R: [Lecce-sf] Tre Chiarimenti rispetto alla sintesi dell'ass…

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Autore: Gaetano Bucci
Data:  
Oggetto: R: [Lecce-sf] Tre Chiarimenti rispetto alla sintesi dell'assemblea del 27 febbraio 2003
Caro Alessandro,
apprezzo il tuo sforzo di sintesi e spero che tu abbia voglia di produrre ,
in un secondo momento, un resoconto più analitico. Avverto , però ,
l'esigenza di
effettuare tre chiarimenti che , ovviamente , non posso in questa sede
motivare :1) l'autonomia sociale è la risposta del movimento alla
subalternità
culturale dei gruppi dirigenti della sinistra rispetto alle strategie
dell'impresa capitalistica (fordista o impresa rete, nazionale o
transnazionale );
2)non considero il "cofferatismo" un fenomeno positivo a livello nazionale
ma anzi lo trovo foriero di ulteriori mistificazioni e sofismi che
ostacolano una reale chiarificazione tra le masse sui termini dello scontro
politico e di classe.Questo fenomeno , a livello locale , si prospetta , a
mio avviso, ancora più pericoloso
perchè potrebbe essere utilizzato per supportare i disegni del notabilato di
"sinistra " locale (che , oltretutto, non ha niente a che spartire con lo
stesso Cofferati ).
3)la citazione di Gramsci era relativa alla necessità di adottare anche
linguaggi complessi e difficili quando ciò è richiesto dalla natura dei
problemi. Se tale linguaggio coglie problemi ed interessi reali viene ,
infatti , ugualmente compreso. Il proletariato ,insomma , non deve essere
considerato come un bambino cui rivolgersi con espressioni elementari. Ciò
sarebbe razzista ed antidemocratico, oltre che disumano.Non deve esservi un
linguaggio per l'accademia ed uno per le masse. L' attività teorica di
chiarificazione dei problemi offre strumenti emancipatori e pone il popolo
nelle condizioni di non farsi irretire dalle sirene dei chierici del potere
(leggi : professori universitari ; giornalisti e chi a qualunque , titolo
sostiene gli apparati ideologici dello stato borghese ).
Tengo a precisare che con queste affermazioni immotivate e , dunque ,
apodittiche ho voluto solo chiarire il senso del mio intervento di ieri ,
riservandomi di effettuare considerazioni analitiche in sede di discussione
politica. E' ovvio che vi siano posizioni opposte alla mia ma ugualmente
rispettabili. Cari saluti.ninì.
----- Original Message -----
From: Alessandro De Donno <alessandro.dedonno@???>
To: <forumlecce@???>
Sent: Friday, February 28, 2003 1:08 PM
Subject: [Lecce-sf] Resoconto/verbale dell'assemblea del 27 febbraio 2003


> Resoconto/verbale dell'assemblea del 27 febbraio 2003, inizio ore 19,50
> -----------------------------------------------------------------------
>
> OdG
> ---
> 1. noi stessi;
> 2. guerra;
> 3. migranti;
> 4. città.
>
> Moderatore
> ----------
> Carlo Mileti
>
> Note
> ----
> - Nell'impossibilita' (per ragioni di tempo) di riportare le 14
> (quattordici) pagine di note raccolte nel corso dei vari interventi,
> schematizzero' per punti il senso di ciascuno di essi. Chiedendo scusa
> per eventuali inesattezze e/o dimenticanze, prego naturalmente gli
> intervenuti di leggere la parte che li riguarda ed a replicare al
> presente messaggio;
> - Dei 4 punti sono stati discussi il primo ed il terzo, quest'ultimo
> forse in maniera non del tutto esauriente (erano gia' le 22,45 quando e'
> iniziata la sua discussione). In ogni caso per mancanza di fogli e di
> mia lucidita' non ne ho tenuto traccia scritta.
>
> Interventi
> ----------
>
> Ninì
> ----
> * concetto di autonomia (sociale) frutto della crisi e della critica dei
> modelli economici neoliberisti e del modello dell'impresa, ai quali
> anche la sinistra si e' omologata;
> * "movimenti" come risposta a questa sinistra neoliberista, un nuovo
> modo di ripartire dal basso, dal sociale;
> * non si sono abbassate cancellate verso nessuno, tuttavia ci sono
> esempi sui quali riflettere (es. Maritati). E' la sinistra ad essere
> ambigua: ad esempio il caso Cofferati e' positivo a livello nazionale,
> ma sul locale?
