[Lecce-sf] Fw: appello del GIPPP sulla Palestina

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Autore: Carlo Mileti
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Oggetto: [Lecce-sf] Fw: appello del GIPPP sulla Palestina
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From: "Enrico Marcandalli" <ramalkandy@???>
To: <news@???>
Sent: Thursday, March 20, 2003 4:26 PM
Subject: appello del GIPPP sulla Palestina


> Appello urgente
>
> Nel mese di febbraio 68 palestinesi sono stati uccisi nei Territori
> occupati
> dall'esercito israeliano. La maggior parte di queste persone erano civili,
> dato confermato da fonti israeliane. Dieci erano minorenni.
>
> Al di la' dei dati, l'inasprimento dell'occupazione militare sta
> distruggendo la vita quotidiana dei civili palestinesi. Assedi, chiusure,
> check point, coprifuochi, demolizioni di case, distruzione di
> infrastrutture
> perpetrati dalle forze di occupazione israeliane sono vere e proprie
> punizioni collettive. Tutto cio' sta avvenendo nell'assoluto silenzio dei
> media internazionali, assorbiti dai preparativi della guerra contro

l'Iraq.
> Quando scoppiera' la guerra sara' ancora peggio. Non pochi rappresentanti
> dell'autorita' israeliana hanno ripetutamente affermato di essere decisi

ad
> approfittare della attenzione mondiale sull'Iraq per arrivare ad una
> definitiva "soluzione" del problema palestinese.
>
> Per questo noi del GIPPP, Grassroots International Protection for the
> Palestinian People, ci appelliamo alla societa' civile italiana ed

europea,
> alla comunita' internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani e
> civili, a tutte le persone che credono nella giustizia, perche'
> intervengano
> nei Territori occupati in difesa del popolo palestinese.
>
> Pur sperando che la comunita' internazionale, col supporto delle Nazioni
> Unite, riesca ad impedire la guerra in Iraq, non possiamo contare sul buon
> esito di questi sforzi per via delle continue minacce, degli entusiastici
> preparativi alla guerra e della decisione da parte israeliana di trarne il
> massimo vantaggio.
>
> E' indispensabile la presenza di una forza internazionale di

interposizione
> che intervenga in difesa della popolazione palestinese, come deterrente
> alle
> violenze e a testimonianza delle quotidiane sofferenze inflitte ai civili
> dall'esercito israeliano.
>
> Piano d'intervento proposto dal Gippp
>
> In vista dell'attacco americano all'Iraq e alla programmata escalation
> delle
> aggressioni israeliane contro il popolo palestinese, il Gippp, Grassroots
> international protection for the palestinian people, in coordinamento
> con le
> Organizzazioni non governative palestinesi (Pngo), propone a tutti i
> delegati internazionali le seguenti attivita':
>
> 1- Presidiare le aree attorno ai blocchi stradali per aiutare i
> palestinesi ad attraversarli e testimoniare le violazioni che ai blocchi
> stessi vengono commesse.
>
> 2- Presidiare i centri abitati esposti al grave pericolo di punizioni
> collettive, demolizioni di case, confische di terre,uccisioni di massa,
> arresti, espulsioni, deportazioni interne o oltre confine.
>
> 3- Assistere le squadre di emergenza e i convogli che riforniscono di
> medicine, cibo, acqua, carburante, vestiario ecc. le zone poste sotto
> coprifuoco e sotto assedio.
>
> 4- Scortare ambulanze, veicoli dei pompieri e altri mezzi di emergenza
> nel pattugliamento delle aree colpite, in modo da limitare il piu'
> possibile
> intralci, blocchi e rallentamenti da parte dei militari israeliani.
>
> 5- Collaborare alla produzione di documenti, fotografie, video
> (preferibilmente digitali) sulle violazioni dei diritti umani e delle

