----- Original Message -----
From: "comitato arci di lecce" <lecce@???>
To: <lecce@???>
Sent: Tuesday, March 18, 2003 8:05 PM
Subject: I: VERBALE comitato fermiamo la guerra
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: Raffaella Bolini [mailto:bolini@arci.it]
> Inviato: martedì 18 marzo 2003 10.49
> A: bolini@???
> Oggetto: VERBALE comitato fermiamo la guerra
>
>
>
>
> Cari compagni e care compagne,
>
> credo di fare cosa utile inviandovi il verbale della riunione nazionale
del
> Comitato Fermiamo la Guerra (gli organizzatori del 15 febbraio) che si e'
> riunito ieri a Roma.
>
> Cari saluti raffaella bolini
>
>
>
>
> VERBALE
> Comitato Fermiamo la Guerra
> Roma, 17 marzo 2003
>
> 1. RACHEL CORRIE.
> Stamattina verrà messo in rete un comunicato del Comitato sulla morte di
> Rachel Corrie, pacifista statunitense uccisa a Gaza mentre cercava di
> impedire la distruzione di una abitazione civile.
>
> 2. DAVIDE CESARE.
> Stamattina verrà messo in rete un comunicato del Comitato sulla morte di
> Davide Cesare, ucciso a Milano, e sui fatti accaduti a seguito
dell'omicidio
> nell'ospedale S. Paolo.
>
> 3. GUERRA
> Il Comitato ha avuto una lunga discussione sulla situazione e sulla
> strategia del movimento, dalla quale sono emerse parecchie indicazioni per
> l'iniziativa di medio periodo (una campagna per il disarmo globale,
> iniziative per la riconversione dell'industria bellica fra cui quelle
> previste in occasione della mostra delle armi leggere EXXA, l'attenzione
ai
> conflitti regionali in Medio Oriente, il collegamento con le campagne
contro
> la globalizzazione economica e molto altro). Ed è stata sollecitata
> l'esigenza di arrivare -in tempi compatibili- a una assemblea nazionale
del
> movimento contro la guerra.
>
> Il Comitato ha però concentrato la sua discussione operativa ai prossimi
> giorni. Il passaggio dalla fase di mobilitazione per fermare la guerra a
> quella in cui la guerra inizierà è delicato va seguito con responsabilità
ed
> attenzione.
>
> A- INIZIATIVA IMMEDIATA
> Il Comitato conferma l'iniziativa "Quarta commissione per la pace" già
> organizzata per oggi, martedì 18, sotto il Parlamento alle ore 13.00, in
> occasione della riunione in seduta congiunta delle Commissioni Affari
> Costituzionali, Difesa e Trasporti, nel corso della quale il Ministro
> Giovanardi risponderà alle interpellanze relative all'uso delle basi e
della
> infrastrutture civili italiane per il trasporto di materiale bellico verso
> il teatro di guerra.
>
> Nel corso dell'iniziativa i rappresentanti del Comitato -insieme ad alcuni
> giuristi e in collegamento con i parlamentari- seguiranno l'andamento
della
> commissione, ne commenteranno gli esiti, incontreranno la stampa a cui
> illustreranno le iniziative previste nei prossimi giorni.
>
> Di fronte allo scenario di guerra, verrà in particolare sottolineato
> l'effetto che hanno avuto le mobilitazioni globali per fermare la guerra
(la
> delegittimazione della guerra preventiva, l'isolamento degli Usa e dei
suoi
> alleati che sono costretti ad andare alla guerra senza l'ONU, la crisi
> aperta in Gran Bretagna, la opposizione della maggioranza dell'opinione
> pubblica mondiale).
>
> Al movimento mondiale sta ora di esprimere il massimo della protesta
contro
> la guerra per aumentare l'isolamento politico di Usa e alleati e di
> evidenziare la solidarietà con le vittime della guerra in Iraq e nelle
altre
> aree del Medio Oriente dove lo scoppio della guerra produrrà nuove
violenze
> e nuovi arbitrii, in particolare in Palestina.
>
> Il movimento italiano aggiunge a questi un fondamentale obiettivo: tenere
> fuori l'Italia dalla guerra.
>
> Il Parlamento italiano deve agire secondo i vincoli costituzionali,
> rappresentando la volontà popolare contro la guerra, votare al più presto
> contro questa guerra e contro qualsiasi impegno diretto e indiretto
> dell'Italia nel conflitto (no all'uso delle basi e del territorio italiano
> per la guerra, no alla sostituzione di militari italiani nei diversi
teatri
> di crisi a truppe Usa o GB ridislocate per la guerra), riparando in questo
> modo ai danni già fatti dal Governo Italiano.
>
> Il Presidente della Repubblica, per il suo ruolo di garante della
> Costituzione, deve intervenire per far sì che i vincoli costituzionali
> vengano rispettati e non siano stravolti da un voto di maggioranza. Il
> Comitato si rivolgerà direttamente a Ciampi.
>
> Il Comitato si rivolgerà anche ai Parlamentari Europei, in collegamento
con
> gli altri movimenti del continente, per chiedere che l'Unione Europea si
> tenga fuori dalla guerra.
