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Szerző: cybergobbo
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Comunicato Stampa sui fatti di questa notte al San Paolo

USIS - Unione Sindacale Italiana Sanità
-Segreteria Nazionale-
V.le Bligny 22 MILANO telefax 02/58304940 e mail usis@???

COMUNICATO STAMPA
Milano, 17/03/03
SUI TRAGICI FATTI DELLA NOTTE DEL 16 MARZO E SUI PESTAGGI EFFETTUATI DALLE
FORZE DELL'ORDINE ALL'INTERNO DEL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE SAN PAOLO.

E.R. ALLA CILENA (O MEGLIO ALL'ITALIANA)

Verso la mezzanotte del giorno 16/03/03 si è verificato un gravissimo
agguato nei confronti di alcuni giovani del centro sociale O.R.So della zona
Sud di Milano.
Subito dopo l'agguato, amici e compagni dei due giovani accoltellati si sono
recati presso l'Ospedale S. Paolo, dove C.D., gravemente ferito alla gola e
al ventre, era stato trasportato dal 118 e poco dopo era morto dissanguato.
I giovani chiedevano insistentemente notizie sulle sorti dei compagni feriti
senza ricevere alcuna risposta, se non quella violenta e ingiustificata
delle forze dell'ordine.
Ad attenderli vi erano, infatti, non meno di 50 tra poliziotti e carabinieri
che, dopo pochi minuti, senza che ci fossero apparenti motivi di ordine
pubblico, hanno proceduto a caricare i presenti, colpendo
indiscriminatamente sia i compagni sia i cittadini già presenti nel pronto
soccorso come pazienti o come accompagnatori.
Addirittura, poliziotti e carabinieri hanno inseguito nei corridoi e nelle
sale visita del Pronto Soccorso tutti coloro che gli capitavano a tiro,
facendo irruzione anche nel vicino D.E.A. (Dipartimento Emergenza e
Accettazione), mettendo a rischio l'incolumità dell'utenza e del personale
sanitario, pregiudicando il normale funzionamento degli atti assistenziali e
interrompendo un pubblico servizio.
Il Pronto Soccorso, i Reparti di Degenza e le vie adiacenti al nosocomio si
sono trasformate in un mattatoio che ha richiamato alla memoria i tragici
fatti di Genova dell'estate 2001. A causa delle cariche delle forze dell'
ordine, il Pronto Soccorso non ha potuto funzionare per tutta la notte e i
pazienti sono stati dirottati in altri ospedali, mentre si è creato un fuggi
fuggi generale di pazienti ed accompagnatori.
L'intervento delle forze dell'ordine all'interno dell'ospedale è stato così
brutale da indurre il personale sanitario ad intervenire "come pronto
soccorso" a difesa dei giovani, tra i quali una donna, che sono stati
sottratti dai pestaggi indiscriminati.
Subito dopo, come a Genova, è iniziato il grande lavoro di ripulitura dei
pavimenti e dei muri del Pronto Soccorso completamente lordati di sangue e
devastati dalle forze dell'ordine.
Questo il drammatico bilancio dell'E.R. all'italiana:
· Alcuni ragazzi sono stati bloccati a terra, ammanettati con le mani dietro
la schiena e colpiti al viso e al tronco con calci e manganellate;
· Altri sono stati ammanettati e caricati sulle auto di polizia e
carabinieri e quindi nuovamente pestati, tanto da lordare le autovetture del
loro sangue;
· Uno solo, colpito e ferito, è stato accompagnato dai carabinieri all'
ospedale San Carlo e consegnato al locale posto di polizia;
· i locali del Pronto Soccorso sono stati resi inagibili per diverse ore
dalle irresponsabili e continue cariche delle forze dell'ordine.

Il personale ospedaliero del Pronto Soccorso del San Paolo è stato testimone
di questi episodi di aggressione gratuita ed arbitraria delle forze dell'
ordine, mentre il personale del turno del mattino ha potuto raccogliere
ulteriori drammatiche testimonianze, fotografando muri e pavimenti ancora
imbrattati di sangue e l'indegna scena di un ospedale "civile".

Come a Genova, l'assurda reazione esercitata dalle forze dell'ordine all'
interno dell'Ospedale trova spiegazione nel tentativo di evocare la violenza
esercitandola direttamente sui giovani dei Centri Sociali e sul Movimento
contro la guerra e per la pace; parimenti, l'omicidio di ragazzi indifesi
ricorda tragicamente i peggiori climi politici che il passato ha riservato
alla città di Milano. Tutto questo tra le recenti e pacifiche manifestazioni
di piazza e la prossima commemorazione di Fausto e Iaio.

USIS - UNIONE SINDACALE ITALIANA SANITA' SEGRETERIA NAZIONALE