leggi
> internazionali nei Territori occupati.
>
> 6- Cooperare con le Ong locali per sensibilizzare l'opinione pubblica
> mondiale su quanto sta accadendo nella Palestina occupata.
>
> 7- Coordinarsi con le Ong locali su tutte le questioni rilevanti circa
> la situazione sul campo.
>
> Logistica
>
> Al loro arrivo i volontari parteciperanno ad un training di orientamento
> curato dal Gippp.
>
> E' importante inoltre che arrivino in Palestina preparati e con una buona
> conoscenza di tutti gli aspetti logistici legati alla loro permanenza. Di
> conseguenza dovranno tenere presente quanto segue:
>
> 1- Si raccomanda ai volontari di portare sempre con se' una lista di
> tutti i contatti nei propri consolati/ambasciate in Israele.
>
> 2- I volontari devono viaggiare come turisti o pellegrini in terra
> santa, senza dichiarare la propria appartenenza a gruppi politici o
> movimenti per la solidarieta'. Israele espellera' quanti verranno
> sospettati
> di essere in viaggio per ragioni politiche e non emettera' alcun visto
> sulla
> base di tali motivazioni.
>
> 3- Si raccomanda ai volontari di viaggiare in piccoli gruppi (o anche
> uno alla volta), non in comitive numerose. Nessun oggetto che faccia
> riferimento ad una militanza politica dovra' essere portato e tantomeno
> indossato all'ingresso in Palestina.
>
> 4- Tutti i volontari devono comunicare i propri dati personali (numeri
> di telefono, fax, e-mail, ecc.) agli uffici del Gippp per facilitare la
> loro
> assegnazione alle aree di intervento.
>
> 5- Tutti i punti di accesso ai Territori palestinesi sono sotto stretto
> controllo della "sicurezza" israeliana. Contattare gli uffici del Gippp

per
> informazioni sulle modalita' di ingresso in Israele e su come trattare con
> le guardie israeliane impiegate ai confini: per esempio come rispondere a
> domande fastidiose e come sembrare amichevoli, al fine di facilitare l'
> ingresso.
>
> 6- I volontari dovranno sostenere le spese di viaggio e permanenza; in
> ogni caso il Gippp fornira' loro alloggio gratuito, assistenza, servizio

di
> trasporto, etc. nelle aree di intervento. La spesa giornaliera puo'

variare
> dai 10 ai 40 dollari, alloggi compresi.
>
> 7- Un telefono cellulare sara' certamente di grande utilita' durante il
> periodo di permanenza in Palestina. Si raccomanda pertanto di chiedere

alle
> compagnie telefoniche del proprio paese se esistono accordi o roaming
> con le
> compagnie locali, come Cellcom, Jawwal, Orange etc.
>
> 8- E' assai consigliabile dotarsi di un equipaggiamento adeguato: sacchi
> a pelo, attrezzature da campeggio ecc.
>
> 9- E' auspicabile un periodo minimo di permanenza di due settimane nelle
> zone d'intervento.
>
> 10- I volontari devono informarsi sulle condizioni climatiche in Palestina
> al momento dell'arrivo e dotarsi di un abbigliamento adeguato. Il clima in
> Palestina cambia da zona a zona dunque e' consigliabile contattare gli
> uffici del Gippp a questo proposito.
>
> 11- La cultura palestinese e' ricca, complessa e varia nei codici etici da
> zona a zona. Ramallah ad esempio e' una citta' piu' cosmopolita di
> Hebron; i
> villaggi vicini alle citta' principali sono piu' tolleranti rispetto
> alle aree
> piu' remote. Pertanto i volontari dovranno consultarsi al loro arrivo
> con lo
> staff del Gippp circa il modo di affrontare alcune questioni culturali che
> potrebbero essere fonte di equivoci per i locali o per gli stessi
> volontari.
>
> 12- Tutte le risorse del Gippp, i locali dell'uffico centrale del Pngo,
> tutti i computer, i fax, la cancelleria degli uffici dei sedici distretti
> saranno a disposizione dei volontari per svolgere le attivita' previste.
>
> 13- A tutti i volontari saranno assegnate attivita' del Gippp. In linea di
> principio ciascuno verra' impiegato in quelle attivita' che ritiene a
> se' piu
> ' congeniali.Ai volontari che chiedessero di essere assegnati a zone gia'
> coperte potrebbe essere proposto in alternativa di recarsi in altre che
> risultassero sguarnite. In tali casi il Gippp potra' richiedere ai
> volontari
> di partecipare ad attivita' diverse da quelle di loro preferenza. In ogni
> caso a nessuno verra' 'ordinato' di fare cose che non vuole fare.
>
>    14-Coordinamento, pianificazione, sviluppo e ulteriori questioni
> logistiche verranno gestiti dal Gippp

>
>    di Ramallah, compresi i contatti permanenti con lo staff del
> Pngo.

>
> La presenza di volontari internazionali in Palestina e' vitale per il
> popolo
> palestinese. Punizioni collettive contro la popolazione civile saranno
> scoraggiate dalla presenza di osservatori/volontari internazionali.La
> presenza dei volontari internazionali facilitera' gli interventi di
> emergenza
> delle organizzazioni locali e rendera' piu' difficile per le autorita'
> israeliane giustificare l'interdizione degli aiuti umanitari ai

palestinesi
> in stato di necessita'.
>
> Per informazioni in Italia:
>
> Apg XXIII - via della Grotta rossa, 6
>
> 47900 Rimini
>
>