[NuovoLaboratorio] odg Circoscrzione Valpolcevera

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Autor: walter.massa@arci.it
Data:  
Assumpte: [NuovoLaboratorio] odg Circoscrzione Valpolcevera
Cara amici e compagni,
vi invio il testo del documento votato dal Consiglio di Circoscrizione
VAlpolcevera, presentato dai DS, Margherita e PRC, durante il Consiglio
straordinario sulla guerra.
un abbraccio
walter massa

C.d.C. V VALPOLCEVERA Argomento n. 56=B0 del 26.02.2003 Foglio n. 2
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ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE V VALPOLCEVERA CONTRO
LA GUERRA IN IRAQ.
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IL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE V VALPOLCEVERA
Su presentazione dei Gruppi Consiliari Democratici di Sinistra, La
Margherita, Partito Rifondazione Comunista
Premesso che
- il pericolo di una guerra in Iraq, entro brevissimo tempo, soffia
minaccioso e angosciante per il futuro del mondo e pesa sulle coscienze
di ogni donna e ogni uomo, ci=F2 a causa delle dichiarazione del governo
degli Stati Uniti che ha annunciato la promozione di una guerra contro
l=92Iraq indipendentemente dalle decisioni del consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite.
- La guerra annunciata, per esplicita richiesta dei governi U.S.A. e
della Gran Bretagna sarebbe di carattere preventivo e finalizzata alla
rimozione dell=92attuale governo irakeno, accusato di essere una grave
minaccia per la comunit=E0 internazionale.
- La comunit=E0 internazionale ha il dovere di difendere i diritti delle
popolazioni civili, che devono essere tutelate aldil=E0 delle
controversie tra gli Stati e che non vi possa essere pace se non
mediante la realizzazione della giustizia e il pieno rispetto dei
diritti dell=92uomo.
- Sono le attuali contraddizioni economiche e politiche che accrescono
le disuguaglianze e le ingiustizie nel mondo, fonti di conflitti e
contrasti sempre pi=F9 laceranti tra paesi ricchi e paesi poveri, con uno
squilibrio sempre pi=F9 evidente dell=92intero sistema mondiale.
- Nulla autorizza finora, agli occhi della legalit=E0 internazionale, una
soluzione militare di questa vertenza. Gli ispettori incaricati
dall=92O.N.U. di scoprire eventuali armi di distruzione di massa, nella
loro relazione presentata dal consiglio di sicurezza il 27 gennaio
scorso, escludevano di aver riscontrato elementi tali da giustificare
un intervento armato e, anzi, richiedevano ulteriore tempo per
proseguire le ispezioni.
- L=92art.11 della Costituzione della Repubblica Italiana recita:
l=92Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libert=E0 degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali; consente, in condizioni di parit=E0 con gli altri Stati,
alle limitazioni di sovranit=E0 necessarie ad un ordinamento che assicuri
la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Considerato che
- Non pu=F2 essere accettato quindi il principio aberrante della guerra
preventiva del tutto arbitrario, non contemplato dal diritto
internazionale e contrario alla CARTA dei principi delle NAZIONI UNITE.
- La preoccupazione per questo conflitto si aggrava perch=E9 Blair e Bush
hanno dichiarato che in questa guerra potrebbero essere usate armi
nucleari.
- In Europa molti paesi si sono opposti a un attacco all=92Iraq che
aggraverebbe le condizioni disperate di un popolo gi=E0 sottoposto al
regime di Saddam Hussein,una dittatura che va combattuta e respinta, ma
non pu=F2 essere la popolazione civile irakena a dover subire, anche le
sofferenze della guerra, oltre a quelle imposte dal regime e dopo 12
anni di embargo che ha gi=E0 provocato migliaia di vittime.
- Negli anni 80, quando i suoi interessi lo richiedevano, Washington
non ha mai avuto il minimo scrupolo a sostenere il regime irakeno al
pari di molti altri dittatori non meno abominevoli: Marcos nelle
Filippine, Suharto in Indonesia, lo Sci=E0 in Iran, Somoza in Nicaragua,
Batista a Cuba, Trujillo a Santo Domingo, Pinochet in Cile, Mobutu nel
Congo-Zaire e via dicendo.
- Alcuni dei tiranni pi=F9 sanguinari e ripugnanti godono tuttora del
sostegno degli Stati Uniti, come il delirante Teodoro Obiang della
Guinea Equatoriale che nel settembre 2002 =E8 stato ricevuto con tutti
gli onori alla Casa Bianca dal Presidente Gorge W. Bush.
