[Forumlucca] Programma assemblea nazionalea Livorno

Delete this message

Reply to this message
Autore: lombardi@giovanicomunisti.it
Data:  
Oggetto: [Forumlucca] Programma assemblea nazionalea Livorno
----- Original Message -----
From: "uly & luk" <ulyluk@???>
To: "disobbedisci (milan metropol)" <disobbedisci@???>
Sent: Thursday, February 27, 2003 5:18 PM
Subject: [disobbedisci] programma assemblea nazionalea Livorno


> RICEVO ED INOLTRO
>
>
>
> Questo è lo schema di programma per l'assemblea nazionale del 1 e 2 marzo

a
> Livorno, così come discusso al coordinamento nazionale del 24 febbraio.
> Immagino che il Livorno social forum invierà un comunicato sulla logistica
> dei due giorni.
>
> Il programma si basa su tre considerazioni.
> 1. La prima è che l'assemblea può costituire un momento importante
> all'interno della mobilitazione contro la guerra e dunque dovrà essere
> centrata molto su questo aspetto, anche per offrire il primo luogo
> partecipato in cui incontrarsi, scambiarsi esperienze e definire un piano

di
> lavoro comune, dopo le azioni di questi giorni.
> 2. Il secondo aspetto discusso alla riunione del coordinamento è che
> comunque alla mobilitazione contro la guerra devono intrecciarsi gli altri
> temi su cui esiste mobilitazione e lavoro politico (articolo 18, gats,
> scuola, acqua, ecc.). Quindi un'assemblea che metta in comunicazione i

vari
> interventi. Da questo punto di vista si è deciso di valorizzare la

modalità
> dei gruppi di lavoro, prevedendo due fascie distinte: una per i gruppi che
> hanno già un'attività, "una storia", e che dunque proseguono il loro

lavoro,
> allargandosi; l'altra, per gruppi in via di definizione e per i quali è
> utile non creare sovrapposizioni, permettendo così di partecipare sia alla
> prima fascia che alla seconda.
> 3. Terza considerazione riguarda le finalità dell'assemblea che, oltre a
> definire un piano di lavoro contro la guerra, è chiamata anche a discutere
> di un'agenda complessiva del movimento e a istituire un meccanismo di
> coordinamento più stabile tra "tutte le diverse espressioni e modalità di
> lavoro politico scaturite dall¹agenda comune", come recita la convocazione
> (allegata più in basso), in modo da definire un Forum, "spazio" aperto e
> plurale, nato dal percorso del Forum sociale europeo.
>
> Su questa base, ecco la proposta di programma:
>
> Sabato 1 marzo
>
> Ore 14-17 - gruppi prima fascia
>
> a) Migranti, promosso dal Tavolo migranti
> b) Guerra, promosso dal Tavolo Bastaguerra
> c) Precarietà, promosso dal Tavolo "Stop precarietà"
> d) Privatizzazioni, promosso dal Tavolo contro le privatizzazioni
> e) Europa e costituzione, promosso dal Forum per la democrazia
> costituzionale
> f) Gruppo Saperi/scuola/università (proposto dal Firenze Social Forum )
> g) Informazione (non ricordo se è stato già proposto...)
> h) Campagna droghe (promosso da Forum droghe, Carta, Lila)
> i) Acqua (Forum acqua)
>
> ore 17,30-20,30 - seconda fascia
> a) Wto-Cancùn
> b) G8 Evìan
> c) Forum sociale europeo e mediterraneo
>
> La sera del sabato un gruppo redazionale metterà insieme le deliberazioni
> dei tavoli e gruppi per realizzare un'agenda comune sulla base della
> convocazione dell'assemblea qui sotto allegata.
>
>
> Domenica mattina (ore 10.00)
>
> - Intervento di un portuale di Livorno
> - comunicazione sulle iniziative contro la guerra con documento finale
> - comunicazione sull'agenda, risultato dei gruppi di lavoro, che dovrà
> essere adottata dal Forum.
>
> Arrivederci a Livorno.
>
> Allegato 1: Convocazione dell'assemblea fatta lo scorso 17 febbraio
>
> Il 15 febbraio è divenuta una data ormai storica non solo in Italia ma in
> tutto il mondo. Oltre 110 milioni di persone sono scese in piazza in oltre
> 600 città di 72 paesi per dire un no, "senza se e senza ma", alla guerra e
> per chiedere un mondo di pace. Questo vero e proprio evento non si sarebbe
> verificato senza due tappe cruciali del movimento antiglobalizzazione che

ne
> hanno consentito la realizzazione: il Forum sociale europeo di Firenze,

del
> novembre 2002, e il Forum sociale mondiale di Porto Alegre. E¹ lì,

infatti,
> nel confronto orizzontale e reticolare tra i diversi movimenti sociali
> dell¹Europa e del mondo intero, che questa data ha via via assunto una
> centralità e un¹importanza cruciali. Promosso dall¹assemblea dei movimenti
> sociali europei tenutasi il 10 novembre 2002 a Firenze, e fatto proprio
> dall¹appello dei movimenti sociali approvato lo scorso gennaio a Porto
> Alegre, il 15 febbraio è così divenuto un appuntamento più ampio e più
> forte.
> E¹ quindi a partire da questa considerazione che, come Coordinamento
> italiano del Forum sociale europeo, facciamo appello a un¹assemblea
> nazionale da tenere il 1 e 2 marzo a Livorno. Un¹assemblea che si basi

