Salvo delle mie parole solo la parte ke ti elogia, meritatamente.
In questi giorni hai scritto pagine notevoli, davvero!
Da me scaturisce invece una sorta di Mr. Hyde, da cui x primo sono spiazzato
e ke mi porta a ferire i compagni ke + stimo e amo.
Sincere scuse, caro Paolo :-))
----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacok@???>
To: <cerchio@???>
Sent: Tuesday, March 18, 2003 6:18 AM
Subject: Re: [Cerchio] Re: [movimento] PER DAVIDE ...
> Esistono violenze ke nemmeno tu, tantomeno la "giustizia", potete
> contemplare.
> Egregio l'intervento. Peccato ke nn faccia i conti con la brutalità
> corrente...
> E in questo manca di...analisi di classe!!!
>
>
> ----- Original Message -----
> From: "Pkrainer" <pkrainer@???>
> To: <movimento@???>; <cerchio@???>
> Sent: Tuesday, March 18, 2003 1:17 AM
> Subject: [Cerchio] Re: [movimento] PER DAVIDE ...
>
>
> >
> > >QUEL GIORNO NON POTRANNO PIU' DIRE CHE ERAVAMO UN'OSCURA MARMAGLIA ...
E
> > PAGHERANNO CARO, PAGHERANNO TUTTO !!!
> >
> > Devo dire la verità°: sono convinto che sia urgente convincersi che é
bene
> > che nessuno paghi nulla, mai. Che non c'é giustizia, laddove qualcuno
> paga.
> > Che le azioni umane sono impagabili.
> > Partire dall'idea che l'atto che percepiamo come iniquo, vada pagato, é
> alle
> > radici dell'idea che conduce all'esistenza della pena, e del carcere in
> > particolare. Dall'idea della responsabilità, che conduce al fatto, che
ne
> > so? ti allago la casa che sta sotto la mia, e quindi i lavori di
> ripristino
> > sono a carico mio, ci si sposta progressivamente all'idea della
> > retribuzione, ti ho mozzato una mano quindi i lavori che non puoi più
fare
> > sono io a pensarci al posto tuo, all'idea della pena, a fronte della tua
> > azione dettata da ragioni malvagie, ti verranno inflitte delle
sofferenze.
> > La giustizia si realizza nella punizione degli iniqui, a scopo
> retributivo,
> > rieducativo, dissuasivo. La cosiddetta giustizia proletaria, già apparsa
> in
> > forma nefasta durante la guerra partigiana, si diffonde come un cancro
> alla
> > fine degli anni sessanta, e diviene un caposaldo dell'estremismo, di qui
> > slogan come "pagherete caro pagherete tutto", le campagne contro il
laido
> > Calabresi, l'ideologia sbirresca del contropotere più o meno
territoriale,
> i
> > processi proletari grati ai brigatisti.
> > In ogni teoria sulla giusitizai é presente, anche se non sempre in forma
> > esplicita, l'idea che ciò che é pensato da molti meriti tutela rispetto
a
> > ciò che é detto da pochi, o addirittura da uno soltanto. Chi decide chi
> deve
> > pagare e chi no? chi decide l'entità del pagamento? chi siete i voi che
> > "pagherete", che cos'é "caro"? tutti coloro i quali hanno cominciato a
> fare
> > giustizia, dai bolscevichi ai partigiani a Che Guevara, hanno finito per
> > giustiziare l'anarchico, il delinquente comune, chi aveva relazioni
> sessuali
> > non ammesse (e non ne era ammessa pressoché alcuna), il ladro, il
> dubbioso,
> > il pauroso. Se si ammette sé stessi come giustizieri, diviene questione
di
> > giustizia, colpire TUTTI i colpevoli e non solo alcuni. Con questo
> > ragionamento le ronde proletarie cominciavano colepnedo i fascisti, poi
i
> > mafiosi, poi i grandi spacciatori, poi i piccoli spacciatori, poi i
> tossici
> > spacciatori, poi chi, al di fuori del gruppo, criticava queste pratiche
,
> > infine i rinnegati che, dentro il gruppo, esprimevano perplessità sulla
> > parabola che ho descritto. Questo non lo facevano perché erano individui
> > peggiori di tanti altri, ma perché la giustizia é fatta così, conosce
solo
> > giudici, carcerieri, sbirri, aguzzini, boia, spioni, traditori e
> vigliacchi.
> > Non é vero che non esiste pace senza giustizia. Non esiste pace laddove
si
> > vuole fare giustizia. Il giustiziere é un uomo senza pace, che vuol
> > vendicarsi d'essere nato rendendo la vita impossibile pure a chi gli sta
> > intorno. La liberazione umana passa, se e quando passa, solo per la fine
> di
> > ogni retribuzione, di ogni pena, di ogni compenso; sull'affermazione
> > dell'incommensurabilità, sull'irrimediabilità, di ogni azione umana.
> > Se qualcuno viene ammazzato dai fascisti, é causa del fatto che dei
> fascisti
> > non siamo stati capaci di liberarci, e loro continuano nel loro sporco
> > lavoro: e liberarsi del fascismo significa costruire relazioni libere,
> > impermeabili alle rigidezze del fascismo, alle sue semplificazioni, alle
> sue
> > generalizzazioni. Noi non siamo di una diversa parte politica, siamo,
più
> > semplicemente, tutta un'altra cosa. Per questo fra noi e loro non può
> > esservi riconciliazione, per questo non si tratta di colpirli per far
loro
> > pagare le azioni passate, ma per moltiplicare le libertà possibili.
> Discorso
> > questo che vale sia per i fascisti deliranti e abbrutiti dall'impotenza,
> sia
> > per l'esercito del bene, per i portatori di giustizia in uniforme, che
> > vediamo all'opera in piccolo come in grande, al pronto soccorso del san
> > Paolo come nel golfo. Loro sono i portatori di giustizia, loro sono
quelli
> > pagati per farcela pagare
> >
> > per cancellarsi dalla lista, andare su
> https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
> >
>
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su
https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
>