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Szerző: Riccardo Navone
Dátum:  
Tárgy: [NuovoLaboratorio] nuove BR
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Disarmiamoli

I recenti fatti di Castiglion Fiorentino hanno dato - nella brevit=E0 =
estrema in un attimo - un netto colpo di spugna su molti luoghi comuni =
che circolano anche e ancora negli ambienti della sinistra italiana, sia =
quella istituzionale che quella antagonista.

Questi luoghi comuni si riferiscono alle opinioni pi=F9 diffuse in =
merito al problema del terrorismo e della lotta armata in Italia.

Non =E8 vero che tutti i militanti delle formazioni armate siano dei =
fascisti prezzolati che sparano e uccidono perch=E9 hanno in odio la =
classe operaia, i movimenti e la lotta politica legale.

Non =E8 vero che non esistono settori di movimento che disdegnano la =
violenza, o che rifiutano a priori l'uso della forza quando non =
intravedono altre strade per l'affermazione alle proprie aspirazioni.

Ci sono anche altri luoghi comuni.

Un rifiuto diffuso di capire e di ammettere che all'interno dello Stato =
esistono settori eversivi che commettono atti illegali, e che questo =
stato di cose =E8 ancora una realt=E0 in Italia, oggi come negli anni =
'70. Magari oggi esitano a finanziare gruppi della delinquenza comune =
(banda della Magliana) o dichiaratamente nazi-fascisti (ON e similari) =
da utilizzare per le loro porcherie. Per=F2 non hanno interrotto questi =
contatti. Li tengono in sonno nel caso possano tornare utili in futuro.

Ci sono molti elementi che possono portare ad ulteriori errori di =
valutazione e diffondere confusione di analisi fra molti sinceri =
democratici, pacifisti e - perch=E9 no - anche fra quanti rivendicano =
l'antagonismo come pratica politica e poi si attrezzano con il =
paracadute e il freno a mano per non oltrepassare i limiti del =
possibile.

Sulla vicenda dei due militanti delle Br-Pcc Lioce e Galesi l'unico che =
ha detto qualche cosa =E8 Casarini e - purtroppo - poteva anche stare =
zitto perch=E9 ha detto delle cose non molto ponderate.

Ha parlato di un "atto contro il movimento" senza rendersi conto che =
questi signori sarebbero presenti anche in assenza di qualsiasi =
movimento e che comunque giudicano il presente come una fase priva di =
movimenti in attivit=E0.=20

Ai Br i no-global fanno schifo, i cattolici non interessano, il Prc =
viene giudicato come un qualsiasi partito revisionista e l'area =
dell'autonomia =E8 vista come una manica di deficenti pieni di piercing =
e tatuaggi.

Loro sono duri e puri, sono il partito leninista, sono quelli che =
faranno la rivoluzione.

Ci vuole un atto di coraggio, molto profondo, per ammettere che certe =
contraddizioni della nostra societ=E0 sono presenti ancora oggi - come =
negli anni '70 - e che ne determinano da un lato le scelte dello stato e =
dall'altra le scelte di chi lotta per la loro esplosione e =
successivamente per il loro annullamento.

Le vicende del G8 di Genova rivelano che settori eversivi sono presenti =
nelle Stato e che quando =E8 il caso diventano operativi. Queste vicende =
- le torture a Bolzaneto, l'aggressione alle piazze pacifiche, =
l'irruzione e la mattanza alla Diaz - dimostrano che lo Stato non =
disdegna la "maniera forte". Non si ferma davanti alle mani pitturate di =
bianco e se =E8 il caso inventa prove false, costruisce teoremi, produce =
terrore e uccide.

Il terrorismo delle cosiddette nuove-Br =E8 il "naturale" agire di =
frange minoritarie e isolate di militanti che non si sentono disposti ad =
accettare la violenza dello Stato senza dare un segnale - delirante - di =
reazione sullo stesso piano.=20

Quando dico "naturale" intendo dire che =E8 quasi "auspicabile", da =
parte dello Stato, che qualcuno vi si opponga in modo violento, proprio =
per giustificare una contro-reazione e mantenere in vita apparati che =
altrimenti diverrebbero obsoleti.=20

La Digos era quasi in fase di smantellamento e i Ros masticavano di =
politica come noi tutti di cibernetica (mi scuso con i cibernetici).