> * pari dignita' per tutte le componenti del movimento, comprese quelle
> marxista o comunista. La pluralita' di culture e linguaggi e' una
> ricchezza;
> * critica a chi critica l'ideologia, posizione a sua volta ideologica.
> Crisi dell'ideologia come feticismo dell'empirismo e cieco pragmatismo
> * circa il "linguaggio difficile", non avere due linguaggi, uno tra
> "iniziati" e uno per la "massa". E' antidemocratico. Gramsci: "non ci
> sono due verita' e due modi di discutere".
>
> Angelo
> ------
> * d'accordo su autonomia, non quando si dice che il movimento non e'
> autonomo. Colui che sostiene cio' vede male o fa finta di non vederci;
> * il problema e' che c'e' qualcuno che accusa gli altri di non essere
> autonomi;
> * invito a discutere di persona critiche sulle posizioni marxiste di
> ciascuno, che si danno per scontate;
> * trasformazione di vezzi di tipo personale in questioni politiche;
> * nessuno ha mai negato l'autonomia del movimento, si tratta di farsi
> carico dell'azione politica e parlare con le persone coinvolte in un
> sistema politico del quale sono a volte parzialmente coscienti, e dando
> loro la possibilita' di dire la loro senza insegne politiche.
>
> Mino
> ----
> * capire questioni di fondo: il movimento non e' un partito, ma e'
> composto da tante anime, quindi semmai si tratta di dare una "linea" al
> movimento;
> * il fantasma Maritati ha portato scompiglio, non far finta che non sia
> successo. C'e' quindi un problema politico di fondo;
> * andare sul concreto: questione politica dei migranti, iniziative per
> opporsi ai treni della guerra;
> * altra questione politica: chiedere a compagni e amici perche' si sono
> allontanati dal LSF;
> * no ad una posizione asettica, in base alla quale si accolgono tutti
> indistintamente;
> * capire con chi fare alleanze in questa citta', oggi il movimento e' il
> piu' grosso partito di sinistra a Lecce;
> * no ad iniziative dei singoli, si a coordinamento.
>
> Cinzia
> ------
> * d'accordo con Mino su assi principali;
> * LSF politicamente indipendente;
> * mai posto problema per Maritati (vedi posizioni su Kossovo, CPT,
> Afghanistan);
> * "comitato contro la guerra" et similia sono operazioni politiciste per
> tirare spezzoni di movimento;
> * le iniziative come quelle contro i treni della guerra sono state piu'
> partecipate di quanto non ci si aspettasse, la gente del movimento e'
> convinta che quello sia uno degli obiettivi (dal cattolico al
> disobbediente);
> * Nini' ed Angelo non hanno centrato il punto della situazione perche'
> adesso (la situazione) e' piu' complessa: il problema viene dopo il 15
> feb, con 3 milioni di persone, che il movimento da solo non puo'
> portare;
> * scadenze molto importanti: possibile apertura di altri 11 CPT, di cui
> 4 in Puglia, allargamento di quelli esistenti;
> * legittima la varieta' di posizioni, che vanno preservate.
>
> Dino
> ----
> * insoddisfazione sulla partecipazione alla riunione di oggi: 2 anni fa
> il numero era piu' o meno simile, ma in 2 anni si sarebbe dovuti
> crescere di piu': c'e' uno zoccolo duro che persevera e poi un turn
> over, tipico della sinistra qui a Lecce;
> * piu' di qualcuno e' venuto qui oggi per capire se riesce a trovare le
> motivazioni per un'azione politica nel SF;
> * errore nel voler catalogare e classificare a tutti i costi in
> marxista/non marxista, giusto/non giusto. Sono posizioni reazionarie.
