R: [NuovoLaboratorio] Giornata per Rachel in Palestina

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Szerző: Elisabetta Filippi
Dátum:  
Tárgy: R: [NuovoLaboratorio] Giornata per Rachel in Palestina
Grazie mille per il tuo aiuto ed il tuo tempo.
Elisabetta


>From: Giovanna Caviglione <caviglione@???>
>Reply-To: forumgenova@???
>To: forumgenova@???
>Subject: Re: R: [NuovoLaboratorio] Giornata per Rachel in Palestina
>Date: Mon, 24 Mar 2003 16:36:37 +0100
>
>come promesso ecco una rapida traduzione
>ciao
>giovanna caviglione
>
>Cari tutti,
>Oggi a Rafah si è tenuta una cerimonia in ricordo di Rachel Corrie. Gli
>aderenti all'International Solidarity Movement di Nablus e Jenin e gli
>attivisti del Christian Peacemaker Team di Hebron sono venuti a Rafah a
>rendere omaggio alla nostra amica assassinata ed a sostenere il nostro
>gruppo.
>
>Abbiamo marciato in sillenzio attraverso la città, 15 internazionali e un
>numero crescente di palestinesi che si univano a noi lungo il percorso. Al
>nostro arrivo sul luogo in cui il bulldozer delle forze di occupazione
>isaraeliane (IOF) si è preso la vita di Rachel eravamo circa 200. La
>cerimonia è consistita nel piantare alcuni fiori nel terreno accanto a un
>piccola lapide. Ho piantato tre fiori: uno a nome dell1ISM di Jenin, uno di
>quello svedese ed uno da parte di un amico di Rachel.
>
>Le forze di occupazione, nonostante fossero state informate di questa
>cerimonia in onore della nostra amica da loro assassinata due giorni prima,
>non sono riusciti a rispettarci neppure questa volta e a stare lontani.
>Dopo
>meno di un quarto d1ora dal nostro arrivo hanno inviato un carro armato che
>ha cominciato a coprire l1area con uno spesso fumo bianco. Li abbiamo
>ignorati e abbiamo proseguito con la cerimonia 3-400 metri più avanti, in
>una fascia deserta detto zona di sicurezza, sul confine egiziano. Il carro
>armato ci ha seguito fino alla barriera di filo spinato dove abbiamo appeso
>una bandiera dell1ISM e piantato altri fiori.
>
>Provocati dalla presenza del carro armato, gli attivisti ed i palestinesi
>(che da anni non riuscivano ad accedere a quest1area) hanno affrontato il
>veicolo gettandogli sopra fiori e foto di Rachel. I soldati all1inizio
>hanno tenuto un comportamento controllato; un attivista era persino
>riuscito
>ad arrampicarsi sul carro armato e a infilare una foto di Rachel
>nell1apertura superiore. Dopo una mezz1ora però sono arrivati molti altri
>veicoli: tre bulldozer e altri due carri armati. Quando ci siamo resi conto
>che uno dei bulldozer, il 949-623, era lo stesso che aveva ucciso Rachel
>siamo stati sopraffatti dall1emozione, ci siamo sentiti oltraggiati e molti
>di noi hanno preso a piangere.
>
>A questo punto i soldati sono diventati più agressivi e hanno iniziato a
>fare caroselli ad alta velocità intorno alla folla mettendo a repentaglio
>la
>vita degli attivisti e dei palestinesi. Alcuni attivisti hanno tentato di
>sbarrare loro la strada ma ben rpesto hanno dovuto rinunciare per non
>essere
>schiacciati. A questo punto i militari hanno sparato alcune granate a
>percussione e gas lacrimogeni (che il vento ha disperso nell1aria polverosa
>di Rafah) e gli attivisti hanno risposto coprendoli di fiori e foto di
>Rachel. A questo punto tutti i mezz,i tranne il primo carro armato, si sono
>ritirati e noi abbiamo deciso di tenere un sit-in durante il quale abbiamo
>osservato un minuto di silenzio e tenuto dei brevi discorsi, prima di
>marciare insieme fuori da quella terra di nessuno che normalmente è
>percorsa
>solo dai veicoli di morte dell1esercito di occupazione.
>
>Rachel Corrie e il suo sacrificio non dovranno mai essere dimenticati,
>così
>come tutti gli altri appartenenti alle organizzazioni di solidarietà e ai
>mezzi di informazione uccisi dall1esercito di Israele
>
>Non dobbiamo mai dimenticare gli oltre 2100 palestinesi massacrati dalle
>forze di occupazione israeliane e non dobbiamo mai dimenticare neppure gli
>oltre 22.000 feriti.
>
>Dobbiamo continuare la nostra opera di resistenza all1occupazione in tutti
>i modi possibili finché ciò sarà necessario.
>
>con dolore e nella solidarietà,
>