Erano in una fase di stanca fino ai delitti D'Antona e Biagi e da l=EC =
hanno trovato nuova linfa.

In altre parole =E8 un cane che si morde la coda. C'=E8 il terrorismo =
che spara e uccide e ci sono settori dello Stato che pestano =
indiscriminatamente la gente in piazza. C'=E8 chi vuole criminalizzare =
qualunque forma di dissidenza e chi criminalizza qualsiasi forma di =
Stato. =E9 un'alternanza drammatica e dolorosa che esister=E0 fino a =
quando non saranno annullate certe contraddizioni. Non parlo dei massimi =
sistemi ma di cose molto concrete. Non parlo del terrorismo islamico, di =
anti-americanismo o di lotte di religione o di movimenti geopolitici =
legati al petrolio o a speculazioni economiche su scala planetaria. =
Parlo delle cose di tutti i giorni. Di lavoro interinale e di gente che =
viene licenziata all'et=E0 di 40 o 50 anni. Parlo della Fiat di Termini =
Imerese, delle telecamere montate agli angoli delle strade, della =
giustizia che =E8 rimasta ancora oggi quella del codice Rocco, di =
giustizia sociale a livello elementare. In Italia esiste ancora il =
problema del lavoro minorile, ci sono nicchie di povert=E0 estrema, =
c'=E8 l'arroganza di una burocrazia che =E8 riconducibile pi=F9 alle =
pratiche di uno stato autoritario di stampo fascista che ad una =
democrazia evoluta.

C'=E8 uno Stato arrogante che protegge i potenti e condanna i pi=F9 =
poveri. Che assolve i ladri e li premia con un condono e punisce chi =
ruba la classica mela.=20

E' quindi "naturale" che esista un conflitto, strisciante o palese, che =
combatte questo stato di cose. C'=E8 chi lo fa con le armi della =
democrazia e chi con quelle - senza metafore - che sparano proiettili di =
piombo.

Dalla fine degli anni '70 ad oggi sono stati molti i tentativi di =
dichiarare finita un'epoca e darne degna sepoltura con una serie di atti =
concreti.

Tutti questi tentativi sono stati vani. Anche Cossiga si era a suo tempo =
pronunciato a favore della chiusura del periodo emergenziale. Si sperava =
che sotto il governo dell'Ulivo si sarebbe potuto risolvere il problema. =
Questo non =E8 avvenuto. Nel mercimonio della politica la ragione =E8 =
risultata una moneta svalutata.

Nessuno ha voluto premere fino in fondo l'acceleratore e il dibattito si =
=E8 bloccato su aspetti devianti e di poco spessore. Le origini del =
terrorismo e le colpe della resistenza. I ragazzi di Sal=F2 e i =
partigiani. Le vittime del terrorismo in toto e non le vittime delle =
stragi e quelle della lotta armata. La paura di dividere l'Italia in due =
fazioni contrapposte. Un guazzabuglio che ha congelato tutto.

Fa paura dirlo - ma bisogna farlo - il terrorismo e la lotta armata sono =
un fardello che ci troveremo a trascinare ancora per molto tempo.=20

Le ragioni perch=E9 esistano i terroristi sono insite all'interno della =
societ=E0 nella quale viviamo. Le giustificazioni politiche e =
ideologiche perch=E9 qualcuno prenda in mano una pistola per fare =
"giustizia" ci sono tutte e sono tutte belle in evidenza.=20

Naturalmente chi sceglie questa soluzione estrema non =E8 padrone di una =
analisi lucida n=E9 si pone il problema di costruire una societ=E0 =
migliore.=20

Reagisce e basta. E reagendo cerca di trovare tutte le motivazioni =
politiche ed ideologiche per giustificare il proprio agire.

Forse crede di essere il vendicatore di chi =E8 ancora esule all'estero =
dopo 20 anni, oppure di essere il vendicatore di quelli che sono morti. =
Forse pensa di spostare l'asse dello scontro sociale su un livello pi=F9 =
radicale. Cosa pensano i pistoleros =E8 spesso oscuro.

