[Lecce-sf] Fw: [marciamondialedonne] 8 marzo

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Author: luisa rizzo
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Subject: [Lecce-sf] Fw: [marciamondialedonne] 8 marzo

From: lunami
To: marcia internazionale
Sent: Wednesday, March 05, 2003 9:27 AM
Subject: [marciamondialedonne] 8 marzo


Qui di seguito il volantino dell'iniziativa che faremo a Milano l'8 marzo:
cioè un camion itinerante, addobbato con striscioni vari, che si ferma in 3
punti della città e lì si sviluppano performance teatrali e musicali,
volantinaggio, speakeraggi...
Di seguito, inoltre, l'appello delle Donne contro la guerra con le ultime
adesioni.

Rosa Calderazzi




NO, QUESTA GUERRA NON LA VOGLIAMO PROPRIO




a.. Perché porterà distruzione e miseria in una terra già martoriata da
più di 10 anni di embargo, e dove specialmente le donne - come sempre -
hanno dovuto arrabattarsi per assicurare una vita dignitosa alla propria
famiglia.


b.. Perché la guerra significherà distruzione di vite umane, città e
territorio, inquinamento dell'ambiente ai massimi livelli e prolungato nel
tempo, con l'uso di armi che già nella prima guerra del Golfo hanno causato
malattie mortali sconosciute e bambini nati handicappati. Noi donne siamo
particolarmente sensibili a questo rischio perché ci occupiamo più degli
uomini di cibo, di assistenza, di salute.


c.. Perché questa guerra non viene fatta per battere il terrorismo (così
come la guerra in Afghanistan non serviva a battere Bin Laden né a
migliorare la situazione delle donne afghane) ma serve al governo Bush per
dominare le fonti e le rotte del petrolio e disegnare un diverso ordine del
mondo.


d.. Perché in ogni guerra, in nome dell'emergenza, i diritti e gli spazi
di libertà vengono fortemente limitati e diventa più difficile la condizione
di chi, come le donne, ha tutto l'interesse a difendere e a estendere
diritti mai conquistati una volta per tutte.


e.. Perché le enormi spese militari stanziate dal governo statunitense e
dagli altri governi bellicisti, tra cui il nostro, sono effettuate a scapito
delle spese per servizi sociali: tanto gli uomini del governo sanno che i
servizi tagliati possono essere offerti gratuitamente dalle donne aumentando
il lavoro domestico e di cura!


f.. Perché con questa guerra è in gioco il sistema democratico su cui si
regge il rapporto tra cittadini/e e governo: se molti governi stanno
prendendo decisioni guerrafondaie in diretto contrasto con la volontà
pacifista delle popolazioni mondiali significa che vogliono fare carta
straccia del consenso e delle regole democratiche della rappresentanza.






PER TUTTO QUESTO , e per altro ancora, LE DONNE DICONO NO ALLA SPORCA GUERRA
PREVENTIVA. FACCIAMO DI QUESTO 8 MARZO, A MILANO E IN MOLTE ALTRE CITTA',
UNA GIORNATA DI AZIONE PER LA PACE.




Attraversiamo la città con i nostri canti, musiche, spettacoli, parole


Appuntamenti: ore 9,30 via Benedetto Marcello ang. via Vitruvio, al mercato

ore 11 P.zza Scala

ore 13 P.zza Cordusio








COORDINAMENTO DONNE CONTRO LA GUERRA


Per contatti: rocalderazzi@???




APPELLO



DONNE CONTRO LA GUERRA











Noi donne di culture e provenienze diverse, impegnate in movimenti,
associazioni, sindacati, partiti avvertiamo con sgomento che mentre cresce
in tutto il mondo l'opposizione alla guerra contro l'Iraq, in pari misura i
suoi preparativi subiscono una accelerazione.

Il governo italiano dichiara di appoggiare Bush nella guerra "preventiva" e
annunciata all'Iraq, ha già concesso l'utilizzo delle basi militari e lo
spazio aereo e si schiera con la scelta unilaterale degli U.S.A., in
contrasto con il voto del parlamento europeo, rendendo così più fragile la
possibilità per l'Europa di svolgere un ruolo in difesa della pace.

Siamo convinte che solo un grande movimento nazionale europeo e mondiale
contro la guerra può impedire o limitare i disastri e frenare le dinamiche
della guerra permanente.

Non abbiamo altra possibilità che continuare a fare ciò che abbiamo fatto
finora: moltiplicare i nostri sforzi e fare del nostro sdegno una passione
di tante.


Organizzarsi come donne è una delle forme più efficaci di resistenza e di
impegno, è uno dei contributi migliori che le donne possano dare alla causa
comune della pace, è l'antidoto certo alla cultura militarista, al pensiero
unico, alla globalizzazione neoliberista che produce disuguaglianza, povertà
e violenza.

Noi siamo convinte che dalle armi e dalla guerra nessuna donna, del sud e
del nord del mondo, può trarre alcun vantaggio; ne può derivare solo
emarginazione, limitazione della libertà, annichilimento dei diritti, oltre
alle distruzioni e alle sofferenze che in guerra toccano ogni essere umano.

Noi crediamo che ogni guerra porti con sè i germi dell'autoritarismo e
rafforzi perciò le relazioni di potere, compresa quella che fonda il
patriarcato.

Noi critichiamo il ricorso alle armi come strumento per risolvere i
conflitti. Chiediamo che venga rispettato e applicato l'articolo 11 della
Costituzione Italiana che vieta la partecipazione diretta del nostro paese
ad azioni di guerra.

Per questi motivi ci costituiamo in coordinamento di donne contro la guerra.


Aderiamo e invitiamo le donne a partecipare alla manifestazione del 15
febbraio a Roma .

Proponiamo che nel corteo le donne si ritrovino insieme per rendere visibile
il NO delle donne alla guerra in Iraq.










Marcia mondiale delle donne, Arcilesbica, Libera Università delle Donne,
Forum delle donne del Prc, Donne in nero, Sconvenienti, Unione femminile
nazionale, Associazione Crinali, Cooperativa Crinali, Effe Rossa PdCi,
Osservatorio sul lavoro delle donne, Coordinamento Donne DS, Donne di Italia
dei Valori, Iemanjà, Donne e futuro, Emily Milano, Collettivo Donne e
diritto, Donne di Miracolo a Milano, Verdi, Le Girandole, Girotondi,
Movimento cittadine dal mondo, Sincobas, Donne Segreteria Camera del Lavoro
Milano, Donne CGIL Lombardia, Donne di Attac.




Altre adesioni: Casa delle Donne per non subire violenza (Bologna),
Associazione L'Araba Fenice (Napoli), Donne di Fare sindacato (Area
programmatica della sinistra CGIL), Cerchi d'acqua Coop. (MI), Clessidra
(Trento), UDI, Trama di Terre (Imola), Telefono Rosa (Torino), Associazione
In cammino verso il Congo (Palermo), Consulta femminile comunale (Marsala).






Per contatti e adesioni: rocalderazzi@???



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