[Cerchio] Consigli pratici....

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Szerző: christian
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Tárgy: [Cerchio] Consigli pratici....
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CONSIGLI PRATICI PER SABOTARE L'ECONOMIA, OSTACOLARE LA GUERRA, DANNEGGIARE=
CHI LA FINANZIA


Lontani dalla volont=E0 di manifestare un'impotente presenza, poco=
interessati a sventolare qualsiasi colorato e generico pacifismo=
umanitario, tentiamo di diffondere qualche metodo per rendere la vita=
difficile ai distruttori di massa e, possibilmente, liberarci della loro=
presenza.

Al di fuori delle istituzioni, dei sindacati e di quelle forze politiche pi=
=F9 o meno antagoniste che si esibiscono in false e spettacolari=
contestazioni noi vogliamo costuire percorsi di autorganizzazione che=
permettano di allargare e percorrere pratiche di azione diretta individuale=
o collettiva, temporanea od oltranzista, violenta o nonviolenta ma senza=
pi=F9 frenarsi negli argini della legalit=E0.

Quello che vorremmo seminare quindi, non =E8 altro che il germe della=
rivolta.

-non fare benzina nei distributori Esso (che fornisce carburante ai mezzi=
militari impegnati in Iraq); tagliare le pompe o sigillare le fessure degli=
automatici con silicone; all'occorenza pu=F2 essere utile anche un chewing=
gum masticato inserito in profondit=E0 o una bomboletta spray per oscurare=
vetri e schermi dei distributori; al limite attaccare un foglio con scritto=
"GUASTO".
Ricordate che le altre compagnie petrolifere non sono differenti,=
semplicemente l'appalto =E8 stato vinto dalla Esso; gli stessi metodi si=
possono utilizzare quindi anche per loro.

-boicottare i pagamenti delle tasse, delle bollette, dei canoni: rifiutare=
ogni tributo alle istituzioni; pi=F9 in generale, non accettare pi=F9 di=
vendere la propria vita (lavorando) per avere di che comprare la propria=
sopravvivenza; rifiutare il dominio della propriet=E0 e considerare tutto=
ci=F2 che ci piace come nostro, prendendocelo senza chiedere permesso a=
chichessia.

-disertare e far disertare i posti di lavoro e le lezioni; occupare le=
scuole e le universit=E0 bloccando quei luoghi che costituiscono le nostre=
prigioni quotidiane e dichiarando l'indottrinamento autoritario di presidi=
ed insegnanti ormai nullo e insignificante; se la situazione non lo=
permette, murare i portoni d'ingresso o inserire silicone nelle serrature=
impedendone l'apertura e l'accesso; fare lo stesso con i luoghi di lavoro;=
diffondere lo sciopero generale.

-riprendersi le vie, le piazze, le strade, scegliendo accuratamente le pi=F9=
centrali e trafficate; occuparle e mantenerle interrompendo i ritmi che=
ogni giorno ci rendono schiavi e alienati (ovviamente senza chiedere=
l'autorizzazione a questure o prefetti); coinvolgere gli automobilisti;=
costruire il blocco totale.

-evitare di farsi ingabbiare nelle contestazioni filoistituzionali=
(ricordiamoci che la maggioranza delle forze politiche che oggi si=
oppongono alla guerra l'hanno sostenuta per il Kosovo e quelle che anche=
allora si opponevano lo facevano perch=E8, dal basso della loro impotenza=
parlamentare, non erano chiamate a piegarsi ai dettami del capitale=
internazionale) o in organizzazioni che non siano strutturate=
orrizontalmente; in piazza, rifiutare i loro (o qualsiasi altro) servizi=
d'ordine opponendo autonomia totale.

-resistere ai repressori di ogni risma; diffondere il rifiuto del loro=
ruolo; se possibile passare al contrattacco e scacciarli (a meno che non=
rinuncino a mantenere la loro nefasta funzione) dalle citt=E0, demolirne i=
mezzi e le sedi;
se la violenza sulle persone o addirittura sulle cose vi ripugna,=
organizzate e integrate forme di difesa e di resistenza passive.
Ricordate che in qualsiasi stato del mondo, chi indossa una divisa ha scelto=
di obbedire a degli ordini in cambio del potere legale di coercire, di=
costringere gli altri all'obbedienza, alla rinuncia della propria libert=E0=
. E che quelle divise non sono diverse da ogni altra divisa indossata,=
tantomeno da quelle che calpestano la popolazione iraqena.