Non dobbiamo commettere gli stessi errori che sono stati commessi negli =
anni '70 quando ci accostiamo ad una analisi di questi fenomeni.

Non esistono i "sedicenti" brigatisti rossi. Esistono le Brigate rosse e =
basta.=20

La motivazione del loro esistere sono tutte nella nostra societ=E0 e - =
ammettiamolo - la loro origine non =E8 oscura o manovrata da forze =
occulte.=20

Chi fa la malaugurata scelta della violenza armata =E8 il nostro vicino =
di casa. Appartiene alla tradizione storica del movimento operaio, dei =
movimenti sociali, della lotta per l'emancipazione.=20

E' una visione assolutamente distorta delle motivaziuoni profonde di chi =
lotta storicamente per la liberazione dei popoli dall'oppressione, da =
qualsiasi oppressione.

Per=F2 =E8 una visione presente e operativa, che pu=F2 affascinare =
ancora molte persone.

Il nostro compito non =E8 quello di combattere questa visione con le =
armi della repressione n=E9 con l'atteggiamento dello struzzo.

Oggi possiamo battere queste tendenze deliranti e lo possiamo fare =
proprio perch=E9 la storia ci insegna come farlo.=20

Possiamo disarmarli.=20

Ritengo che il problema sia innanzitutto culturale e poi politico.

Possiamo costruire quella cultura della pace e della sana lotta =
politica, anche aspra e conflittuale, che costrisca consenso intorno =
alle idee universali di giustizia sociale in nel mondo globale che ci =
prospetta il futuro.=20

Possiamo affermare l'idea che la violenza sia da negare come pratica =
politica senza negare che esiste il problema della forza. Fermare i =
treni della morte non =E8 violenza, =E8 uso della forza. Chi ha letto la =
biografia di Gandhi sa benissimo che il suo movimento era antagonista e =
per nulla votato al martirio.

Possiamo dire a quei settori della sinistra istituzionale che sono tutti =
votati all'uso del potere che sbagliano rifiutando il conflitto. Il =
conflitto =E8 un sano e giustificato livello dello scontro politico. =
Senza conflitto non c'=E8 dialettica politica e la mera ricerca dell'uso =
del potere porta solo all'accettazione di valori che non hanno nulla a =
che vedere con la giustizia sociale.=20

Blair, "sedicente" governante di sinistra, =E8 un caso patologico di =
"fascismo" di sinistra.=20

I fatti di Napoli del Global Forum hanno visto l'Ulivo comportarsi =
esattamente come la destra. Ha pestato la gente in piazza e poi ha =
cercato di nascondere le prove esattamente come =E8 successo a Genova.

I Ds hanno giustificato la guerra in Kossovo - i borbandamenti =
all'Uranio impoverito - esattamente come hanno fatto gli americani in =
Afganistan con i defolianti.

La posizione dei Ds sulla guerra preventiva di Bush =E8 solo un nuovo =
tassello di questo modo di agire e di interpretare la storia.

In precedenza abbiamo potuto vedre il loro comportamento in merito al =
G8. Quella "sinistra" ci diede all'epoca un raro esempio di miopia =
politica e di cinismo.

La sinistra ha i suoi bei scheletri nell'armadio.

La rinuncia di certi settori di porre dei valori chiari in =
contrapposizione a quelli del sistema capitalistico =E8 una delle colpe =
della sinistra istituzionale. Viene voglia di dire che esiste una =
sinistra reazionaria.=20

Oggi possiamo porci al di sopra della politica istituzionale - quella =
dei potenti e aspiranti tali - proprio perch=E9 siamo agli albori di un =
movimento destinato a crescere in modo esponenziale.

