Questo è l'appello del GIPPP (Grassroots International Protection for the 
Palestinian People).  E' un associazione palestinese creata da alcune ong 
palestinesi con la collaborazione di internazionali allo scopo di proteggere 
la popolazione palestinese dall'esercito di occupazione israeliano. E' in 
collaborazione con l'Ism e tutte le realtà locali ed internazionali.
Elisabetta.
                                                                   Appello 
urgente
Nel mese di febbraio 68 palestinesi sono stati uccisi nei Territori occupati 
dallesercito israeliano. La maggior parte di queste persone erano civili, 
dato confermato da fonti israeliane. Dieci erano minorenni.
Al di la dei dati, linasprimento delloccupazione militare sta 
distruggendo la vita quotidiana dei civili palestinesi. Assedi, chiusure, 
check point, coprifuochi, demolizioni di case, distruzione di infrastrutture 
perpetrati dalle forze di occupazione israeliane sono vere e proprie 
punizioni collettive. Tutto cio sta avvenendo nellassoluto silenzio dei 
media internazionali, assorbiti dai preparativi della guerra contro lIraq. 
Quando scoppiera la guerra sara ancora peggio. Non pochi rappresentanti 
dellautorità israeliana hanno ripetutamente affermato di essere decisi ad 
approfittare della attenzione mondiale sullIraq per arrivare ad una 
definitiva soluzione del problema palestinese.
Per questo noi del GIPPP, Grassroots International Protection for the 
Palestinian People, ci appelliamo alla societa civile italiana ed europea, 
alla comunità internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani e 
civili, a tutte le persone che credono nella giustizia, perché intervengano 
nei Territori occupati in difesa del popolo palestinese.
Pur sperando che la comunità internazionale, col supporto delle Nazioni 
Unite, riesca ad impedire la guerra in Iraq, non possiamo contare sul buon 
esito di questi sforzi per via delle continue minacce, degli entusiastici 
preparativi alla guerra e della decisione da parte israeliana di trarne il 
massimo vantaggio.
E indispensabile la presenza di una forza internazionale di interposizione 
che intervenga in difesa della popolazione palestinese, come deterrente alle 
violenze e a testimonianza delle quotidiane sofferenze inflitte ai civili 
dallesercito israeliano.
Piano dintervento proposto dal Gippp
In vista dellattacco americano allIraq e alla programmata escalation delle 
aggressioni israeliane contro il popolo palestinese, il Gippp, Grassroots 
international protection for the palestinian people, in coordinamento con le 
Organizzazioni non governative palestinesi (Pngo), propone a tutti i 
delegati internazionali le seguenti attività:
1- Presidiare le aree attorno ai blocchi stradali per aiutare i palestinesi 
ad attraversarli e testimoniare le violazioni che ai blocchi stessi vengono 
commesse.
2- Presidiare i centri abitati esposti al grave pericolo di punizioni 
collettive, demolizioni di case, confische di terre,uccisioni di massa, 
arresti, espulsioni, deportazioni interne o oltre confine.
3- Assistere le squadre di emergenza e i convogli che riforniscono di 
medicine, cibo, acqua, carburante, vestiario ecc. le zone poste sotto 
coprifuoco e sotto assedio.
4- Scortare ambulanze, veicoli dei pompieri e altri mezzi di emergenza nel 
pattugliamento delle aree colpite, in modo da limitare il piu possibile 
intralci, blocchi e rallentamenti da parte dei militari israeliani.
5- Collaborare alla produzione di documenti, fotografie, video 
(preferibilmente digitali) sulle violazioni dei diritti umani e delle leggi 
internazionali nei Territori occupati.
6- Cooperare con le Ong locali per sensibilizzare lopinione pubblica 
mondiale su quanto sta accadendo nella Palestina occupata.
7- Coordinarsi con le Ong locali su tutte le questioni rilevanti circa la 
situazione sul campo.
Logistica
Al loro arrivo i volontari parteciperanno ad un training di orientamento 
curato dal Gippp.
E importante inoltre che arrivino in Palestina preparati  e con una buona 
conoscenza di tutti gli aspetti logistici legati alla loro permanenza. Di 
conseguenza dovranno tenere presente quanto segue:
1- Si raccomanda ai volontari di portare sempre con se una lista di tutti i 
contatti  nei propri consolati/ambasciate in Israele.
