R: [Cerchio] Avanti popolo!

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著者: Jonny Stecchino
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題目: R: [Cerchio] Avanti popolo!
Prego. Figurati!
Dimmi la verità! ti rode un po' il culone? vero?
js
--- marina <fe11408@???> ha scritto:
> Dopo tre righe non fa più nemmeno ridere.poveretta:
> una buona casa di
> riposo... Impossibile e inutile arrivare alla fine,
> tra l'altro dice le
> stesse cose che dice la guzzanti quando la imita. Mi
> guardo la guzzanti.
> Grazie lo stesso eh abbiamo apprezzato enormemente.
> Ciaaaaaaaaaaoooooooooo
> m
>
>
>
> *-----Messaggio originale-----
> *Da: cerchio-admin@???
> [mailto:cerchio-admin@inventati.org]
> Per
> *conto di Jonny Stecchino
> *Inviato: venerdì 14 marzo 2003 17.27
> *A: cerchio@???
> *Oggetto: [Cerchio] Avanti popolo!
> *
> *Ed allora! sempre qui a scrivere e scrivere e
> scrivere
> *e a parlarvi addosso, a parlare di voi e su voi
> *stessi. Fighetti! un po' snob e molto di sinistra
> *anche se il popolo, diciamocelo, vi fa un po'
> schifo!
> *Sembrate la compagnia fantasma del GRANDE FRATELLO
> *televisivo. Siete in vista e siete sempre voi
> stessi:
> *Mai nessuno che se ne va a fare in culo una volta
> per
> *tutte.
> *Pazienza!
> *Ma a proposito ho una chicca per voi.
> *Figli del Popolo! Legite et Discete!
> *
> *Guerra in Iraq: «E il mio dilemma rimane.
> Tormentoso,
> *assillante»
> *La rabbia, l'orgoglio, e il dubbio
> *di Oriana Fallaci
> *
> *Per evitare il dilemma, risparmiarmi la dolorosa
> *domanda «questa-guerra-deve-essere-fatta-o-no», per
> *superare le riserve e le riluttanze e i dubbi che
> *ancora mi straziano, spesso dico a me stessa: «Ah,
> se
> *gli iracheni si liberassero da soli di Saddam
> Hussein!
> *Ah, se qualche Ahmed o Abdul lo liquidasse e lo
> *appendesse pei piedi in qualche piazza come nel
> 1945
> *gli italiani fecero con Mussolini!». Ma non serve.
> O
> *serve in un senso e basta.
> *
> *Nel 1945, infatti, gli italiani si liberarono di
> *Mussolini perché gli Alleati avevano occupato tre
> *quarti dell’Italia. Quindi reso possibile
> *l’insurrezione del Nord. In parole diverse, perché
> la
> *guerra l’avevano fatta. Una guerra senza la quale
> *Mussolini ce lo saremmo tenuti vita natural
> durante.
> *(Hitler, lo stesso). Una guerra durante la quale
> gli
> *Alleati ci avevano bombardato senza pietà ed
> eravamo
> *morti come le mosche. Loro, idem. A Salerno, ad
> Anzio,
> *a Cassino. Nell’avanzata verso Firenze, sulla Linea
> *Gotica. La tremenda Linea Gotica che i tedeschi
> *avevano opposto dal Tirreno all’Adriatico.
> *
> *In meno di due anni, 45.806 morti americani e
> 17.500
> *tra inglesi, canadesi, australiani, neozelandesi,
> *sudafricani, indiani, brasiliani, polacchi. Nonché
> *francesi che avevano scelto De Gaulle e italiani
> che
> *avevano scelto la Quinta o l’Ottava Armata. (Sai
> *quanti cimiteri di militari alleati ci sono in
> Italia?
> *Oltre centotrenta. E i più grossi, i più affollati,
> *sono proprio quelli americani. Soltanto a Nettuno,
> *10.950 tombe. Soltanto a Falciani, presso Firenze,
> *5.811... Ogni volta che ci passo davanti e vedo
> quel
> *lago di croci, rabbrividisco di dolore e di
> *gratitudine).
> *
> *C’era anche un Fronte di Liberazione Nazionale, in
> *Italia. Una Resistenza che gli Alleati rifornivano
> di
> *armi e di munizioni. Poiché malgrado la tenera età
> mi
> *occupavo della faccenda, ricordo perfettamente il
> *Dakota che sfidando la contraerea ce le
> paracadutava
> *in Toscana. Per l’esattezza, sul Monte Giovi dove
> per
> *farci localizzare accendevamo i fuochi e dove una
> *notte paracadutarono anche un commando che aveva il