La voglia di lotta e di giustizia si leva ormai in tutti gli angoli del =
pianeta. Anche nei paesi pi=F9 poveri e lontani si stanno affermando =
queste idee. In Africa nasce la stessa voglia di riscatto che anima i =
Sem Terra, nel continente indiano i movimenti si moltiplicano. All'Est =
si respirano venti nuovi cos=EC come all'Ovest, negli Usa. Ogni povero, =
ogni semplice persona onesta della terra, pu=F2 avere quei referenti e =
costruirsi il proprio movimento di liberazione proprio perch=E9 =E8 =
svincolato da giochi di potere precostituti.=20

Qui non c'=E8 nessuno che vuole il potere. Nessuno che vuole =
rivoluzionare la societ=E0 per costruirci sopra un'altra societ=E0 =
magari ancora pi=F9 oppressiva.

Queste sono le motivazioni che ci possono portare a costruire quella =
"cultura" che =E8 la base essenziale per battere ogni tendenza violenta.

Per battere le Br occorre una cultura pi=F9 forte e pi=F9 motivata.

E' necessario un dibattito diffuso e molto coraggio cos=EC come viene =
ben individuato da Sergio Segio quando affronta il tema della reticenza =
della sinistra a parlare dei propri errori.

Non ci dobbiamo nascondere dietro l'angolo e non dobbiamo provare paura =
per il futuro.

Non dobbiamo terrorizzarci n=E8 avere paura di ammettere certe =
superficialit=E0 ed errori del passato.

Possiamo costruire una sinistra "vera" e contemporaneamente =
neutralizzare gli avventuristi.

Discutiamo serenamente di questi temi proprio per evitare che ci siano =
oggi altri giovani che - per un malinteso senso di giustizia o per un =
incattivimento della repressione - facciano delle scelte suicide per =
loro e dannose per tutti.

E' per questo che insisto sulla necessit=E0 del dibattito, proprio per =
scongiurare questi pericoli e per informare i giovani, che queste =
esperienze non hanno vissuto, di quale fu la tragedia di quegli anni.

Disarmiamoli, con le armi dell'itelligenza.

Ciao e grazie

Riccardo Navone

------------------------------------------------------------

Tre libri utili per capire la logica delle nuove Br

Benedetti Amedeo, Il linguaggio delle Nuove Brigate rosse. Frasario, =
scelte stilistiche e analisi comparativa delle rivendicazioni dei =
delitti d'Antona e Biagi, Genova, Erga, 2002.

Anonimo. Contro la soluzione politica. Tre interventi di un compagno =
prigioniero delle Brigate Rosse - Colonna Walter Alasia. I libri di =
Senza Censura 1, Bologna, 1999. (scritto da Nicola De Maria e altri =
detenuti del carcere di Novara)

Biacchessi Daniele, Il delitto D'Antona. Indagine sulle nuove brigate =
rosse, Milano, Morsia, 2001.

Due libri sugli anni '70 di recente publicazione

Bianconi Giovanni, Mi dichiaro prigioniero politico. Storie delle =
Brigate rosse, Torino, Einaudi, 2003.

(Le vite di Tonino Paroli, Angela Vai, Bruno Seghetti, Germano Maccari, =
Francesco Piccioni, Geraldina Colotti)

Satta Vladimiro, Odissea del caso Moro, Edup Edizioni Universit. =
popolare, 2003.

(pref. di Giovanni Sabbatucci)