> Non giudicare per esperienze e posizioni passare;
> * non e' in discussione l'autonomia del movimento;
> * il movimento non e' ne' un partito ne' un'associazione, ma una rete in
> cui tutti hanno diritto di cittadinanza. L'interesse va spostato sulle
> piattaforme ed i contenuti;
> * giusti gli approfondimenti, non i fondamentalismi (al Banzi non
> conoscevano veramente il SF, la stessa esperienza di Zanotelli dovrebbe
> far riflettere: 1000 persone contro le 200 della fiaccolata, eppure si
> dicevano le stesse cose);
> * importanza del referendum sull art. 18, sottovalutato non solo dal
> LSF;
>
> Fabio
> -----
> * no ad un'ottica marxista o liberista, si ad una visione "sistemica",
> "eliminare il dover essere". Critica per la mancanza di feedback ad una
> richiesta di confronto in tal senso;
> * non esiste soluzione di continuita' tra giusto e sbagliato, non
> esistono valori, esistono dei sistemi di valori, ed una gerarchia di
> valori dinamica, cangiante;
> * no al presupposto marxista;
> * argomentare punto di vista "no alla guerra senza se e senza ma" del
> pacifismo assoluto;
> * difesa del concetto di unanimita' all'interno del movimento, che non
> e' un partito;
> * tradurre in azione politica quel minimo comun denominatore che ci
> tiene insieme.
>
> Massimo
> -------
> * mantenere aspetto unitario su questioni di fondo (vedi guerra), senza
> tentennamenti da parte di nessuno;
> * importanza della battaglia sull'art. 18, critica alla CGIL per il suo
> atteggiamento attendista, dilatorio, piratesco.
>
> Michele (PAZ)
> -------------
> * partire da considerazione "anche io sono SF", e non porsi il problema
> se stare o meno nel SF;
> * SF occasione in piu' di confronto, al di la' del partito;
> * importanza dell'occasione del Regina Pacis: scelta di rappresentarsi
> da solo, la voce arriva diretta, senza mediazioni. PAZ ha condiviso
> l'iniziativa per la piattaforma politica che c'era dietro;
> * critica della vicenda Telerama/Open, quando si attesero ore prima di
> sapere se PAZ poteva "intervenire" a nome del SF;
> * critica alla "autoreferenzialita'" del SF, motivo principale della
> fuoriuscita di PAZ.
>
> Francesca
> ---------
> * al contrario di quanto sostenuto da Angelo, si sono trasformate
> questioni politiche in personali;
> * autonomia. "qui ci sono persone che appartengono a dei partiti, ma non
> vogliono portare acqua al proprio mulino, pero' quando si parla di
> apertura verso altre realta', mi si rizzano i peli";
> * questione del viale degli Studenti, c'e' stata una strumentalizzazione
> del centro-sinistra;
> * attenzione ad interloquire con certe realta';
> * contraria a deriva di scioglimento;
> * condivisione della questione della centralita' del lavoro, in cui il
> SF e' assente.
>
> Antonella
> ---------
> * non e' vero che il movimento non e' cresciuto (340 persone sul treno
> per Roma del 15). Il movimento sta crescendo, ma c'e' bisogno e voglia
> di auto-organizzarsi;
> * ala marxista ha tutta la legittimita' a stare qui, esattamente come
> quella cattolica, quella non marxista o a-marxista;
> * il movimento fa bene a porsi la questione dell'autonomia, semmai c'e'
> fuori il movimento chi si pone il problema di come usarlo;
> * d'accordo su art. 18 e lavoro;
> * il movimento e' rappresentabile? non e' un partito che si chiede con
> chi fare alleanze. il movimento fa un'elaborazione politico-culturale
> (che gia' rappresenta una disciminante), chi vuole si aggrega, come per
> es. a Roma, dove c'erano 3 mil di persone (dove c'e' stata un'idea che
> ha incontrato il sentimento della gente).
>
> Luigi
> -----
> * "organizzazione": meglio un unico forum sulla provincia;
> * "alleanze": termine sbagliato per un movimento;
> * "iniziativa": come compagni di Martano, in concomitanza con la
> manifestazione dell'8 marzo a Camp Darby, sit-in in piazza S. Oronzo
> dove c'e' la BNL, una delle banca finanziatrici della guerra;
> * nesso tra guerra e politiche liberiste colta dal SF, cioe' la prima
> come continuazione armata delle seconde.
>
> Umberto
> -------
> * tutti stanno nel SF con pieno diritto, ma il SF dovrebbe darsi una
> piccola organizzazione, un coordinamento. C'e' gia' gente in provincia
> che comincia a chiamarsi "Forum Europeo";
> * la ML e' utile, ma ci sono delle posizioni piu' forti che catalizzano
> immediatamente l'attenzione e l'interesse;
> * pericolo di altre guerre in arrivo, in particolare quella della
> provocazione.