2- I volontari devono viaggiare come turisti o pellegrini in terra santa, 
senza dichiarare la propria appartenenza a gruppi politici o movimenti per 
la solidarieta. Israele espellerà quanti verranno sospettati di essere in 
viaggio per ragioni politiche e non emetterà alcun visto sulla base di tali 
motivazioni.
3- Si raccomanda ai volontari di viaggiare in piccoli gruppi (o anche uno 
alla volta), non in comitive numerose. Nessun oggetto che faccia riferimento 
ad una militanza politica dovra essere portato e tantomeno indossato 
allingresso in Palestina.
4- Tutti i volontari devono comunicare i propri dati personali (numeri di 
telefono, fax, e-mail, ecc.) agli uffici del Gippp per facilitare la loro 
assegnazione alle aree di intervento.
5- Tutti i punti di accesso ai Territori palestinesi sono sotto stretto 
controllo della sicurezza israeliana. Contattare gli uffici del Gippp per  
informazioni sulle modalita di ingresso in Israele e su come trattare con 
le guardie israeliane impiegate ai confini: per esempio come rispondere a 
domande fastidiose e come sembrare amichevoli, al fine di facilitare 
lingresso.
6- I volontari dovranno sostenere le spese di viaggio e permanenza; in ogni 
caso il Gippp fornirà loro alloggio gratuito, assistenza, servizio di 
trasporto, etc. nelle aree di intervento. La spesa giornaliera puo variare 
dai 10 ai 40 dollari, alloggi compresi.
7- Un telefono cellulare sara certamente di grande utilita durante il 
periodo di permanenza in Palestina. Si raccomanda pertanto di chiedere alle 
compagnie telefoniche del proprio paese se esistono accordi o roaming con le 
compagnie locali, come Cellcom, Jawwal, Orange etc.
8- E assai consigliabile dotarsi di un equipaggiamento adeguato: sacchi a 
pelo, attrezzature da campeggio ecc.
9- E auspicabile un periodo minimo di permanenza di due settimane nelle 
zone dintervento.
10- I volontari devono informarsi sulle condizioni climatiche in Palestina 
al momento dellarrivo e dotarsi di un abbigliamento adeguato. Il clima in 
Palestina cambia da zona a zona dunque e consigliabile contattare gli 
uffici del Gippp a questo proposito.
11- La cultura palestinese è ricca, complessa e varia nei codici etici da 
zona a zona. Ramallah ad esempio è una città più cosmopolita di Hebron; i 
villaggi vicini alle città principali sono più tolleranti rispetto alle aree 
più remote. Pertanto i volontari dovranno consultarsi al loro arrivo con lo 
staff del Gippp circa il modo di affrontare alcune questioni culturali che 
potrebbero essere fonte di equivoci per i locali o per gli stessi volontari.
12- Tutte le risorse del Gippp, i locali delluffico centrale del Pngo, 
tutti i computer, i fax, la cancelleria degli uffici dei sedici distretti 
saranno a disposizione dei volontari per svolgere le attività previste.
13- A tutti i volontari saranno assegnate attività del Gippp. In linea di 
principio ciascuno verra impiegato in quelle attività che ritiene a se 
piu congeniali.Ai volontari che chiedessero di essere assegnati a zone gia 
coperte potrebbe essere proposto in alternativa di recarsi in altre che 
risultassero sguarnite. In tali casi il Gippp potrà richiedere ai volontari 
di partecipare ad attività diverse da quelle di loro preferenza. In ogni 
caso a nessuno verrà ordinato di fare cose che non vuole fare.
       14-Coordinamento, pianificazione, sviluppo e ulteriori questioni 
logistiche verranno gestiti dal Gippp
            di Ramallah, compresi i contatti permanenti con lo staff del 
Pngo.
La presenza di volontari internazionali in Palestina è vitale per il popolo 
palestinese. Punizioni collettive contro la popolazione civile saranno 
scoraggiate dalla presenza di osservatori/volontari internazionali.La 
presenza dei volontari internazionali faciliterà gli interventi di emergenza 
  delle organizzazioni locali e renderà più difficile per le autorità 
israeliane giustificare linterdizione degli aiuti umanitari ai palestinesi 
in stato di necessità.
Per  informazioni in Italia:
Apg XXIII - via della Grotta rossa, 6
47900 Rimini
tel. 0541-753619; cell. 348-2900582; fax 0541-751624
e-mail goel.apg23@???; notinmyname@???; gpadula@???;
Potete contattare il Gippp al:
Tel: +972-55-378262; +972-50- 557385; fax: +972-2-296-3848 (Bahia Amra)
E-mail: pngonet@???
bahiaamra@???
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