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<P>Disarmiamoli</P>
<P>I recenti fatti di Castiglion Fiorentino hanno dato - nella brevit=E0 =
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in un attimo - un netto colpo di spugna su molti luoghi comuni che =
circolano=20
anche e ancora negli ambienti della sinistra italiana, sia quella =
istituzionale=20
che quella antagonista.</P>
<P>Questi luoghi comuni si riferiscono alle opinioni pi=F9 diffuse in =
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problema del terrorismo e della lotta armata in Italia.</P>
<P>Non =E8 vero che tutti i militanti delle formazioni armate siano dei =
fascisti=20
prezzolati che sparano e uccidono perch=E9 hanno in odio la classe =
operaia, i=20
movimenti e la lotta politica legale.</P>
<P>Non =E8 vero che non esistono settori di movimento che disdegnano la =
violenza,=20
o che rifiutano a priori l'uso della forza quando non intravedono altre =
strade=20
per l'affermazione alle proprie aspirazioni.</P>
<P>Ci sono anche altri luoghi comuni.</P>
<P>Un rifiuto diffuso di capire e di ammettere che all'interno dello =
Stato=20
esistono settori eversivi che commettono atti illegali, e che questo =
stato di=20
cose =E8 ancora una realt=E0 in Italia, oggi come negli anni '70. Magari =
oggi=20
esitano a finanziare gruppi della delinquenza comune (banda della =
Magliana) o=20
dichiaratamente nazi-fascisti (ON e similari) da utilizzare per le loro=20
porcherie. Per=F2 non hanno interrotto questi contatti. Li tengono in =
sonno nel=20
caso possano tornare utili in futuro.</P>
<P>Ci sono molti elementi che possono portare ad ulteriori errori di =
valutazione=20
e diffondere confusione di analisi fra molti sinceri democratici, =
pacifisti e -=20
perch=E9 no - anche fra quanti rivendicano l'antagonismo come pratica =
politica e=20
poi si attrezzano con il paracadute e il freno a mano per non =
oltrepassare i=20
limiti del possibile.</P>
<P>Sulla vicenda dei due militanti delle Br-Pcc Lioce e Galesi l'unico =
che ha=20
detto qualche cosa =E8 Casarini e - purtroppo - poteva anche stare zitto =
perch=E9 ha=20
detto delle cose non molto ponderate.</P>
<P>Ha parlato di un "atto contro il movimento" senza rendersi conto che =
questi=20
signori sarebbero presenti anche in assenza di qualsiasi movimento e che =

comunque giudicano il presente come una fase priva di movimenti in =
attivit=E0.=20
</P>
<P>Ai Br i no-global fanno schifo, i cattolici non interessano, il Prc =
viene=20
giudicato come un qualsiasi partito revisionista e l'area dell'autonomia =
=E8 vista=20
come una manica di deficenti pieni di piercing e tatuaggi.</P>
<P>Loro sono duri e puri, sono il partito leninista, sono quelli che =
faranno la=20
rivoluzione.</P>
<P>Ci vuole un atto di coraggio, molto profondo, per ammettere che certe =

contraddizioni della nostra societ=E0 sono presenti ancora oggi - come =
negli anni=20
'70 - e che ne determinano da un lato le scelte dello stato e dall'altra =
le=20
scelte di chi lotta per la loro esplosione e successivamente per il loro =

annullamento.</P>
<P>Le vicende del G8 di Genova rivelano che settori eversivi sono =
presenti nelle=20
Stato e che quando =E8 il caso diventano operativi. Queste vicende - le =
torture a=20
Bolzaneto, l'aggressione alle piazze pacifiche, l'irruzione e la =
mattanza alla=20
Diaz - dimostrano che lo Stato non disdegna la "maniera forte". Non si =
ferma=20
davanti alle mani pitturate di bianco e se =E8 il caso inventa prove =
false,=20
costruisce teoremi, produce terrore e uccide.</P>
<P>Il terrorismo delle cosiddette nuove-Br =E8 il "naturale" agire di =
frange=20
minoritarie e isolate di militanti che non si sentono disposti ad =
accettare la=20
violenza dello Stato senza dare un segnale - delirante - di reazione =
sullo=20
stesso piano. </P>
<P>Quando dico "naturale" intendo dire che =E8 quasi "auspicabile", da =
parte dello=20
Stato, che qualcuno vi si opponga in modo violento, proprio per =
giustificare una=20
contro-reazione e mantenere in vita apparati che altrimenti diverrebbero =

