firenze pianeta terra
sabato mattina
ci ho proprio voglia di farmi una bella sgambatella sui colli fiorentini
dopo anni di esilio milanese per me salita e' sinonimo di cavalcavia
quando svolto in via di soffiano, la strada presto si impenna e diventa un muro
mi impianto a meno di 20 metri dallo scollino come in croce
mi tocca scendere
un simpatico muratore che sta a risistemare un villone: 'dura eh'
non riesco a rispondere ma mantengo un contegno (spero mi abbia preso per
cicloturista e non per indigeno)
appena dietro la curva sbraco, 10 minuti a riprendere fiato ansimando a
pieni polmoni
piccola picchiata e sono di nuovo in pianura
prendo subito per bellosguardo... ci riprovo
questa volta la salita e' piu' dolce
muretti a secco mi nascondo la campagna, meglio cosi' non mi deconcentro
duro di piu' ma appena la pendenza aumenta un pochetto eccomi li, fermo
l'importante e' mantenere un contegno, se non si pedala almeno si cammini
con busto eretto
la vista da bellosquardo ripaga
di nuovo picchiata passando da monte oliveto
da porta romana verso marignolle
ma e' subito tracollo, basta veramente una pendenza un po' piu' seria e
sono fermo
beh ormai sono abituato
e mentre me la cammino, una vocina:
'scusi mi potrebbe aiutare a spingere?'
un autoimmobilista che ho appena passato e con la scatoletta di traverso
sulla salita, ferma
'una spinta solo quel che basta a parcheggiarla sa sono rimasto fermo ...'
e lo chiede a me, che ci ho il fiatone, vedo le stelline e appena mi reggo
alla bici
se fossi stato nei miei cenci gli avrei detto
"fottiti autosauro di merda" continuando per la mia strada
invece siccome sono stato preso alla sprovvista e non mi sono neanche reso
conto di che facevo
e siccome fondamentalmente faccio ridere i polli
l'ho aiutato
poi sono rimontato in bici e come in catalessi ho continuato a rampicare
domandandomi "ma perche'? ma perche' ?"
cicci
