[NuovoLaboratorio] bilancio comunale e questione dell'acqua

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Szerző: laura testoni
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Tárgy: [NuovoLaboratorio] bilancio comunale e questione dell'acqua
Martedi' scorso e' stato votato il bilancio comunale in consiglio di circ=
oscrizione
1 Centro Est.

Perche' mando questo messaggio alla lista del forum di Genova?
Come sapete il bilancio contiene una manovra di cessione ad Amga Spa dell=
a
diga del Brugneto e del serbatoio di Torre Quezzi, fonti idriche fondamen=
tali
per la citta'.

Come sapete la cessione (12 milioni di euro) serve per finanziare, per un=

anno, parte del contratto trasporti (Amt), visto che la legge impedisce
da quest'anno di accendere mutui per finanziarlo.

Come consiglieri circoscrizionali Prc abbiamo preparato un documento-peti=
zione
(aperto alla sottoscrizione di tutti gli altri consiglieri), che abbiamo
consegnato agli assessori presenti, insieme al Manifesto italiano ed al
Manifesto internazionale per l'acqua (http://www.cipsi.it/contrattoacqua/=
home/).

In questo documento-petizione, che allego sotto per chi ha voglia di legg=
erselo,
si esprimono pesanti preoccupazioni sia sul metodo di discussione del bil=
ancio
(nessun margine di partecipazione) ma soprattutto sulla questione "cessio=
ne
acque".
La situazione e' in effetti complessa: Amga (che, fino ad oggi, e' una sp=
a
a maggioranza pubblica) aveva gia' in concessione questi impianti, quindi=

si e' trattato di un passaggio da un regime di concessione ad uno di conf=
erimento.
Tuttavia questa manovra (che sara' definita nei prossimi giorni attravers=
o
delibere specifiche di esecuzione) va tenuta d'occhio, perche', pur attra=
verso
passaggi complessi e tutti da disegnare, si tratta comunque di una cessio=
ne
ad SpA di impianti idrici, portatori quindi di un bene primario e collett=
ivo

Ed e' su questo passaggio (oltre che su una critica della manovra in se,
fatta in un contesto comunque drammatico di taglio fondi al welfare munic=
ipale,
e di venir meno di qualunque sussidiarieta' interistiuzionale), che penso=

che il movimento diffuso e plurale che siamo, e la societa' civile, debba=
no
vigilare e chiedere: trasparenza, chiarezza, paletti, garanzie.

La vicenda "locale" e complessa della cessione degli impianti idrici ad
Amga Spa per finanziare con denaro corrente il buco Amt mi pare "apra",
e vada a saldarsi, ad un ragionamento piu' ampio su temi cari al Moviment=
o.

E' quindi per questo che ho postato questo messaggio in lista.

Mi scuso per le eventuali inesattezze e per la lunghezza insostenibile
Ringrazio per l'attenzione
ciao, Laura
Laura Testoni / CdC Centro Est / Gruppo Prc

::::::::::::: documento-petizione :::::::::::::::::
(ho tolto le parti "centro-est-centriche", per alleggerire un po)

PETIZIONE
**ACQUA BENE COMUNE - ACQUA, BENE DA GESTIRE NELLA SFERA PUBBLICA - ACQUA=

BENE DI COMUNITA'**

Non abbiamo avuto modi e tempi per ragionare con l'approfondimento necess=
ario
sul Bilancio di previsione che la Giunta ci propone di votare oggi. Siamo=

consapevoli che quello che la Giunta ci chiede =E8 un atto politico sosta=
nziale:
la condivisione di un indirizzo e di una strategia di governo della Cosa
pubblica.

Sebbene il Regolamento per il decentramento indichi nel parere sul bilanc=
io
uno dei compiti ?obbligatori? delle nuove Circoscrizioni, sebbene un inco=
ntro
illustrativo sia stato promosso dall'amministrazione qualche giorno fa,
non possiamo non rimarcare una forte carenza di dibattito reale e di elab=
orazione
decentrata rispetto ad un atto politico cos=EC importante e decisivo per =
il
futuro della nostra citt=E0.