obsoleti. </P>
<P>La Digos era quasi in fase di smantellamento e i Ros masticavano di =
politica=20
come noi tutti di cibernetica (mi scuso con i cibernetici).</P>
<P>Erano in una fase di stanca fino ai delitti D'Antona e Biagi e da =
l=EC hanno=20
trovato nuova linfa.</P>
<P>In altre parole =E8 un cane che si morde la coda. C'=E8 il terrorismo =
che spara e=20
uccide e ci sono settori dello Stato che pestano indiscriminatamente la =
gente in=20
piazza. C'=E8 chi vuole criminalizzare qualunque forma di dissidenza e =
chi=20
criminalizza qualsiasi forma di Stato. =E9 un'alternanza drammatica e =
dolorosa che=20
esister=E0 fino a quando non saranno annullate certe contraddizioni. Non =
parlo dei=20
massimi sistemi ma di cose molto concrete. Non parlo del terrorismo =
islamico, di=20
anti-americanismo o di lotte di religione o di movimenti geopolitici =
legati al=20
petrolio o a speculazioni economiche su scala planetaria. Parlo delle =
cose di=20
tutti i giorni. Di lavoro interinale e di gente che viene licenziata =
all'et=E0 di=20
40 o 50 anni. Parlo della Fiat di Termini Imerese, delle telecamere =
montate agli=20
angoli delle strade, della giustizia che =E8 rimasta ancora oggi quella =
del codice=20
Rocco, di giustizia sociale a livello elementare. In Italia esiste =
ancora il=20
problema del lavoro minorile, ci sono nicchie di povert=E0 estrema, =
c'=E8=20
l'arroganza di una burocrazia che =E8 riconducibile pi=F9 alle pratiche =
di uno stato=20
autoritario di stampo fascista che ad una democrazia evoluta.</P>
<P>C'=E8 uno Stato arrogante che protegge i potenti e condanna i pi=F9 =
poveri. Che=20
assolve i ladri e li premia con un condono e punisce chi ruba la =
classica mela.=20
</P>
<P>E' quindi "naturale" che esista un conflitto, strisciante o palese, =
che=20
combatte questo stato di cose. C'=E8 chi lo fa con le armi della =
democrazia e chi=20
con quelle - senza metafore - che sparano proiettili di piombo.</P>
<P>Dalla fine degli anni '70 ad oggi sono stati molti i tentativi di =
dichiarare=20
finita un'epoca e darne degna sepoltura con una serie di atti =
concreti.</P>
<P>Tutti questi tentativi sono stati vani. Anche Cossiga si era a suo =
tempo=20
pronunciato a favore della chiusura del periodo emergenziale. Si sperava =
che=20
sotto il governo dell'Ulivo si sarebbe potuto risolvere il problema. =
Questo non=20
=E8 avvenuto. Nel mercimonio della politica la ragione =E8 risultata una =
moneta=20
svalutata.</P>
<P>Nessuno ha voluto premere fino in fondo l'acceleratore e il dibattito =
si =E8=20
bloccato su aspetti devianti e di poco spessore. Le origini del =
terrorismo e le=20
colpe della resistenza. I ragazzi di Sal=F2 e i partigiani. Le vittime =
del=20
terrorismo in toto e non le vittime delle stragi e quelle della lotta =
armata. La=20
paura di dividere l'Italia in due fazioni contrapposte. Un guazzabuglio =
che ha=20
congelato tutto.</P>
<P>Fa paura dirlo - ma bisogna farlo - il terrorismo e la lotta armata =
sono un=20
fardello che ci troveremo a trascinare ancora per molto tempo. </P>
<P>Le ragioni perch=E9 esistano i terroristi sono insite all'interno =
della societ=E0=20
nella quale viviamo. Le giustificazioni politiche e ideologiche perch=E9 =
qualcuno=20
prenda in mano una pistola per fare "giustizia" ci sono tutte e sono =
tutte belle=20
in evidenza. </P>
<P>Naturalmente chi sceglie questa soluzione estrema non =E8 padrone di =
una=20
analisi lucida n=E9 si pone il problema di costruire una societ=E0 =
migliore. </P>
<P>Reagisce e basta. E reagendo cerca di trovare tutte le motivazioni =
politiche=20
ed ideologiche per giustificare il proprio agire.</P>