>
> Luigi
> -----
> * "alleanze, autonomia": falsi problemi. Pacifismo, lavoro, questi sono
> paletti, non solo in occasione di scadenze elettorali;
> * "emorragia di persone" causata da scarsa applicazione pratica di
> concetti teorici;
> * "pacifismo": atteggiamento qualunquista, non si tiene in luce
> l'aspetto politico della questione, non si sa quello che c'e' a monte.
> Non e' solo una questione di petrolio. Interessi economici di gente come
> Chirac e Putin.
>
> Sandro (PAZ)
> ------------
> * cancellazione dalla ML perche' PAZ ritiene inutile ricevere milioni di
> messaggi quasi inutili. Inutili le faide, gli scontri, le prese di
> posizione con i paraocchi, senza un vero confronto;
> * "mi sento IL SF, non DEL SF perche' ho in mente qualcosa", che
> dovrebbe trovare riscontro nella collaborazione tra i vari soggetti;
> * a Lecce il SF fa troppa teoria e poca pratica (vedi caso Telerama);
> * qui nel LSF sembra esserci una trasposizione del modo di ragionare di
> partito;
> * il SF deve interloquire con la societa' civile, si deve fare portavoce
> della societa' civile. Dovrebbe essere incontrollabile e fuori dagli
> schemi.
>
> Luca
> ----
> * interrogativo circa l'assenza di studenti e operai (al fine di
> realizzare percorsi comuni di lotta);
> * SF un po' troppo cenacolo autoreferenziale: liberiani, Melendugno,
> Viale degli Studenti sono tutte questioni che vedono il SF presente in
> punta di piedi (nel caso dei liberiani, non e' scattato quel meccanismo
> di condivisione, idem con Melendugno);
> * non c'e' bisogno di un coordinamento, al contrario di una certa
> "lentezza", uno stare sul tema in modo da far maturare temi forti che
> possano stare in piedi con forza.
>
> Rosanna
> -------
> * scoraggiante il numero di presenze nell'assemblea;
> * concetto di autonomia non solo verso l'esterno (= niente alleanze), ma
> anche verso l'interno (= darsi da soli una regola);
> * politica significa anche muoversi (per es.) per i magrebini;
> * mancano varie fasce (per es. studenti);
> * e' il caso di darsi una forma organizzata, che ci siano alcuni
> referenti che prendano in mano le redini.
>
> Paolo
> -----
> * l'esperienza di questo SF dovrebbe continuare;
> * "teoria e concretezza": "questo SF non mi e' sembrato un salotto". Il
> CPT e' stata per es. una cosa grossa. Il dibattito non si puo' esaurire
> in ML;
> * "autonomia": l'impressione e' che in molti di noi ci sia una
> idealizzazione del movimento. E' su dei contenuti che ci deve essere
> chiarezza, non solo (o semplicemente) porsi il problema dei paletti o
> della fisionomia;
> * "forum non partito": un movimento non puo' essere, oltre che non voler
> essere, un partito. Porsi un problema di priorita': per es. oggi c'e' il
> problema della guerra, orrore etico e politico non solo per gli
> iracheni, ma anche per noi e per la democrazia. Far pagare il piu'
> possibile a chi vuole la guerra o non fa nulla per osteggiarla.
>
>
> A questo punto gli interventi finivano (erano gia' le 22,45). Carlo
> diceva che da parte sua non era in grado di trarre delle conclusioni,
> che si poteva continuare o aggiornarsi.
> Alessandro Presicce aggiornava tutti sulla vicenda del tavolo dei
> migranti (punto 3 dell'OdG), ricalcando sostanzialmente quanto riportato
> nel messaggio "report gdl migranti e proposta" del 26 feb, ore 12.39,
> presente in ML.
> Ci sono stati degli interventi in cui ognuno ha evidenziato la sua
> posizione, che invito - eventualmente - a riportare in replica a questo
> messaggio, se e' il caso.
>
> Mi scuso ancora per eventuali inesattezze o dimenticanze, e invito tutti
> a sostenere un corso di yoga... :-)
>
> --
> A.
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