sugli
> appelli dei movimenti sociali del Fse di Firenze e del Fsm di Porto Alegre

e
> che assuma il valore del documento unitario realizzato in Italia in
> occasione della manifestazione del 15 febbraio.
> Un¹assemblea con i seguenti obiettivi:
>
> 1) rilanciare l¹iniziativa del "movimento dei movimenti" intrecciando
> l¹opposizione alla guerra all¹opposizione al neoliberismo e al razzismo

per
> difendere ed estendere i diritti a tutti e tutte;
>
> 2) "tradurre" l¹agenda di Firenze e quella di Porto Alegre in un¹agenda
> italiana comune sulla base dei temi indicati dai due documenti di Firenze

e
> Porto Alegre e su gruppi di lavoro coerenti con le esperienze costruite
> finora (tavoli tematici, campagne, reti, ecc.) e a cui viene quindi

delegata
> la preparazione;
>
> 3) realizzare un coordinamento più stabile per il prossimo Forum sociale
> europeo che si terrà in Francia nel novembre del 2003;
>
> 4) darsi la prospettiva di costruire anche in Italia un Forum che sulla

base
> della condivisione dell¹agenda e preservando le caratteristiche di spazio
> aperto e plurale, realizzi un coordinamento permanente tra tutte le

diverse
> espressioni e modalità di lavoro politico scaturite dall¹agenda comune.
>
>
> Allegato 2: Comunicato del 24 febbraio: Fermiamo i trasporti della morte
>
> Come è già spontaneamente già successo negli ultimi giorni, continuiamo a
> bloccare, rallentare e intralciare i convogli della guerra che

illegalmente
> viaggiano nel nostro paese.
> Facciamo appello affinché in tutta Italia, in modo diffuso, pacifico, con

la
> disobbedienza civile e la nonviolenza, valorizzando e rispettando le tante

e
> differenti pratiche del movimento, proseguano e si allarghino le

iniziative
> lungo le linee ferroviarie interessate dai treni di guerra.
> Facciamo appello perché in tutte le città d'Italia si realizzino

iniziative
> individuali, collettive, di gruppo e di massa a sostegno della campagna
> contro i treni di guerra.
> Sosteniamo e rilanciamo tutte le iniziative tese a impedire la guerra: la
> campagna delle bandiere, le iniziative nelle scuole, nei luoghi di lavoro,
> nelle comunità, nei luoghi di guerra (ambasciate, consolati, basi militari
> ecc.), la pressione sui parlamentari e sulle istituzioni locali, la

campagna
> di boicottaggio delle compagnie petrolifere, l'obiezione fiscale.
> Facciamo appello a tutti e tutte affinché mercoledì 26 sia una giornata
> nazionale e straordinaria di mobilitazione: alle stazioni, lungo la linea
> ferroviaria, ai passaggi a livello, sui binari e lungo i binari cercheremo
> di bloccare, ritardare e ostacolare i treni di guerra.
> Lo faremo come in questi giorni, senza mettere a repentaglio la sicurezza
> nostra e degli altri, senza creare disagi alla cittadinanza, senza cedere

a
> nessuna provocazione, cercando di favorire la massima partecipazione e il
> massimo consenso.
> Facciamo appello affinché si esprima ovunque la solidarietà e il sostegno

ai
> lavoratori dei trasporti che hanno già dichiarato e dimostrato la loro
> indisponibilità ad essere utilizzati per il trasporto sulle ferrovie e nei
> porti.
> Chiediamo al Parlamento e ai parlamentari, alle forze politiche e sociali

di
> fare il massimo della pressione politica sul Governo perché receda dalla
> decisione di militarizzare stazioni e ferrovie e sulle forze dell'ordine
> perché non usino violenza contro persone che a mani nude testimoniano il
> rispetto dell'art. 11 della Costituzione.
> Ci impegniamo a proseguire e rafforzare nello spirito di condivisione e di
> solidarietà, l'esperienza unitaria del Comitato Fermiamo La Guerra, che

già
> domani riunisce il gruppo di lavoro sulle iniziative di lotta sindacale,

nei
> luoghi di lavoro e sugli scioperi, che riteniamo un tavolo essenziale.
> Saremo il 1 marzo a Londra al Coordinamento Europeo e Mondiale contro la
> guerra, che lancerà le prossime scadenze internazionali, a Ginevra per il
> Forum Sociale Europeo e per le manifestazioni contro il G8 a Evian.
> Diamo appuntamento ai movimenti del Forum Sociale Europeo , a tutti coloro
> che si oppongono alla guerra sociale, economica e militare, al

neoliberismo
> e al razzismo per incontrarsi a Livorno in una Assemblea Nazionale l'1 e

il
> 2 marzo, per definire l'agenda di lavoro dei prossimi mesi e per

rilanciare
> il nostro patto comune.
> Sosteniamo l'8 marzo contro la guerra promosso dalle organizzazioni e reti
> delle donne e invitiamo tutte e tutti a estendere le iniziative.
> Continuiamo a preparare la manifestazione di Camp Darby prevista per l'8
> marzo.
>
> Le organizzazioni e i movimenti che hanno promosso il Forum Sociale

Europeo.
>
> _______________________________________________
> Disobbedisci mailing list
> Disobbedisci@???
> http://www.inventati.org/mailman/listinfo/disobbedisci