> *compito di allestire una radio clandestina detta
> Radio
> *Cora. Dieci simpaticissimi americani che parlavano
> *ottimo italiano. E che tre mesi dopo furono
> catturati
> *dalle SS, torturati in modo selvaggio, fucilati
> *insieme alla partigiana Anna Maria
> Enriquez-Agnoletti.
> *Così il dilemma rimane. Tormentoso, assillante.
> *Rimane per i motivi che mi accingo ad esporre. E il
> *primo motivo è che, contrariamente ai pacifisti che
> *non berciano mai contro Saddam Hussein o Bin Laden
> e
> *se la pigliano solo con Bush o con Blair, (ma nel
> *corteo di Roma se la son presa pure con me, a
> quanto
> *pare augurandomi di scoppiare in mille pezzi col
> *prossimo shuttle), la guerra io la conosco. So bene
> *che cosa significa vivere nel terrore, correre
> sotto
> *le cannonate o le bombe da mille chili, veder
> morire
> *la gente ed esplodere le case, crepare di fame, non
> *aver nemmeno l’acqua da bere. E, peggio ancora,
> *sentirsi responsabile per la morte di un altro
> essere
> *umano. (Anche se quell’essere umano è un nemico, ad
> *esempio un fascista o un soldato tedesco). Lo so
> *perché appartengo, appunto, alla generazione della
> *Seconda Guerra Mondiale. E perché gran parte della
> mia
> *vita sono stata corrispondente di guerra. Non uno
> di
> *quelli che stanno in albergo: uno di quelli che al
> *fronte ci vanno davvero.
> *
> *Ergo, dal Vietnam in poi ho visto orrori che chi
> *conosce la guerra soltanto attraverso la TV o i
> film
> *dove il sangue è salsa di pomodoro non immagina
> *nemmeno. E la guerra la odio quanto i pacifisti in
> *buona o cattiva fede non la odieranno mai. La odio
> *tanto che ogni mio libro trabocca di quell’odio. La
> *odio tanto che perfino i fucili da caccia mi danno
> *fastidio e lo stupido schioppettare dei cacciatori
> *estivi mi fa salire il sangue al cervello. Però non
> *accetto il fariseo principio anzi slogan di coloro
> che
> *dicono: «Tutte le guerre sono ingiuste, tutte le
> *guerre sono illegittime». La guerra contro Hitler e
> *Mussolini era una guerra giusta, perbacco. Una
> guerra
> *legittima. Anzi, doverosa. Le guerre risorgimentali
> *che i miei nonni fecero nell’Ottocento per cacciare
> lo
> *straniero invasore erano guerre giuste, perbacco.
> *Guerre legittime. Anzi, doverose. E la Guerra
> *d’Indipendenza che i coloni americani fecero contro
> *l’Inghilterra, lo stesso. Le guerre (o le
> rivoluzioni)
> *che avvengono per ritrovare la dignità, la libertà,
> *idem. Io non credo nelle disinvolte assoluzioni,
> nelle
> *comode pacificazioni, nel perdono facile. E ancor
> meno
> *credo nello sfruttamento della parola Pace, nel
> *ricatto della parola Pace. Quando in nome della
> pace
> *si cede alla prepotenza, alla violenza, alla
> tirannia,
> *quando in nome della pace ci si rassegna alla
> paura,
> *si rinuncia alla dignità e alla libertà, la pace
> non è
> *più pace. E’ suicidio.
> *
> *Il secondo motivo è che, se giusta come spero e
> *legittima come mi auguro, questa guerra non
> dovrebbe
> *svolgersi ora. Avrebbe dovuto svolgersi un anno fa.
> *Vale a dire quando le rovine delle Due Torri erano
> *fumanti, e tutto il mondo civile si sentiva
> americano.
> *Se si fosse svolta allora, oggi i simpatizzanti di
> Bin
> *Laden e di Saddam Hussein non riempirebbero le
> piazze
> *col loro pacifismo a senso unico. Le star di
> Hollywood
> *non si esibirebbero nel ruolo (per loro grottesco)
> di
> *capi-popolo. E l’ambigua Turchia che sta rimettendo
> il
> *velo alle donne non rifiuterebbe il passaggio ai
> *Marines diretti al fronte del Nord. Nonostante le
> *cicale europee che insieme ai palestinesi
> ghignavano
>

=== message truncated ===

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