Alcuni di noi hanno creduto -e credono- in una ipotesi, tutta da costruir=
e,
di "bilancio partecipato", facente parte di un progetto evidentemente in
progress, ma non per questo utopistico o velleitario, ma piuttosto fondat=
o
e corroborato da "buone pratiche" in Italia e fuori.
Rileviamo che modi e tempi di presentazione ed elaborazione di questo bil=
ancio
comunale sono la negazione oggettiva di un qualsiasi processo di partecip=
azione
alle scelte strategiche di fondo, economiche (e quindi politiche) dell'am=
ministrazione.

[... parte centro-est centrica...]

Nonostante le riserve nel metodo sopra illustrate, non ostacoleremo, pur=

nella differenza di opzioni adottate dai singoli gruppi di maggioranza,
l'approvazione di questo bilancio, che si =E8 posto come obiettivo "di ba=
ndiera"
ma anche reale (e su ci=F2 vigileremo!) il mantenimento di tutti i servi=
zi
sociali, in una fase drammatica di tagli al welfare municipale di cui ide=
ntifichiamo
nel governo Berlusconi il principale responsabile politico.

Tuttavia riteniamo essenziale rimarcare una distanza forte, di sostanza,
rispetto ad alcune scelte adottate, che riteniamo arretrate e del tutto
inadeguate rispetto al dibattito in corso a livello nazionale e internazi=
onale.

Tra questi uno su tutti: l'operazione rispetto alle dighe del Brugneto
e il serbatoio di Torre Quezzi.
Il dispositivo di bilancio prevede, come =E8 noto, e come NON stato illu=
strato
nel corso degli incontri con le Circoscrizioni, la cessione ad Amga SpA
delle dighe municipali, con relativi impianti, per 12 milioni di euro. Qu=
esta
manovra permette, per il solo anno 2003 di ?coprire? quasi la met=E0 dell=
e
spese per il contratto di trasporto pubblico locale. L'altra met=E0 (15 m=
ilioni
di euro) viene coperta dalla svendita dagli immobili comunali, condotta
dalla societ=E0 Tono2.

Cosa vuol dire, "vendere" le dighe comunali all'Amga SpA? E' su questo ch=
e
si incentra il nostro ragionamento, e l'operazione culturale e di sensibi=
lizzazione
che, trasversalmente, ci sembra importante condurre, fuori e dentro al Cd=
C.


Non possiamo non vedere che la cessione ad Amga delle dighe che danno acq=
ua
a tutta la citt=E0 di Genova =E8 solo apparentemente una "partita di giro=
".
Siamo in un momento storico nel quale =E8 chiarissima la tendenza alla me=
rcificazione
("petrolizzazione" dicono alcuni) dell'acqua, e alla privatizzazione dei
servizi di gestione dell'acqua: =E8 evidente che il passo compiuto dall'=
amministrazione
genovese per coprire il buco Amt va in questo senso.

Gli Enti Locali giocano un ruolo chiave nella definizione delle politiche=

alternative di tutela e gestione del bene acqua, necessario per la vita.
Tutelare l'acqua significa tutelare la vita.

E su questo tema non possiamo non richiamare il Manifesto dell'Acqua, red=
atto
da Riccardo Petrella (economista politico, consigliere della Commissione
Europea a Bruxelles, professore di mondializzazione presso l'Universit=E0=

di Lovanio) e da Mario Soares nel 1998, che impegna i Sindaci e le ammini=
strazioni
a realizzare scelte politiche miranti a considerare l'accesso all'acqua
come bene comune da gestire nella sfera pubblica.

