[Cerchio] toscana amara

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Autore: Emiliano Bussolo
Data:  
Oggetto: [Cerchio] toscana amara
Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio ha tentato
di acquistare una proprietà nella zona di Montalcino
Toscana amara per Berlusconi
"Basta, rinuncio al castello"
Il sottosegretario Tortoli (Fi) rivela la delusione del premier
"Ha avuto un'accoglienza ostile, con insulti e gestacci"


ROMA - Silvio Berlusconi era più che determinato: mettere su casa anche in Toscana, a Montalcino, tra i celebri vigneti delle uve del Brunello. Trovare e comprare una sontuosa residenza - preferibilmente un castello - in una delle aree più esclusive della regione che tanto piace al suo amico e omologo britannico Tony Blair. E invece, nulla: "Ha cercato di acquistare una fattoria, un luogo di incontri - ha confermato oggi, rispondendo ai giornalisti, il sottosegretario all'Ambiente Roberto Tortoli, fedelissimo di Forza Italia - e se ancora non l'ha fatto e ci ha ripensato è per il tipo di accoglienza che ha avuto a Montalcino. Ha ricevuto solo frasi di mafioso, gesti dell'ombrello... questo non è un paese normale".

Insomma, a sentire le parole dell'esponente azzurro di governo, la Toscana - regione storicamente "rossa" - si è rivelata amara per il premier. Che sarebbe stato insultato apertamente dalla popolazione locale. Un po' per ragioni politiche, un po' per diffidenza, un po' per il caratteraccio dei toscani: fatto sta che la gente avrebbe dimostrato (secondo il sottosegretario) un'antipatia molto palese verso il capo del governo. Un'ostilità assai diversa rispetto al rispetto da cui è circondato non solo nella casa di Macherio, ma anche in Sardegna, in quella Villa Certosa in cui trascorre i week end.

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Ma facciamo un passo indietro. Il presidente del Consiglio era arrivato in Toscana sabato 22 febbraio scorso: i fotografi lo avevano immportalato mentre usciva dalla rocca di Montalcino, prima di recarsi al castello di Velona, vicino alla celebre abbazia di Sant'Antimo. Da qui le voci subito diffuse: il premier aveva deciso l'acquisto del castello, accordandosi con l'anziano proprietario Luigi Piermartini. Una trattativa già conclusa positivamente, secondo quanto avevano riportato, allora, alcune agenzie di stampa; ma poi smentita, qualche giorno più tardi, da Piermartini: "Questa cosa non è vera e non ha alcun fondamento", aveva tagliato corto.

Insomma: acquisto sfumato, ostilità diffusa. Questo, però, non significa che Berlusconi abbia rinunciato del tutto alla sua nuova idea immobiliare. E infatti Tortoli prima ha detto "a me risulta che ci abbia ripensato"; poi però ha precisato che il leader "non ha ancora deciso, ma è rimasto scioccato dall'accoglienza di questa regione".

Un'interpretazione degli eventi smentita prontamente dal sindaco della località, il diessino Massimo Ferretti: "Ho molti dubbi sul fatto che sia stato un montalcinese a compiere un gesto di insulto all'indirizzo di Berlusconi. E questo perchè, a quanto mi è stato riferito, lo sgradevole episodio sarebbe avvenuto quando Berlusconi ha visitato la Fortezza, visitata solo da turisti". Il primo cittadino, però, ha aggiunto di non poter "escludere escludere che sia stato un montalcinese, perchè non ho le prove e quindi non lo posso dimostrare. Però mi lascerebbe molto stupito se ciò fosse accaduto".