>
> Qualunque sia l'esito di questa sciagurata guerra, la lotta per un mondo
> senza guerra continua. E l'isolamento internazionale di chi ha deciso di
> attaccare l'Iraq è essenziale per gli scenari futuri. Per questo, il
> movimento deve continuare una pratica che unisca radicalità negli
obiettivi
> e capacità di allargamento del consenso, evitando qualsiasi rischio di
> ripiegamento.
>
> In questo senso, il Comitato chiederà che siano garantiti tutti gli spazi
di
> agibilità politica previsti dalla Costituzione per l'espressione del
> dissenso, evitando qualsiasi restringimento delle libertà democratiche e
> costituzionali in tempo di guerra, ed esprimerà le proprie
> preoccupazioni -dopo i fatti di Milano- in relazione al comportamento
delle
> forze dell'ordine.
>
> B- PARLAMENTO
> Alle 20.00 di questa sera il Comitato incontra i parlamentari contro la
> guerra. L'invito è stato fatto a tutti i parlamentari disponibili.
>
> Nell'incontro, il Comitato chiederà ai parlamentari di presentarsi uniti
in
> Parlamento, con una modalità che permetta la convergenza di tutti i voti
> possibili.
>
> Il giorno previsto per la discussione parlamentare, il Comitato invita a
una
> iniziativa pacifica per circondare il Parlamento, in modo da evidenziale
la
> pressione popolare contro la guerra e la vigilanza democratica sulle
scelte
> che verranno compiute.
>
> Sul livello locale, si invitano i Comitati a fare iniziative, nei luoghi e
> con le modalità che ognuno sceglierà, anche chiamando gli Enti Locali a
> votare ordini del giorno contro la guerra come sta già accadendo in molte
> città.
>
>
> C- LE ORE PRIMA DELL'ATTACCO
> In molte città d'Italia sono già previste veglie e manifestazioni nella
> notte dell'attacco.
>
> Il Comitato darà vita a una veglia intorno all'ambasciata americana a
Roma,
> che potrà essere punto di riferimento per i cittadini e le cittadine
romane
> che intendono dare un primo segnale di protesta.
>
> D- LA MATTINA DOPO L'ATTACCO
> Come deciso già da tempo dalla Coalizione Internazionale contro la Guerra,
> "quando la guerra inizia, il mondo si ferma".
>
> La mattina dopo l'attacco l'invito a tutti i cittadini e le cittadine è a
> fermare le proprie attività. Scioperi nelle scuole e fermate nei posti di
> lavoro caratterizzeranno la mattinata, che si invita a dedicare a
iniziative
> capillari nei quartieri. Si farà richiesta agli Enti Locali di dichiarare
il
> lutto cittadino, drappi neri verranno esposti in diversi luoghi pubblici e
> simbolici.
>
> E- IL POMERIGGIO DOPO L'ATTACCO
> Il pomeriggio dopo l'attacco, il Comitato fa appello affinchè in tutte le
> città d'Italia grandi e piccole si realizzino grandi e partecipate
> manifestazioni di massa, con l'invito a tutta la cittadinanza a
manifestare.
>
> F- IL PRIMO SABATO E IL PRIMO SABATO UTILE
> La Coalizione Internazionale contro la Guerra ha da tempo dato indicazione
> di utilizzare il primo sabato utile per manifestazioni nazionali in tutto
il
> pianeta.
>
> Visto il calendario della guerra, sabato 22 e domenica 23 -a poche ore o a
> pochissimi giorni dall'attacco- saranno dedicati a grandi mobilitazioni
> diffuse. Sono già previste diverse manifestazioni alle basi militari. In
> alcune regioni si stanno preparando manifestazioni regionali.
>
> Per il sabato 29 marzo, il Comitato prenderà un orientamento nelle
prossime
> ore, anche in collegamento con gli altri movimenti mondiali.
>
> G- IL MASSIMO DELLA PARTECIPAZIONE
> Il Comitato invita tutto il movimento a rilanciare tutte le iniziative che
> permettono una partecipazione diffusa e personale alla protesta contro la
> guerra.
>
> Il Comitato invita a proseguire ed estendere l'iniziativa delle bandiere,
> come forma di protesta contro la guerra e come dichiarazione di estraneità
> alla guerra, e a riempire le città, le abitazioni, le scuole, i luoghi di
> lavoro di segni di pace.
>
> Il Comitato invita a sostenere le iniziative a sostegno delle vittime di
> guerra. In questo senso, nelle prossime ore si terrà il richiesto incontro
> fra il Tavolo di Solidarietà (che riunisce molte organizzazioni e ong
contro
>
> la guerra) ed Emergency (che per ora non ha aderito al Tavolo). Il
Comitato
> fa appello alla realizzazione di iniziative unitarie, per favorire la
> partecipazione dei cittadini e delle cittadine.
>
> Il Comitato invita a dare vita a iniziative di boicottaggio mirato di
> aziende i cui interessi sono legati al conflitto in Iraq, in particolare
le
> compagnie petrolifere: ESSO, particolarmente diffusa in Italia ma anche
> TEXACO, AMOCO E CHEVRON.
>
> H- ORGANIZZAZIONE
> Nelle prossime ore, il Comitato riattiverà una Segreteria Organizzativa.
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