Amministrazioni locali e Alta Velocit=E0 ferroviaria in Mugello: come 
si concilia l'impegno alla pace con la guerra all'ambiente? 
Associazione di volontariato Idra : iscritta al Registro Regionale 
del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del 
patrimonio ambientale e culturale 
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Borgo San Lorenzo (FI), 26.3.'03 
COME SI CONCILIA L'IMPEGNO ALLA PACE CON LA GUERRA ALL'AMBIENTE? 
In questi giorni ci vengono iniettate dai mass media, continuamente, 
le  immagini di una guerra lontana fisicamente, ma della quale forse 
in qualche modo nel nostro piccolissimo siamo un po=E2 responsabili. 
Responsabili quando andiamo a fare il pieno, responsabili quando si 
pretende di continuare a mantenere l'attuale nostro tenore di vita 
senza preoccuparci dei costi   civili che forse esso causa a tanti 
altri. Il petrolio =8F ancora la fonte  primaria di energia per il 
mondo e quindi devono essere controllate le zone  di produzione ed 
eliminati i governanti tiranni e sgraditi che, come in  Iraq, 
governano queste nazioni. Altrimenti non si spiegherebbe 
l'indifferenza con la quale sono tollerate dittature altrettanto 
brutali come le tante dell'Asia o dell'Africa. Non c'=8F stato un 
altrettanto forte  desiderio di giustizia dopo la sciagura del 
Cermis, provocata dall'irresponsabilita' dei piloti. In quel caso le 
coscienze americane non si sono ridestate. Cos" come non si sono 
ridestate di fronte alla mancata sigla, da parte della stessa 
amministrazione USA, dei trattati di Kyoto per l'impegno alla 
riduzione dei gas inquinanti nell'atmosfera con la scusa che 
erano troppo restrittivi: ma tutto questo ha reso legale 
l'inquinamento e il saccheggio indiscriminato delle risorse. Qualcuno 
ha pensato forse di  bombardare Bush? 
Il grande risentimento pacifista nel mondo, oltre a mobilitare le 
persone  convinte in cuor loro dei valori della pace, sembra per=98 
offrire una sponda a parti politiche che, considerata la loro linea 
di "guerra totale" all'ambiente, all'acqua in particolare, e al 
pubblico erario (ci riferiamo all'Alta Velocita'), ci paiono davvero 
poco affidabili in materia di pace. Questo accade anche qui da noi, 
nelle istituzioni regionali e fiorentine: si tratta della stessa 
classe dirigente alla quale viene richiesto di cercare di porre fine 
ai gravi danni provocati all=E2ambiente dall'avanzare delle "truppe" 
dei lavori per l'Alta Velocita', che colpiscono le zone "invase", 
colpevoli di trovarsi nel mezzo del tracciato TAV Firenze-Bologna. 
Ecco: a tutti gli amministratori che espongono in questi giorni ben 
in evidenza dalle terrazze dei loro municipi o di altre sedi 
istituzionali dei bei bandieroni con i colori dell=E2iride e la parola 
"pace"  noi torniamo a chiedere - a beneficio dei territori da loro 
amministrati, e di coloro che ci abitano e che li hanno eletti - un 
impegno analogo a quello col quale essi chiedono oggi la pace durante 
le tante manifestazioni ben pubblicizzate dai mass media. Un impegno 
che non si riduca alla richiesta di "contropartite" da parte della 
TAV (la quale spende comunque denari nostri, denari pubblici, non ce 
lo dimentichiamo!), ma che ottenga l'adozione di misure adatte a 
prevenire e a evitare il danno ambientale e quello erariale. Anche 
nel recente passato sono state avanzate nei confronti di tutti questi 
amministratori richieste precise e ripetute, che (inutilmente?) 
attendono ancora risposte. 
Andrea ROMAGNOLI