- Molti paesi arabi sono contrari a questa guerra, con il rischio di
scivolare verso un conflitto tra NORD e SUD del mondo, e verso uno
scontro di civilt=E0, alimentando ogni forma di terrorismo e fanatismo
fondamentalista.
- Spetta solamente al popolo irakeno come affermano tutti gli esponenti
dell=92opposizione il compito di rovesciare la dittatura nel loro paese
Considerato inoltre che
pi=F9 di 100 milioni di persone, di donne e uomini a New York, come a
Roma e a Tel Aviv e in tutti i continenti il 15 febbraio hanno
manifestato contro la guerra, comunque motivata o promossa, al di l=E0
della fede religiosa, delle appartenenze politiche, del colore della
pelle, della differenza delle loro culture.
Auspica
- la distruzione di tutte le armi di annientamento di massa, ovunque si
trovino (Iraq) senza ricorso alla guerra.
- il proseguimento delle ispezioni degli ispettori dell=92O.N.U. in Iraq.
Chiede
- che il Governo Italiano riferisca e coinvolga il Parlamento Italiano
circa la legittimit=E0 degli accordi raggiunti sull=92utilizzo di
infrastrutture civili atte a trasportare materiali e mezzi da destinare
alle zone di guerra ponendo in luce, di fatto, una volont=E0 politica del
nostro Esecutivo di adesione acritica all=92intervento armato, al di l=E0
delle risoluzioni delle Nazioni Unite e degli accordi in sede U. E.
Condivide
- Le dichiarazioni dei massimi esponenti cattolici e anglicani inglesi
che sostengono la necessit=E0 di fare di tutto per evitare la guerra.
- Ci=F2 che ha detto il cancelliere tedesco Schroder: il diritto della
forza =93non pu=F2 e non deve cancellare la forza del diritto=94.
- Il principio espresso da Giovanni Paolo II =93La guerra non =E8 mai una
fatalit=E0; essa =E8 sempre una sconfitta per l=92umanit=E0=94 e la necessit=E0 di
fare tutti ogni sforzo per impedire questa tragedia.
- L=92impegno assunto dal presidente Chirac per favorire una soluzione
diplomatica della crisi irakena.
Solidarizza
- con tutte quelle forme di protesta civile e pacifica capaci di
ampliare e consolidare il fronte variegato che si oppone a questo
intervento armato, riaffermando una tradizione democratica di protesta
ferma ma civile del nostro paese
Dichiara
- In coerenza con la mozione approvata del C.d.C. V Valpolcevera il
07.10.2002 che lo strumento della guerra comunque aggettivata
(preventiva, umanitaria, contingente, necessaria, ecc.) che non abbia
prettamente carattere difensivo, sia da bandire definitivamente dalle
possibili soluzioni per risolvere le controversi internazionali, in
quanto portatrice di immani tragedie e stermini di popolazioni
innocenti senza risolvere mai i problemi che dichiara di voler
affrontare.
- L=92assoluta contrariet=E0 alla partecipazione del nostro paese a questa
guerra contro l=92Iraq comunque motivata e da chiunque promossa.
Impegna il Consiglio di Circoscrizione V Valpolcevera a:
- promuovere con il Comitato per la pace e con quanti si renderanno
disponibili, la cultura della pace e dei diritti umani mediante
iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che
tendano a fare del territorio della Valpolcevera una terra di pace;
- sollecitare e stimolare un confronto sulla pace nelle scuole nelle
associazioni e in quel ricco tessuto culturale e sociale presente in
Valpolcevera;
- a pubblicizzare adeguatamente il presente documento utilizzando anche
le affissioni pubbliche.
Invita
- la cittadinanza della Valpolcevera ad esporre dalle proprie finestre
e dai propri balconi le bandiere della pace;
- la cittadinanza a manifestare nelle forme che riterr=E0 pi=F9 consone e
idonee, purch=E8 in forme civili democratiche e pacifiche contro il
possibili coinvolgimenti del nostro territorio in eventi riconducibili
all=92intervento armato in Iraq.
Invia il presente documento
- al Consiglio Comunale
- a tutti i Consigli di Circoscrizione
- agli organi di informazione
- alle realt=E0 del territorio della Valpolcevera
(omessa la discussione)
non avendo alcun altro consigliere chiesto la parola, il Presidente
pone in votazione l=92ordine del giorno che risulta cos=EC votato:
presenti in aula n. 21
votanti n. 21
favorevoli n. 17
contrari n. 4 (Casabella, Cardamone, Falanga, Moretti: F.I.)
e pertanto risulta approvato.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO
(Giovanni CRIVELLO) (Luciano TURNO)

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