L'articolo 35 della Finanziaria 2002 comporta l'obbligatoriet=E0 per gli =
Enti
locali di trasformare gli enti di gestione dell'acqua in Spa e, nel giro
di 5 anni, di andare a gara d'appalto: questo significa che presto o tard=
i
le aziende di gestione dell'acqua andranno a gara.
In questo senso noi pensiamo che la manovra del nostro Comune sulle dighe=
,
forse ineludibile nell'immediato per "tappare un buco", sia in realt=E0 p=
reoccupante
in confronto delle generazioni future, e nell'ambito della grande partita=

sull'acqua che si gioca a livello planetario, e in cui ognuno -nel locale=

e nel globale- deve fare la sua parte.

Su questo tema si esprime in maniera molto chiara il Manifesto dell'acqua=
,
prima citato. Noi facciamo nostri i principali assunti del Manifesto, e
chiediamo all'amministrazione comunale di fare altrettanto: fonte insosti=
tuibile
di vita, l'acqua deve essere considerata un bene comune patrimonio dell'u=
manit=E0.


<<La copertura finanziaria dei costi necessari per garantire l'accesso ef=
fettivo
di tutti gli esseri umani all'acqua, nella quantit=E0 e qualit=E0 suffici=
enti
alla vita, deve essere a carico della collettivit=E0, secondo le regole d=
a
essa fissate, normalmente via la fiscalit=E0 ed altre fonti di reddito pu=
bblico.
Lo stesso vale per la gestione dei servizi d'acqua (pompaggio, distribuzi=
one
e trattamento). La gestione della propriet=E0 e dei servizi =E9 una quest=
ione
di democrazia. Essa =E9 fondamentalmente un affare dei cittadini e non (s=
olo)
dei distributori e dei consumatori. >>
Cos=EC il Manifesto dell'acqua.
Fino a quando il Comune di Genova riuscir=E0 a mantenere e garantire ques=
ti
assunti?

E in che misura la scelta di cedere ad Amga le dighe che danno acqua a gr=
an
parte della citt=E0, e impianti connessi, non =E8 un preoccupante primo p=
asso
verso politiche pesanti di privatizzazione dell'acqua come bene comune?
Quali garanzie in questo senso ci vengono offerte dagli amministratori lo=
cali?

Non parliamo di fatti remoti o esotici: proprio ieri =E8 iniziato a Firen=
ze
un convegno, organizzato dalla Regione Toscana per rilanciare la concezio=
ne
dell'acqua come ?bene comune?: ricordiamo che il 2003 =E8 stato proclamat=
o
dalle Nazioni unite come l'anno internazionale dell'acqua; in questo meet=
ing
si sta ragionando concretamente sulle politiche egli strumenti per afferm=
are
l'inalienabilit=E0 e la non commerciabilit=E0 dell'acqua. E proprio ieri =
il
Presidente Martini si =E8 espresso con chiarezza su questi punti, che a G=
enova
non sono nemmeno oggetto remoto di discussione da parte di molta classe
politica locale.

Chiediamo che la politica dell'acqua venga messa al primo posto dell'agen=
da
politica anche locale: l'acqua deve essere riconosciuta come un bene comu=
ne
pubblico: essa deve restare di propriet=E0 o gestione pubblica. Le attual=
i
scelte di bilancio del Comune pongono un enorme punto interrogativo su qu=
esto
assunto di base, e questo punto interrogativo non ci permette di esprimer=
e,
al di la del rituale voto in Consiglio, un assenso incondizionato ad un
bilancio pur condiviso nelle sue linee di fondo.

Questo bilancio verr=E0 approvato, tuttavia su questo punto cruciale rite=
niamo
nostro dovere di amminstratori, nostro dovere etico interrogare e chieder=
e
approfondimenti ad una amministrazione che sentiamo, su questo tema, anco=
ra
profondamente insensibile ed inadeguata.

"QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA", e tantomeno l'acqua, che ne =E8 condizi=
one
di esistenza, e di vita.

:::::::::fine documento::::::::

PS
(questo documento e' stato sottoscritto oltre che da tutti i consigleri
Prc, che ne erano presentatori, anche,individualmente e trasversalmente,
da alcuni consigleri appartenenti a tutti gli schieramenti di maggiornaza=
)