-mantenere a mente che la guerra all'Iraq, come tutte le guerre, e come la=
guerra che ogni giorno =E8 condotta contro l'umanit=E0 =E8 il frutto del=
sistema economico-politico a cui siamo assoggettati; che quindi, solo=
liberandoci definitivamente dello Stato e del Capitale (presenti sul=
territorio nelle loro varie forme), di ogni loro rigurgito o=
riproposizione, potremo finalmente prendere il controllo delle nostre=
esistenze.


liberazioneumana


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<div align=3D"center"><b>CONSIGLI PRATICI PER SABOTARE L'ECONOMIA,
OSTACOLARE LA GUERRA, DANNEGGIARE CHI LA FINANZIA<br><br>
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Lontani dalla volont=E0 di manifestare un'impotente presenza, poco
interessati a sventolare qualsiasi colorato e generico pacifismo
umanitario, tentiamo di diffondere qualche metodo per rendere la vita
difficile ai distruttori di massa e, possibilmente, liberarci della loro
presenza.<br><br>
Al di fuori delle istituzioni, dei sindacati e di quelle forze politiche
pi=F9 o meno antagoniste che si esibiscono in false e spettacolari
contestazioni noi vogliamo costuire percorsi di autorganizzazione che
permettano di allargare e percorrere pratiche di azione diretta
individuale o collettiva, temporanea od oltranzista, violenta o
nonviolenta ma senza pi=F9 frenarsi negli argini della legalit=E0.<br><br>
Quello che vorremmo seminare quindi, non =E8 altro che il germe della
rivolta.<br><br>
-non fare benzina nei distributori Esso (che fornisce carburante ai mezzi
militari impegnati in Iraq); tagliare le pompe o sigillare le fessure
degli automatici con silicone; all'occorenza pu=F2 essere utile anche un
chewing gum masticato inserito in profondit=E0 o una bomboletta spray per
oscurare vetri e schermi dei distributori; al limite attaccare un foglio
con scritto "GUASTO".<br>
Ricordate che le altre compagnie petrolifere non sono differenti,
semplicemente l'appalto =E8 stato vinto dalla Esso; gli stessi metodi si
possono utilizzare quindi anche per loro.<br><br>
-boicottare i pagamenti delle tasse, delle bollette, dei canoni:
rifiutare ogni tributo alle istituzioni; pi=F9 in generale, non accettare
pi=F9 di vendere la propria vita (lavorando) per avere di che comprare la
propria sopravvivenza; rifiutare il dominio della propriet=E0 e considerare
tutto ci=F2 che ci piace come nostro, prendendocelo senza chiedere permesso
a chichessia.<br><br>
-disertare e far disertare i posti di lavoro e le lezioni; occupare le
scuole e le universit=E0 bloccando quei luoghi che costituiscono le nostre
prigioni quotidiane e dichiarando l'indottrinamento autoritario di
presidi ed insegnanti ormai nullo e insignificante; se la situazione non
lo permette, murare i portoni d'ingresso o inserire silicone nelle
serrature impedendone l'apertura e l'accesso; fare lo stesso con i luoghi
di lavoro; diffondere lo sciopero generale.<br><br>
-riprendersi le vie, le piazze, le strade, scegliendo accuratamente le
pi=F9 centrali e trafficate; occuparle e mantenerle interrompendo i ritmi
che ogni giorno ci rendono schiavi e alienati (ovviamente senza chiedere
l'autorizzazione a questure o prefetti); coinvolgere gli automobilisti;
costruire il blocco totale.<br><br>
-evitare di farsi ingabbiare nelle contestazioni filoistituzionali
(ricordiamoci che la maggioranza delle forze politiche che oggi si
oppongono alla guerra l'hanno sostenuta per il Kosovo e quelle che anche
allora si opponevano lo facevano perch=E8, dal basso della loro impotenza
parlamentare, non erano chiamate a piegarsi ai dettami del capitale
internazionale) o in organizzazioni che non siano strutturate
orrizontalmente; in piazza, rifiutare i loro (o qualsiasi altro) servizi
d'ordine opponendo autonomia totale.<br><br>
-resistere ai repressori di ogni risma; diffondere il rifiuto del loro
ruolo; se possibile passare al contrattacco e scacciarli (a meno che non
rinuncino a mantenere la loro nefasta funzione) dalle citt=E0, demolirne i
mezzi e le sedi;<br>
se la violenza sulle persone o addirittura sulle cose vi ripugna,
organizzate e integrate forme di difesa e di resistenza passive.<br>
Ricordate che in qualsiasi stato del mondo, chi indossa una divisa ha
scelto di obbedire a degli ordini in cambio del potere legale di
coercire, di costringere gli altri all'obbedienza, alla rinuncia della
propria libert=E0. E che quelle divise non sono diverse da ogni altra
divisa indossata, tantomeno da quelle che calpestano la popolazione
iraqena.<br><br>
-mantenere a mente che la guerra all'Iraq, come tutte le guerre, e come
la guerra che ogni giorno =E8 condotta contro l'umanit=E0 =E8 il frutto del
sistema economico-politico a cui siamo assoggettati; che quindi, solo
liberandoci definitivamente dello Stato e del Capitale (presenti sul
territorio nelle loro varie forme), di ogni loro rigurgito o
riproposizione, potremo finalmente prendere il controllo delle nostre
esistenze.<br><br>
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