[Cerchio] A Davide glielo dobbiamo.Portiamo la nostra rabbia…

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Autore: Pkrainer
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Oggetto: [Cerchio] A Davide glielo dobbiamo.Portiamo la nostra rabbia nelle strade.
----- Original Message -----
From: "marina" <fe11408@???>


>Non ho soluzioni ma credo che si debba cercare di stare moooolto calmi

in questi giorni. Capire cosa è successo esattamente e non dare sfogo ai
peraltro comprensibili istinti di vendetta. Calmi, forti e fermi nel
proprio antifascismo ma occhio a non fare o provocare cazzate. È il mio
personale appello che faccio a tutti.
m

Bisogna sempre stare calmi: d'altro canto occorre rendersi conto che esiste
una distanza impressionante fra il sentire delle persone e la lorocapacità
di produrre effetti. Le stesse manifestazioni oceaniche (l'ultima sabato
sotto le mie stesse finestre) hanno un effetto a doppio taglio. Se nemmeno
centinaia di migliaia di persone non se le incula nessunom né in Italia né
nel resto del mondo, se chi controlla eserciti e polizie anche se
pcstituisce visibilmente una minoranza esigua in una minoranza di paesi, fa
quel che gli pare, modifica le leggi o le scavalca, o le ignora, o se ne fa
beffe, e a noi rimane solo andare sui trampoli, ballare, cantare, esporre
bandiere, sventolare noi stessi come mutande vuote da cui i culi si siano
ritirati ed avvizziti, allora che cosa si può fare? La tendenza dei più é di
ripiegare le bandiere e di spegnere le tv; la tendenza dei meno di reagire
in maniera in qualche modo suicida, inventandosi percorsi bizantini per cui,
uccidendo sconosciuti nemmeno illustri tipo Biagi, sconvolgeresti dei piani
di cui nessuno si interessa...
Ora, se non si interviene cercando di catalizzare queste energie in cerca di
obiettivo, esse finiranno per scaricarsi. Quindi, se occorre non disperdersi
in attività vane e inani, tipo la caccia al fascista, occorre altresì
prendere atto dei livelli cui si é pervenuti ( e di cui la condotta dei
poliziotti al San Paolo é significativa) e regolarsi per il momento che pare
prossimo, del sedicente sciopero sedicente generale, che non può più aver
forma di sfilata con bandiere e trampoli e gioiosa fermezza, e ferma
giocosità. Il punto cruciale, non solo per l'Italia, passa per il
superamento dell'impotenza e della passività. Se si riesce ad individuare i
modi, che non possono essere solo dimostrativi, per sciogliere questo nodo,
bene. Altrimenti, più che stare calmi, ci ridurremo a stare fermi, che é
diversa cosa