Fuori le vedette del movimento dalle lotte!
Chiedete uno spettacolino tutto per voi su mediaset,che soddisfi una volta
per tutte le vostre ansie da telecamera, magari al posto del bagaglino che
mi dicono sia in crisi d'ascolti!
Col Casarinko, pastasciuttaro padovano in tuta bianca e il bizzarro seguito
acefalo, il mago Anubi che fa il gioco delle 3 carte, Fratoianni nella parte
del burocrate di partito indisciplinato, Agnelletto (che candidato alle
ultime elezioni ha preso 6 voti, che ciancia di non violenza e
pacifismo...),Livia Turco deministrata che emette assegni scoperti come
consulenti a tutti, Caruso che canta 'O sole mio balbettando e Toni Negri
vestito da Yedi che parla di Impero e Guerre Stellari.
Nel corso della serata dimostrazioni di finti scontri con la polizia con il
patrocinio dei verdi e saggi sui migliori metodi di aggressione nei
confronti degli antagonisti e dei non allineati.
Ospiti d'onore Moira Orfei, il nano Bagonghi e il maiale che fa le bolle di
saliva con la bocca.
:o)
Orsù! Non reprimete la vostra vera vocazione all'avanspettacolo!
Ivan Settantasette
TalebanoAmaranto(Livorno Rossa) wrote:
A Livorno Anubi è un nome notissimo a causa del celeberrimo Mago Anubi
piazzista di chiromanzie in Tv. All'improvviso arriva un certo Anubi
D'Avossa Lussurgiu a contendergli la piazza. Particolari in cronaca.Per
tradizione ultradecennale quando Il Tirreno storpia i cognomi di qualcuno in
cronaca politica locale il significato è chiaro: questa persona deve sparire
o perdere di importanza
Non a caso, seguendo un antico metodo dell'informazione Pci, su Il Tirreno
di oggi Anubi D'Avossa etc. diventa Nubi D'Avosso nemmeno il suggeritore
fosse il miglior Abatantuono.
Il motivo è davanti agli occhi di tutti: Agnoletto prima e Nubi D'Avosso poi
vogliono entrare al porto a fare "azioni" che perlomeno li equiparino al
compare Caruso che si è incatenato a un traghetto che trasportava materiale
bellico. Ma i portuali, come sul Tirreno di oggi, ribadiscono che sul porto
i giochi li fanno solo loro. La posta in palio, oltre al più elementare
ribadire la postestà sul proprio territorio, è il ritorno di immagine quando
partiranno le navi dal porto.
I portuali anche oggi sul giornale livornese si attestano sul "scioperiamo
ma non possiamo impedire che gli altri non lavorino". Quindi tutta
l'attenzione mediatica sarà su di loro e sulle loro azioni e il conseguente
ritorno di immagine potrebbe mettere in secondo piano il fatto che le navi
partiranno. Un movimento no-war fuori dal porto sarebbe solo un'inutile
orpello mentre le telecamere sarebbero sulle banchine. E allora questa unità
di crisi nowar tra Pisa e Livorno cosa sarebbe venuta a fare ?
Bisogna quindi per i nowar cercare di entrare al porto. E qui ecco una frase
buttata lì su Il Tirreno del 3 marzo da Nubi D'Avosso "le navi partiranno,
possiamo solo rallentarle".
Una ammissione del "le navi partiranno" ben diversa dalla propaganda per i
tabloid e i tg che di solito viene sparata quotidiamente. E' una ammissione
che può essere utile per le orecchie di quei portuali che continuano, al di
là della facciata, a guardare con sospetto i nowar: può preludere a una
mediazione per un fronte unito, sicuramente nel far partire le navi, ma
anche nei criteri di ripartizione dell'immagine sulle banchine del porto ed
adiacenti
Insomma..dopo il remake di Trainspotting il nostro Nubi D'Avosso gioca la
carta Baywatch
big fun for everyone..
Livorno Rossa onora il compagno Stalin, icona per la propaganda del vino del
compagno Ramon, signore dei metalli in quel di Reggio Emilia che con il
Rosso Stalin allieta da anni la tavola dei compagni tutti
Anubi repplica:
....ma guarda il caso
by Anubi d'Avossa Lussurgiu Monday March 03, 2003 at 07:53 PM
... anche a Livorno, questi salti di qualità, questi colpi di genio, queste
laicizzazioni fulminanti sulla via del Porto. Che essa via sia più
lastricata di "facilities" a Livorno che altrove? Che ci sia magari qualche
ragione politica? Qualcuno può tirare ad indovinare? Troppo difficile?
dimenticavo: e se un giorno si scoprisse che tutto questo (e non si tratta
di Livorno Rossa ma di tante altre cosucce) c'entrasse anche con il tasso di
astiosità politica, con quella particolare "temperatura da tifo" (al calor
bianco) che qui spesso ci delizia con le sue beghe?
da uno che per fortuna da Livorno è lontanissimo,
si vis pacem para bellum,
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/193245_comment.php#193976
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