>tobias
>
>
>
>Tobias Karlsson
>ISM-Coordinator
>Jenin area
>+972 (0)57-836527
>
>
>Il giorno 22-03-2003 4:20, Lars, lorenzo.ingenito@??? ha scritto:
>
>Ely non posso che ringraziarti per il tuo impegno
>
>Lorenzo
>-----Messaggio originale-----
>Da: forumgenova-admin@???
>[mailto:forumgenova-admin@inventati.org]Per conto di Elisabetta Filippi
>Inviato: giovedì 20 marzo 2003 8.30
>A: forumgenova@???
>Oggetto: [NuovoLaboratorio] Giornata per Rachel in Palestina
>
>L'attacco stanotte non deve far dimenticare che la guerra che sconvolge il
>mondo, ancora di più sconvolgerà il medio - oriente. La Palestina
>dimenticata, rischia di essere dimenticata ancora di più.
>
>Rachel è morta perchè non voleva questo. Non voleva che la Palestina fosse
>dimenticata.
>
>Se qualcuno ha tempo di tradurrre .... io non ne ho. E' il resoconto della
>giornata organizzata in Palestina in memoria di Rachel. In allegato alcune
>delle foto.
>
>Elisabetta
>
>Dear all,
>
>Today we held a memorial ceremony for Rachel Corrie in Rafah. ISMers from
>Nablus and Jenin and activists from the Christian Peacemaker Team in Hebron
>arrived in Rafah to pay respects to our murdered friend and to support the
>group here.
>We marched in silence through the city, 15 internationals with more and
>more
>Palistinians joining in on the route. By the time when we arrived to the
>spot where the IOF-Bulldozer took Rachels life we numbered about 200. We
>held a ceremony where laying and planting flowers on the ground next to a
>small memorial-monument. I planted three flowers - from ISM Jenin, ISM
>Sweden and the third from a close friend of Rachel.
>The IOF was notified in advance that we would hold this ceremony to honour
>our friend whom they murdered two days ago, still they couldn't respect us
>enough to stay away. Less than 15 minutes after we arrived they sent out an
>APC that drove up to us and started to cover the area with thick white
>smoke. We ignored them and continued our ceremony by walking out in the
>3-400 meters wide desert-landscape that is the so called security-zone on
>the Egyptian border. The APC followed us as we walked all the way up to the
>barbed-wire fence and hung an ISM-banner and lay more flowers on the
>ground.
>Provoked by the present APC activists and Palestinians (who has not been
>able to enter this area for many years) started to confront the vehicle,
>putting flowers and posters of Rachel on it. The soldiers acted somewhat
>restrained in the beggining, one activist was even able to climb the APC
>and
>hand over a Rachel poster through the lid on top of the APC. Then after
>half
>an hour several more vehicles approached, three bulldozers and two more
>APCs. When we saw that one of the bulldozers, 949-623, was the very same
>one
>that killed Rachel things got very emotional, we were all outraged and many
>activists was crying.
>The soldiers now took a more aggressive approach and drove around the crowd
>in high speed, again putting lifes of activists and Palestinians in great
>danger. Some activists tried to stand in front of them but had to jump out
>of their path not to get run over. They threw some percussion-grenades and
>some tear-gas (that dispirsed in seconds in the dusty Rafah-wind) and
>activists responded by covering them in flowers and pictures of Rachel.
>Eventually they all left except for the first APC and we decided to end our
>session with a sit-in. We all sat in a minute of silence and we held some
>speaches before we marced together out of the no-mans land that is normally
>entered only by the occupation-armys killer-machines.
>We must never forget Rachel Corrie, the sacrifice she made, nor the other
>international Aid/Press workers that the Israelis have killed.
>We must never forget the over 2100 Palestinians that have been slaughtered
>by the IOF and we must never forget the over 22000 that they have injured.
>We must continue our work to resist the occupation in any possible way
>until
>it is no longer needed.
>in grief and solidarity,
>tobias
>
>Tobias Karlsson
>ISM-Coordinator
>Jenin area
>+972 (0)57-836527
>
>



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