<P>Forse crede di essere il vendicatore di chi =E8 ancora esule =
all'estero dopo 20=20
anni, oppure di essere il vendicatore di quelli che sono morti. Forse =
pensa di=20
spostare l'asse dello scontro sociale su un livello pi=F9 radicale. Cosa =
pensano i=20
pistoleros =E8 spesso oscuro.</P>
<P>Non dobbiamo commettere gli stessi errori che sono stati commessi =
negli anni=20
'70 quando ci accostiamo ad una analisi di questi fenomeni.</P>
<P>Non esistono i "sedicenti" brigatisti rossi. Esistono le Brigate =
rosse e=20
basta. </P>
<P>La motivazione del loro esistere sono tutte nella nostra societ=E0 e =
-=20
ammettiamolo - la loro origine non =E8 oscura o manovrata da forze =
occulte. </P>
<P>Chi fa la malaugurata scelta della violenza armata =E8 il nostro =
vicino di=20
casa. Appartiene alla tradizione storica del movimento operaio, dei =
movimenti=20
sociali, della lotta per l'emancipazione. </P>
<P>E' una visione assolutamente distorta delle motivaziuoni profonde di =
chi=20
lotta storicamente per la liberazione dei popoli dall'oppressione, da =
qualsiasi=20
oppressione.</P>
<P>Per=F2 =E8 una visione presente e operativa, che pu=F2 affascinare =
ancora molte=20
persone.</P>
<P>Il nostro compito non =E8 quello di combattere questa visione con le =
armi della=20
repressione n=E9 con l'atteggiamento dello struzzo.</P>
<P>Oggi possiamo battere queste tendenze deliranti e lo possiamo fare =
proprio=20
perch=E9 la storia ci insegna come farlo. </P>
<P>Possiamo disarmarli. </P>
<P>Ritengo che il problema sia innanzitutto culturale e poi =
politico.</P>
<P>Possiamo costruire quella cultura della pace e della sana lotta =
politica,=20
anche aspra e conflittuale, che costrisca consenso intorno alle idee =
universali=20
di giustizia sociale in nel mondo globale che ci prospetta il futuro. =
</P>
<P>Possiamo affermare l'idea che la violenza sia da negare come pratica =
politica=20
senza negare che esiste il problema della forza. Fermare i treni della =
morte non=20
=E8 violenza, =E8 uso della forza. Chi ha letto la biografia di Gandhi =
sa benissimo=20
che il suo movimento era antagonista e per nulla votato al martirio.</P>
<P>Possiamo dire a quei settori della sinistra istituzionale che sono =
tutti=20
votati all'uso del potere che sbagliano rifiutando il conflitto. Il =
conflitto =E8=20
un sano e giustificato livello dello scontro politico. Senza conflitto =
non c'=E8=20
dialettica politica e la mera ricerca dell'uso del potere porta solo=20
all'accettazione di valori che non hanno nulla a che vedere con la =
giustizia=20
sociale. </P>
<P>Blair, "sedicente" governante di sinistra, =E8 un caso patologico di =
"fascismo"=20
di sinistra. </P>
<P>I fatti di Napoli del Global Forum hanno visto l'Ulivo comportarsi=20
esattamente come la destra. Ha pestato la gente in piazza e poi ha =
cercato di=20
nascondere le prove esattamente come =E8 successo a Genova.</P>
<P>I Ds hanno giustificato la guerra in Kossovo - i borbandamenti =
all'Uranio=20
impoverito - esattamente come hanno fatto gli americani in Afganistan =
con i=20
defolianti.</P>
<P>La posizione dei Ds sulla guerra preventiva di Bush =E8 solo un nuovo =
tassello=20
di questo modo di agire e di interpretare la storia.</P>
<P>In precedenza abbiamo potuto vedre il loro comportamento in merito al =
G8.=20
Quella "sinistra" ci diede all'epoca un raro esempio di miopia politica =
e di=20
cinismo.</P>
<P>La sinistra ha i suoi bei scheletri nell'armadio.</P>
<P>La rinuncia di certi settori di porre dei valori chiari in =
contrapposizione a=20
quelli del sistema capitalistico =E8 una delle colpe della sinistra =
istituzionale.=20
