' DI BUSH A BARI

Delete this message

Reply to this message
Author: csoa coppolarossa
Date:  
Old-Topics: [Lecce-sf] Fw: Ansa su Mediawatch
Subject: [Lecce-sf] OCCUPATA PROPRIETA' DI BUSH A BARI
VIA BUSH (ed i suoi interessi) DA BARI!!!
NO ALLE SPECULAZIONI IMMOBILIARI DI GUERRA

Il governo Berlusconi ha avviato nel 2001 il più imponente programma di
speculazione immobiliare che la storia italiana ricordi: la
cartolarizzazione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali. La
finanza creativa del ministro Tremonti ha consentito la "s"vendita
d'innumerevoli immobili di proprietà degli enti pubblici, a prezzi
stracciati, in favore dei grandi gruppi economico-finanziari nazionali ed
internazionali.
Così, con un'operazione che non sempre ha garantito il diritto d'opzione in
favore di chi già affittava gli immobili e che ha visto le proteste dei
sindacati degli inquilini e degli stessi enti previdenziali che vedevano
ridursi le riserve tecniche a garanzia delle prestazioni fornite (la
gestione degli stessi rappresentava, infatti, parte importante del capitale
di copertura per la corresponsione di pensioni, sussidi, indennità per
infortuni sul lavoro, rendite per malattie professionali, ecc...) il governo
Berlusconi ha privatizzato, attraverso il meccanismo delle aste pubbliche
con ribassi sempre più crescenti, gran parte del patrimonio immobiliare
pubblico (costituitosi negli anni grazie ai contributi dei lavoratori)
predeterminando futuri e prossimi profitti per le lobby finanziarie
dell'impero globalizzato.
Anche Bari è rientrata in questo programma e proprio nelle settimane in cui
si decidevano le sorti della guerra in Iraq e della posizione italiana in
merito, 3 immobili di proprietà INAIL (via Sparano, Via F. Filzi e V. Marin)
sono stati acquistati dalla società multinazionale americana Carlyle, di cui
George Bush senior è legale rappresentante, con un ribasso del 32,5%
rispetto al valore di mercato.
Complessivamente nelle ultime settimane in tutta Italia Carlyle ha
acquistato proprietà per 290.000 metri quadri con una transazione
complessiva di 230 milioni di Euro, portando soccorso al ministero per
l'Economia, che ha visto garantite attraverso questa operazione le coperture
di bilancio dopo le numerose aste andate deserte.
La riconoscenza americana per il sostegno del nostro governo alla guerra
preventiva e gli interessi della famiglia Bush passano anche per Bari, dove,
in città come in provincia, è forte il disagio abitativo che caratterizza
studenti, precari, disoccupati e migranti e dove appare immorale e
vergognoso che a fronte di una forte domanda di alloggi popolari si consenta
questa speculazione attraverso l'acquisto ultrascontato di 3 interi palazzi
per il successivo affitto o la vendita a prezzi di mercato.
É questo il legame vergognoso ed immorale che lega la privatizzazione degli
immobili pubblici alla guerra globale permanente imperiale;
sono questi gli aspetti più indicativi della completa connessione tra le
politiche economiche neoliberiste e gli eventi bellici;
è questa l'ennesima dimostrazione dell'assenza di democrazia di tutti i
governi che sostengono l'intervento militare a dispetto della volontà della
stragrande maggioranza delle popolazioni occidentali.
Per questo oggi, abbiamo occupato il palazzo di via Filzi, attualmente sede
dell'Ispettorato del lavoro, per smascherare chi come il nostro governo fa
affari con queste società economiche che, seppur nell'ombra, hanno un ruolo
di partnership economica/politica nella "enduring freedom" statunitense, e
per denunciare l'ingiustizia del progetto di cartolarizzazione di Tremonti
(della vendita a privati cioè) del patrimonio immobiliare pubblico.

Per ribadire l'illegittimità della guerra globale permanente e denunciare
l'incostituzionalità delle posizioni del governo italiano;
Per contestare gli effetti perversi e nefasti delle politiche neoliberiste;
Per rivendicare l'uso pubblico e sociale del patrimonio immobiliare
pubblico.

FERMARE LA GUERRA GLOBALE,
BOICOTTARE LE MULTINAZIONALI COMPLICI DELLA GUERRA!

STOP GLOBAL WAR


LE/I DISOBBEDIENTI