Considerazione n.2
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New Brainframes - 2003
Questa notte le prime bombe hanno iniziato dunque la guerra. Un
intervento fortemente contrastato dall'opinione pubblica mondiale e
dalle Nazioni Unite, ma nonostante ciò egualmente perpetrato.
Un intervento fortemente contrastato e non appoggiato dalle Nazioni
Unite che spazza via il diritto internazionale faticosamente
costruito sulle morti (anche americane) della seconda guerra
mondiale. Un atto sconsiderato che rischia di ripiombare l'umanita'
nel nero pozzo del terrore atomico.
Un intervento tale da radere al suolo un paese già piegato da oltre
un decennio di embargo.
Una guerra per portare democrazia. Mai la democrazia e' stata imposta
dall'esterno, perche' essa e' il traguardo delle societa' pacificate
e tolleranti, come lo furono la Francia e gli Stati Uniti d'America
del diciottesimo secolo.
Questa guerra porta solo una nuova forma di dominio militare e
politico degli USA sul popolo iracheno.
Il NewBrainframes ha sostenuto e partecipato a tutte le iniziative di
pace degli ultimi mesi dimostrando la sua totale opposizione alla
guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Attendiamo ora che lo strapotere economico e militare degli USA
schiacci sotto una pioggia di fuoco l'Iraq.
Le nostre bandiere arcobaleno resteranno appese alle finestre a
urlare per noi il nostro sdegno e il nostro rifiuto.
Ma ormai il nostro NO a questa guerra, senza se e senza ma, non basta
più. Il nostro sentimento, condiviso da piu' di cento milioni di
manifestanti per la pace in tutto il mondo, da coloro che hanno
praticato azioni di disobbedienza civile alla guerra e da gran parte
degli spettatori di questo assurdo conflitto, non è bastato a fermare
la macchina bellica dell'Impero. Eppure ancora oggi qualcosa possiamo
continuare a fare.
I missili, le bombe, i soldati combatteranno fisicamente una guerra
che è già iniziata sui media. Fino ad oggi il NewBrainframes ha fatto
una guerriglia semiotica raccogliendo da tutto il mondo le voci di
dissenso e di critica a questa guerra. Da oggi sfonderemo il muro
della propaganda di guerra cercando ovunque le poche notizie capaci
di documentare quanto sta realmente succedendo in Iraq. E' un impegno
che prendiamo con noi stessi e che allarghiamo a chiunque ci ascolta
e ci legge. Chiunque puo' segnalarci articoli all'indirizzo:
info@n...
Da oggi e nei prossimi giorni monitoreremo le testate internazionali
e nazionali cercando di fornire, con tutte le difficoltà che può
comportare una redazione esigua, un quadro di ciò che realmente sta
succedendo. Questo quadro sarà certamente parziale, però vale la pena
tentare. Vale la pena dedicare il proprio tempo ad illuminare i
luoghi dove nasce la propaganda del potere che legittima le azioni
più scellerate. Questa è l'unica possibilità che abbiamo di
continuare ad opporci alla guerra.
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