Viene voglia di dire che esiste una sinistra reazionaria. </P>
<P>Oggi possiamo porci al di sopra della politica istituzionale - quella =
dei=20
potenti e aspiranti tali - proprio perch=E9 siamo agli albori di un =
movimento=20
destinato a crescere in modo esponenziale.</P>
<P>La voglia di lotta e di giustizia si leva ormai in tutti gli angoli =
del=20
pianeta. Anche nei paesi pi=F9 poveri e lontani si stanno affermando =
queste idee.=20
In Africa nasce la stessa voglia di riscatto che anima i Sem Terra, nel=20
continente indiano i movimenti si moltiplicano. All'Est si respirano =
venti nuovi=20
cos=EC come all'Ovest, negli Usa. Ogni povero, ogni semplice persona =
onesta della=20
terra, pu=F2 avere quei referenti e costruirsi il proprio movimento di =
liberazione=20
proprio perch=E9 =E8 svincolato da giochi di potere precostituti. </P>
<P>Qui non c'=E8 nessuno che vuole il potere. Nessuno che vuole =
rivoluzionare la=20
societ=E0 per costruirci sopra un'altra societ=E0 magari ancora pi=F9 =
oppressiva.</P>
<P>Queste sono le motivazioni che ci possono portare a costruire quella=20
"cultura" che =E8 la base essenziale per battere ogni tendenza =
violenta.</P>
<P>Per battere le Br occorre una cultura pi=F9 forte e pi=F9 =
motivata.</P>
<P>E' necessario un dibattito diffuso e molto coraggio cos=EC come viene =
ben=20
individuato da Sergio Segio quando affronta il tema della reticenza =
della=20
sinistra a parlare dei propri errori.</P>
<P>Non ci dobbiamo nascondere dietro l'angolo e non dobbiamo provare =
paura per=20
il futuro.</P>
<P>Non dobbiamo terrorizzarci n=E8 avere paura di ammettere certe =
superficialit=E0=20
ed errori del passato.</P>
<P>Possiamo costruire una sinistra "vera" e contemporaneamente =
neutralizzare gli=20
avventuristi.</P>
<P>Discutiamo serenamente di questi temi<FONT face=3D"Times New Roman"> =
proprio=20
per evitare che ci siano oggi altri giovani che - per un malinteso senso =
di=20
giustizia o per un incattivimento della repressione - facciano delle =
scelte=20
suicide per loro e dannose per tutti.</P>
<P>E' per questo che insisto sulla necessit=E0 del dibattito, proprio =
per=20
scongiurare questi pericoli e per informare i giovani, che queste =
esperienze non=20
hanno vissuto, di quale fu la tragedia di quegli anni.</P></FONT>
<P>Disarmiamoli, con le armi dell'itelligenza.</P>
<P>Ciao e grazie</P>
<P>Riccardo Navone</P>
<P>------------------------------------------------------------</P>
<DIR>
<DIR>
<P>Tre libri utili per capire la logica delle nuove Br</P></DIR></DIR>
<P>Benedetti Amedeo, Il linguaggio delle Nuove Brigate rosse. Frasario, =
scelte=20
stilistiche e analisi comparativa delle rivendicazioni dei delitti =
d'Antona e=20
Biagi, Genova, Erga, 2002.</P>
<P>Anonimo. Contro la soluzione politica. Tre interventi di un compagno=20
prigioniero delle Brigate Rosse - Colonna Walter Alasia. I libri di =
Senza=20
Censura 1, Bologna, 1999. (scritto da Nicola De Maria e altri detenuti =
del=20
carcere di Novara)</P>
<P>Biacchessi Daniele, Il delitto D'Antona. Indagine sulle nuove brigate =
rosse,=20
Milano, Morsia, 2001.</P>
<DIR>
<DIR>
<P>Due libri sugli anni '70 di recente publicazione</P></DIR></DIR>
<P>Bianconi Giovanni, Mi dichiaro prigioniero politico. Storie delle =
Brigate=20
rosse, Torino, Einaudi, 2003.</P>
<P>(Le vite di Tonino Paroli, Angela Vai, Bruno Seghetti, Germano =
Maccari,=20
Francesco Piccioni, Geraldina Colotti)</P>
<P>Satta Vladimiro, Odissea del caso Moro, Edup Edizioni Universit=85 =
popolare,=20
2003.</P>
<P>(pref. di Giovanni Sabbatucci)</P></FONT></DIV></BODY></HTML>

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