[RSF] La guerra reale. Editoriale del 24 marzo

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Autore: Radio Città Aperta
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Oggetto: [RSF] La guerra reale. Editoriale del 24 marzo
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La guerra reale


La giornata di guerra di domenica, oltre a registare un bilancio =
pesante per le forze armate anglo-americane, ha strappato il velo =
sull'idea di una guerra senza vittime, senza volti, senza conseguenze =
dolorose per gli uomini e le donne in carne ed ossa.

Le foto dei cadaveri, i volti dei prigionieri, la fine della boria sul =
volto di Bush e degli uomini del presidente, ci rivelano che questa =
guerra ha cessato di essere un copione consueto - con gli americani che =
bombardano con aerei e missili le citt=E0 - ed =E8 diventata una guerra =
come tutte le altre: crudele e concreta.

Era prevedibile che una volta che gli americani avessero messo in =
piedi per terra e non si sarebbero limitati a bersagliare dal cielo le =
citt=E0, la loro superiorit=E0 militare si sarebbe ridotta. Nelle =
battaglie terrestri la sproporzione delle forze in campo cambia. Entrano =
in campo altri fattori come la sorpresa, la determinazione di chi =
combatte in casa sua rispetto a chi viene ad invadere il proprio paese, =
la conoscenza del territorio, le imboscate e il bilancio per gli =
angloamericani ha cominciato a farsi pesante.

Le panzane sulle vittime del fuoco amico o sui ripetuti incidenti che =
vorrebbero nascondere le perdite in battaglia, non convincono pi=F9 =
nessuno. E' ovvio che dire ad una madre o all'opinione pubblica che un =
ragazzo in divisa =E8 morto in un incidente =E8 diverso dal dire che =E8 =
morto in battaglia, perch=E8 nel secondo caso chiunque potrebbero =
domandare: ma perch=E8 lo avete mandato ad essere ammazzato in un paese =
lontano? E soprattutto verrebbe meno quel clima rassicurante secondo cui =
le guerre durano poco, si vincono sempre e non fanno vittime.

Ed =E8 curioso che, dopo che le televisioni americane hanno mostrato =
trionfalmente a tutto il mondo le foto dei prigionieri iracheni legati e =
concentrati dietro il filo spinato, adesso gli Stati Uniti invochino la =
convenzione di Ginevra sui prigionieri americani mostrati dalle =
televisioni arabe. Sarebbe importante, tra l'altro, che quella =
convenzione venisse applicata anche ai prigionieri nella base di =
Guantanamo che cominciano a morire sotto le torture e le percosse dei =
marines adibiti alla loro custodia.

Ma c'=E8 un dettaglio che rende diversi i volti dei prigionieri =
iracheni da quelli americani. I primi danno l'idea di uomini esausti, i =
secondi di uomini a cui il cielo =E8 caduto sulla testa. Sono andati a =
portare la guerra in Iraq convinti che fosse una passeggiata, sicuri =
della propria superiorit=E0 militare ed hanno scoperto una realt=E0 che =
il loro presidente e i loro comandanti gli avevano nascosto, esattamente =
come le televisioni e i giornali americani stanno nascondendo =
all'opinione pubblica statunitense gli effetti dell'ennesima guerra che =
gli Stati Uniti hanno scatenato negli ultimi dodici anni.


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